La CIA interviene sulla questione PAC e il caos su domande uniche. La campagna per la raccolta delle domande di aiuto della PAC 2017 si è conclusa da pochissimi giorni, una tra le più complicate, arruffate e mal gestite che si ricordino. La terza campagna consecutiva in regime di proroga in tre anni di nuova riforma, un record!

Riteniamo necessario - continua il comunicato CIA - dare voce a tutti gli agricoltori, e ai nostri tecnici con loro, per informare chi non è informato e per consegnare all'opinione pubblica più attenta di questo nostro Paese un quadro reale di come si è svolto il lavoro per cercare di garantire agli agricoltori italiani la presentazione di domande uniche e domande PSR, il tutto con un sistema amministrativo e informativo assolutamente inadeguato agli obiettivi da raggiungere.
Per le aziende agricole gli aiuti comunitari e nazionali rappresentano una importante e spesso fondamentale risorsa economica che può fare la differenza in periodi di crisi, con eventi climatici avversi e in un mercato in cui la competizione è sempre più forte. Viceversa questa campagna PAC che si sta chiudendo, rischia di ingrossare le fila delle aziende agricole che potrebbero non ricevere l'aiuto senza averne alcuna responsabilità.

Proprio alla fine di questo lungo e durissimo percorso dobbiamo necessariamente esprimere tutta la nostra indignazione per le difficoltà in cui siamo stati costretti ad operare, su come sia stata precaria e assolutamente inadeguata la logica con cui l'Amministrazione si è posta e, di conseguenza, quanto sia forte il rischio di errori inconsapevoli.
Non può essere accettato che le evidenti mancanze tecniche e le inadeguate o tardive decisioni amministrative ricadano sugli agricoltori e sui CAA - Centri di Assistenza Agricola, loro strumenti! Noi non possiamo accettare che anche un solo agricoltore resti fuori dagli aiuti che gli spettano per malfunzionamenti del processo amministrativo e su questo chiediamo una forte condivisione del mondo politico e una presa d'atto dell'Amministrazione al fine di perseguire ogni sforzo possibile.

Il Ministero delle politiche agricole, Agea e i suoi strumenti avrebbero dovuto valutare la complessità di un passaggio al modello grafico in un Paese che presenta tante specificità e genera circa 900.000 domande uniche di aiuto e oltre 200.000 domande di PSR. Avrebbero dovuto imporre nelle sedi opportune un percorso più gestibile nei tempi e valutare con più attenzione che la strumentazione informatica messa in esercizio, fosse adeguata al lavoro da svolgere. Tutto questo era certamente prevedibile e solo un impegno straordinario dei tecnici ha reso possibile il raggiungimento dell'obiettivo di copertura del 75% di superficie grafica. 2

A questo va aggiunto il fatto che l'apparato AGEA che ha gestito questo 2017, potrebbe non essere lo stesso che gestirà la fase di verifica e le istruttorie che presiedono ai pagamenti e potremmo assistere, come già successo, al disconoscimento di impegni e di accordi tecnici presi nelle riunioni per gestire le criticità emergenti.

a, per una inversione di tendenza tangibile che non scarichi sui deboli le responsabilità di un sistema che ha generato danni, di cui non è ancora nemmeno possibile valutare a pieno gli effetti. Qualità ed efficienza devono viaggiare a braccetto con i diritti e i doveri di ogni attore coinvolto: Agricoltori, CAA, Politica e Pubblica Amministrazione. Le risorse comunitarie e quelle nazionali destinate al settore agricolo sono messe a disposizione dai cittadini-contribuenti, sono risorse erogate perché si riconosce questo settore come primario e strategico per il nostro Paese.
Confederazione italiana agricoltori - 3 agosto 2017

Il consigliere del Carroccio chiede l'opinione della giunta sull'operato del cda del consorzio: "Atteggiamento che penalizza i produttori"

Quali valutazioni fa la giunta rispetto "all'atteggiamento che sta tenendo il Cda del consorzio del Parmigiano Reggiano nei confronti dei propri consorziati per quanto riguarda la vicenda dell'eccesso di produzione per l'annata 2016"?

Lo domanda il consigliere della Lega Nord Fabio Rainieri che afferma anche che "il consorzio del Parmigiano Reggiano, soprattutto in una fase delicata come quella che sta attraversando la produzione che esso tutela, dovrebbe evitare il più possibile che la sua azione abbia effetti disincentivanti o penalizzanti nei confronti dei produttori consorziati". Rainieri richiama la presenza di un rappresentante dell'assessorato all'Agricoltura nel cda del consorzio, dove è in corso una vertenza- riassume- "riguardo la regolarità della contribuzione aggiuntiva pretesa dal CdA nei confronti di consorziati titolari di quote latte Parmigiano Reggiano (Qlpr) che avrebbero prodotto in eccesso rispetto alle quote rispettivamente assegnate, in quanto nell'annata 2016, ma non in quelle 2014 e 2015, sarebbe stato superato l'obiettivo massimo di produzione".

L'esponente del Carroccio ricorda che vi sono dubbi sulla legittimità dell'azione del Cda, perchè lo statuto del Consorzio riserverebbe la materia "alla competenza esclusiva dell'Assemblea"; inoltre l'eccesso di produzione deriverebbe da "un'errata e illegittima applicazione del Piano Produttivo 2014-2016 da parte dello stesso CdA del Consorzio". (Marco Sacchetti)

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell'Assemblea legislativa al link:http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa  )

Sanità. Aviaria, individuato focolaio in un allevamento di tacchini a Sorbolo (PR). Per evitare la diffusione del virus, è stato disposto il sequestro e l'abbattimento, da domani, degli animali

È alla firma del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, l'ordinanza che dispone l'istituzione delle zone di protezione e delle zone di sorveglianza. Non vi è alcun rischio collegato al consumo di carni avicole

Bologna - Un focolaio di aviaria è stato individuato in un allevamento di tacchini a Sorbolo, in provincia di Parma. Per evitare ogni possibile rischio di diffusione del virus, è stato disposto, con ordinanza del sindaco, il sequestro dell'allevamento e l'abbattimento – a partire da domani, venerdì 4 agosto – degli animali.
Intanto, è già alla firma del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, l'ordinanza che dispone l'istituzione delle zone di protezione (ZP) nel raggio di tre chilometri dall'allevamento e di zone di sorveglianza (ZS) a 10 chilometri, e l'adozione di una serie di misure. Per quanto riguarda la sicurezza alimentare, non vi è alcun rischio collegato al consumo di carni avicole.

Tutto è partito da un improvviso aumento della mortalità tra gli animali dell'allevamento, dove sono presenti 24.000 tacchini. Il Servizio veterinario dell'Azienda Usl di Parma è intervenuto tempestivamente: sono stati effettuati gli accertamenti clinici e gli esami di laboratorio previsti, e il Centro di referenza nazionale per l'influenza aviaria dell'Istituto Zooprofilattico delle Venezie ha confermato che si tratta del virus dell'influenza aviaria.

Le misure di prevenzione
La Regione Emilia-Romagna dispone, attraverso l'ordinanza alla firma del presidente Bonaccini, tutte le misure necessarie per isolare il fenomeno, mentre l'Azienda Usl di Parma sta attivando i protocolli operativi per prevenire e contrastare la diffusione del virus. Oltre all'istituzione di zone di protezione e sorveglianza nel territorio dove si trova l'allevamento (con censimento di tutti gli allevamenti e degli animali presenti, prelievi, accertamenti clinici e campionamenti da parte dei veterinari e controlli straordinari, divieto di movimentazioni di volatili e prodotti), l'ordinanza prevede anche misure da applicare su tutto il territorio regionale.

Nello specifico, è sospeso l'utilizzo, nell'attività venatoria, di uccelli acquatici come richiami vivi. Inoltre, dev'essere mantenuta una netta separazione tra il pollame domestico e quello selvatico, sia a livello commerciale (per le aziende che vendono animali e prodotti) che rurale (chi li alleva per sé). In particolare, gli animali presenti negli allevamenti all'aperto vanno tenuti all'interno di capannoni. Nel caso in cui ciò non sia possibile, le aree di alimentazione e abbeveraggio del pollame non devono essere accessibili ai volatili selvatici.

Il Latte spot cresce anche in luglio così come il burro. Nuovo record registrato proprio all'ultimo giorno del mese.

 

di Virgilio Parma 2 agosto 2017 -

 

LATTE SPOT Anche in luglio chiusura in salita per il latte spot. 43,82 e 44,85 €/100 litri di latte è l'intervallo di prezzo quotato alla borsa Verona lo scorso lunedì per il latte crudo spot nazionale. Tra 44,33 e 44,85 è il listino dell'intero pastorizzato estero, mentre lo scremato pastorizzato spot estero cresce del 5,63% raggiungendo quota 18,63 e 20,18€/100 litri di latte.

 

BURRO E PANNA Si impennano nuovamente i listini del burro. Dopo un periodo di stasi alla fine anche il mese di luglio chiude in salita. Stazionari solamente lo zangolato di Parma e la Panna veronese. In leggera discesa il listino della margarina.

 

Borsa di Milano 31 luglio: (+)
BURRO CEE: 6,09 €/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 6,03 €/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 4,99 €/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 4,79 €/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 3,0/Kg. (+)
MARGARINA giugno 2017: 1,07 -1,13€/kg (-)

 

Borsa Verona 31 luglio: (=)
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 2,87 - 2,92 €/Kg. (=)

 

Borsa di Parma 28 luglio 2017 (=)
BURRO ZANGOLATO: 4,33 €/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 25 luglio 2017 (=)
BURRO ZANGOLATO: 4,33 - 4,33 €/kg.

 

GRANA PADANO 31/7/2017 - Si conferma ancora nel segno della stabilità il Grana Padano DOP che comunque realizza un prezzo medio di 6,91€/kg (+6,5% rispetto la media dell'anno precedente) per il 9 mesi e di 7,90€/kg. (+4,75% sul precedente anno) relativamente al 15 mesi e oltre di stagionatura.
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 6,70 - 6,85 €/Kg. (=)
- Grana Padano 15 mesi di stagionatura e oltre: 7,50 - 8,15 €/Kg. (=)

 

PARMIGIANO REGGIANO 28/07/2017 Nessuna variazione rilevata alla borsa comprensoriale di Parma. Rispetto al 2016 il prezzo medio del 12 mesi risulta superiore del 13,84% (9,83€/kg) e il 24 mesi con un prezzo medio di 11,07€/kg. conquista 13,42 punti percentuali sulla media del recedente anno
- Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 9,60- 9,95 €/Kg. (=)
- Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 10,85 - 11,35 €/Kg. (=)

(per accedere alle notizie sull'argomento clicca qui)

 

20170731-BurroCEE

20170530-LOGO Mulino Alimentare

 

http://mulinoalimentare.it

 

Esselunga ritira la mozzarella di bufala campana: data di scadenza sbagliata. L'azienda ha comunicato il ritiro tramito il proprio sito perché sull'etichetta è riportata una errata data di scadenza

La catena di supermercati Esselunga ha richiamato un lotto di mozzarella di bufala campana prodotto dall'azienda casertana La Marchesa Soc. Coop. Agricola perché sull'etichetta è riportata una data di scadenza errata. Si tratta della mozzarella di bufala campana a treccia confezione da 250 grammi della marca La Marchesa Soc. Coop. Agricola.

Il lotto ritirato è esclusivamente il numero L17 198 con data di scadenza 07/08/2017. Il richiamo è dovuto proprio all'errata data di scadenza impressa sulle confezioni: 07/08/2018 anziché 07/08/2017. L'allerta è stata lanciata sul sito dei market di Esselunga. Pertanto Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti",consiglia a tutti coloro che avessero acquistato il prodotto di riportarlo nel punto vendita di acquisto e non consumarlo successivamente al 7 agosto 2017. Per eventuali informazioni o dubbi contattare l'azienda con sede dello stabilimento in via Appia km 11+800 Teverola (CE).

E' ancora il meteo a farla da protagonista. In base alle previsioni meteorologiche, il mercato reagisce e si assiste a continui andamenti altalenanti.

Di Mario Boggini e Virgilio Milano 1 agosto 2017 -
Le previsioni meteo mettono in continua fibrillazione i listini delle merci di base.
Anche in Europa le previsioni meteorologiche e le stime sulle rese e sui danni condizionano i prezzi. La Commissione Europea ieri ha rivisto al ribasso la produzione del corn della EU: 58,4 milioni di tonnellate contro 62,10 della stima del mese precedente quindi circa 4 milioni di tonnellate in meno. La causa è dovuta ai problemi di siccità dell'Ungheria e della Romania. Le previsioni relativamente al grano tenero si sono contratte da 138,6 contro 138,9, ma in questo caso il problema risiede nella qualità del prodotto.

Nel mercato domestico nulla di nuovo da segnalare: maggior spinta alla vendita del mais vecchio raccolto - appesantimento dei grani per via della scarsa qualità del doppio W. L'orzo è stabile ma tendente a rafforzarsi - il triticale in appesantimento alla pari del grano - i cruscami hanno raggiunto il fine corsa. Il mercato dei trinciati si muove fra i 33 euro tonnellata e i 35 partenza dal campo con cantiere a carico dell'acquirente.

Per la nuova campagna mais si segnala che la merce ai porti continua a quotare da novembre a giugno 172 euro partenza. L'allarme proviene dalla stima che vede ridurre la produzione di 4 milioni di tonnellate.

Anche per il mercato delle bioenergie nulla da segnalare se non che la quantità e la qualità dei trinciati è mediamente più bassa e questo probabilmente darà maggior forza al mercato dei sostitutivi nei prossimi mesi. Un'opportunità concreta è rappresentata dalle prime lavorazioni delle polpe bietola.

Il mercato estivo è ancora lungo, pericoloso e imprevedibile perché se è vero che nel nostro mercato tutto sembra appesantirsi, non è altrettanto vero per la Francia e per i Paesi dell'Est: il corn ucraino per l''ottobre/novembre/dicembre quota dollari 170 mentre il gennaio-febbraio-marzo quota $ 173, e l'aprile quota $ 176, e i noli incidono per 18-20 euro.
Il corn "comunitario" (rumeno, bulgaro) settembre quota euro 150 mentre l'ottobre-novembre-dicembre quota euro 150, il gennaio/febbraio/marzo quota euro 153 e i noli nave sono anche in questo caso sui 18- 20 euro.

Un periodo particolarmente difficile per operare delle scelte oculate anche in forza del valore del tasso di cambio euro dollaro così elevato. Alcuni analisti indicano che dovrà presto aggirarsi su 1,20 che oggi appare una chimera.
Indicatori internazionali 1 agosto 2017 
l'Indice dei noli è sceso a 946 punti, il petrolio è attorno a 50$/bar e l'indice di cambio segna 1,182605.

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

___________________________________________________________________

(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

____________________________________________________________________


            Andalini Pasta dal 1936

Andalini logo ritaglio

Editoriale: Ma che splendidi alleati! - Lattiero caseari, nel segno della stabilità generale - Cereali e dintorni. Dall'USDA dati qualitativamente scarsi. - Pomodoro, calo del 7,5% ma cresce il Bio - Torrita di Amatrice. Una biblioteca per guardare al futuro. L'iniziativa di Ekoclub - Bonifica, la sentenza che legittima il contributo - Olio di Oliva, -62%.

SOMMARIO Anno 16 - n° 30 30 luglio 2017
1.1 editoriale
Ma che splendidi alleati!
2.1 lattiero caseario
Lattiero caseari, nel segno della stabilità generale.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Dall'USDA dati qualitativamente scarsi.
4.1 pomodoro Pomodoro, calo del 7,5% ma cresce il Bio.
5.1 Terremoto Amatrice Torrita di Amatrice. Una biblioteca per guardare al futuro. L'iniziativa di Ekoclub
5.2 Bonifica Bonifica, la sentenza che legittima il contributo.
6.1 OLIO DI OLIVA Ismea, si chiude con un meno 62% la campagna olearia.
7.1 promozioni "vino" e partners
8.1 promozioni "birra" e partners

(per seguire gli argomenti correlati clicca QUI

(Scarica il PDF alla sezione allegati)

 2070728-cibus-cop

 

Per il settore dell'olio di oliva, la campagna 2016/2017 si archivia come la peggiore degli ultimi decenni.

Secondo la stima ISMEA su dati Agea, infatti, la produzione si è attestata a 182 mila tonnellate, con un calo del 62% rispetto all'annata precedente. Un dato ben peggiore delle già basse stime realizzate in corso di campagna.

La scarsa produzione ha condizionato notevolmente sia il mercato interno, con prezzi all'origine dell'extravergine che, in alcuni periodi, hanno superato i 6 euro/kg, come media nazionale, sia gli scambi con l'estero, che nei primi quattro mesi del 2017 hanno registrato una flessione del 19% dei volumi esportati e un contemporaneo incremento del 20% degli acquisti, soprattutto di olio di provenienza spagnola.

La campagna di raccolta 2017/18 si prospetta più abbondante di quella precedente ma risentirà certamente degli effetti di un inverno particolarmente rigido, seguito da gelate primaverili e siccità estiva.

20170727-olio-produzioni-regioni

(Fonte Ismea 27 luglio 2017)

Giovedì, 27 Luglio 2017 11:45

UniCredit: al via Agribond 2


In Emilia Romagna oltre 17 milioni di euro per sostenere 
le imprese del settore agroalimentare.

Bologna, 27 luglio 2017

Prosegue l'impegno congiunto di UniCredit ed ISMEA per il sostegno del settore agroalimentare con Agribond 2, in continuità con l'accordo "Coltivare il futuro", sottoscritto a marzo 2016 tra la Banca e il MiPAAF (Ministero per le Politiche Agricole Ambientali e Forestali) per sostenere gli investimenti e favorire l'accesso al credito delle imprese operanti nel settore agroalimentare italiano.

UniCredit è l'unica Banca sul territorio nazionale con un prodotto di tipo tranched cover in agricoltura di 300 milioni di euro, coperto da garanzia di portafoglio rilasciata da ISMEA (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare), che prevede condizioni migliorative per l'impresa beneficiaria. La garanzia di portafoglio infatti è uno strumento finanziario innovativo che consente alle imprese un accesso al credito con maggiore rapidità e a condizioni più favorevoli, senza ulteriori garanzie reali.

Per Agribond 2, in Emilia Romagna, saranno disponibili 17 milioni e 300mila euro.

Agribond 2 è il finanziamento studiato per sostenere le micro, piccole e medie imprese agricole nella realizzazione di opere di miglioramento e conduzione dell'azienda stessa, destinato a finanziare progetti di investimento in agricoltura quali: la realizzazione di opere di miglioramento fondiario; gli interventi per la ricerca, la sperimentazione, l'innovazione tecnologica, la valorizzazione dei prodotti e la produzione di energia rinnovabile; la costruzione, l'acquisizione o il miglioramento di beni immobili per lo svolgimento delle attività agricole e di quelle connesse; l'acquisto di bestiame, nuove macchine e attrezzature.

Per UniCredit questa iniziativa rappresenta un importante strumento a sostegno del settore agricolo ed agroalimentare che si aggiunge all'impegno costante nel finanziare il comparto che nel 2016, attraverso l'accordo "Coltivare il futuro", ha già visto erogati nuovi finanziamenti per oltre 1,5 miliardi di euro.

 

 unicredit-logo.jpg

Il Parmigiano Reggiano guadagna oltre il 13% rispetto l'anno precedente e il Grana Padano tra il 4,79 e il 6,22%.

di Virgilio Parma 26 luglio 2017 -

LATTE SPOT Settimana all'insegna della conservazione dei listini del latte spot registrati a Verona. Il latte spot crudo nazionale conferma l'intervallo di prezzo compreso tra 43,30 e 44,33€/100 litri di latte, il latte intero pastorizzato estero si riconferma tra 43,30 e 43,82€/100 litri di latte. Dopo tre settimane di flessione si è stabilizzato anche il latte scremato pastorizzato estero (17,60 - 19,15€/100 litri).

BURRO E PANNA Stabili i listini milanesi del burro e della crema. Nessuna variazione registrata a Parma e a Reggio Emilia relativamente al burro Zangolato da creme fresche. Nessuna oscillazione rilevata a Verona per la panna a uso alimentare.

Borsa di Milano 24 luglio: (=)
BURRO CEE: 5,96 €/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 6,03 €/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 4,93 €/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 4,73 €/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 2,94/Kg. (=)
MARGARINA giugno 2017: 1,15 -1,21€/kg (=)

Borsa Verona 24 luglio: (-)
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 2,87 - 2,92 €/Kg. (=)

Borsa di Parma 21 luglio 2017 (=)
BURRO ZANGOLATO: 4,33 €/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 25 luglio 2017 (=)
BURRO ZANGOLATO: 4,33 - 4,33 €/kg.

GRANA PADANO 24/7/2017 - Si conferma ancora nel segno della stabilità il Grana Padano DOP che comunque realizza un prezzo medio di 6,91€/kg (+6,22% rispetto la media dell'anno precedente) per il 9 mesi e di 7,90€/kg. (+4,79% sul precedente anno) relativamente al 15 mesi e oltre di stagionatura.
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 6,70 - 6,85 €/Kg. (=)
- Grana Padano 15 mesi di stagionatura e oltre: 7,50 - 8,15 €/Kg. (=)

PARMIGIANO REGGIANO 21/07/2017 Nessuna variazione rilevata alla borsa comprensoriale di Parma. Rispetto al 2016 il prezzo medio del 12 mesi risulta superiore del 13,87% (9,83€/kg) e il 24 mesi con un prezzo medio di 11,07€/kg. conquista 13,41 punti percentuali sulla media del recedente anno
- Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 9,60- 9,95 €/Kg. (=)
- Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 10,85 - 11,35 €/Kg. (=)

(per accedere alle notizie sull'argomento clicca qui)

 

20170711-Latte-spot copia

20170530-LOGO Mulino Alimentare

 

http://mulinoalimentare.it

 

Domenica, 30 Luglio 2017 08:33

Pomodoro, calo del 7,5% ma cresce il Bio.

Sono 36.707 gli ettari di superfici effettive coltivate a pomodoro da industria nel Nord Italia per il 2017. Calo del 7,5% rispetto al 2016 -2,5% rispetto al contrattato di inizio campagna. Cresce il bio che rappresenta il 6,6% della coltivazione totale.

Parma 25 luglio 2017 - Sono 36.707 gli ettari di superfici effettive coltivate a pomodoro da industria da agricoltori associati alle Organizzazioni di produttori (Op) e da agricoltori singoli nell'area del Nord Italia per la campagna 2017 che vede iniziare la fase di trasformazione della materia prima negli stabilimenti proprio in questi giorni.
Il dato dell'annata 2017 – frutto delle comunicazioni ai tecnici dell'OI - mette in evidenza un calo delle superfici del 7,5% rispetto al valore dello scorso anno ed una diminuzione del 2,5% rispetto a quanto contrattato ad inizio campagna. Buono il dato della produzione biologica che conferma il proprio trend di crescita: il bio rappresenta il 6,6% delle superfici effettive delle Op associate, superfici che passano dai 1.316 ettari di due anni fa agli attuali 2.310.

"L'aspetto positivo che emerge – commenta Tiberio Rabboni, presidente dell'OI – è il sostanziale rispetto della programmazione visto che lo scostamento in diminuzione del 2,5% delle superfici effettive rispetto a quelle contrattate è di portata molto contenuta e rappresenta in assoluto lo scostamento più basso degli ultimi anni. La sostanza ci dice che in campagna oggi troviamo il pomodoro effettivamente richiesto per la trasformazione, in linea quindi con quelli che sono gli equilibri di mercato del nostro settore".

La ripartizione territoriale delle superfici

L'Emilia Romagna si conferma la regione con la quota più consistente di superfici coltivate a pomodoro da industria pari a 24.866 ettari, seguita da Lombardia (7.494), Piemonte (2.029) e Veneto (2.121).
Questa la ripartizione nelle principali province contraddistinte dalla presenza della coltivazione del pomodoro da industria: Piacenza: 10.003 ettari; Ferrara: 6.177; Parma: 4.666; Mantova: 3.963; Cremona: 2.102; Ravenna 1.929; Alessandria: 1.821; Reggio Emilia: 993; Rovigo: 895; Verona: 780 e Modena: 729. Seguono altre province con valori più contenuti.

Grafici:
Grafici con la ripartizione delle superfici per le principali regioni e province.

20170725-002-OI-POMODORO-Grafico-regionale

 

20170725-003-OI-POMODORO-Grafico-province


(Fonte OI Pomodoro Nord Italia)

Dall'USDA viene la conferma che la campagna in corso è tutt'altro che eccezionale in termini qualitativi. Lo scenario estivo rimane perciò di difficile interpretazione. La stagione è ancora lunga, e gli allarmi riportati da molti media contribuiscono a rendere le cose ancora più confuse.

Di Mario Boggini e Virgilio Milano 25 luglio 2017 -

Le previsioni meteo continuano a turbare il mercato che reagisce con andamento altalenante. Altre turbative provengono dai dati rilasciati da USDA sullo stato delle colture: infatti il "buono/eccellente" del corn/mais è stato dato al 62% contro il 64% della settimana precedente e contro il 76 % dello scorso anno. Il "buono/eccellente " del seme è al 57% contro il 61% della scorsa settimana (e il 71% dello scorso anno). Per il grano primaverile vi è un ulteriore calo al 33% contro il 34% della scorsa settimana.

Dati che confermano che la campagna in corso è tutt'altro che eccezionale.

Potrebbe essere una buona occasione di speculazione dei fondi che, non trovando l'appiglio della quantità, potrebbero speculare sulla qualità dei raccolti.
Il mercato telematico, alla notizia USDA, ha reagito portando tutto in territorio positivo recuperando la negatività della giornata di martedi proprio a seguito della pubblicazione dei dati USDA peraltro distribuiti a mercati chiusi.

Sul mercato domestico è da segnalare: la costante stagnazione dei consumi, i primi trinciati di mais registrino un calo produttivo tra il 5-8% e qualitativamente sembrano poveri di amido, una maggior spinta alla vendita del mais del vecchio raccolto, un appesantimento dei grani prevalentemente dettato dalla scarsa qualità del doppio W. L'orzo resta stabile, il triticale è in appesantimento alla pari del grano e infine i cruscami forse hanno raggiunto il momento di "fine corsa".

Per la nuova campagna mais si segnala che la merce ai porti quota da novembre a giugno 172 euro partenza (prezzo influenzato dal cambio euro dollaro). Si registrano accordi di mais nazionale e comunitario da ottobre a marzo sulla base di 187-185 euro arrivo.

Per il mercato delle bioenergie una opportunità arriverà in agosto dalle lavorazioni delle polpe bietola. Le polpe soppressate umide concorreranno con i trinciati a mitigare i costi industriali e a ridurre il ricorso a ai cruscami e farinacci di grano, ormai fuori prezzo.
Continua la ricerca di farine tossinate e farinette, ma ormai i valori girano tra i 170/175/180 euro in base alle origini e alle qualità. Il settore deve iniziare a interrogarsi sulla prossima campagna maidicola e sulle fonti amidacee alternative posto che la produzione nazionale soddisfa solo il 50% de consumi.

In generale lo scenario estivo rimane di difficile interpretazione.La stagione è ancora lunga, e gli allarmi riportati da molti media contribuiscono a rendere le cose ancora più confuse.

Indicatori internazionali 25 luglio 2017


l'Indice dei noli è risalito a 977 punti, il petrolio è attorno a 46-47$/bar e l'indice di cambio segna 1,16646.

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

___________________________________________________________________

(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

____________________________________________________________________


            Andalini Pasta dal 1936

Andalini logo ritaglio

Editoriale: Lavoro, competitività e sicurezza - Lattiero caseari, settimana di calma apparente - Cereali e dintorni. mercati influenzati dal meteo e dal cambio. - A tutta elettricità - Cereali e dintorni. Il Super Euro.

SOMMARIO Anno 16 - n° 29 23 luglio 2017
1.1 editoriale
Lavoro, competitività e sicurezza
2.1 lattiero caseario
Lattiero caseari, settimana di calma apparente.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. mercati influenzati dal meteo e dal cambio.
4.1 energia A tutta elettricità
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Il Super Euro
6.1 assicurazioni Agrinsieme, polizze assicurative in diminuzione da tre anni
7.1 promozioni "vino" e partners
8.1 promozioni "birra" e partners

(per seguire gli argomenti correlati clicca QUI)(per seguire gli argomenti correlati clicca QUI

(Scarica il PDF alla sezione allegati)

 20170723-Cibus-29-23lug17-COP

 

Le polizze assicurative sono sempre meno utilizzate dalle aziende agricole, in particolare nel sud Italia: nell'ultima campagna, pur in assenza di dati definitivi, si stima un calo di 10 punti percentuali rispetto allo scorso anno, che a sua volta aveva visto una riduzione dell'11,3% rispetto al 2015. Un quadro contrassegnato "da grosse incertezze e da risultati deludenti in termini di valori assicurati che testimoniano le forti criticità presenti ad oggi nel sistema delle assicurazioni agevolate".

È quanto ha denunciato la delegazione di Agrinsieme che ha partecipato ad una audizione presso la Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati nell'ambito di un'indagine conoscitiva sulle assicurazioni contro le avversità atmosferiche in agricoltura.

Nelle ultime tre campagne, dal 2014 al 2016, il decremento maggiore dei valori assicurati, sulla base dei dati Ismea, ha riguardato le produzioni vegetali, con una perdita di circa 850 milioni di euro (pari al 26% in meno). "Un calo che è motivato dal fatto – ha spiegato Agrinsieme - che le imprese agricole, e di conseguenza i CAA e i Consorzi di difesa, sono chiamati ad applicare procedure e modalità molto complesse, fra l'altro ancora non tutte definite, per l'ottenimento dei contributi europei sui premi assicurativi". A destare maggiori criticità sono le norme applicative della regolamentazione europea, che stabilisce come valori massimi assicurabili le rese produttive medie dell'azienda, concedendo quindi l'aiuto solo alle polizze assicurative che coprono perdite causate da avversità atmosferiche che distruggano più del 30 % della produzione media annua dell'agricoltore.

A detta di Agrinsieme, la dicitura delle "rese medie" risulta "assolutamente problematica, sia per le difficoltà applicative di misurazione, sia perché mina la stessa efficacia della copertura assicurativa. Il concetto di rese medie va inoltre a penalizzare soprattutto quegli imprenditori agricoli che hanno investito sulla crescita in termini qualitativi e quantitativi della propria produzione".
Altra difficoltà evidenziata da Agrinsieme è che il meccanismo di accesso ai contributi sui premi assicurativi pagati, che è stato stabilito dal Decreto semplificazione (D.M. 162 del 2015), "si basa su tempi, procedure e modalità che ad oggi né AGEA né gli Organismi pagatori regionali riescono a rispettare in maniera compiuta. Il governo dovrebbe intervenire con estrema urgenza almeno per garantire il pagamento dei contributi della campagna 2015 e 2016 agli agricoltori che si sono assicurati entro quest'anno".

C'è poi un ultimo aspetto, altrettanto delicato, che riguarda l'utilizzo di risorse pubbliche comunitarie. "L'Italia - spiega Agrinsieme - è stato tra i paesi comunitari quello che ha maggiormente puntato sulle misure di prevenzione del rischio attraverso l'assicurazione agevolata dei prodotti agricoli. Le risorse disponibili ammontano a 1.600.000 euro per sei anni, dal 2015 al 2020, incluse nel piano di sviluppo rurale nazionale. Va ricordato che l'obiettivo della Misura 17.1 – Gestione dei rischi è quello di far crescere il numero dei contratti assicurativi, mentre ad oggi si registra una situazione in cui si va verso l'ipotesi di perdere tali preziose risorse, che potrebbero tornare a Bruxelles".

 

Domenica, 23 Luglio 2017 08:38

Cereali e dintorni. Il Super Euro.

Il super euro potrebbe fare registrare variazioni in aumento dei listini per recuperare il differenziale determinato dal cambio.

Di Mario Boggini e Virgilio Milano 21 luglio 2017 -

Mentre il mercato continua ad essere prigioniero delle previsioni meteorologiche, il super Euro ha dato una scossa al mercato.

Nella mattinata di venerdi il mercato telematico era quasi tutto in territorio negativo, dopo aver fatto registrato gli aumenti della sera precedente che di seguito riportiamo:

SEMI ago 1013,2 (+13,4) sett 1018,2 (+14,2) nov 1027 (+14,4)
FARINA ago 330,5 (+3,9) sett 332,5 (+3,8) ott 334,5 (+3,9)
OLIO ago 33,97 (+0,51) sett 34,11 (+0,53) ott 34,2 (+0,55)
CORN sett 391 (+8,4) dic 404,6 (+8,4) mar 415,2 (+8,2)
GRANO sett 505,2 (+2,6) dic 529,2 (+2,4) mar 549,4 (+3)

L'influenza del super Euro ha riflessi sui prezzi e ha condotto la proteica a quota 323 euro partenza ai porti, sino a dicembre 326 euro e per il 2018 a 337 euro.
Il mais partenza porti da novembre 17 a giugno 18 intorno ai 175 euro ma qui l'incertezza dei raccolti pesa e sono pochi quelli disposti a vendere.
Il seme di soya quota 368 euro sul pronto e 369 per agosto mentre sul periodo novembre a marzo 18, quota 375.
Il rafforzamento dell'euro sul dollaro produrrà, con molta probabilità, reazioni dei mercati con innalzamento dei listini per recuperare il differenziale di cambio.

Indicatori internazionali 21 luglio 2017


l'Indice dei noli è risalito a 964 punti, il petrolio è attorno a 47,6$/bar e l'indice di cambio segna 1,16449.

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

___________________________________________________________________

(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

____________________________________________________________________


            Andalini Pasta dal 1936

Andalini logo ritaglio

Il mercato è prigioniero delle previsioni meteorologiche, che continuano ad alternare caldo secco con piogge intense, per poi tornare al caldo secco. Una situazione di incertezza che tiene in fibrillazione gli operatori.

Di Mario Boggini e Virgilio Milano 20 luglio 2017 -
Mentre scriviamo il mercato telematico è quasi tutto in territorio positivo ma con scarsa forza.

Per il mercato nazionale è da segnalare il perdurare dei bassi consumi sia sul settore zootecnico che agro alimentare mentre fa eccezione il comparto bioenergetico.

Continua la ricerca di grano di qualità con indice doppio w elevato mentre si sono appesantiti i valori del grano mercantile e biscottiero. L'orzo è stabile, e il granoturco ha iniziato a cedere sia per i consumi, sia per l'effetto del cambio euro dollaro che schiaccia il prezzo del mais di importazione, i prezzi sulla nuova campagna sono molto simili agli attuali. Oggi ottobre 17-marzo 2018 quota, reso Brescia, 188 euro, e le quotazioni del Mar Nero, sono ottobre-dicembre, 153 euro partenza e il gennaio-marzo 2018 155€ con un nolo di 20 euro per arrivo al porto a Ravenna.

I cruscami continuano a salire ma è ipotizzabile che ad agosto potrebbero anche ridimensionarsi per la spinta determinata dalla merce estera e per il fatto che il mercato delle bioenergie avrà a disposizione i nuovi trinciati.

Per il mercato dei proteici ieri la farina soya quotava, partenza porto di Ravenna, 332 euro per la proteica da pronto a dicembre e 336 per il 2018, il girasole proteico quotava, su 12 mesi da agosto 17 sino ad agosto 18, 183 euro partenza porto di Ravenna, mentre quello a basso tasso di proteine quotava, da pronto a ottobre, 135 euro partenza stabilimenti interni. La farina di colza vale da 225 euro spot partenza luoghi di stoccaggio e o produzione per arrivare a 230-240 dal 2017 al 2018.
Il seme di soya si è ridimensionato e quota 367 euro sul pronto e 370 euro da novembre a marzo 18, mentre sulla nuova campagna gli oleifici si sono posizionati per il settembre dicembre a 385 euro arrivo impianti relativamente al seme nazionale.

Il settore delle bioenergie è ancora in tensione a causa del rincaro dei cruscami ma si conforta dal fatto che i trinciati precoci sono disponibili.

Di merce non vi è penuria e i prezzi, tutto sommato se confrontati con un passato recente, non sono proibitivi per le filiere produttive. Sarebbe necessario che i consumi ricominciassero a prendere quota.

Indicatori internazionali 20 luglio 2017


l'Indice dei noli è risalito a 932 punti, il petrolio è attorno a 46$/bar e l'indice di cambio segna 1,15338.

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

___________________________________________________________________

(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

____________________________________________________________________


            Andalini Pasta dal 1936

Andalini logo ritaglio

Settimana contrassegnata dalla stabilità dei prezzi. Primi segnali di arretramento del latte spot e della crema. Stabile il burro.

di Virgilio Parma 19 luglio 2017 -

LATTE SPOT Tenue arretramento del latte spot dopo due settimane di stasi. Il latte spot crudo nazionale si posiziona tra 43,30 e 44,33€/100 litri di latte (-1,16%),il latte intero pastorizzato estero cede qualche centesimo (-1,17%) e si adagia nell'intervallo compreso tra 43,30 e 43,82€/100 litri di latte. Molto più sensibile (-5,33%) il cedimento del latte scremato pastorizzato estero (17,60 - 19,50€/100 litri).

BURRO E PANNA Confermato il periodo di stabilità dei listini milanesi e di quelli emiliani. Primi passi verso il ridimensionamento della crema a uso alimentare (-1,34%) e seconda settimana di flessione registrata dalla panna a uso alimentare veronese (-1,03%).

Borsa di Milano 17 luglio: (=)
BURRO CEE: 5,96 €/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 6,03 €/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 4,93 €/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 4,73 €/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 2,94/Kg. (-)
MARGARINA giugno 2017: 1,15 -1,21€/kg (=)

Borsa Verona 17 luglio: (-)
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 2,87 - 2,92 €/Kg. (-)

Borsa di Parma 14 luglio 2017 (=)
BURRO ZANGOLATO: 4,33 €/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 18 luglio 2017 (=)
BURRO ZANGOLATO: 4,33 - 4,33 €/kg.

GRANA PADANO 17/7/2017 - Stabilità confermata anche per il Grana Padano che vede i listini milanesi replicare i prezzi dell'ottava precedente.
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 6,70 - 6,85 €/Kg. (=)
- Grana Padano 15 mesi di stagionatura e oltre: 7,50 - 8,15 €/Kg. (=)

PARMIGIANO REGGIANO 14/07/2017 Analogo andamento registrato per il Parmigiano Reggiano che nell'ultima seduta di venerdì scorso non ha subito variazioni nei listini.
- Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 9,60- 9,95 €/Kg. (=)
- Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 10,85 - 11,35 €/Kg. (=)

(per accedere alle notizie sull'argomento clicca qui)

 

20170711-Latte-spot copia

20170530-LOGO Mulino Alimentare

 

http://mulinoalimentare.it

 

La continuità aziendale conferma un bilancio in utile per il quinto anno consecutivo. Ottima la semestrale 2017. A seguito delle assemblee elettive territoriali Giorgio Grenzi è stato riconfermato per acclamazione alla presidenza del Consorzio Agrario per altri tre anni. Approvato anche il bilancio 2016 che conferma nella continuità aziendale un utile per il quinto anno consecutivo in un contesto dei mercati sempre altalenante. Soci da record: con 200 nuovi iscritti si raggiunge quota 4266 imprenditori agricoli aderenti.

Parma – 18 Luglio 2017

Elezioni consortili per il rinnovo delle cariche istituzionali e approvazione del bilancio della continuità aziendale che per il quinto anno consecutivo si conferma in attivo a testimonianza della validità delle azioni manageriali intraprese nei diversi comparti in cui il Consorzio Agrario di Parma è impegnato a sostegno delle filiere agroalimentari. Per il Consorzio, nella sua complessità, questo mese di luglio 2017 è stato particolarmente importante per fissare ancora di più i punti fermi della sua capacità operativa dopo l'arrivo alla guida del nuovo direttore Giorgio Collina.

Le elezioni per il rinnovo delle cariche hanno regalato rilevanti conferme: alla presidenza del Consorzio è stato rieletto per acclamazione Giorgio Grenzi che, grazie all'impegno profuso nell'ultimo mandato e soprattutto grazie ai risultati concreti conseguiti unitamente all'intero staff consortile, ha guadagnato il plauso da tutta l'assemblea riunita e la successiva nomina al vertice aziendale dal nuovo Consiglio appena insediatosi. Un nuovo mandato dunque che offrirà l'opportunità di poter migliorare ulteriormente quanto di buono e produttivo è stato realizzato fino ad ora. Del resto le assemblee svolte nell'ultimo mese nelle diverse aree territoriali del Parmense in cui il Consorzio Agrario di Parma è presente hanno sancito una netta promozione delle scelte gestionali dell'amministrazione uscente.

"Sono onorato per questa elezione all'unanimità – ha commentato il presidente Giorgio Grenzi - e sono pronto con entusiasmo a guidare il Consorzio Agrario per il secondo mandato. In questi tre anni siamo riusciti a dare risposte concrete alle imprese agricole riammodernando il Consorzio rendendolo più efficiente grazie alla collaborazione di tutti i dipendenti e all'operato del management. C'è tanto ancora da fare, ma i risultati ottenuti confermano che la strada intrapresa è davvero quella giusta e a testimoniarlo c'è anche una nuova massiccia adesione di nuovi soci, circa 200 che hanno portato il numero complessivo degli aderenti a quota 4266 un numero molto alto che ci gratifica e responsabilizza".

Oltre a Giorgio Grenzi i nuovi componenti eletti che siederanno nel nuovo consiglio sono: Giacomo Barbuti, Teseo Bergonzani, Giacomo Bernardi, Remo Borlenghi, Filippo Boselli, Francesco Botti, Paolo, Cavalli, Giuseppe Corradi, Luca Cotti, Gianfranco Mantelli, Luigi Montali, Lino Monteverdi, Arnaldo Morsia, Marco Orsi, Gianfranco Pagani, Luca Saglia, Marco Tamani.

Una novità è rappresentata dall'istituzione di un nuovo organo, il Comitato Esecutivo, che coadiuverà presidenza e direzione nelle decisioni strategiche di indirizzo del Consorzi Agrario; ne fanno parte: oltre a Giorgio Grenzi che ne è il presidente anche Luca Cotti, Luigi Montali, Giacomo Bernardi e Marco Orsi.

Altro capitolo rilevante è rappresentato dal bilancio di esercizio dell'anno 2016 e dall'approvazione di una semestrale 2017 più che buona: due dati assai rilevanti che confermano un trend positivo della continuità aziendale del Consorzio Agrario di Parma.
Per quanto concerne il 2016 il valore della produzione registra un incremento di oltre 700 mila euro rispetto all'anno precedente raggiungendo quota 58,7 milioni di euro e un utile di esercizio della continuità aziendale di 435 mila euro che rappresenta un 55% in più rispetto all'anno precedente (2015); l'EBTDA del 2016 è stato di 1,918 milioni di euro contro 1,875 dell'anno precedente (2,29% in più). A testimoniare l'andamento più che buono del Consorzio anche i risultati dei primi sei mesi del 2017 che proiettano un'immagine estremamente dinamica del Consorzio Agrario sui mercati e che, grazie a performance molto positive in tutte le aree di business in cui opera, ha registrato ricavi complessivi di vendita e prestazioni di 33,5 milioni di euro. Numeri che attestano chiaramente un aumento assai rilevante pari al 16,53% in più rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. In questo caso particolarmente degno di nota è anche il valore dell'EBTDA pari a 1,745 milioni di euro contro 1,3 milioni di euro del 2016. Risultati che sono in linea con le previsioni contenute nel Piano Industriale 2016-2018.

"Grazie ad un team coeso ed efficiente – ha commentato il direttore generale Giorgio Collina alla guida aziendale da Gennaio- nel 2017 abbiamo migliorato ulteriormente il buon trend degli anni precedenti potendo anche contare su un mercato più ricettivo con prezzi delle produzioni tipiche più adeguate al loro reale valore. Positivo è stato anche il costante collaborativo rapporto con il ceto bancario locale e quindi tutto questo pone le basi perché l'anno si concluda positivamente secondo le nostre aspettative".

(Fonte: Consorzio Agrario Parma)

Ricostruzione - Durante le scosse del maggio 2012, otto scalere per il deposito di forme di Parmigiano Reggiano andarono completamente distrutte: con un contributo di 152 mila euro dalla Regione, l'azienda delocalizzò prodotti e produzione senza mai fermarsi.

Modena, 17 luglio 2017

"Sono aziende come questa che fanno grande la nostra terra e che qualificano i nostri prodotti, eccellenze di livello internazionale. Imprese sostenute dalla capacità produttiva, legata a quella di saper sempre innovare, dalle competenze consolidate nel tempo e dalla forza di chi ci lavora, imprenditori e lavoratori che non si sono mai fermati e che sono stati in grado di rialzarsi più forti di prima dopo le ferite inferte dal sisma."
Così il presidente della Regione e Commissario delegato alla ricostruzione post terremoto del 2012, Stefano Bonaccini, durante la cerimonia del 50^ anniversario di attività del "4 Madonne Caseificio dell'Emilia" di Lesignana (Modena), alla quale ha partecipato insieme, tra gli altri, al sindaco di Modena, Giancarlo Muzzarelli, al presidente del caseificio, Andrea Nascimbeni, e al presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Nicola Bertinelli.

4MadonneCaseificio-dellEmilia3.jpeg

Dopo le scosse del 20 e 29 maggio 2012, la sede del caseificio di Lesignana di Modena ha subito danni alla scaffalatura del magazzino di stagionatura, andata completamente distrutta, ma non alla struttura muraria del magazzino stesso. Molte forme di Parmigiano Reggiano stagionate andarono perdute ma la lavorazione del Re dei formaggi non si è mai fermata. Con un contributo di oltre 125 mila euro - fondi per la ricostruzione - l'azienda ha potuto delocalizzare prodotti e produzioni in altra sede.
"Essere qui oggi- sottolinea Bonaccini- è la prova che nel ricostruire l'Emilia ha saputo anche tutelare le proprie eccellenze e che dalle proprie eccellenze è ripartita".

4MadonneCaseificio-dellEmilia1.jpeg

Il magazzino di stagionatura del "4 Madonne Caseificio dell'Emilia" di Lesignana danneggiato dalle scosse era costituito da 4 scalere a 22 ripiani di lunghezza di quasi 55 metri per una capacità complessiva di 33.572 posti forma. Otto scalere sono crollate completamente, mentre le rimanenti sono state danneggiate in maniera comunque tale da non consentirne il riutilizzo anche con interventi di riparazione per adeguarle alle nuove norme emanate dopo il sisma./Gia.Bos.

(Fonte: Regione ER)

Editoriale: Delitti in provincia - Lattiero caseari, settimana di calma apparente - Cereali e dintorni. Dati USDA fanno tremare- Ismea, scambi Italia-Giappone: nel I trimestre 2017 l'export agroalimentare cresce del 38%.


SOMMARIO Anno 16 - n° 28 16 luglio 2017
1.1 editoriale
Delitti in provincia
2.1 lattiero caseario
Lattiero caseari, settimana di calma apparente.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati in forte tensione
4.1 cereali Cereali e dintorni. Dati USDA fanno tremare i mercati
5.1 export agroalimentare Ismea, scambi Italia-Giappone: nel I trimestre 2017 l'export agroalimentare cresce del 38%
6.1 promozioni "vino" e partners
7.1 promozioni "birra" e partners

(per seguire gli argomenti correlati clicca QUI)(per seguire gli argomenti correlati clicca QUI

(Scarica il PDF alla sezione allegati)

 

 20170716-cibus-COP

L'export agroalimentare italiano verso il Giappone (953 milioni di euro nel 2016), tra il 2015 e il 2016, ha registrato un incremento del +17,9%, ma è soprattutto la crescita avvenuta nel primo trimestre 2017 (+38,3% rispetto al primo trimestre 2016) che spalanca le porte a nuovi scenari commerciali verso il paese del Sol levante, pur pesando per il 2,5% sul totale delle esportazioni agroalimentari nazionali (circa 38 mld di euro). In parallelo, l'import agroalimentare dal Giappone (16 mln di euro nel 2016) pesa solo per lo 0,03% sull'import agroalimentare italiano.

Si tratta, quindi, di un mercato dal peso ancora relativo ma con dei margini di crescita esponenziali anche alla luce dell'accordo di massima di partenariato economico teso a eliminare le barriere commerciali raggiunto a inizio luglio fra Ue e Giappone.

In particolare, l'export vede, nel 2016, il valore dividersi in ordine decrescente fra "vini e mosti" (151 mln di euro); oli e grassi (120 mln di euro); ortaggi freschi e trasformati (113 mln euro); cereali, riso e derivati (98 mln euro); animali e carni (89 mln euro) e latte e derivati (61 mln di euro). Proprio questi due ultimi comparti (animali e carni e latte e derivati) hanno avuto l'incremento più rilevante nel primo trim. 2017 sullo stesso periodo del 2016 (rispettivamente +32,7% e +23,8%), mentre un discorso a parte meritano le colture industriali (nella quasi totalità tabacchi lavorati, in un quadro che vede un accordo specifico siglato nel 2016 fra il Mipaaf - Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali - e la multinazionale Japan Tobacco International) che sono passate dai 10 mln di euro del 2015 ai ben 169 mln di euro del 2016, con un incremento nell'ordine delle quattro cifre, ancora in salita nel I trim. 2017 (+580%).
(Ismea 13 luglio 2017)

I dati pubblicati dall'USDA hanno lanciato una campagna ribassista su quasi tutti i prodotti. Stock ben superiori alle attese e agli stessi dati stimati a giugno. Solo il grano è in leggerissima riduzione rispetto alla precedente stima.

Di Mario Boggini e Virgilio Milano 13 luglio 2017 -
I dati USDA sugli Stock, e sulle produzioni, e immancabile terremoto commerciale, con tutte le materie corn, grano, seme di soya e farine in segno negativo.
SEMI lug 1016,6 (-8,4) ago 1020,6 (-8,4) nov 1034,2 (-9,2)
FARINA lug 334,4 (-2,4) ago 336 (-2,7) sett 338 (-2,8)
OLIO lug 33,43 (-0,3) ago 33,52 (-0,29) sett 33,64 (-0.3)
CORN lug 376,2 (-16) sett 385,4 (-16,2) dic 398,6 (-15,6)
GRANO lug 522,4 (-13) sett 537 (-16) dic 560,4 (-16)

A "mettere il cappello" ribassista sull'indirizzo che poteva dare l'USDA di ieri sono state le cifre degli stock di fine campagna nel mondo di tutte le merci: sia per il 2016/17 che per il 2017/18 superiori alle attese e superiori anche alle cifre dell'USDA di giugno. Solo il dato del grano era leggermente inferiore a quella del giugno e più precisamente 260,60 milioni di ton contro 261,19.
Ma attenzione il mercato del tempo incombe e la stagione è ancora lunga; le previsioni sul caldo secco sussistono ancora, quindi questa potrebbe essere solo una fase passeggera in cui chi è sguarnito di coperture sul breve potrebbe approfittarne.

Mentre scriviamo il mercato telematico è tutto in territorio negativo, seme da -8 a -13 punti, farina di soya da -2 a -6 dollari, il mais -3 a -4 punti e il grano da -3 a -9 punti.

Per il mercato domestico Italiano da segnalare la situazione qualitativa del grano tenero panificabile, che pur avendo buone produzioni, buon peso ettolitrico, e contenuto proteico, presenta l'indice doppio W molto basso, con conseguente rincaro dei grani di qualità trascinando presumibilmente un appesantimento della quotazione biscottiera e per altri usi. Molto probabilmente comporterà una variazione anche sulla quotazione del granoturco già entrato in frenata dopo tre quattro settimane di rialzo.

Il settore delle bioenergie è in tensione per il rincaro dei cruscami ma è confortato dal fatto che i trinciati precoci sono quasi pronti.

Indicatori internazionali 13 luglio 2017


l'Indice dei noli è salito a 859 punti, il petrolio è attorno a 45,5$/bar e l'indice di cambio segna 1,14515.

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

___________________________________________________________________

(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

____________________________________________________________________


            Andalini Pasta dal 1936

Andalini logo ritaglio

Mercoledì, 12 Luglio 2017 17:05

Cereali e dintorni. Mercati in forte tensione

I mercati continuano a macinare record sollecitati dai fondi che cavalcano le cause meteorologiche avverse (troppo caldo o troppo secco a seconda delle regioni). Il confronto dei principali prodotti nel corso di una settimana.

Di Mario Boggini e Virgilio Milano 12 luglio 2017 -
Il mercato continua la sua fase rialzista confrontate e lo dimostra quanto successo dal 29/06 al 10/7:

SEMI lug 915,4 (+1,4) ago 920,6 (+1,6) nov 924,6 (+3)
FARINA lug 294,4 (-0,2) ago 296,4 (-0,2) sett 298,1 (0)
OLIO lug 32,42 (+0,30) ago 32,52 (+0,27) sett 32,63 (+0,27)
CORN lug 359,6 (+3) sett 369,4 (+3,2) dic 380 (+3,6)
GRANO lug 480,2 (+23) sett 496 (+23) dic 415,4 (+20)

Lunedi sera:
SEMI lug 1020,2 (+24,2) ago 1024,6 (+23,6) nov 1039,2 (+23,6)
FARINA lug 336,4 (+7,9) ago 338,2 (+7,5) sett 340,2 (+7,5)
OLIO lug 33,62 (+0,84) ago 33,68 (+0,83) sett 33,81 (+0,84)
CORN lug 391,6 (+9,4) sett 402 (+9,4) dic 414,6 (+10)
GRANO lug 530,4 (+15,2) sett 550 (+15) dic 574 (+16,2)

Quindi il seme ha recuperato ben 105 punti, la farina di soya 42 dollari, il corn-mais 32 punti, il grano 50 punti. Le probabili cause: eccesso di caldo, troppo secco sul nord delle pianure USA, e i fondi che non aspettavano altra migliore occasione.

Il mercato domestico Italiano è entrato nella fase ascendente nonostante i bassi consumi e, per dare la misura dell'incremento, dal 29/06 la farina di soya proteica sul 2018 quotava 319-320 euro mentre nella serata del 10/7 quotava 348-350 euro, quindi 30 euro di rincaro.

Il settore delle bioenergie deve fare i conti con il rincaro dei cruscami e dalla tendenza rialzista dei cereali.

Purtroppo l'estate è ancora lunga e le sorprese potrebbero non essere terminate. Val la pena di ricordare che in un recente passato si è assistito a un rimbalzo consistente della farina di soya da 300 euro a 420 euro, e il mais a oltre 200 euro.

Indicatori internazionali 10 luglio 2017 


l'Indice dei noli è sceso a 820 punti, il petrolio è attorno a 44,5$/bar e l'indice di cambio segna 1,13907.

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

___________________________________________________________________

(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

____________________________________________________________________


            Andalini Pasta dal 1936

Andalini logo ritaglio

Mercoledì, 12 Luglio 2017 08:34

Lattiero caseari, settimana di calma apparente.

Latte spot in cedimento limitatamente al latte scremato pastorizzato estero. Burro, crema e le due principali DOP registrano listini stazionari.

di Virgilio Parma 12 luglio 2017 -

LATTE SPOT Stazionario il latte spot per la seconda settimana consecutiva. Dopo la poderosa risalita il latte spot, almeno per le ultime due settimana, ha arrestato la sua corsa confermando quindi i listini della precedente ottava, fatto salvo per il latte scremato pastorizzato estero che arretra del 6,25% (16,63-20,18/100 litri di latte). Il latte spot crudo nazionale si conferma quindi tra 43,82 e 44,85€/100 litri di latte e il latte intero spot estero mantiene la posizione tra 43,82 e 44,33/100 litri di latte.

BURRO E PANNA Primi segnali di stabilità per il burro, segnalati alla borsa di Milano. Stazionaria anche la crema a uso alimentare (Milano) mentre cede alcuni centesimi la crema veronese, gli stessi 5 cent guadagnati nella precedente seduta. In salita sensibile invece il burro zangolato di Parma (+20 cent) e Reggio Emilia conferma la quotazione parmense.

Borsa di Milano 10 luglio: (=)
BURRO CEE: 5,96 €/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 6,03 €/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 4,93 €/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 4,73 €/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 2,98/Kg. (=)
MARGARINA giugno 2017: 1,15 -1,21€/kg (=)

Borsa Verona 10 luglio: (-)
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 2,90 - 2,95 €/Kg. (+)

Borsa di Parma 7 luglio 2017 (+)
BURRO ZANGOLATO: 4,33 €/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 11 luglio 2017 (+)
BURRO ZANGOLATO: 4,33 - 4,33 €/kg.

GRANA PADANO 10/7/2017 - Torna a arrestarsi il Grana Padano a seguito del leggero rimbalzo della scorsa settimana.
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 6,70 - 6,85 €/Kg. (=)
- Grana Padano 15 mesi di stagionatura e oltre: 7,50 - 8,15 €/Kg. (=)

PARMIGIANO REGGIANO 07/07/2017 Analogo andamento registrato per il Parmigiano Reggiano che nell'ultima seduta di venerdì scorso ha visto confermati i listini.
- Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 9,60- 9,95 €/Kg. (=)
- Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 10,85 - 11,35 €/Kg. (=)

(per accedere alle notizie sull'argomento clicca qui)

 

20170711-Latte-spot copia

20170530-LOGO Mulino Alimentare

 

http://mulinoalimentare.it

 

Editoriale: Voglia di Golpe? - Rimbalzo per entrambi i formaggi - Cereali e dintorni: sorprese dall'USDA. - Cereali: diminuisce la produzione mondiale di frumento duro.-

SOMMARIO Anno 16 - n° 27 9 luglio 2017
1.1 editoriale
Voglia di Golpe?
2.1 lattiero caseario
Rimbalzo per entrambi i formaggi duri.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Sorprese dall'USDA
4.1 cereali -2,3% la produzione mondiale di frumento duro.
5.1 promozioni "vino" e partners
6.1 promozioni "birra" e partners

(per seguire gli argomenti correlati clicca QUI)(per seguire gli argomenti correlati clicca QUI

(Scarica il PDF alla sezione allegati)

 

 20170709-cibus-cop

Ismea, stime frumento duro: scende del 2,3% la produzione mondiale, anche l'Italia in calo, si rivalutano i prezzi all'origine.

Le più recenti informazioni sull'evoluzione dell'offerta mondiale di frumento duro indicano una flessione del 2,3% della produzione che scenderebbe a 39 milioni di tonnellate nel 2017.

Parallelamente, i consumi sono stimati in lieve aumento dello 0,5% (38,9 milioni di tonnellate), posizionandosi su livelli di poco inferiori all'offerta e determinando una stabilità delle scorte a 10,8 milioni di tonnellate.
Le stime dell'International Grains Council indicano un consistente calo produttivo per il Canada che, dopo i livelli record dello scorso anno, dovrebbe scendere a 5,8 milioni di tonnellate (-26%). In flessione anche la Ue, con l'Italia a 4,2 milioni di tonnellate (-16%), in attesa dei dati di fonte nazionale. La produzione francese è invece prevista in controtendenza (+12,5% a 1,8 milioni di tonnellate).

I cali dovrebbero essere in parte compensati dagli abbondanti raccolti attesi nei paesi del Maghreb, con incrementi del 122% in Marocco (che con 2,0 mln di tonnellate dovrebbe superare la Francia nel ranking dei principali produttori), del 50% in Tunisia e del 23% in Algeria.

Da rilevare, infine, come nel primo trimestre dell'anno le importazioni italiane di frumento duro abbiano mostrato una flessione tendenziale superiore al 2%, scendendo a 598 mila tonnellate.

Per effetto della dinamica produttiva, la prossima campagna di commercializzazione 2017/18 del frumento duro potrà essere caratterizzata da una rivalutazione dei prezzi all'origine nel breve periodo.

Se il valore medio del periodo luglio 2016-giugno 2017 è stato pari a 193,87 euro/t, cioè il 27% più basso della campagna 2015/16, già nel mese di giugno dell'anno in corso è cominciata l'inversione di tendenza. Nell'ultima settimana di giugno i prezzi all'origine hanno superato la soglia dei 210 euro/t (212,25 euro/t), cosa che non accadeva dalla seconda settimana di giugno 2016.
(Ismea 4 luglio 2017)

Mercoledì, 05 Luglio 2017 08:49

Rimbalzo per entrambi i formaggi duri.

Segnali di instabilità per il latte spot mentre il burro prosegue la cavalcata rialzista. Rimbalzo per entrambi i formaggi duri.

di Virgilio Parma 5 luglio 2017 -

LATTE SPOT Dopo la poderosa risalita il latte spot, almeno per la settimana in corso, ha arrestato la sua corsa confermando quindi i listini della precedente ottava. Il latte spot crudo nazionale è confermato tra 43,82 e 44,85€/100 litri di latte. Ancora in salita il latte intero spot estero (+0,59%) collocandosi tra 43,82 e 44,33 mentre risulta in controtendenza il latte scremato spot estero che flette il listino di -2,44% arretrando tra 20,18 e 21,22€/100 litri di latte.

BURRO E PANNA Se il latte spot ha dato segnali di instabilità, non è altrettanto per il burro che prosegue la crescita anche nella 27esima settimana dell'anno. Stazionaria la crema a uso alimentare (Milano) mentre altri 5 centesimi recuperati dalla crema veronese. In salita pure il burro zangolato di Parma.

Borsa di Milano 3 luglio: (+)
BURRO CEE: 5,96 €/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 6,03 €/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 4,93 €/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 4,73 €/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 2,98/Kg. (=)
MARGARINA giugno 2017: 1,15 -1,21€/kg (=)

Borsa Verona 3 luglio: (+)
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 2,95 - 3,0 €/Kg. (+)

Borsa di Parma 30 giugno 2017: 4,13€/kg (+)
BURRO ZANGOLATO: 3,90 €/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 27 giugno 2017 (=)
BURRO ZANGOLATO: 4,13 - 4,13 €/kg.

GRANA PADANO 03/7/2017 - Dopo tre settimane di stasi il Grana Padano accenna a un timido rimbalzo guadagnando 5 centesimi sia sul 9 e sia sul 15 mesi quotati alla borsa milanese.
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 6,70 - 6,85 €/Kg. (+)
- Grana Padano 15 mesi di stagionatura e oltre: 7,50 - 8,15 €/Kg. (+)

PARMIGIANO REGGIANO 30/06/2017 Rimbalzo anche per il Parmigiano Reggiano che nell'ultima seduta di venerdì scorso incrementa i listini di ulteriori 5 centesimi
- Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 9,60- 9,95 €/Kg. (+)
- Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 10,85 - 11,35 €/Kg. (+)

(per accedere alle notizie sull'argomento clicca qui)

 

20170607-Burro-CEE

20170530-LOGO Mulino Alimentare

 

http://mulinoalimentare.it

 

Mercoledì, 05 Luglio 2017 08:37

Cereali e dintorni. Sorprese dall'USDA

Dopo tanti ribassi, ecco arrivare la sorpresa quando meno era attesa. L'USDA di venerdi scorso ha dato netti segnali di inversione dei mercati.

Di Mario Boggini e Virgilio Milano 3 luglio 2017 -
I dati pubblicati dall'USDA lo scorso venerdì dichiarano una netta inversione di tendenza:
SEMI lug 942,2 (+26,4) ago 947 (+26,2) nov 954,6 (+30)
FARINA lug 304,4 (+10) ago 306,2 (+9,8) sett 307,9 (+9,8)
OLIO lug 32,93 (+0,51) ago 33,04 (+0,52) sett 33,16 (+0,53)
CORN lug 370,4 (+10,6) sett 381 (+11,4) dic 92 (+12)
GRANO lug 511 (+30,6) sett 526 (+30) dic 545 (+29,4)

Mentre registriamo i dati USDA il mercato continua a crescere:
SEMI lug + 16,2 ag + 17,2 nov + 15 FARINA Lug + 6,5 ag + 6,6
OLIO lug + 0,22 Ag + 0,24 GRANO lug + 12,6 sett + 15,6 dic + 15
CORN lug + 4,2 sett + 4,4

Grano: l'aumento è addebitabile alle cifre dell'acreaggio che si stima inferiore alle attese.
Soia: una crescita potenzialmente determinata dalla diminuzione delle superfici stimate e sia per gli stock che risultano inferiori alle attese.
Corn: nonostante sia cresciuto l'investimento e gli stock, i prezzi continuano a crescere.

E'presto per sapere come reagirà il mercato domestico a questo netta inversione ma, sicuramente, non sarà una reazione indolore. La maggior parte degli analisti non s'aspettavano nè questi dati nè una reazione così violenta.

Il settore delle bioenergie sta approfittando del calo dei cruscami e cerca approvvigionamenti di farina di mais e farinette. Anche questo comparto molto presto subirà le conseguenze di quanto accaduto al cereali.
Se ancora qualche dubbio sussistesse, questa feroce inversione di tendenza dimostra, ancora una volta, come i fondi la facciano da padroni.

Indicatori internazionali 3 luglio 2017 


l'Indice dei noli è sceso a 901 punti, il petrolio è attorno a 46$/bar e l'indice di cambio segna 1,14040.

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

___________________________________________________________________

(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

____________________________________________________________________


            Andalini Pasta dal 1936

Andalini logo ritaglio

Domenica, 02 Luglio 2017 09:35

A sorpresa grano e orzo battono la siccità

Cia – Agricoltori Italiani di Reggio Emilia: buoni risultati in quantità ed in qualità per il raccolto di orzo – già completato – ed anche grano tenero e duro – con raccolto in corso - sembrano dare buoni risultati, anche perché dopo anni 'grami' il mercato sembra destinato ad una ripresa.

Reggio Emilia, 27 giugno 2017

In un periodo in cui l'agricoltura è preda di molte preoccupazioni a causa dei fattori atmosferici ed ora in specie della siccità, arriva una buona notizia, in parte inattesa, afferma Cia – Agricoltori Italiani di Reggio Emilia.

C'era inquietudine nelle campagne per la prima grande raccolta dell'anno, quella dei cereali a semina autunnale, che si avvia ormai a conclusione: completata la raccolta dell'orzo, in fase avanzata quella del frumento sia tenero che duro. Le attese non erano buone – rileva Cia -, per l'andamento stagionale anomalo che ha visto un inverno assai poco invernale, sbalzi di temperatura che hanno causato l'anticipo delle fasi di sviluppo di molte colture, improvvise gelate verso la fine di aprile, siccità persistente da diverse settimane.
Ebbene, i dati raccolti nelle periodiche riunioni tecniche presso il Consorzio fitosanitario di Reggio Emilia, spazzano via tutti i dubbi: i risultati sono buoni, si potrebbe quasi dire molto buoni.
Per l'orzo - la cui raccolta è già stata completata – questi dati molto buoni si traducono in 58 quintali prodotti per ettaro e peso specifico 66; per i frumenti tenero e duro i tecnici dicono: buona produzione e peso specifico elevato con produzioni medie nell'ordine dei 70 q/ha e peso specifico oltre gli 80.

I motivi dei risultati non pronosticati si possono così riassumere: il grano, specie al Nord, in genere non ha bisogno d'irrigazione in quanto il suo ciclo, normalmente coincide con il periodo più piovoso dell'anno; quest'anno è piovuto assai poco, ma evidentemente a sufficienza e nei tempi giusti per evitare lo 'stress idrico' e per una buona maturazione dell'orzo e del frumento, la mancanza di umidità ha poi favorito l'elevato peso specifico, ma molti agricoltori sono intervenuti nei tempi giusti con una 'irrigazione di soccorso'. Le gelate hanno trovato questi cereali in fase già avanzata, quindi non ne hanno sofferto, così come la siccità non ha fatto in tempo a causare danni e neppure le ondate di calore africano. Una combinazione di fattori favorevoli che si spera possa replicarsi ancora per altre colture nel prosieguo di questa delicata stagione – afferma Cia Reggio.

Notizie migliori del previsto potrebbero venire anche dal mercato – rileva ancora Cia -; infatti, alcuni grandi produttori a livello mondiale annunciano raccolti scarsi, soprattutto per il calo delle superfici, ma le riserve (stock) non mettono a rischio gli approvvigionamenti; possibili quindi aumenti di prezzi (che negli ultimi anni sono stati su livelli infimi, e questa è la ragione per la quale sono calate le superfici cerealicole, ovunque ed anche nelle nostre zone).

Incoraggianti infine – conclude Cia Reggio – le prime quotazioni alla borsa merci di Bologna (Ager): per il grano tenero fino, la prima quotazione è stata la scorsa settimana 174/178 euro per ton, quando a giugno dello scorso anno si era a quota 160 euro, e la media annuale del raccolto 2016 si è fermata a 164,74 euro. Stabile invece l'orzo con ps oltre 65, quotato 155/157 euro, con la media 2016 a 156,54.
(Fonte Cia Reggio Emilia)

Domenica, 02 Luglio 2017 09:00

Tre nuove DOP e IGP entrano in ISIT

Tre eccellenze DOP e IGP entrano a far parte dell'Associazione dei Consorzi di Tutela della salumeria italiana. Soddisfazione da parte del Presidente Lorenzo Beretta per l'ingresso dei Consorzi di Tutela della Coppa di Parma IGP, del Prosciutto di Carpegna DOP e del Salame Felino IGP

Milano, giugno 2017 – Cresce ulteriormente la rappresentanza dell'associazione dei Consorzi dei salumi italiani tutelati (ISIT) grazie all'ingresso dei tre Consorzi dei prodotti Coppa di Parma IGP, Prosciutto di Carpegna DOP e Salame Felino IGP.
L'ammissione dei nuovi Consorzi è avvenuta ufficialmente nel corso dell'ultima Assemblea di ISIT, svoltasi a Parma pochi giorni fa.

Costituitosi nel giugno 1999, ISIT svolge azioni di coordinamento strategico e operativo tra i Consorzi di tutela della salumeria italiana che vi aderiscono e si fa portavoce di un comparto sempre più "fiore all'occhiello" per il settore agroalimentare del nostro Paese.

"E' sempre una grande soddisfazione, come Presidente di ISIT - ha affermato Lorenzo Beretta - accogliere nuovi Consorzi nel nostro Istituto. Ciò permette di essere sempre più rappresentativi nel comparto della salumeria DOP e IGP, creare importanti sinergie ed operare per il raggiungimento di obiettivi comuni anche nei confronti delle Istituzioni. Come Istituto, lavoriamo quotidianamente a fianco dei Consorzi per mettere in atto iniziative di promozione, valorizzazione e salvaguardia di queste denominazioni, con l'obiettivo di diffondere la conoscenza e la cultura dei prodotti DOP e IGP sensibilizzando i consumatori sulle qualità uniche e distintive dei salumi tutelati."

Editoriale: Matteo "Attila" Renzi - Stazionari Parmigiano e Grana Padano- Cereali e dintorni. Continua l'ascesa del grano. - Emergenza acqua: il territorio di Parma si mobilita - Siccità Parma e Piacenza. Rainieri (Lega nord): aiuti immediati all'agricoltura in grave sofferenza - Farm Run - Ringrazia - Parmigiano Reggiano all'attacco negli USA -

SOMMARIO Anno 16 - n° 26 2 luglio 2017
1.1 editoriale
Matteo "Attila" Renzi
2.1 lattiero caseario
Stazionari Parmigiano e Grana Padano
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Continua l'ascesa del grano.
4.1 Cereali e siccità A sorpresa grano e orzo battono la siccità
4.2 Crisi idrica Emergenza acqua: il territorio di Parma si mobilita
5.2 siccità parma e piacenza Siccità Parma e Piacenza. Rainieri (Lega nord): aiuti immediati all'agricoltura in grave sofferenza
6.1 salumi e tutela Tre nuove DOP e IGP entrano in ISIT
6.2 finanziamenti fesr FESR: selezionati 954 progetti per 311 milioni
7.1 sport Farm Run - Ringrazia,
7.2 export "italian sounding" Parmigiano Reggiano all'attacco negli USA
8.1 export cooperazione - Fedagri e siccità
9.1 promozioni "vino" e partners
10.1 promozioni "birra" e partners

(per seguire gli argomenti correlati clicca QUI)(per seguire gli argomenti correlati clicca QUI

(Scarica il PDF alla sezione allegati)

 20170702-cibus-26-COP

 

Fedagri/Confcooperative ER: "Servono forme di sostegno concrete agli agricoltori"

"Se questa situazione di siccità persisterà a lungo e non sarà possibile irrigare facilmente e con continuità i campi, oltre all'emergenza in corso per le colture seminative e orticole, ce ne sarà una nuova e ancor più grave per la raccolta della frutta e la vendemmia".

E' l'allarme lanciato da Carlo Piccinini, presidente Fedagri/Confcooperative Emilia-Romagna, che plaude alla Regione per aver ottenuto lo stato di emergenza nazionale nei territori di Parma e Piacenza e mette in guardia dal rischio burocrazia. "Per consentire agli agricoltori le deroghe ai prelievi di acqua e il superamento del deflusso minimo vitale (DMV) per irrigare i campi – sottolinea Piccinini – servono procedure burocratiche snelle, veloci e con corsie preferenziali. Se invece ostacoliamo la presentazione di queste richieste con eccessivi adempimenti amministrativi e creiamo troppe sovrapposizioni tra gli enti coinvolti, rischiamo di non ottenere il risultato da tutti sperato".

"Da mesi seguiamo da vicino il problema della siccità insieme alle altre organizzazioni agricole e all'assessore Simona Caselli – continua il presidente di Fedagri/Confcooperative Emilia Romagna -. Siamo fortemente preoccupati per tutti i settori coinvolti. In particolare, ci aspettiamo ingenti danni per le produzioni frutticole della nostra regione e per la prossima vendemmia, per la quale si può già stimare un calo produttivo attorno al 10% dovuto alla siccità".

"Siamo convinti – aggiunge Carlo Piccinini – che servano anche forme di sostegno concrete agli agricoltori particolarmente colpiti dalla carenza cronica di precipitazioni, come agevolazioni o sgravi fiscali. Nella parte occidentale della regione, molte imprese sono già alle prese con una situazione compromessa. Conserve Italia, ad esempio, ha già tagliato oltre 300 ettari di mais nell'areale piacentino, annunciando anche una resa produttiva inferiore del 20% per la raccolta del pisello in corso, riduzione che in alcune aziende tocca quote del 40 e 50%".
(Fedagri 23/6/2017)

È GRATIS! Clicca qui sotto e compila il form per ricevere via e-mail la nostra rassegna quotidiana.



"Gazzetta dell'Emilia & Dintorni non riceve finanziamenti pubblici, aiutaci a migliorare il nostro servizio e a conservare la nostra indipendenza, con una piccola donazione. GRAZIE"