Di Mario Boggini e Virgilio Milano, 2 agosto 2024
Poco di nuovo sul mercato internazionale che comunque è sempre molto fluido e in generale ha recuperato dai minimi. Comunque attenzione; i venti di guerra aumentano!
Chi potrebbe risentirne di più è il mercato dei cereali!
Nel mercato interno, la star è ancora il mais che è infuocato, e al momento sta condizionando anche gli altri cereali, la componente principale di tale fatto è la logistica che è molto rallentata, sia a camion che su ferro, per cui in alternativa è il porto! Magazzini interni abbastanza sguarniti e merce nazionale in esaurimento.
I cruscami: come si era già anticipato in recupero (in anticipo di una settimana) anche se dovranno lottare con il caldo che non permette grandi stoccaggi anche qui la causa principale è la merce che non arriva dal sud e dal centro Italia specie per i farinacci.
I proteici: le soya in recupero, girasole e colza appena un poco deboli. Comunque, i mercati all’origine sono risaliti dai minimi. Per l’avanti la situazione è complessa perché la bulimia europea del legiferare è assurda, mi riferiva un importatore che le norme su questa tassa sono decine e decine di pagine! E l’effetto tassa contro la deforestazione porterà diverse aziende per quanto possibile a fare magazzino su novembre e dicembre. (la farina di soya proteica dieci giorni fa si quotava a 395€ ieri a 405€ sull’ottobre dicembre)
Nulla di diverso dal precedente rapporto per gli altri settori. “sottoprodotti industriali-fibre-sottoprodotti del riso-semi oleosi”.
Purtroppo, occorre ripetersi, il mese di agosto sarà molto teso per la logistica su gomma che manca e le chiusure e magazzini interni scarsi di merce.
Per il mondo delle bioenergie, caccia a tutti gli amidacei, e fibrosi digeribili, è possibile contrattualizzare delle polpe surpressate umide sino ad ottobre a valori che si attestano in base alla logistica tra i 55€ e i 60€ alla tonnellata poste sul luogo di consumo.
Può essere una buona opportunità in attesa di un raccolto e mercato dei trinciati abbastanza problematico.
(*) Noli - L’indicatore dei “noli” BDY è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull’operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
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