Approcciare i mercati esteri può essere molto costoso. Ecco che allora le aziende italiane che vogliono avviare delle esportazioni oltreconfine si trovano spesso a dover affrontare degli investimenti potenzialmente eccessivi, tanto da dove rinunciare all’impresa.
Ma non deve per forza essere così: come ricordato dagli specialisti di Dr Export, il pool di commercialisti e di professionisti specializzati nel reperimento di fondi per l’export, esistono dei finanziamenti indirizzati proprio verso le PMI che desiderano avviare il processo di internazionalizzazione.
Ma dove trovare questo supporto finanziario strategico? La prima direzione a cui guardare, spiegano gli esperti di Dr Export, è quella di Simest e dei suoi finanziamenti per le aziende che non hanno ancora una forza d’investimento sufficiente per sbarcare su nuovi mercati, ma che presentano tutte le carte in regola per avviare con successo l’attività di export. Come spiegano i consulenti di Dr Export, Simest è una finanziaria di sviluppo e promozione delle imprese italiane all’estero, creata nei primi anni Novanta proprio per supportare il processo di internazionalizzazione. Questa società è controllata per il 76% dal Governo italiano – per mezzo di Ministero dell’Economia e delle Finanze attraverso Sace, facente parte del gruppo Cassa Depositi e Prestiti – mentre la parte restante del pacchetto azionario vede la presenza di banche, nonché di associazioni di categoria e imprenditoriali.
Tra i finanziamenti messi a disposizione da Simest si possono trovare finanziamenti a tasso agevolato, contributi export agevolati nonché prestiti partecipativi. Particolarmente interessante per le PMI italiane risulta essere, come spiegato dal pool di Dr Export, il Fondo 394, per il quale lo scorso luglio è stata presentata la nuova operatività. Si parla di una dotazione complessiva di 4 miliardi di euro, dedicati in prevalenza proprio all’aumento della competitività internazionale delle PMI.
Tra le novità più interessanti presenti nel Fondo 394 il pool indica senza dubbio il sostegno per gli investimenti delle imprese italiane per la transizione ecologica e digitale e per il rafforzamento della solidità patrimoniale delle imprese con vocazione internazionale. L’attenzione qui è concentrata per l’appunto soprattutto sul finanziamento delle filiere produttive votate all’esportazione, con una netta volontà di rafforzare lo sviluppo a livello internazionale del Made in Italy. E non è tutto qui: come annunciato dalla Farnesina già l’estate scorsa, con il rilancio del Fondo 394 si mira anche ad aiutare in modo specifico le imprese che hanno degli interessi diretti in aree definite come strategiche per l’export italiano, a partire dai Balcani Occidentali. A disposizione delle imprese ci sono dunque finanziamenti a tassi agevolati, ai quali possono essere aggiunte delle quote cofinanziamento a fondo perduto (fino alla soglia del 10%).
Questa peraltro è solo una delle diverse possibilità di finanziamento per le imprese che guardano verso i mercati esteri: con il supporto degli esperti di Dr Export è possibile destreggiarsi nel labirinto burocratico dei supporti alle imprese e avere un supporto specializzato nella redazione dei documenti necessari per partecipare ai bandi e ai fondi strategici, così da aumentare al massimo le probabilità di essere ammessi. E non è tutto qui, in quando il pool è a disposizione anche dopo l’ottenimento dei finanziamenti, offrendo preziosi contatti di committenti esteri interessati.