Raccontiamo Uniservice a chi ci legge
"Uniservice nasce il 15 Dicembre 1992, come cooperativa di lavoro. Eravamo in circa 15 dipendenti di Confcooperative Parma; alla fine degli anni ottanta l’associazione ha vissuto un periodo critico, con un riassetto interno e diversi problemi finanziari che hanno portato anche all’uscita di circa 10 unità. Da qui la voglia di alcuni dipendenti di costituire una cooperativa gestita direttamente, in accordo con Confcooperative provinciale. L’idea nata da 5 dipendenti compresi il sottoscritto, e ad oggi 3 dei cinque in pensione. Poi nel 2004, Uniservice scrl, si è trasformata in cooperativa di servizi nella quale i soci sono le cooperative che usufruiscono di servizi contabili, fiscali, assistenza giuslavoristica e tenuta buste paga, contabilità acquirenti latte, rapporti con SIAN. In passato veniva definita cooperativa ibrida ma secondo me abbiamo tracciato la strada verso un modello nuovo. I risultati negli anni ci sono stati e nel tempo abbiamo riaperto la sede di Borgotaro e Fidenza, che erano state chiuse per un po’ di tempo e ad oggi siamo in 32; tre all’ufficio di Langhirano, quattro a Fidenza, sette all’ufficio paghe, due a Borgotaro e 16 unità su Parma sede centrale. Per il 2023, poi, stiamo investendo almeno su altre tre figure, da formare, in quanto a breve alcuni dipendenti compresi il sottoscritto sono in età pensionabile. Il settore lattiero caseario (latterie sociali di trasformazione) che rappresenta circa il 65/70% del nostro fatturato, è impegnativo fra normative come ad esempio quelle sul Parmigiano, sulle denunce al SIAN e compagini sociali particolari".
Un’esperienza da raccontare.
"Un’esperienza che consiglierei a tutti, perché l’aver costituito una società dove eravamo soci dipendenti, nella quale abbiamo investito anche il licenziamento come prestito sociale, ci ha portato e ci porta ancora ad un legame e ad un attaccamento straordinario, sia al lavoro che ai clienti di un tempo fino al 31.12.2003 e dal 2004 soci. Alla festa del trentesimo abbiamo festeggiato con tutti i dipendenti di Confcooperative e delle società controllate, in quanto siamo e giochiamo nella stessa squadra. Tutti i presidenti delle cooperative e non cooperative hanno voluto le magliette del 30esimo, perché ci tenevano tantissimo e sono venuti a prenderle in ufficio. Sarà un caso, o forse è perché ci credono. Io credo nella seconda ipotesi".
30 anni festeggiati: prossimo obiettivo?
"Io sono andato in pensione al 1 Novembre 2022, ma per attaccamento alla Uniservice e ai clienti, specie ad alcuni caseifici che è un settore a cui sono molto legato, sentivo che stando a casa avrei messo un po’ tutti in difficoltà. Sono rientrato, dopo lo stacco obbligato, tenendo bene in mente l’obiettivo a due anni di creare una squadra che sappia metabolizzare l’importanza dei conti e della conservazione di un posto di lavoro. Un’equipe che soprattutto sia cosciente che non c’è da accontentarsi dei clienti che ci sono al momento, perché molti possono fisiologicamente andare via: l’obiettivo è sempre realizzare un 10% di utile sul fatturato, un fondo di riserva che ti mette al riparo da qualsiasi evenienza. C’è sempre da misurare e interpretare ciò che succede. Pensiamo ai rincari energetici che seppur direttamente ci toccano poco perché non siamo una realtà energivora, hanno fatto schizzare le bollette di alcune realtà in maniera clamorosa. Per cui l’effetto potrebbe un giorno ricadere su di noi. L’obiettivo, in conclusione, è lasciare ai chi verrà una società che farà il 90esimo. Sono quarant’anni che sono qui, fra Unione e Uniservice di cui sono direttore dal 2006, e mi sembra ieri che ho iniziato. Uniservice, fa parte di me, ma penso anche che i miei colleghi siano sulla stessa linea di pensiero; l’aver responsabilizzato al massimo tutti, sia i vecchi che i nuovi entrati, nel tempo ha dato un grande risultato. Una leadership affiliativa dove si è sempre promossa la collaborazione. Sempre attenti alle persone, di modo che prima di tutto i membri del team siano apprezzati in quanto individui e non come semplici dipendenti. Sicuramente anche Uniservice ha alcuni aspetti da rivedere per poter migliorare in futuro, ma personalmente lotterò fino in fondo per far capire a tutti che l’impegno va premiato per chi lavora, che i clienti/soci devono supportarci per quello che facciamo per loro, che ogni singolo cantiere/ufficio deve essere autonomo economicamente, che la matematica è la scienza perfetta, e che qualunque società deve dare risultati economici positivi. La cooperativa è la forma più ricca e solidale e auguro a tutti di entrare a far parte di questo bellissimo mondo".