Di Mario Boggini e Virgilio Milano, 24 luglio 2024 -
Nonostante il meteo impazzito, la logistica è sempre tesa, nel mondo non manca assolutamente nulla solo che gli stock sono mal distribuiti.
Nel mercato interno, abbiamo il settore cereali molto complesso:
Il grano soffre per la qualità e l’industria molitoria compra merce estera per migliorare quella e la sanità, e gli esteri se ne sono accorti e stanno cercando di fare un rally sui prezzi, ma per ora non hanno sufficiente presa.
Di grano ne è pieno il mondo.
L’orzo può solo aumentare dato che ne abbiamo prodotto meno anche nel resto dell’Europa.
Per il mais la situazione è più complessa. Si osserva che da fine giugno alle scorse ore il mais nazionale 5 ppb è aumentato sulla piazza di Milano di 8€ tonnellata, mentre l’estero comunitario di 13€ tonnellata che si può così spiegare: innanzitutto, il mercato del consumo e mangimistico dà la preferenza alla merce estera per il livello di sanità (chiude gli occhi sugli spezzati specie al porto) e ora la logistica estera, sia camion che treni sta zoppicando e i magazzini interni sono corti, del resto in tempi non sospetti nessuno poteva pensare che la primavera spostasse così in avanti il raccolto del mais, e quindi tutti arriveranno corti su agosto specie su magazzini interni, mentre al porto c’è ancora spazio ad altri arrivi. Ma anche di mais, nel mondo ce ne è. Di mais nazionale c’è minor richiesta specie per le paure sanitarie, e ormai anche le scorte sono basse e chi possiede ancora merce a magazzino dovrebbe approfittarne su agosto. Non si ritiene che con i mercuriali si arriverà a quotare sino a congiuntura del raccolto.
I cruscami sono ancora sotto pressione, ma tra una o due settimane la tendenza muterà, del resto è già cambiata per i farinacci che dal Sud arrivano in quantità inferiore.
I proteici sono deboli, ma scontano anche problemi qualitativi di condizionamento della merce, specie sul porto di Ravenna.
I sottoprodotti industriali calano di conseguenza, ma in misura minore di quanto non abbia fatto
il settore proteici.
Il settore delle fibre è stabile, mentre per i fibrosi da campo regna il caos qualità.
Sottoprodotti dell’industria del riso stabili, ma in agosto sarà serrata di varie aziende quindi rialzeranno la testa.
Semi oleosi. Stabile la soya, mentre per il seme di cotone si segnala tensione perché in agosto dalla Grecia arriverà merce solo nella prima ed ultima settimana e poi difficilmente si arriverà a congiunzione con il nuovo raccolto ad ottobre.
Per il mondo delle bioenergie, caccia a tutti gli amidacei, e fibrosi digeribili. E’ consigliabile di approfittare del calo della crusca e FARE SCORTA. Mais bioenergetico e spezzati introvabili così come le farine e farinette di mais.
In generale: attendiamo un mese di agosto molto teso per la logistica le chiusure e magazzini interni scarsi di merce, e da qui alle elezioni USA periodi di turbolenze varie. E sul 25 ancora nessuna novità per la soya anche se con la conferma di Ursula facilmente la tassa ci sarà.
Indici Internazionali al 11 luglio 2024
L’indice dei noli b.d.y. è salito a 1.939 punti, il petrolio wti è salito a circa 83 $ al barile, il cambio €/$ gira a 1,08486 ore 12,11
(*) Noli - L’indicatore dei “noli” BDY è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull’operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
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