<<Ringrazio la Regione Emilia Romagna per aver dato seguito ai nostri appelli in merito alla necessità di deroga al rispetto del DMV a fronte di una significativa riduzione delle portate naturali del Trebbia. Purtroppo, viste le lungaggini burocratiche siamo stati costretti a qualche settimana di prelievi gravemente insufficienti. Quella attuale è un’emergenza estrema, con l’intera campagna irrigua ancora da affrontare ma portate da fine luglio. In sofferenza l’intero comparto agricolo e le colture di pregio che rischiano di non arrivare a fine ciclo>>.
Il Presidente Luigi Bisi si rivolge poi ai consorziati: <<Un messaggio di gratitudine va ai nostri consorziati che hanno dovuto attendere nonostante la necessità irrigua. Dal canto nostro sicuramente lavoreremo anche di notte e nei giorni festivi per assicurare a tutti loro la dotazione irrigua necessaria stante quella disponibile>>.
Lo scenario idrico è molto critico: il fabbisogno di acqua è in crescita ma le disponibilità sono in progressivo esaurimento. Quella in atto è una crisi con valori mai visti in 70 anni.
La criticità dello scenario è emersa durante l’Osservatorio sugli usi idrici del Po con l’indicazione del grado di severità della siccità grave o estremamente grave con le portate in rapida diminuzione. A determinare questa situazione una magra invernale a cui hanno seguito precipitazioni localizzate e insufficienti a colmare il deficit, temperature sopra alla media e anomalie termiche importanti che hanno generato un forte aumento del fenomeno dell’evapotraspirazione. Situazione che non migliorerà nelle prossime settimane con un meteo previsto scarso di precipitazioni e temperature che potranno superare i 35 gradi.
Il bacino irriguo del Trebbia ha una estensione complessiva tra destra e sinistra Trebbia di circa 23.000 ettari. L’irrigazione è a turnazione ed è organizzata in tre distretti sottesi a sinistra al Rivo Comune di Sinistra, a destra al Rivo Comune di Destra ed al Rivo Villano.