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Lourdes, la storia di Bernadette Soubirous  In evidenza

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"Colui che ama, fa tutto senza fatica, oppure ama la sua fatica". (Bernadette Soubirous) 
Di Nicola Comparato Felino (PR), 19 marzo 2022 -

Questa è la storia di Bernadette Soubirous, nata a Lourdes, il giorno 7 gennaio dell'anno 1844 in una piccola ma numerosa famiglia di mugnai, decisamente agiata nei primi anni della vita di Bernadette, ma in seguito ridotta in povertà. Sono gli anni dell'industrializzazione, della scomparsa dei mulini a vento e dell'arrivo dei debiti quelli della famiglia Soubirous, in particolare dei genitori di Bernadette, Francois e Louise, costretti ad abbandonare con tutta la famiglia il mulino di Boly nel 1854 per svolgere la mansione di braccianti.

Dopo diversi traslochi arrivano al punto di dover andare a vivere in un "Buco infame", così descritto dal procuratore imperiale Dutour, ovvero un luogo oscuro e malsano, una stanza situata nella vecchia prigione della città, il Cachot. La famiglia Soubirous precipita nella miseria: si ritrovano spesso disoccupati, esclusi, disprezzati. Nel frattempo Bernadette comincia a soffrire di forti dolori allo stomaco. È inoltre colpita dal colera e di conseguenza da un’asma cronica che le procura non pochi problemi.

Bernadette, come tanti altri bambini a quel tempo in Francia, non sa né leggere né scrivere, ed è costretta ad andare a lavorare. Solo di tanto in tanto, con altre bambine povere dell’ospizio di Lourdes, gestita dalle “Suore della Carità di Nevers” ha la possibilità di frequentare alcune lezioni. Passano gli anni e nel 1858 arriva per la giovane ragazza il periodo delle apparizioni che l'hanno resa celebre. Il giorno 11 febbraio anno 1858, Bernadette, che ha quattordici anni, si reca con sua sorella e un'amica sulla riva del Gave, a Massabielle in cerca di legna secca per riscaldarsi. Ed è qui, dopo una folata di vento, che Bernadette nel cavo della roccia nota una “Signora vestita in bianco” che le chiede di andare a farle visita per 15 giorni consecutivi. In totale 18 apparizioni tra febbraio e luglio. La maggior parte degli incontri con la signora sono silenziosi. Sorride soltanto.

Ma durante la sedicesima apparizione la signora rivela a Bernadette di essere l'Immacolata Concezione, ovvero la Vergine Maria. Tra i vari messaggi ricevuti da Bernadette, ci sono quello di pregare per i peccatori e di chiedere al clero di costruire una cappella in quello stesso luogo. Un giorno, dopo aver grattato la terra fangosa in fondo alla Grotta su richiesta della Signora, la giovane Bernadette scopre una sorgente, che si rivela essere miracolosa per molti ammalati. La voce delle apparizioni nel frattempo si sparge, tra i credenti, gli scettici e le autorità che cercano di impedire alla gente e alla stessa Bernadette, tra l'altro interrogata dalle forze dell'ordine, di recarsi alla grotta. Ma la giovane non si lascia intimidire e grazie a questa serie di incontri Bernadette capisce che Dio è interessato ai poveri ma soprattutto a lei. Viene accolta in seguito all’ospizio di Lourdes gestito dalle Suore della Carità di Nevers. Qui trascorre 8 anni della sua vita mentre riflette ogni giorno sul suo futuro.

Bernadette nell'anno 1866 parte per Nevers, e decide di restare con le Suore della Carità di Nevers fino alla fine dei suoi giorni. Il 30 ottobre 1867, alla presenza di 44 novizie, la ragazza pronuncia i primi voti. Data la sua salute cagionevole, i compiti di Bernadette sono di infermeria e preghiera, ma un giorno, a causa di un tumore al ginocchio e di una forte tubercolosi polmonare, la ragazza muore a 35 anni il 16 aprile 1879. Viene seppellita nella cappella S. Giuseppe e la sua salma è oggi esposta all'interno del convento di Saint Gildard a Nevers. Bernadette Soubirous è stata beatificata il 14 giugno 1925 da Pio XI e canonizzata nell'anno 1933 dal medesimo Santo Padre.