Martedì, 09 Luglio 2013 16:50

Campagna contro gli incendi boschivi In evidenza

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Reggio Emilia, 9 luglio 2013 -

L'Agenzia di Protezione civile della Regione Emilia-Romagna ha attivato la fase di attenzione per il rischio di incendi boschivi su tutto il territorio regionale per i mesi di luglio, agosto e settembre

con dichiarazione di stato di grave pericolosità (e contestuale attivazione dello stato di preallarme) per il periodo compreso tra il 26 luglio e il primo settembre, individuato come quello a maggiore rischio.
Sulla base del Piano di emergenza provinciale, la Provincia di Reggio Emilia ha già provveduto ad attivare il Servizio di vigilanza ed avvistamento antincendio, in coordinamento con i Comuni e la Comunità montana e in accordo con il Corpo forestale dello Stato, mediante l'impiego del volontariato opportunamente formato ed equipaggiato. Quest'anno il servizio di vigilanza reggiano può contare su 8 squadre, con volontari specializzati Aib operativi 24 ore al giorno e mezzi fuoristrada dotati di strumentazioni antincendio. Inoltre, durante i fine settimana le squadre sono impegnate in turni per l'individuazione di fuochi attraverso i punti di avvistamento previsti dal Piano di emergenza, annualmente rivisti in un'ottica di miglioramento del servizio. Da questa estate, le squadre vengono gestite dalla Protezione civile (Provincia e Coordinamento delle organizzazioni di volontariato) attraverso il nuovo centro sovracomunale inaugurato in aprile a Vezzano sul Crostolo proprio per poter affrontare eventuali emergenze più rapidamente.

E' utile però ricordare che la prevenzione degli incendi parte, prima di tutto, dai cittadini stessi e da tutti coloro che frequentano i boschi, con il rispetto di alcune semplici regole di comportamento.

È dunque buona norma:

·        non accendere fuochi fuori dalle aree attrezzate quando si fanno gite fuori città: è pericoloso e vietato;
·        non gettare mozziconi di sigaretta o fiammiferi ancora accesi nelle aree verdi, quando fumiamo in macchina serviamoci del portacenere;
·        non parcheggiare le automobili in zone ricoperte da erba secca, perché potrebbe prendere fuoco a contatto con il calore della marmitta;
·        durante gite in montagna o scampagnate riporre sempre i rifiuti negli appositi contenitori e, se si vuol fare una grigliata, usare esclusivamente le aree attrezzate.
·       in caso di principio di incendio o di incendio attivo non bloccare le strade fermandosi a guardare le fiamme, in modo da non intralciare l'arrivo dei mezzi di soccorso e le operazioni di spegnimento.

Cosa è vietato fare

Si ricorda che qualsiasi operazione di bruciamento di stoppie a scopo pulizia e di accensione di fuochi all'aperto per qualsiasi uso è vietata a meno di 100 metri dal limite del bosco, dai terreni di pascoli, ed a meno di 200 metri durante i periodi di grave pericolosità per gli incendi boschivi. È permesso il bruciamento controllato del materiale di risulta dei lavori forestali avvertendo il locale comando di stazione forestale entro le 48 ore precedenti, in assenza di vento ed in giornate particolarmente umide, circoscrivendo il terreno ed isolandolo con mezzi efficaci ad arrestare il propagarsi del fuoco. Il fuoco deve essere sempre custodito, chi lo accende è personalmente responsabile degli eventuali danni che ne possono derivare. Da considerare che il bruciamento è sempre vietato durante i periodi di grave pericolosità per gli incendi boschivi e che è vietato ripulire il pascolo con l'uso del fuoco.

Come e a chi segnalare incendi

Chiunque (popolazione, personale pubblico, volontari) avvisti o riceva segnalazione di un incendio boschivo ne deve dare immediata comunicazione al Corpo Forestale dello Stato, chiamando immediatamente - senza dare per scontato che qualcuno lo abbia già fatto – uno dei seguenti numeri:

1515
Numero nazionale di pronto intervento del Corpo forestale dello Stato

115
Numero nazionale di pronto intervento dei Vigili del Fuoco

800 841 051
Numero verde regionale (Corpo Forestale dello Stato-Regione Emilia Romagna per la segnalazione degli incendi boschivi)

La collaborazione nel segnalare la presenza di un incendio è di estrema utilità, per questo bisogna mantenere la calma e parlare con chiarezza; dare nome, cognome e numero di telefono e indicare con precisione la località e il comune dell'area che sta bruciando; segnalare le dimensioni dell'incendio precisando se sul posto ci sono già persone che stanno intervenendo; prima di riagganciare, assicurarsi che il messaggio sia stato ricevuto attendendone conferma nel caso di segreteria telefonica.

Cosa rischia chi provoca un incendio

Chi, in violazione delle prescrizioni, adotta comportamenti che possono innescare incendi di bosco, rischia sanzioni fino a 10.000 euro.
Sotto il profilo penale:
• reclusione da 4 a 10 anni, se l'incendio è provocato volontariamente in maniera dolosa;
• reclusione da 1 a 5 anni, se l'incendio viene causato in maniera involontaria, per negligenza, imprudenza o imperizia.
Oltre alle sanzioni penali, chi provoca un incendio può essere condannato al risarcimento dei danni che possono raggiungere cifre anche molto elevate. Sotto il profilo delle indagini, è importante rilevare il metodo giuridico- scientifico delle evidenze fisiche (M.E.F.), già adoperato dalle squadre specializzate del Corpo forestale dello Stato, che è utilizzato per accertare le cause colpose o dolose degli incendi, il punto d'innesco e le conseguenti attribuzioni di responsabilità.

(Fonte: ufficio stampa 
Provincia di Reggio Emilia
 www.provincia.re.it)

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