Martedì, 24 Settembre 2024 09:08

Problematiche e scenari futuri delle filiere agroalimentari locali. In evidenza

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Priamo Bocchi, candidato alle prossime elezioni regionali per Fratelli d’Italia, ha discusso delle problematiche delle filiere agroalimentari con Il senatore Michele Barcaiuolo, l’eurodeputato Stefano Cavedagna e il contributo tecnico di Luna Veneziani, veterinaria e capogruppo FDI a Salsomaggiore Terme.

Di LGC Parma, 23 settembre 2024 – Il tema dell’agroalimentare e delle sue filiere è particolarmente sentito specie nel cuore della Food Valley. E’ da questo presupposto che Federico Casanova, il popolare conduttore della trasmissione “Antigone”, è partito nel coordinare l’incontro sottolineando la coincidenza del “G7 Agricoltura” in svolgimento in Italia in questi giorni.

Un tema, come si diceva, essere molto sentito a Parma, che ha avuto un forte richiamo anche di personalità del mondo economico e dell’associazionismo del settore primario.

Tra i presenti da segnalare l’Onorevole Tania Russo (FDI), Daisy Bizzi e Nicoletta Napoli candidate anch’esse alle prossime elezioni Regionali per il partito di Giorgia Meloni.

 E’ a Priamo Bocchi che Federico Casanova ha passato il microfono per introdurre l’argomento della serata.

Una articolata e dettagliata carrellata delle problematiche che il comparto deve affrontare è stato il tema principale dell’intervento del consigliere comunale di Parma e candidato elle prossime elezioni regionali.

Il valore economico e sociale dell’agricoltura, agroalimentare e dell’indotto che genera il settore è enorme e di alto pregio ed è perciò che deve essere particolarmente tenuto sotto controllo e protetto da devianze provenienti dai partner europei che non possono esprimere altrettanta qualità.  Ma la protezione va anche verso il rispetto degli agricoltori che sono anche custodi del territorio.

Dal nutri score al fotovoltaico sui terreni agricoli, dagli OGM al problema del ricambio generazionale, sono stati alcuni tra i molteplici argomenti che Priamo Bocchi ha posto all’attenzione degli alti rappresentanti della politica nazionale presenti al Cubo.

E’ dal problema, in parte stoppato, del “nutri score” o “semaforo” nutrizionale , l’argomento con il quale il senatore Michele Boscaiulo  prende la parola per sottolineare come si sia riusciti a normare lo stop alla carne sintetica. Una normativa che anche altri Paesi stanno osservando per introdurla nei loro ordinamenti. Più genericamente, rimarca il senatore di fratelli d’Italia, “abbiamo portato a casa risultati in difesa delle specialità peculiari nazionali.”

In forza della imminenza elettorale, Boscaiuolo ha voluto ricordare come la Regione sia l’istituzione che di gran lunga incide sulla vita dei cittadini, “più dei Comuni e più dello Stato” nonostante l’informazione delle attività regionali non sia efficace come dovrebbe per aggiornare i cittadini.

L’Italia e L’Emilia si devono far sentire”, così esordisce il neo eurodeputato Stefano Cavedagna. Occorre contrastare con forza l’idea che l’agricoltore è contro l’ambiente e operare per rivedere la politica del “Green Deal” ovvero quell’insieme di iniziative politiche proposte dalla Commissione europea con l'obiettivo generale di raggiungere la neutralità climatica in Europa entro il 2050.  Fortunatamente, conclude Cavedagna, “in molti si stanno convertendo alle idee che noi da oltre 10 anni stiamo sostenendo” in ambito ambientale.

La filiera agroalimentare locale è una ricchezza sociale e economica, importante per la tenuta territoriale e come volano turistico” sostiene Luna Veneziani, veterinaria e capo gruppo FDI a Salsomaggiore Terme. Occorre inoltre contrastare l’idea che la zootecnia sia inquinante e pericolosa per l’utilizzo di anabolizzanti.

Il benessere animale è stato ben integrato nelle operazioni produttive, conferma la veterinaria, tanto che negli ultimi 10 anni l’uso di antibiotici si è dimezzato così come è in forte contrazione il tasso di inquinamento con l’adozione di tecniche di recupero e riutilizzo dei reflui e non solo.

La zootecnia italiana – sottolinea la Veneziani – è una eccellenza europea”.

Una parentesi la veterinaria la apre e chiude sulla questione della PSA (Peste Suina Africana) il cui allarme era stato lanciato già molti anni fa e poi, a più riprese, richiamato man mano che il virus si avvicinava ai nostri confini dall’EFSA. Allerte praticamente inascoltate così come sono inascoltate le richieste di abbattimenti dei cinghiali, principali veicoli di diffusione del virus. “sapete quanti cinghiali sono stati abbattuti da inizio anno nel Parco dello Stirone?- chiede la Veneziani,  Sette! Ho anche sentito qualcuno sostenere che tanto prima o poi i cinghiali moriranno tutti di PSA”.

Una affermazione che la dice lunga sulla demagogia ottusa che pervade certi ambienti sostenitori della transizione ecologica così come è oggi impostata; gli stessi che auspicano il ripristino degli ambienti come erano in passato, arrivando persino a sostenere l’abbattimento delle dighe o, come avrebbe osservato il Sindaco di Bologna in relazione alle alluvioni in Romagna, che la popolazione dovrebbe abbandonare per sempre quelle aree oggi invase dalle acque.

Il “No Comment” è d’obbligo (ndr).

L’incontro si è quindi concluso con diversi interessanti interventi da parte di alcuni del pubblico in particolare è stata apprezzata la disamina economica e sociale esposta da Giulio Gherri, imprenditore parmigiano della filiera agroalimentare.

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