Roma, 2 luglio 2024 - Con l’approvazione dell’emendamento al Dl Agricoltura, a prima firma della senatrice Maria Nocco (Fratelli d’Italia), sono state infatti superate le criticità che rendevano inattuabile la norma e che avevano generato malcontento in parte della filiera.
“Oggi portiamo a compimento un lavoro durato mesi e che ha potuto beneficiare del supporto determinante del Sottosegretario La Pietra e della attenta gestione del presidente De Carlo – dichiara Maria Nocco, senatrice pugliese di Fratelli d’Italia – Riscrivendo la norma su Granaio Italia, ne permettiamo di fatto l’avvio dal prossimo anno con benefici per l’intero settore produttivo nazionale. Andiamo così incontro alle richieste dei cerealicoltori, superando però quegli aspetti che avevano generato attriti nell’applicazione dello strumento. Dopo vino, olio e latte – spiega Nocco (FDI) – ora anche i cereali avranno il loro sistema di monitoraggio. Con Granaio Italia, infatti, saremo in grado di conoscere quantità e tipologie di cereali, italiani ed esteri, che si muovono sul mercato nazionale, garantendo trasparenza”.
Con la riformulazione Nocco, tutte le aziende agricole, le cooperative, i consorzi, le imprese commerciali e di importazioni nonché quelle di prima trasformazione che acquisiscono e vendono, a qualsiasi titolo, cereali nazionali ed esteri, sono tenute a comunicare obbligatoriamente, tramite apposito registro telematico istituito sul sistema informativo SIAN del Ministero dell’Agricoltura, in forma cumulativa e aggregata, il volume totale delle operazioni trimestralmente effettuate. Ciò si applica a tutti i cereali per quantitativi minimi annui: 30 tonnellate per frumento duro, avena, farro, segale, miglio, frumento segalato e scagliola;40 per frumento tenero e orzo; 60 per il sorgo e 80 tonnellate per il mais.
Sono escluse dalle registrazioni tutte le operazioni relative alla trasformazione dei cereali e ai cereali trasformati nonché le aziende che esercitano, in via prevalente, l’attività di allevamento e le aziende che producono mangimi. Le modalità di attuazione saranno stabilite da un decreto attuativo del Ministero dell’Agricoltura, da emanare entro 60 giorni, in previsione dell’avvio di Granaio Italia ad inizio 2025.