Più della metà dei cittadini di Parma ritiene che la qualità della vita in città sia peggiorata negli ultimi 5 anni. Spicca poi il dato sulla sicurezza con meno del 30% dei parmigiani che si sente sicuro a camminare da solo di notte: una delle percentuali più basse in Italia.
L’amministrazione Guerra sta continuando sul solco tracciato da quella Pizzarotti, ignorando, o fingendo di ignorare, un problema vero, molto sentito dai parmigiani, come quello della sicurezza.
Questi sono i risultati dell’assenza di controlli e dell’incuria nel far rispettare i regolamenti, in nome di una tolleranza da parte della giunta che a volte rasenta il menefreghismo.
A fronte dell’impegno del Governo che ha inviato nuove forze di polizia e carabinieri in città e ha garantito un presidio dell’esercito in un luogo strategico per la sua funzione come la stazione ferroviaria, il comune insiste col progetto fallimentare degli street tutor e soltanto negli ultimi mesi ha annunciato nuovi agenti di polizia locale.
Nel frattempo si è perso sempre più il controllo di interi quartieri e anche del centro storico, che solo sabato scorso è stato scenario di una rissa tra stranieri a bottigliate in via Mazzini, mentre continuano i tristi accampamenti stanziali sul ponte nord e il fenomeno delle baby gang.
Serve un’inversione di rotta che riporti la sicurezza in città, quale presupposto indispensabile per assicurare una migliore qualità della vita dei parmigiani”.
Così Laura Cavandoli, deputata e capogruppo della Lega in consiglio comunale a Parma.