Di Mario Vacca Parma, 22 gennaio 2023 - Partendo proprio dalle necessità di smaltire le numerose cartelle giacenti impagate la Corte dei Conti chiede di procedere senza indugi sulla strada della revisione del sistema di recupero coattivo in una deliberazione resa nota lunedì 16 gennaio 2023, dalla quale si evince che “non è più rinviabile una riforma del sistema di riscossione coattiva dei tributi, dei contributi e delle entrate locali improntata a logiche manageriali, in grado di superare l’approccio formale dell’agente della riscossione e puntare su una gestione efficiente ed efficace, nel rispetto del principio di compartecipazione alla spesa pubblica secondo la capacità contributiva del singolo, nonché di quelli d'imparzialità e buon andamento della P.A.”.
Come sappiamo nell’attesa di riprendere il capitolo più complessivo della riforma, Governo e Parlamento hanno dedicato due interventi della tregua fiscale sulla riscossione e nuove regole per le inesigibilità. Più nel dettaglio, ci sono la cancellazione dei mini-debiti fino a mille euro e la rottamazione quater.
Per quest’ultima l’Agenzia delle entrate, con la Circolare 1/2023, ha fornito le istruzioni per effettuare gli adempimenti assieme a molti esempi di calcolo. Intanto la domanda si potrà presentare solo dal sito di agenzia Riscossione e direttamente in area libera senza credenziali alla sezione dedicata “Definizione Agevolata”(sito www.agenziaentrateriscossione.gov.it), sul quale sono pubblicate anche le Faq per presentare la domanda di adesione.
Il tutto entro il 30 aprile 2023.
Con l’accesso all’area si avrà modo di compilare il form di richiesta, inserendo i numeri identificativi di cartelle/avvisi che si intende ricomprendere nella definizione agevolata ed indicando sia il numero delle rate (fino a un massimo di 18) in cui si intende pagare ed il domicilio a cui si chiede di far arrivare la successiva comunicazione con il piano dei versamenti. Sarà necessario allegare un documento di riconoscimento ed indicare un indirizzo e-mail, a cui arriverà una prima mail con link da convalidare nelle successive 72 ore. La mancata convalida entro tale termine comporta l’annullamento totale della domanda.
La convalida del link darà origine ad una seconda mail di presa in carico della domanda, con il numero identificativo della pratica ed il riepilogo dei dati inseriti. Infine, se la documentazione è corretta, verrà inviata una terza mail con la ricevuta di presentazione della domanda di adesione.
Per chi è in possesso delle credenziali Spid, Cie e Cns potrà inviare la domanda dall’area riservata del sito di agenzia Entrate Riscossione, senza la necessità - in questo caso - di allegare la documentazione di riconoscimento
La sanatoria consente di rientrare in corsa al pagamento scontato anche i contribuenti “fuoriusciti” dalle tre precedenti edizioni della rottamazione e dal saldo e stralcio a causa del mancato saldo di tutte le rate entro i termini previsti. Rientrano nella sanatoria anche le multe stradali ove rimane la sanzione e verranno scontati gli interessi (comunque denominati, comprese quindi le «maggiorazioni») e l’aggio.
A seguito della presentazione delle domande, l’agente della riscossione avrà tempo fino al 30 giugno 2023 per comunicare ai debitori che hanno presentato domanda l’ammontare complessivo di quanto dovuto, nonché, in caso di scelta del pagamento dilazionato, il bollettino di pagamento con il mese e il giorno di scadenza di ciascuna rata (la comunicazione sarà messa a disposizione anche nell’area riservata del sito internet dell’agente della riscossione).
La prima scadenza di versamento è il 31 luglio 2023 (anche per chi non ha scelto di avvalersi della rateizzazione) in cui andrà saldato il 10% del totale dell’importo dovuto (la stessa percentuale si applica anche per la seconda rata in scadenza il 30 novembre 2023). Come già anticipato il piano dei pagamenti potrà arrivare a un massimo di 18 rate trimestrali, estendendosi fino al 2027 (dal 1° agosto 2023 sulle rate sarà applicato il tasso di interesse del 2% annuo), mentre occorre precisare che l’omesso o il tardivo pagamento delle stesse farà scattare l’inefficacia della definizione agevolata.
Per conoscere la situazione personale delle posizioni debitorie è possibile accedere all’area riservata del portale web dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione (con credenziali digitali personali, come ad esempio SPID o la CIE, ossia la Carta d’Identità Elettronica). Si troverà una specifica funzionalità, denominata “Situazione debitoria – Consulta e paga“, che consente di verificare tutte le eventuali pendenze, di procedere con pagamenti, di avanzare le richieste di rateizzazione o di chiarimenti. Per quanto riguarda i debiti verso gli enti locali, occorre fare riferimento ai portali dell’amministrazione di riferimento e cercare lo specifico servizio dedicato alla riscossione.
Al link evidenziato di seguito è possibile scaricare l’informativa completa che abbiamo approntarto per la “Rottamazione Quater”