Reggio Emilia, 4 ottobre 2016 Ha superato i 20.000 visitatori l'edizione autunnale di "Caseifici aperti", l'iniziativa del Consorzio di tutela che l'1 e il 2 ottobre ha avuto per protagonisti oltre 40 caseifici del Parmigiano Reggiano.
"I riscontri da parte dei consorziati - sottolinea il presidente dell'Ente di tutela, Alessandro Bezzi - sono molto positivi, con un afflusso di visitatori che, sulle singole strutture, va da un minimo di 300 a oltre 1.000 nelle due giornate".
"In poco più di due anni - aggiunge Bezzi - i consumatori coinvolti in questa iniziativa, finalizzata a far conoscere di più e meglio le caratteristiche del prodotto e a rafforzare il legame diretto fra consumatori e caseifici, sono più che raddoppiati, e in una fase in cui abbiamo messo in campo nuove risorse per il mercato interno, con 3,5 milioni destinati ad una campagna di comunicazione ormai al decollo, crediamo sia davvero fondamentale moltiplicare anche le occasioni di confronto tra chi produce un'assoluta eccellenza e chi ne apprezza le caratteristiche di assoluta naturalità e artigianalità".
"Proprio questa maggiore e migliore conoscenza - osserva il presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano - è peraltro molto importante per rafforzare quelle vendite dirette da parte dei caseifici che, tra spacci aziendali e acquisti on line, hanno raggiunto una quota del 10% sul totale".
"Rispetto alle precedenti edizioni della manifestazione - conclude Bezzi - abbiamo registrato un afflusso particolarmente rilevante di consumatori provenienti da città esterne al comprensorio di produzione e giunti nel nostro territorio con pullman organizzati; forte anche l'impennata delle interazioni sui social media (diversi food bloggers hanno partecipato all'iniziativa) e delle visite uniche (oltre 22.000) alla pagina del sito web del Consorzio dedicata all'evento".
A tutti i visitatori è stata consegnata la cartolina per partecipare al concorso "Vincere è meglio", al quale si può partecipare fino al 10 ottobre andando su https://vincere.meglioilmeglio.com/
Nelle immagini, un momento della cottura della forma nella sede del Consorzio di tutela e un gruppo di visitatori in caseificio