La rete Arepo conta 33 Regioni e oltre 700 associazioni di produttori europei per la tutela dei prodotti di origine in rappresentanza di oltre la metà dei prodotti a indicazione geografica
Bologna 25 ottobre 2021 – “Mi congratulo con Nicola Bertinelli per il prestigioso incarico che gli è stato rinnovato, per proseguire nella proficua collaborazione da tempo avviata per la valorizzazione in tutte le sedi competenti dei prodotti agroalimentari di qualità, di cui l’Emilia-Romagna è leader riconosciuta in ambito italiano ed europeo, con ben 44 specialità registrate a marchio Dop e Igp”.
Così l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, sulla riconferma del presidente del Consorzio di tutela del Parmigiano Reggiano, Nicola Bertinelli, come vicepresidente di Arepo, la rete delle Regioni e delle associazioni di produttori europei per la tutela dei prodotti di origine alla quale aderisce anche la Regione Emilia-Romagna.
“Essere riusciti a mantenere un rappresentante del nostro territorio al vertice dell’associazione -prosegue Mammi- rappresenta un importantissimo risultato per la nostra Regione e il giusto riconoscimento per la sua leadership in campo produttivo a livello europeo. Insieme a Nicola, al quale rivolgo i migliori auguri di buon lavoro, ci impegneremo per portare avanti con ancora maggiore determinazione le battaglie per la difesa e la valorizzazione dei prodotti di qualità che da sempre vedono Arepo come protagonista di primo piano con una funzione di stimolo nei confronti delle istituzioni europee. Un compito ancora più importante in questa fase in cui si va definendo il futuro della nuova Pac (Politica agricola comunitaria)”.
“La riconferma di Bertinelli- conclude Mammi- è anche il riconoscimento dell’importanza del ruolo svolto a tutti i livelli dal Consorzio di tutela del Parmigiano Reggiano nell’opera di consolidamento e promozione del sistema europeo delle Indicazioni geografiche”.
Attualmente aderiscono ad Arepo, fondata nel 2004, 33 Regioni europee e più di 700 associazioni di produttori che rappresentano oltre il 50% delle Indicazioni geografiche europee. /G.Ma