Venerdì, 30 Ottobre 2020 09:06

Creare boschi perenni sul territorio parmense: l'obiettivo del Consorzio Forestale KilometroVerdeParma In evidenza

Scritto da Redazione

Il Consorzio Forestale si propone come riferimento per Enti, aziende e cittadini che credono nella sostenibilità e che considerano il verde importante per i benefici sociali, ambientali ed economici che può dare alla comunità. Ci si può associare mettendo a disposizione terreni, risorse economiche o tempo.

Creare boschi perenni in tutto il territorio di Parma e provincia, in prossimità delle aree urbane così come in pianura o in collina, laddove ci siano terreni, pubblici o privati, liberi e disponibili: è questo l’ambizioso progetto che, da maggio scorso, sta portando avanti il Consorzio Forestale KilometroVerdeParma. La convinzione è che questi nuovi boschi, caratterizzati per biodiversità, vitalità e capacità di rigenerazione, possano apportare importanti benefici sociali, ambientali e anche economici alla comunità parmense. Il Consorzio Forestale KilometroVerdeParma si è già imposto un primo, significativo traguardo: mettere a dimora almeno 15.000 piante e arbusti tra novembre 2020 e marzo 2021.

Per raggiungerlo è però necessario il contributo di tutti. A spiegarlo, nel corso di un webinar pubblico, è stata Maria Paola Chiesi, che del Consorzio Forestale è Presidente: «Abbiamo avviato un dialogo con una pluralità di soggetti, dalle Istituzioni all’imprenditoria, dal mondo dell’associazionismo e del non-profit a quello della Scuola, passando per i cittadini: l’idea è quella di fare rete e di rappresentare un punto di riferimento per tutti coloro che hanno a cuore la prosperità della società in armonia con il pianeta. Come? Partendo da un gesto tanto semplice quanto significativo: piantare alberi. Si possono consorziare aziende, enti e privati che abbiano la disponibilità di un terreno da imboschire, che vogliano finanziare l’attività di piantagione o donare il proprio tempo, attraverso il volontariato».

Sono diversi i modi in cui il Consorzio supporta questi soggetti: innanzitutto può offrire consulenza per la progettazione dell’impianto e può fornire le piantine da mettere a dimora, appoggiandosi ai vivai regionali. Inoltre, a livello di servizi, il Consorzio si impegna affinché le nuove aree boschive ottengano la certificazione PEFC, sinonimo di gestione forestale sostenibile.

Attualmente, il Consorzio Forestale KilometroVerdeParma, che non ha finalità di lucro, conta 13 aderenti, tra soci ordinari e soci sostenitori. I primi sono i proprietari o i possessori dei terreni, tutti collocati nel territorio parmense, destinati a piantagione: si tratta di Chiesi Farmaceutici, Davines, Laterlite - a cui vai riconosciuto il merito congiunto di aver fondato il Consorzio - e Dallara.

Si definiscono soci sostenitori, invece, quelli che supportano il Consorzio senza effettuare attività di piantagione, ad esempio finanziando il progetto su aree messe a disposizione dal Consorzio. Nella lista dei soci sostenitori figurano l’Ente Parchi del Ducato, la Fondazione Nazionale Carlo Collodi, Giorgio Tesi Group, Iren Ambiente, Legambiente, Opem Spa, l’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori della Provincia di Parma, Parma, io ci sto! e Visuel Immobiliare.

I soggetti interessati ad associarsi al Consorzio possono consultare la sezione Aderisci sul sito Web www.kilometroverdeparma.org: in funzione della loro natura (azienda, Ente pubblico, Scuola, cittadino) riceveranno così indicazioni molto specifiche.

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Oltre alla natura aperta e partecipata, a rendere unica l’esperienza del Consorzio Forestale KilometroVerdeParma è il suo proporsi come attore culturale. A chiarire il concetto è Maria Paola Chiesi: «Favorendo la creazione di boschi perenni ci prefiggiamo obiettivi ambientali concreti: si pensi alla sottrazione di anidride carbonica dall’atmosfera, alla riduzione dell’inquinamento da particelle sottili e acustico e al miglioramento della qualità del suolo e dell’aria. Altrettanto importanti sono però gli obiettivi culturali: vogliamo educare la comunità, a partire dalle giovani generazioni, al rispetto del patrimonio ambientale e paesaggistico, stimolando lo sviluppo di ulteriori azioni di valorizzazione del territorio».

Sul piano formativo, notevole è l’impegno profuso per coinvolgere le Scuole parmensi di ogni ordine e grado: grazie al contributo di ARPAE - Agenzia Prevenzione Ambiente Energia Emilia-Romagna, Festival dello Sviluppo Sostenibile di Parma, Legambiente, WWF Parma e Manifattura Urbana, è nato così il progetto WeTree, che mira a sensibilizzare e informare gli studenti sull’importanza e sul valore dei boschi perenni e del verde urbano per la collettività.

Le Scuole coinvolte sono quelle del Polo Agroindustriale ITIS Bocchialini - ITAS Galilei e ITIS Leonardo Da Vinci. «Abbiamo definito tre percorsi differenti per le Scuole: ‘Alberi e città’, ‘Agenda ONU 2030’ e ‘Alberi e inquinamento dell’aria’ - spiega Maria Paola Chiesi -. Il prossimo 21 novembre, Giornata Nazionale degli Alberi, vogliamo procedere alla piantagione di un migliaio di alberi nei Poli Scolastici di Via Toscana, di San Secondo e presso Giocampus».

«Il KilometroVerdeParma è un modo di concepire la città guardandola con occhi diversi e nuovi: è un passo verso un modello urbano più green - afferma Federico Pizzarotti, Sindaco di Parma -. Parma è una città che punta molto sulla rivoluzione verde e sulla sostenibilità: e questo progetto, visibile sia a chi percorre il tratto parmense dell’autostrada A1, sia a chi attraversa il territorio parmense, si può considerare il manifesto del nostro impegno».

Michele Alinovi, Assessore Comunale alle Politiche di pianificazione e sviluppo del territorio e delle opere pubbliche, aggiunge: «Il Comune di Parma ha 54 ettari di terreni di proprietà, intorno alla città, con vocazione alla forestazione urbana. Nei prossimi giorni, contiamo di discutere una proposta di delibera, per mettere a disposizione di soggetti privati 18 di questi 54 ettari, per la messa a dimora di alberi. Il Consorzio Forestale KilometroVerdeParma, in virtù dell'ambizioso progetto che sta portando avanti, è sicuramente un interlocutore importante».

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Tiziana Benassi, Assessora Comunale alle Politiche di sostenibilità ambientale, commenta così l’esperienza KilometroVerdeParma: «Il progetto KilometroVerdeParma è un modello virtuoso di collaborazione tra pubblico e privato. Un modello che il Comune di Parma ha già sperimentato con successo in altri ambiti. Penso che KilometroVerdeParma abbia tutte le caratteristiche per imporsi come brand territoriale».

A parlare in rappresentanza della Provincia di Parma è il Presidente Diego Rossi: «Seguiamo con interesse l’esperienza del Consorzio Forestale KilometroVerdeParma, poiché crediamo che diffondere e sviluppare una cultura della sostenibilità e del corretto uso delle risorse, promuovere la piantumazione e la creazione di spazi verdi siano senz’altro attività utili a migliorare le condizioni ambientali del nostro territorio. Come Provincia ci occupiamo di progettazione e pianificazione urbanistica e apprezziamo che privati collaborino col pubblico con piani tesi a compensare le emissioni inquinanti, che in Pianura Padana in particolare sono molto significative».

KilometroVerdeParma può contare anche sull’endorsement della Regione Emilia-Romagna. Queste le parole di Barbara Lori, Assessora Regionale alla Montagna, parchi e forestazione, aree interne, programmazione territoriale, pari opportunità: «Siamo di fronte a un’iniziativa virtuosa e di grande valore, costruita passo dopo passo, promossa da realtà private, ma insieme alle Istituzioni».

In qualità di Dottore Forestale, quindi come esperto di tutela dell’ambiente, uso sostenibile delle risorse e valorizzazione del verde, il Direttore Tecnico del Consorzio Forestale KilometroVerdeParma Antonio Mortali si è soffermato su due aspetti: la scelta di piante e arbusti da mettere a dimora e i benefici attesi dal progetto. «Prediligiamo specie autoctone, come possono essere querce, aceri, frassini, tigli e anche ciliegi: la resistenza di queste varietà e il loro essere locali garantiscono una lunga vita ai boschi - spiega Mortali -. Al contempo, è molto importante ragionare in termini di biodiversità».

Il prof. Renato Bruni, Dipartimento di Scienze degli Alimenti e del Farmaco dell’Università degli Studi di Parma e Direttore Scientifico dell’Orto Botanico di Parma, ha voluto sottolineare l’importanza in prospettiva del progetto KilometroVerdeParma: «Si stima che nel 2030 la superficie occupata da città supererà di molto il milione di kmq e che nel 2050 il 70% dell’umanità vivrà in agglomerati urbani. Tutto ciò avrà un impatto significativo sul cambiamento climatico. Fare della natura un elemento strutturale delle nostre città, realizzare e gestire foreste urbane è un’opportunità strategica per una comunità sana».

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