22 Marzo 2021 – Con una quantità di neve ancora visibilmente tangibile sulle catene montuose Alpi ed Appennini e i grandi laghi alpini ancora invasati al di sopra delle media del periodo la prima “magra di primavera” del Grande Fiume potrebbe risultare quasi paradossale, eppure il delicato e complesso equilibrio meteo-climatico dell’area ci regala, in concomitanza con lo ricadere della Giornata Mondiale dell’Acqua 2021, una statistica che va in controtendenza con le aspettative della vigilia. La proiezione delle singole rilevazioni delle portate in metri cubi esaminate lungo l’asta del Fiume Po proietta infatti una media complessiva ridotta del 24% rispetto alle condizioni più consuete in questo periodo dell’anno anche nonostante le precipitazioni cadute nelle scorse settimane.
Oggi, prendendo in considerazione l’analisi della portata nella stazione di Pontelagoscuro (FE) il Po registra il passaggio di una portata di risorsa idrica pari a 990 metri cubi al secondo, al di sotto della soglia minima dei 1000 mc/s, tutt’ora però lontana dal minimo storico al ribasso di 690 m/c. Il contesto risente infatti della decisa escursione termica con temperature che si mantengono piuttosto basse e che non consentono ancora un completo disgelo dell’acqua a monte con conseguente discesa a valle e del costante impatto con il vento che contribuisce ad accelerare l’essicamento dei suoli nell’intero comprensorio. Oltre a questi fenomeni assume rilevanza il minor apporto di risorsa da parte dei corsi d’acqua a regime torrentizio appenninici – in particolare Secchia, Reno ed Enza – e l’avvio della stagione dei prelievi irrigui dei Consorzi di Bonifica a beneficio delle colture tipiche del territorio.
“Quanto si va delineando – evidenzia il Segretario Generale dell’Autorità Distrettuale del Fiume Po Meuccio Berselli– è un segno evidente della necessità di rinnovata e massima attenzione che dobbiamo e dovremo avere sempre di più nei processi di prelievo, distribuzione e stoccaggio della risorsa idrica, risorsa preziosa che oggi ha equilibri mutati nel tempo e che deve essere governata con prudenza e in modo consapevole da tutti per il benessere del distretto del Po sia sotto il profilo ambientale che rispetto a quello sociale ed economico”.
(In allegato il Bollettino ADBPO)