Piacenza 12 maggio 2023 - Dopo due anni di siccità è bastato un evento piovoso intenso per far accendere l’impianto idrovoro della Finarda a protezione della città.
Questo perché con una pioggia dell’intensità odierna, l’acqua che dalla città defluisce verso il Po ha necessità di essere sollevata con l’ausilio delle pompe idrovore per evitare criticità idrauliche.
“Non bisogna abbassare la guardia rispetto alla difesa idraulica e alla protezione del nostro territorio anche se in situazione di siccità”. Interviene il Presidente del Consorzio di Bonifica di Piacenza Luigi Bisi. “Come ha dimostrato l’evento che si è abbattuto poco fa, in particolare su Piacenza, basta una forte pioggia per fare attivare le pompe di sollevamento che permettono la difesa del territorio”.
L’impianto idrovoro della Finarda è gestito dal Consorzio di Bonifica, il cui personale tecnico e operativo del Consorzio rimane attivo per il monitoraggio.
La bonifica idraulica della città di Piacenza interessa un’area di circa 1.750 ettari quasi completamente urbanizzati, le cui acque meteoriche interne, attraverso due canali principali denominati Settentrionale e Rifiuto, giungono all’impianto idrovoro della Finarda, che le recapita poi nel fiume Po. L’impianto idrovoro è costituito da una centrale con cinque elettropompe di portata complessiva pari a 24.000 litri/s. Le opere di bonifica presenti nel territorio comunale di Piacenza, consentono lo sgrondo delle acque meteoriche anche dei terreni di più bassa giacenza, cioè con quote del piano di campagna inferiori di ben 5 metri a quelle di piena del fiume Po.