7 dicembre – “Ci stiamo adoperando per prevedere, nel Piano Strategico Nazionale della nuova Politica Agricola Comune (PAC), uno specifico eco-schema per la tutela di api e insetti impollinatori che miri alla coltivazione, fino al completo ciclo di fioritura della pianta, di almeno una coltura di interesse per nettare e polline, unitamente alla riduzione significativa dell’uso di prodotti fitosanitari. Inoltre, ci stiamo impegnando per prevedere nelle misure dei Programmi di Sviluppo Rurale (PSR), incentivi diretti a favore degli apicoltori e imprenditori agricoli che praticano il nomadismo in determinate aree o territori, per il maggior costo sostenuto o per il minor ricavo conseguito, finalizzati alla tutela e all’incremento della biodiversità, attraverso il ripristino degli ecosistemi e la salvaguardia degli habitat naturali garantiti dall’attività degli insetti pronubi”. Lo dichiara il deputato Paolo Parentela, esponente M5S in commissione Agricoltura, a margine delle audizioni dei rappresentanti del settore dell’apicoltura in merito alle misure previste dalla nuova PAC.
“In Legge di Bilancio - prosegue - puntiamo a rifinanziare con 10 milioni di euro la Legge Nazionale sull’Apicoltura: ciò non avveniva da oltre undici anni. A fronte della mancata produzione degli ultimi anni, causata dal cambiamento climatico e da altre problematiche come le fitopatie, cerchiamo di sostenere il comparto, rafforzando il tessuto associativo nazionale del settore, caratterizzato da una forte polverizzazione delle imprese con conseguente frammentazione dell’offerta e generali carenti strategie di promozione”.
“L’obiettivo sarà quello di aiutare il settore attraverso il sostegno diretto per chi opera in situazioni di oggettivo svantaggio, favorire la diversificazione delle produzioni come con la pratica dell’impollinazione e sostenere le aziende in questa delicata fase di adattamento delle produzioni al cambiamento climatico” conclude.