da L'Equilibrista @lequilibrista27 Palermo, 8 luglio 2022 - Questo significa produrre viti siciliane dotate di certificazione che ne attestino l’integrità sanitaria e l’identità varietale, dare valore e sostegno alla qualità dei vini siciliani: sono questi gli obiettivi del progetto “.
Una delle espressioni ricorrenti è: “Valorizzazione del germoplasma viticolo ”, ovvero parlare di una ideologia promossa e sostenuta dal Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia in partnership con il Dipartimento regionale dell’Agricoltura della Regione Siciliana, l’Università degli Studi di Palermo ed il Centro regionale per la conservazione della biodiversità viticola ed agraria "F. Paulsen”.
Il progetto ha lo scopo di conservare la biodiversità generata dai 3.000 anni di viticoltura nell’isola e
le sue varietà autoctone al fine di intervenire a monte della filiera vitivinicola, dotando i vivaisti di
materiale di base da cui ottenere un prodotto certificato da fornire alle aziende. Lavorando con viti
di cui è certa l’identità varietale e l’integrità sanitaria, sarà quindi possibile dare valore e sostegno alla qualità dei vini siciliani.
Allo stato attuale, le piante prodotte con la prima annualità del progetto sono state impiantate, a
cura del Consorzio Vini DOC Sicilia, in due diversi appezzamenti in agro di Mazara del Vallo e
Petrosino. L’intento è quello di produrre gemme che in via esclusiva saranno cedute alla Regione
Siciliana, che potrà distribuirle ai vivaisti per alimentare la filiera del vivaismo viticolo. Parliamo quindi di una sua precisa ciclicità, che al momento vede la produzione di ulteriori barbatelle, per la realizzazione di nuovi campi l’anno che verrà.
“Con questo progetto intendiamo porre l’accento sulla grande varietà dell’enologia siciliana
- afferma l’assessore dell’Agricoltura, dello Sviluppo rurale e della Pesca mediterranea,
Toni Scilla - che rappresenta oggi un altissimo valore aggiunto soprattutto per quanto riguarda l’esaltazione delle identità e riconoscibilità dei nostri prodotti.
Negli ultimi venti anni la Sicilia è diventata un brand di elevato prestigio dell’enologia internazionale, capace di evocare territori di straordinaria vocazione vitivinicola. Ci poniamo dunque degli obiettivi in grado di accentuare la lunga storicità della produzione enologica e la sua relazione con la cultura e il paesaggio del territorio ”.
Parole che manifestano una chiara progettualità, perseveranza e soprattutto una strategia che possa consentire di fare sistema in una terra che sta risalendo a grandi passi e che sta colmando il gap rispetto alle più note regioni vitivinicole del Mondo.