Di Mario Boggini e Virgilio Milano, 31 gennaio 2024 -
In generale i valori dei mercati internazionali su quasi tutti i prodotti sono vicini a punti di resistenza, supportati dalla confusione delle notizie e dai vari conflitti e focolai di nuove guerre.
Nel mercato interno poco da segnalare: continua la crisi fisica per la scarsità di farina di soya al porto, che però potrebbe risolversi nel fine settimana, ma la vera normalizzazione potrebbe arrivare solo dopo la seconda decade di febbraio e intanto i prezzi sui futuri si sono sollevati dai minimi per il doppio effetto determinato da ripresa del mercato e debolezza del euro. Cereali fiacchi, ben difeso il mais nazionale (molta ritenzione al vendere). Cruscami in ribasso, fibrosi e foraggi stabili.
Per il mondo delle bioenergie nulla da segnalare salvo ancora una certa ristrettezza di farinetta di mais da biogas, mentre per le altre zootecniche nessun problema, mais uso bioenergetico introvabile, il settore dovrebbe da ora approfittare del calo dei cruscami di grano.
Tutto il mercato soffre per i pochi scambi e questa è la prova di una crisi dei consumi diffusa. Inoltre le continue violente oscillazioni dei mercati a termine sul CBOT sono una prova della diffusa incertezza di cui soffrono gli analisti di mercato.
La rivolta degli agricoltori Europei contro le direttive della P.A.C si allarga un po’ ovunque ed è iniziata anche da noi. Solo che i veri luoghi strategici dove protestare non sono e non dovrebbero essere le strade, ma i palazzi dei vari poteri politici e sindacali di categoria, che hanno solo “subìto Bruxelles” e le sue idee ecologiche lineari per tutti, ma la questione è che non siamo tutti uguali. L’altro obiettivo purtroppo è oltre oceano… CBOT di Chicago dove la speculazione la fa da padrona: pensate che il comparto soya ha circa il 40% di mercato fisico e il 60% di mercato in speculazione!! Se solo la rivolta contagiasse anche… e qui per prudenza sospendiamo il pensiero!
Indici Internazionali al 31 gennaio 2024
L’indice dei noli b.d.y. è sceso a 1.397 punti, il petrolio wti è salito a circa 78 $ al barile, il cambio €/$ gira a 1,08199 ore 08,21
(*) Noli - L’indicatore dei “noli” BDY è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull’operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
Officina Commerciale Commodities srl - Milano