Lunedì, 09 Settembre 2013 16:56

Primo trimestre 2013: crollano ancora fatturato e investimenti

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Reggio Emilia, 9 settembre 2013 -

L'andamento congiunturale del primo trimestre 2013 è decisamente negativo: giù fatturato e investimenti. E' quanto emerge dall'analisi dei bilanci di 5.040 piccole imprese effettuata da Istat per l'Osservatorio congiunturale TrendER, realizzato da CNA Emilia Romagna e dalla Federazione Banche di Credito Cooperativo dell'Emilia Romagna.

Dati economici, dunque, più che preoccupanti che presentano un altro indebolimento rispetto al 2012: il fatturato con il –10,12% tocca il livello più basso dal 2008; crollano gli investimenti che con il –45,3% registrano anch'essi il livello più basso dal 2008. Unico segnale positivo è per il fatturato estero che registra, dopo 4 trimestri consecutivi di segno negativo, un valore tendenziale del +59%, non sufficiente, tuttavia, a compensare il crollo della domanda interna.

Inoltre, continua la stretta creditizia che ha visto contrarre i prestiti alle imprese di un –3,6% tendenziale, il che significa ben 38,7 MD di prestiti in meno alle imprese, nel periodo maggio 2012 –maggio 2013.
Il settore delle Costruzioni, dopo un secondo semestre 2012 di lieve ripresa, registra un calo del fatturato pari a -18,1% e tocca il livello più basso dal 2008. Continua la crisi del settore legno che registra un calo tendenziale del fatturato pari al –20,8%. Solo l'alimentare registra, ormai da sette trimestri consecutivi, un dato positivo alla variabile fatturato con un +2,05%.

"Per l'artigianato e la piccola e media impresa, – commenta Nunzio Dallari, Presidente provinciale CNA Reggio Emilia – in questi numeri vi è la conferma di una particolare pesantezza della crisi, che deriva soprattutto dalla scarsa domanda interna".

"Infatti - prosegue Dallari - lo stesso segnale positivo registrato dall'export, pur molto importante in sé, da solo non basta ad attutire gli effetti del calo del fatturato interno. Ecco perché sono urgenti politiche anticicliche che mettano velocemente in circuito risorse in grado di spingere fatturato ed investimenti, associando allo sblocco dei debiti della Pubblica Amministrazione interventi di riduzione della pressione fiscale sui redditi delle imprese, per ridare fiducia nel futuro e rimettere in moto un meccanismo di produzione e distribuzione delle risorse a beneficio di ampie fasce di cittadini."

Le stesse classifiche europee sulla competitività uscite nei giorni scorsi, evidenziano un arretramento molto significativo e pericoloso delle regioni italiane, anche di quelle più forti (le prime due Lombardia ed Emilia Romagna si collocano solamente al 128° e 141° posto di un totale di 262 regioni europee). Il peso dei problemi dell'Italia sulle sue "locomotive" produttive sta compromettendo la loro capacità competitiva rispetto alle regioni europee più dinamiche e ciò comporterà ulteriori difficoltà per la ripresa economica dell'intero Paese.

"Insomma – conclude il Presidente provinciale CNA – con questi dati e di fronte a questi scenari non possiamo solamente sperare in una qualche ripresa trainata da altri, che non potrà assolutamente risolvere tutti i nostri problemi, a partire dalla ripresa occupazionale. In questo scenario, serve un intervento rapido e con misure forti capaci di abbattere significativamente il costo del lavoro, dell'energia, ridurre la burocrazia. Il Governo deve dimostrare più coraggio mettendo insieme finanziamenti importanti per realizzare le grandi infrastrutture che servono al paese, per semplificare la vita a chi fa impresa e per ridurre significativamente i livelli organizzativi della Pubblica Amministrazione chiamata ad eliminare sprechi e a produrre efficienza".

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

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