'Il fatto di non poter recarsi al ristorante ha impennato i consumi di cibo di qualità fra le mura domestiche. L'eccellenza dei nostri prodotti, che partano dalle migliori materie prime, ha decretato la chiusura di un anno straordinario' afferma Giovanni Plamieri, amministratore unico della Zarotti.
L'azienda che ha una sussidiaria produttiva in Albania, conta una media di dieci referenze a scaffale negli iper e super della grande distribuzione organizzata. 'Peschiamo in tutto il Mediterraneo, nel Mar Cantabrico, a Nord del Marocco. Il nostro export è al 12 per cento. I nostri prodotti sono sul mercato a prezzi competitivi, ma nel mondo del cibo, la qualità si paga. Non si può mangiare bene senza spendere. Non è possibile'.
Zarotti punta anche alla sostenibilità, perché è impossibile pensare di poterne fare a meno. Entro il 2025 saremo completamente 'plastic free'. 'Il 90 per cento dei nostri imballaggi sono già altamente riciclabili. Sin dal 2019 la sostenibilità è entrata fra le nostre priorità' continua Palmieri. Gli addetti sono per il 90% donne. Una straordinarietà dovuta al fatto che, nello stabilimento albanese lavorano 250 donne, le cui mani riescono ad infilare sottili filetti di alici o acciughe dentro vasetti di vetro o contenitori, comunque di piccole dimensioni. Un unicum che rende l'azienda speciale e molto attenta alla qualità del lavoro femminile. 'Non potremmo fare a meno del lavoro femminile, per noi risulta essenziale. Abbiamo quindi una percentuale di donne assunte ben superiore alla media, e questo ci riempie di soddisfazione' conclude Palmieri.
Nella foto Giovanni Palmieri, amministratore unico Zarotti Spa