Sabato, 06 Luglio 2024 08:48

“Cereali e dintorni”. Verso la deglobalizzazione commerciale? In evidenza

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La moltitudine di fattori negativi ha messo sono stress i mercati commerciali.

Di Mario Boggini e Virgilio Milano, 5 LUGLIO 2024  -

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 Nel mondo non manca nulla, e i consumi non sono brillanti, segno che la crisi finanziaria insieme alle varie aree di tensione induce a maggior attenzione alla spesa.

Il commercio globale è comunque sotto stress continuo, l’anello debole sta diventando la logistica, (crisi del golfo – difficoltà su Suez - crisi del canale di Panama – guerra nel mar Nero) inoltre alcuni stati stanno introducendo misure di protezione commerciale, tanto che alcuni analisti accennano ad una fase di “deglobalizzazione commerciale”.

In Europa siamo alle prese con la tenuta della Presidenza Europea della coalizione Ursula, sulla quale peserà il risultato elettorale di Parigi. 

Negli U SA si è aperta la discussione sulla convenienza di cambiare l’”equino” DEM per la corsa alla Presidenza, stante lo stato di salute, stanchezza e senilità del Presidente Joe Biden, e questa è una mossa che, se avverrà, influirà anche sui mercati.

In Italia, non manca nulla, specie i guai, abbiamo i porti abbastanza riforniti ma non sempre con merce di qualità, stiamo raccogliendo il grano e dalle prime analisi, a parte qualche zona felice, in Emilia e nelle Marche la qualità è scadente, la resa in farina bassa, per non parlare dello stato delle aree a Granoturco. L’orzo a perte alcune partite miracolate a 60-62 kg di peso etttolitrico è in gran parte merce con 55 kg di peso (come l’ha definita un operatore “paglia bella”)

Dopo due anni di Covid e più due di guerra anche una primavera estate così fa pensare alle “piaghe d’Egitto” ma purtroppo dovremo conviverci!

Sussiste molta preoccupazione sui mesi futuri tant’è che in diversi chiedono coperture di mais e sue farine da luglio a dicembre quindi 3 mesi sul vecchio raccolto e 3 mesi sul nuovo raccolto, nel timore di restare senza merce, non sarà così perchè il mondo ne è pieno ma chi è legato alle filiere con l’obbligo di merce nazionale corre seri rischi.

Per il mondo dei biodigestori: tutti a caccia di tutto. Vi segnaliamo la disponibilità di un ultimo lotto di farina di bucce d’uva su luglio, poi ancora semola umida, il settore deve stare pronto a fare scorta di cruscami quando entrerà in macinazione il grano raccolto 2024 anche se sarà solo una fase temporale breve perché il raccolto di grano è molto compromesso e contaminato da muffe che potrebbero indurre vari molini a scartare intere partite e approvvigionarsi di merce estera. Inoltre, se il grano sarà caro la crusca non potrà essere a buon mercato: ieri lo studio ha trattato crusca luglio dicembre a 130€ arrivo nord Italia

 

Indici Internazionali al 5 luglio 2024

L’indice dei noli b.d.y. è sceso a 2.221 punti, il petrolio wti è salito a circa 84 $ al barile, il cambio €/$ gira a 1,08220 ore 8,14

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(*) Noli - L’indicatore dei “noli” BDY è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull’operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

 

 

 

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