Domenica 29 ottobre il brand del Consorzio Casalasco del Pomodoro racconta la sua filiera nel corso della nota trasmissione condotta da Ellen Hidding e Edorardo Raspelli
La troupe di Melaverde, storica trasmissione dedicata all'agroalimentare in onda ogni domenica a partire dalle 11 su Canale 5 e condotta da Ellen Hidding e Edorardo Raspelli, nel corso della campagna del pomodoro appena conclusa, è stata al Consorzio Casalasco del Pomodoro, visitando gli stabilimenti di Gariga (PC) e la sede di Rivarolo del Re (CR). Il servizio, che andrà in onda domenica 29 ottobre dalle 11:50, racconterà la filiera 100% made in Italy di Pomì, dal campo al prodotto finito.
Ellen Hidding, insieme ai responsabili aziendali del Consorzio, illustrerà le varie fasi della coltivazione, della trasformazione in stabilimento e della produzione di polpe, passate e concentrati dell'ingrediente principe della tavola italiana. Durante la trasmissione si parlerà anche di origine della materia prima e del sistema di tracciabilità di Pomì.
Pomì è un marchio del Consorzio Casalasco del Pomodoro, prima filiera italiana nella coltivazione e trasformazione di derivati del pomodoro che oggi conta 370 aziende agricole associate che coltivano 7.000 ettari di terreno dislocati nella pianura Padana tra le province di Cremona, Parma, Piacenza e Mantova. Una terra che oggi permette alle 550.000 tonnellate di pomodoro fresco raccolto di essere trasformato nei 3 stabilimenti di proprietà della cooperativa in prodotti esportati in 60 Paesi nel mondo.
(Foto Ellen e Vaia)
Batteriosi del pomodoro: assemblea dell'OI approva fondo di emergenza per il 2017. Pronti 123mila euro per gli agricoltori per anticipare gli indennizzi regionali.
Rabboni: "Misura straordinaria per non lasciare soli i produttori ed individuare tempestivamente ogni focolaio"
L'assemblea dell'Organizzazione Interprofessionale del Pomodoro da Industria del Nord Italia ha approvato l'istituzione di un fondo di emergenza per il 2017, finanziato dai soci dell'OI, per garantire ai produttori, le cui coltivazioni siano state colpite dalla batteriosi Ralstonia Solanacearum, la certezza e la tempestività di un indennizzo adeguato, condizione indispensabile per una fattiva collaborazione del mondo agricolo nella denuncia delle eventuali ulteriori contaminazioni e quindi nello scongiurare il pericolo della diffusione di una malattia che pregiudica la crescita delle piantine di pomodoro.
"Il fondo di emergenza – spiega Tiberio Rabboni, presidente dell'OI – mette a disposizione degli agricoltori colpiti, soci delle Organizzazioni di produttori associate all'OI, la cifra di 123mila euro, vale a dire 3mila euro per ciascuno dei 41 ettari contaminati in Emilia Romagna dove le coltivazioni sono state distrutte su prescrizione dei Servizi Fitosanitari. Le somme saranno erogate entro il mese di dicembre e rappresenteranno un'anticipazione degli indennizzi previsti dalla legge 6/2010 della Regione Emilia-Romagna che prevede per questi casi un indennizzo fino al 100% del valore di mercato della produzione persa. Una volta acquisito l'indennizzo previsto dalla legge regionale, cosa che non potrà avvenire prima della fine del 2018, il produttore danneggiato restituirà l'anticipazione ricevuta dal fondo di emergenza. Il provvedimento – chiarisce Rabboni – è motivato dalla particolare contingenza dell'annata 2017: da un lato la batteriosi si è manifestata in modo inaspettato ed aggressivo; dall'altro l'eradicazione tempestiva delle piante malate risulta l'unico modo per bloccarne la diffusione; dall'altro lato, ancora, la Regione Emilia-Romagna, non disponendo nel bilancio dell'anno in corso delle risorse necessarie per attivare gli indennizzi ai produttori colpiti, si è impegnata ad inserirle nel bilancio del prossimo anno a valere per il 2017, con l'inevitabile allungamento dei tempi di erogazione. Da qui la decisione del fondo di emergenza: una concreta testimonianza di vicinanza delle Op, delle industrie e delle cooperative agli agricoltori danneggiati".
L'anticipazione dell'OI è quindi, sostanzialmente, un prestito infruttifero.
"L'iniziativa del fondo di emergenza 2017 si è potuta realizzare – aggiunge il presidente Rabboni – anche e soprattutto perché la Regione Emilia-Romagna, nella persona dell'assessore all'Agricoltura Simona Caselli, si è impegnata a recuperare sul bilancio del prossimo anno le risorse per il 2017. Impegno ribadito anche dai consiglieri regionali Barbara Lori ed Alessandro Cardinali che recentemente hanno presentato una risoluzione sull'argomento all'assemblea legislativa dell'Emilia Romagna".
I dettagli
Cos'è Ralstonia Solanacearum?
È un batterio che, pur non avendo conseguenze sulla salute dell'uomo, pregiudica la crescita della piantina del pomodoro e per il quale è previsto il provvedimento di quarantena - così come specificato nel Dm 30/10/2007 -, motivo per cui ne è prevista la distruzione in campo per evitarne la diffusione. Una ritardata segnalazione della presenza del patogeno da parte degli agricoltori, dovuta ad esempio al timore di perdita di reddito, mette a rischio di contaminazione sia i suoli sia le imprese di trasformazione che ricevano il prodotto contaminato.
Chi può accedere al fondo?
Il beneficiario finale è l'agricoltore danneggiato, ma l'anticipazione finanziaria al produttore avviene tramite l'Op (Organizzazione di produttori) a cui è associato. L'Op, dunque, è il referente nei confronti dell'OI per la presentazione della domanda di attivazione del fondo e garante per la restituzione della somma anticipata. Le OP devono essere socie dell'OI ed in regola con gli adempimenti interni all'associazione.
Le condizioni per accedere al fondo
L'anticipazione viene riconosciuta agli agricoltori che rispettano le seguenti condizioni:
• abbiano denunciato tempestivamente al Consorzio fitosanitario provinciale di riferimento, o analogo ente competente, il sospetto di presenza del patogeno e tale ente abbia riscontrato e attestato il danno;
• abbiano seguito le indicazioni del Consorzio fitosanitario provinciale per la distruzione del prodotto contaminato e la messa in sicurezza del terreno;
• presentino l'idonea documentazione rilasciata dal Consorzio fitosanitario provinciale, quali verbali e atti analoghi.
FOTO: Piantine di pomodoro che hanno contratto la batteriosi.
Focus sull'importanza del capitale umano al convegno "Allevamento e innovazione: la differenza la fanno le persone", l'appuntamento targato L'Informatore Agrario in programma sabato 28 ottobre (ore 10) alla Fiera internazionale del bovino da latte di Cremona.
Dalle priorità di intervento, alla riduzione dell'uso di antibiotici, dal ricambio generazionale alle misure dei Psr e di Industria 4.0, il comparto allevatoriale fa il punto sulle sfide per l'innovazione del settore a partire non solo dalle tecniche e tecnologie, ma anche (e soprattutto) dalle abilità, competenze e capacità dei suoi professionisti.
Tra i relatori, oltre a un gruppo di giovani allevatori, l'agronomo e specialista di allevamenti bovini, Michele Campiotti; Alfonso Zecconi del Dipartimento di medicina veterinaria dell'Università di Milano, Lucio Zanini del Servizio di assistenza tecnica alle aziende dell'Associazione regionale allevatori della Lombardia e Angelo Frascarelli del Dipartimento di scienze agrarie, alimentari e ambientali dell'Università di Perugia. Il dibattito e le conclusioni sono affidate a Nicola Castellani, giornalista de L'Informatore Agrario.
"Allevamento e innovazione: la differenza la fanno le persone" in programma sabato 28 ottobre (ore 10) alla Fiera internazionale del bovino da latte di Cremona.
La partecipazione all'evento è gratuita, previa registrazione:
http://ediaeventi.it/stalledalatte2017/workshop/allevamento
www.informatoreagrario.it
Edizioni L'Informatore Agrario, è la casa editrice, con sede a Verona, che da 70 anni offre un servizio di informazione e formazione agli imprenditori agricoli. Tre le testate di riferimento: il settimanale dedicato all'agricoltura professionale L'Informatore Agrario, il mensile per l'agricoltura part-time e hobbistica Vita in Campagna e MAD – Macchine Agricole Domani, dedicato al mondo della meccanica agraria, oltre a un ampio catalogo di libri e altri supporti multimediali su temi specializzati.
Latte spot stabile. In controtendenza invece i listini del latte scremato pastorizzato estero che recupera il 6,25%. Restano stabili i listini del Grana Padano e del Parmigiano Reggiano.
di Virgilio Parma 24 ottobre 2017 -
LATTE SPOT Prosegue il periodo di stabilità del latte spot. Listini stazionari per la terza settimana consecutiva e nello specifico Il latte crudo spot nazionale conferma i listini precedenti con prezzi compresi tra 43,82 e 44,85€/100 litri di latte. E' invece stabile da due ottave il prezzo del latte intero pastorizzato spot estero che si conferma tra 43,30 e 44,33 €/100 litri latte. In contro tendenza il latte scremato pastorizzato spot estero che rinnova il rimbalzo registrato nella precedente rilevazione (+6,25%) proseguendo nella direzione di recuperare le consistenti perdite che avevano contraddistinto tutto il mese di settembre e la prima decade di ottobre ( recupera in minima 16,56 - 18,63€/100 litri di latte).
BURRO E PANNA Raddoppia la perdita il burro. Nuova consistente flessione negativa del Burro alla borsa di Milano. Pesante flessione anche per la crema e la panna a uso alimentare. Cede, come da previsioni, ma la borsa reggiana di stamane ha raddoppiato ulteriormente la perdita (-9,76%), ipotizzando un adeguamento della parmense per il prossimo venerdì.
Borsa di Milano 23 ottobre: (-)
BURRO CEE: 5,70 €/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 5,95 €/Kg. (-)
BURRO PASTORIZZATO: 4,30 €/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 4,10 €/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 2,60 €/Kg. (-)
MARGARINA Ottobre 2017: 1,07 -1,13€/kg (=)
Borsa Verona 23 ottobre: (-)
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 2,50 - 2,60 €/Kg. (-)
Borsa di Parma 20 ottobre 2017 (-)
BURRO ZANGOLATO: 4,10 €/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 24 ottobre 2017 (-)
BURRO ZANGOLATO: 3,70 - 3,70 €/kg.
GRANA PADANO 23/10/2017 - Nessuna variazione registrata a Milano per il Grana Padano. La piazza lombarda ha perciò confermato i listini della precedente ottava.
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 6,65 - 6,75 €/Kg. (=)
- Grana Padano 15 mesi di stagionatura e oltre: 7,45 - 8,05 €/Kg. (=)
- Fuori sale 60-90 gg: 5,35-5,70€/Kg. (=)
PARMIGIANO REGGIANO 20/10/2017 Listini stabili in casa Parmigiano Reggiano che continuano a registrare i medesimi valori riportati dal 30 giugno scorso.
- Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 9,60- 9,95 €/Kg. (=)
- Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 10,85 - 11,35 €/Kg. (=)
(per accedere alle notizie sull'argomento clicca qui)
Stock più che sufficienti, clima positivo e buone produzioni anche se non eccellenti, scambi normali e il mercato internazionale continua a girare sui medesimi valori da diversi mesi.
Di Mario Boggini e Virgilio Milano 24 ottobre 2017 - Il mercato continua a ridimensionare i propri valori:
SEMI nov 978,6 (-7,6) gen 989,2 (-7,6) mar 992,2 (-7,6)
FARINA dic 317,1 (-4,3) genn 319,3 (-4,4) mar 322,3 (-4,6)
OLIO dic 34,14 (+0,33) genn 34,31 (+0,32) mar 34,53 (+0,31)
CORN dic 344,4 (-4,4) mar 358,4 (-4,2) mag 367,2 (-4)
GRANO dic 426 (-6,6) mar 444,4 (-6,2) mag 458,6 (-6,4)
Di merce non vi è carenza, il clima non sta dando problemi, le produzioni sono buone, seppure non ottime, a ogni latitudine, il commercio internazionale tiene ma non ha sufficiente inerzia per ulteriori aumenti in volume e così il mercato gira da mesi sugli stessi valori.
Allo stato attuale sarebbe difficile ipotizzare cali sensibili, stante anche la resistenza dei produttori primari a immettere merce sul mercato.
Ecco alcune quotazioni recenti, partenza porto di Ravenna: farina di soya 44% 303 sul pronto e 312 sul pronto e sino a dicembre, 312 e 322 sul 2018, girasole proteico a 175 pronto e sui mesi, colza a 210 partenza silos interni.
Mais stazionario, gravato dalle enormi quantità presente in porto dove il prodotto è offerto a 172-173 euro partenza sul disponibile, e qualche euro in più sulle posizioni sui mesi.
Il mercato interno registra carenza di merce sui silos riforniti dall'estero e il prodotto nazionale continua ad essere snobbato dai consumatori nazionali per il difficile controllo della qualità sanitaria, mentre l'orzo tiene i suoi valori.
Cruscami ancora rialzo. Fuori dal coro il seme di soya nazionale che rincara, mentre al porto, il seme estero quota, da gennaio a marzo, 364 euro partenza. Una situazione di cui se ne giova la farina di soya convenzionale che sta tenendo un differenziale sulla normale di 100 euro alla tonnellata.
Il comparto delle bioenergie risente del rincaro dei cruscami e perciò è alla ricerca di alternative nei cereali tossinati e loro farine e nei cascami di riso.
Mercato quindi sempre fiacco. L'unica possibilità per rivitalizzarlo potrebbe arrivare solo da elementi esterni e comunque non prevedibili.
Indicatori internazionali 24 ottobre 2017
l'Indice dei noli è salito a 1578 punti, il petrolio è attorno a 52,0 $/bar e l'indice di cambio segna 1,17390
(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)
___________________________________________________________________
(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
Officina Commerciale Commodities srl - Milano
____________________________________________________________________
Editoriale: Manovre elettorali - Gran rimbalzo del latte scremato pastorizzato spot estero - Cereali e dintorni. Tentativi per tornare alla normalità - Latte di pecora. Troppo piombo. Una "tegola" sui produttori italiani o sulla salute?. -
SOMMARIO Anno 16 - n° 42 22 ottobre 2017
1.1 editoriale
Manovre pre elettorali
2.1 lattiero caseario Gran rimbalzo del latte scremato pastorizzato spot estero
3.1 cereali e dintorni Tentativi per tornare alla normalità.
4.1 irrigazione e bonifica Il Consorzio di Bonifica dell'Emilia centrale presenta i dati d'irrigazione 2017.
5.1 sicurezza alimentare Latte di pecora. Troppo piombo. Una "tegola" sui produttori italiani o sulla salute?.
5.2 sicurezza alimentare Ministero della salute richiama un lotto di vino
6.1 ambiente Acqua e valutazioni dei rischi ambientali nel Nord Italia
6.2 rischio idraulico Rischio di dissesto idrogeologico in Emilia Romagna:
7.1 Bonifica e tecnologia Il Consorzio di Bonifica è anche sviluppo e tecnologia
8.1promozioni "vino" e partners
9.1 promozioni "birra" e partners
(per seguire gli argomenti correlati clicca QUI)
(Scarica il PDF alla sezione allegati)
Pian piano la "bolla" generata dai dati comunicati da USDA la scorsa settimana, sta sgonfiando. Per il mercato interno è da segnalare la pressione delle giacenze stoccate al porto di Ravenna, a conferma dei risotti consumi.
Di Mario Boggini e Virgilio Milano 18 ottobre 2017 - Dopo gli aumenti registrati a seguito dell'ultimo USDA, lentamente il mercato sta di nuovo rientrando nel proprio alveo:
SEMI nov 984,6 (-6,2 ) gen 995,2 (-6,2 ) mar 1005 (-5,6 )
FARINA dic 321,6 (-2,9 ) genn 323,9 (-2,8 ) mar 327 (-2,7 )
OLIO dic 33,59 (0) genn 33,74 (-0,01 ) mar 33,98 (-0,01 )
CORN dic 350 (-0,4 ) mar 363,6 (-0,4 ) mag 372 (-0,6 )
GRANO dic 434,6 (-1,6 ) mar 453,6 (-1,2 ) mag 467,4 (-0,6 )
Le motivazioni che possiamo desumere sono legate al fatto che i dati produttivi descritti da USDA non erano nulla di straordinario, Inoltre, la Cina non è presente in mercato da circa 10 giorni e infine il clima è favorevole un poco ovunque.
I rincari sono pertanto in parte rientrati, come di seguito cerchiamo di sintetizzare con partenza dal porto di Ravenna: farina soya 44% 305 sul pronto e 315 sul pronto e sino a dicembre, 316 e 326 sul 2018, girasole proteico a 275 pronto e sui mesi, colza a 210 partenza silos interni.
Per il mercato interno vale la pena di segnalare le enormi giacenze presenti al porto di Ravenna a dimostrazione dei ridotti consumi: 280.000 tonnellate di farina di soya proteica normale, 209.000 tonnellate di grani di vario genere, 81.000 tonnellate di mais, 66.000 tonnellate di girasole proteico, 40.000 tonnellate di semi di girasole, 23.000 tonnellate di semi di soya ogm. Anche il porto di Venezia si è appesantito con mais e soya.
A fronte di quanto sopra illustrato, il grano è stabile risentendo della concorrenza e della spinta alla vendita proveniente in modo particolare dalla Francia. Il mais respira aria di stabilità, probabilmente per effetto delle enormi quantità presenti in porto che fungono da calmiere anche per il mercato interno. Si avverte la deficienza di merce dall'estero, dovuta ai noti problemi di problemi di logistica gommata e ferrata. A questi elementi si aggiunga l'effetto di un certo snobbismo verso le produzioni nazionali macchiate dalle voci, sufficientemente infondate, circa la difficoltà di controllo della qualità sanitaria. L'orzo tiene i suoi valori. Cruscami in deciso rialzo cosa che potrebbe continuare.
Il mercato delle bioenergie risente del rincaro dei cruscami e gli operatori sono alla ricerca di alternative, nei cereali tossinati e loro farine e nei cascami di riso.
In sintesi il mercato continua a tenere le sue posizioni; non sono presenti molti spazi per scendere ma al momento non sembra esistano nemmeno le condizioni per una risalita delle quotazioni. In assenza di elementi esterni, questa è una situazione che potrebbe perdurare diverse settimane.
Indicatori internazionali 18 ottobre 2017
l'Indice dei noli è salito a 1552 punti, il petrolio è attorno a 52,0 $/bar e l'indice di cambio segna 1,174955
(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)
___________________________________________________________________
(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
Officina Commerciale Commodities srl - Milano
____________________________________________________________________
Il crollo delle materie grasse, dal Burro alle creme, nessuna esclusa. Parmigiano e Padano non muovono i listini.
di Virgilio Parma 17 ottobre 2017 -
LATTE SPOT Listini stazionari per la seconda settimana consecutiva. Il latte crudo spot nazionale conferma i listini precedenti con prezzi compresi tra 43,82 e 44,85€/100 litri di latte. Si è arrestato anche il declino del latte intero pastorizzato spot estero che si conferma tra 43,30 e 44,33 €/100 litri latte. Gran rimbalzo invece (+10,34% ) del latte scremato pastorizzato spot estero che recupera in minima parte le consistenti perdite delle settimane precedenti (15,53 e 17,60€/100 litri di latte)
BURRO E PANNA Nuova importante flessione negativa del Burro alla borsa di Milano. Perdite che vanno dal 3,79% al 5,26% Crollano la crema e la panna a uso alimentare. Cede anche lo zangolato parmense e la borsa reggiana di ieri accentua la caduta anticipando, di fatto, la tendenza del mercato di venerdì a Parma.
Borsa di Milano 16 ottobre: (-)
BURRO CEE: 6,10 €/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 6,35 €/Kg. (-)
BURRO PASTORIZZATO: 4,95 €/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 4,50 €/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 2,74 €/Kg. (-)
MARGARINA Settembre 2017: 1,07 -1,13€/kg (=)
Borsa Verona 16 ottobre: (-)
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 2,75 - 2,85 €/Kg. (-)
Borsa di Parma 13 ottobre 2017 (-)
BURRO ZANGOLATO: 4,35 €/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 17 ottobre 2017 (-)
BURRO ZANGOLATO: 4,10 - 4,10 €/kg.
GRANA PADANO 16/10/2017 - Nessuna variazione registrata a Milano per il Grana Padano. La piazza lombarda ha perciò confermato i listini della precedente ottava.
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 6,65 - 6,75 €/Kg. (=)
- Grana Padano 15 mesi di stagionatura e oltre: 7,45 - 8,05 €/Kg. (=)
PARMIGIANO REGGIANO 13/10/2017 Listini stabili in casa Parmigiano Reggiano che continuano a registrare i medesimi valori del 30 giugno scorso.
- Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 9,60- 9,95 €/Kg. (=)
- Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 10,85 - 11,35 €/Kg. (=)
(per accedere alle notizie sull'argomento clicca qui)
Anche Alessandro Scorsone, maestro cerimoniere della Presidenza del Consiglio dei Ministri, giornalista, consulente e grande conoscitore del vino, presente al Forum di Modena.
da L'Equilibrista Modena 8 Ottobre 2017 – Forum Guido Monzani - Ed ecco che l'argenteria di Francia entra nella tradizione emiliana andando a solleticare le papille di esperti, enogastronauti e grandi illustri tecnici del Mondo del vino italiano. L'appuntamento è stato seguitissimo ed ha fatto emergere quanto mai il Pubblico si stia stratificando ed elevando a proposito di vino.
Il mio pomeriggio si apre fortunatamente senza intoppi e data la grande affluenza all'ingresso devo dire che è stata una bella fortuna arrivare per tempo. Tutto sembra svolgersi come da copione, le brigate di Sommelier di Associazione Italiana Sommelier fanno il loro consueto briefing prima di prendere posizione, agenti e distributori parlano al telefono e ricercano freneticamente colleghi o amici che si fanno largo fra la gente, mentre i produttori appena tornati da un pranzo tradizionale modenese vogliono tuffarsi nella kermesse il prima possibile per narrare zone, terroirs, passioni, esperienze di vita e testimonianze di famiglia.
Saluto colleghi o dirigo un accenno a chi sta telefonando perché sono certo che li ritroverò dopo con più calma, quando mi sento chiamare e del tutto stupito incrocio un vero gentlemen del vino internazionale, un' icona conosciuta al grande pubblico che ho avuto la fortuna di incontrare spesso nelle mie tappe e con il quale ho potuto condividere un momento di formazione che per me è stato davvero fondamentale. Parliamo di Alessandro Scorsone, maestro cerimoniere della Presidenza del Consiglio dei Ministri, giornalista, consulente e grande conoscitore dell'anima del vino nel Mondo.
Inizia quindi un piacevolissimo scambio di idee e di pareri su quanto vedremo, l'emozione è grande e ne capisco l'importanza quando entrando, vediamo l'organizzazione e la disposizione delle cantine e dei vignaioli che incrociano i nostri sguardi con sorrisi di stima e grande voglia di esprimere al meglio il loro lavoro fatto di passione e arte.
Non ci servono particolari programmi, ognuno di Noi oggi ha le sue passioni e prima di ritrovarci per commentarle, viene naturale prendere il largo e andarle a degustare autonomamente. Credo infatti che ogni buon degustatore debba portare la sua personale esperienza ed interpretazione distaccandosi da colleghi per poi ritrovarsi per commentare insieme le sensazioni e condividere punti in comune per una continua crescita.
Mi giro un attimo e senza pensarci mi ritrovo al secondo piano dove è stata allestita la Cote de Blancs e quindi senza esitazione, vado da una Maison che stimo davvero molto e che mi ha rapito anche recentemente per il suo taglio e perché no, il suo packaging davvero interessante. Nonostante i primi minuti di apertura, Agrapart, rigoroso"récoltant-manipulant" è già popolato ma non c'è ancora assembramento e decido quindi di patire da qualcosa che conosco bene per apprezzarne la sicura conferma.
Il 7Cru rappresenta l'eccellenza prodotta nei suoi vigneti allocati presso Bergeres Les Vertus, Cramant, Oiry, Oger, Oiry e Avenay Val d'Or e Mardeuil che da poco sente l'influenza anche di un tocco di personalità in più regalata dal pinot nero che non ne muta assolutamente l'eleganza. La personalità agrumata e gentile unita alla grande pulizia di bocca, sottendono una lieve ed apprezzata nota di croccantezza di mela verde e polpa di cedro che ritornano a dare coerenza al naso ed al palato insieme, per regalare una apprezzata mineralità e misurata struttura dimostrando grande sostanza del frutto. Vibrante e agile è sicuramente all'altezza delle mie aspettative. Noto con estremo piacere poi Mineral nella versione Magnum, vera chicca enologica che Pascal Agrapart ha certamente allevato ottimamente in vigna. Lo approccio preparato ad una decisa esplosione di gusto che infatti invade il palato con ricchezza, fierezza ed imponenza. I suoi cinque anni sui lieviti hanno portato massa setosa senza togliere nulla alla sua giovane progressione tanto che le note di frutto evoluto e di ritorno minerale prodigioso hanno solo esaltato.
Mentre tutti i protagonisti della cote de blanc si stanno ancora finendo di sistemare nell'angolo in fondo della sala, approfitto dell'attimo di calma per visitare un altro grande produttore che stimo molto, si tratta di Erick De Sousa con il quale mi intrattengo e cerco di cogliere segreti e studiarne le movenze. Parlo di stile vero perché utilizzare ancora nella "moderna agricoltura" il cavallo da tiro e comportarsi come un biodinamico a tutto tondo, ottenendo tali qualità, significa essere davvero motivati e bravi. Erick mi coinvolge e sento tutta la sua gamma, ma certamente oggi MYCORHIZE mi colpisce particolarmente perché ne comprendo la struttura vigorosa e il grande ventaglio di profumi che spaziano dal fieno tagliato fresco, la mela matura e soprattutto la nota iodata di terreno calcareo che inebria e riequilibra la straordinaria lunghezza che questo prodotto sa dare. L'intuizione è stata geniale e del tutto naturale, perché si è trattato di sfruttare la capacità della miccoriza di creare nutrimento per la pianta, grazie al dissolvimento della roccia madre regalando rinnovato nerbo fra suolo e vite.
Distolgo lo sguardo e incrocio quello di Alessandro che mi introduce verso qualcosa che non conoscevo perché onestamente solo per quel famoso: "sentito dire", ed è qui che mi imbatto in Enrico Baldin e la sua Encry. Mentre sono rapito dalle parole di Scorsone che mi decanta alcuni particolari intimi dell'amico e produttore, sentiamo una serie di prodotti e devo dire che sono stupito dalla sua gran cuvee zero dosage, perché è davvero diretto, centrale al palato e per niente sgarbato ma del tutto equilibrato, direi lineare fino al retrogusto tanto da chiudere educato, mantenendo comunque una personalità da gran cru in effetti, davvero una bella interpretazione, complimenti.
Ho nuovamente smarrito, strada facendo, il buon Alessandro; ma mi rifaccio dalla perdita subita seguendo la scia di altri cinque calici che con il mio nel frattempo sono diventati sei. Sono a fianco ad altri colleghi ma visto dove sono e da quello che vedo alla sommità del mio bevante, esito solo per poco ed alla cieca potrei giurare di trovarmi davanti a lui, Piper-Heidsieck reserve 2008. L'olfatto regala tostature di nocciola, tutte ben calibrate devo ammettere, tanto da mantenere al contempo acidità e grande persistenza che ritrovo in bocca e permettermi di poterlo definire tranquillamente ampio e stratificato sia per profondità che ventaglio gustativo. Manca forse di persistenza sul finale ma l'olfattivo e la tessitura di palato hanno ampiamente equilibrato questa lieve mancanza.
Cambio decisamente zona e mi tuffo in quello che è uno dei vitigni che prediligo, ne ammiro il ruvido carattere che spesso riconosco all'interno di apprezzatissime cuvee per struttura e grande duttilità. Non posso quindi che sentire Mary Sessile ed il suo Rubis, pinot meunier in purezza che si presenta all'olfattivo con una stuzzicante rosa canina, fragolina di sottobosco e ribes appena accennato. Alla beva è sincero, esaltato da un finale che ricorda quello della anguria fresca con perlage comunque fine concorde con quanto esaminato al visivo.
Dopo questa degustazione sui generis, continuo la mia galleria di produttori e di grandi vignaioli, soprattutto ne apprezzo lo spirito di unione e la capacità di fare sistema, qualità che li propone come regione unita che sa come fare la differenza sempre e dovunque.
C'è da imparare in questo.
La giornata volge al termine ma manca ancora qualcosa, la sorpresa più bella non tarderà ad arrivare e sarà l'ennesimo regalo del mio incontro del primo pomeriggio a rivelarlo. E' Alessandro Scorsone che ancora, grazie alla sua infinita passione, mi introduce all'interno della degustazione di giornata al cospetto del padrone di casa, il dott. Massimo Sagna, Presidente di Club Excellence. Persona veramente ospitale e di grande classe che con la sua semplicità ha reso una fugace degustazione il vero asso di giornata. Con competenza e grande professionalità mi ha presentato Cristal Brut Millesime - Louis Roederer 2009.
La sua introduzione è impeccabile e nonostante la grande ed entusiasta folla che ci circonda, riusciamo a scambiare due parole sul progetto e sull'iniziativa che sicuramente lo ha inorgoglito ed ha portato grande merito a lui e a tutta l'organizzazione. Questo grande vino si presenta cremoso e certamente brillante, con riflessi che virano al paglierino intenso ma sempre vivo. La nota finissima di gesso accompagna il palato dall'entrata al finale di bocca e si alterna sistematicamente con un frutto elegante di buccia d'agrume. La cosa che impressione è la chiusura, così persistente, piacevolmente lunga tanto da portare il frutto ad amalgamarsi perfettamente con un finale che termina asciutto e adatto ad abbinamenti di alto spessore gastronomico.
Giornata di grande spessore alla quale sarebbe bene abituarsi perché il vino è una cosa seria, è fatto di impegno e lavorato da persone straordinarie che mettono del loro meglio per realizzare un'opera d'arte ogni stagione rischiando e andando contro ad eventi che possono vanificare tutto. L'alta percentuale di fallimento rende questo mestiere uno dei più complicati che ci siano ma fortuna loro, uno dei più belli da sempre.
Editoriale: Ma come pensano? - Lattiero caseario. Segnali di cedimento per il Grana Padano. - Cereali e dintorni. All'improvviso tutto si alza. - Salta la trattativa per protocollo sul prezzo del latte a Parma - Italian Sounding. Ritirati prodotti falsi "made in Italy" - Ministero Salute: presenza di Listeria nel tacchino al forno di Casa Modena - Gelato Ben & Jerry contaminato da erbicida, riunione UE -
SOMMARIO Anno 16 - n° 41 15 ottobre 2017
1.1 editoriale
Ma come pensano?
2.1 lattiero caseario Lattiero caseario. Segnali di cedimento per il Grana Padano.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. All'improvviso tutto si alza.
4.1 Latte & Formaggio Salta la trattativa per protocollo sul prezzo del latte a Parma
4.2 made in italy Mulino Alimentare a Colonia.
5.1 made in italy Italian Sounding. Ritirati prodotti falsi "made in Italy"
6.1 sicurezza alimentare Ministero Salute: presenza di Listeria nel tacchino al forno di Casa Modena
6.2 sicurezza alimentare Gli "Spinaci Millefoglie Bonduelle" surgelati sono sicuri.
7.1 Culatello e "Verdi" Sua maestà il Culatello di Zibello Dop celebra il compleanno del Maestro Giuseppe Verdi
7.2 gelato con glifosato Gelato Ben & Jerry contaminato da erbicida, riunione UE
8.1 Rischio idraulico 13 ottobre: Giornata Internazionale per la Riduzione del rischio di disastri naturali
9.1 carne Bovini da carne, la ripresa dei prezzi.
10.1promozioni "vino" e partners
11.1 promozioni "birra" e partners
(per seguire gli argomenti correlati clicca QUI)
(Scarica il PDF alla sezione allegati)
Quando ormai sembrava che il mercato fosse inchiodato ecco che un nuovo aggiornamento dei dati USDA muove drasticamente i listini.
Di Mario Boggini e Virgilio Milano 13 ottobre 2017 - Una drastica impennata, inaspettata solo giovedì mattina, dopo che nuove stime USDA sono state pubblicate.
Le chiusure dei mercati di giovedi sera:
SEMI nov 992 (+26,6) gen 1002,4 (+26,4) mar 1012 (+26,4)
FARINA oct 322,7 (+11,5) dic 326,3 (+11,4) gen 328,3 (+11,3)
OLIO oct 33,07 (+0,16) dic 33,28 (+0,13) gen 33,45 (+0,12)
CORN dic 349 (+3) mar 362,6 (+3,2) mag 371,6 (+3,6)
GRANO dic 430,4 (-2,6) mar 449,4 (-2,6) mag 461,6 (-3)
Proviamo a suggerire delle considerazioni "plausibili" sui nuovi fatti.
Gli operatori si aspettavano un aumento delle produzioni e invece questo non è avvenuto seppure il differenziale, per quanto concerne le produzioni USA, non particolarmente rilevante. La produzione USA è stata infatti stimata a 120,58 milioni di tonnellate contro quella degli analisti a 121,02 e USDA settembre 120,59.
Probabilmente, il fatto che non si siano riscontrate produzioni migliori, questo ha dato l'impulso ai fondi di spingere sull'acceleratore per una più decisa posizione rialzista.
Le rese per acro statunitensi dei semi di soia sono state stimate al ribasso rispetto a quelle di settembre seppure la produzione USA sia rimasta pressoché uguale per l'aumentata superficie investita.
Gli stock di fine raccolto 2016/17 sono diminuiti, così come pure è stata diminuita la stima degli stock del raccolto 2017/18 che da 12,93 milioni di tonnellate sono scese, a settembre, a 11,72.
Quest'ultimo è effettivamente l'unico indicatore che avrebbe giustificato una ripresa dei prezzi. Infatti, anche la stima della produzione del Brasile a 107 milioni di tonnellate era già entrata nella stima dello scorso settembre, così come peraltro confermavano i dati diffusi ieri dal CONAB: da 114 milioni di tonnellata del 2016/17 a 107 del 2017/18.
Il rialzo del seme ha sostenuto anche quello del corn e del grano, ma le cifre dell'USDA ,su questi ultimi, sono state tutte sostanzialmente ribassiste.
Nelle prossime giornate verificheremo se i fondi riusciranno a dare rinnovata spinta al mercato o se questo si accomoderà, ancora un'altra volta, sul segno di stabilità.
Il mercato delle bioenergie è ancora alla ricerca di mais inquinato da B1 e sottoprodotti di vario genere, specie ora che i cruscami di grano stanno arrivando a quotazioni non più particolarmente convenienti.
Indicatori internazionali 13 ottobre 2017
l'Indice dei noli è salito a 1458 punti, il petrolio è attorno a 51,0 $/bar e l'indice di cambio segna 1,18265
(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)
___________________________________________________________________
(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
Officina Commerciale Commodities srl - Milano
____________________________________________________________________
Tracce di erbicida nel gelato americano Ben & Jerry, marchio reperibile nelle gradi catene di supermercati europei.
10 ottobre 2017 - La denuncia è stata presentata dal partito dei Verdi e ha scatenato la bufera al parlamento europeo. Nello specifico il diserbante è il glifosato anche se le tracce riscontrate sono sotto la soglia minima per la sicurezza umana.
Questo è un erbicida controverso perché il prodotto sarebbe cancerogeno.
È l'ingrediente attivo del marchio Roundup della multinazionale americana Monsanto. Secondo gli scienziati, che hanno seguito il caso, la contaminazione potrebbe essere avvenuta attraverso l'alimentazione delle mucche oppure dagli ingredienti aggiunti, come ad esempio i biscotti e gli arachidi.
La notizia preoccupante arriva però da Gilles-Eric Seralini, un biologo francese spesso contestato, che ha dichiarato: "Sono abbastanza sicuro che in questi gelati oltre al glifosato ci siano residui di petrolio e livelli di arsenico che creano problemi di salute nei bambini e negli adulti che li consumano abitualmente".
Lo studio, condotto da un team scientifico in Francia, Paesi Bassi, Germania e Gran Bretagna, ha scoperto tracce di glifosato in 12 dei 14 prodotti analizzati con una quantità massima di 1,23 nanogrammi per millilitro.
I ricercatori hanno dato a topi per due anni una concentrazione di glifosato che era 25 volte inferiore a quello che è stato trovato nei gelati, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti". Dopo due anni, hanno mostrato danni ai reni, al fegato e alla tiroide. Il professor Jan Tytgat, tossicologo presso il KULeuven sottolinea che la ricerca di glifosato nella catena alimentare non è nuova. "Lo abbiamo trovato già in birra, soia e pane, e ora anche in ghiaccio", ha detto.
Questi valori devono essere aggiunti cumulativamente se il consumatore li consuma tutti. "Non sappiamo ancora quanto sia pericolosa questa esposizione a lungo termine", ha dichiarato il professor Tytgat.
Una nuova tegola per i paesi europei investiti dal problema delle uova contaminate con l'insetticida Fipronil.
Lecce, 10 ottobre 2017
Bovino da carne: la ripresa dei prezzi alla produzione migliora redditività degli allevatori. Il mercato dei bovini, dopo anni di crisi, dà importanti segnali di ripresa.
I prezzi in allevamento dei bovini da carne evidenziano, nei primi 9 mesi del 2017, un livello superiore a quello registrato nei due anni precedenti: in aumento i prezzi per tutte le categorie (vacche +11%; vitelloni +5%; vitelli da macello +4%).
Il buon andamento dei prezzi e un tasso di crescita dei costi di produzione inferiore hanno determinato il miglioramento dei margini degli allevatori. Le aspettative per gli operatori sono positive e ciò ha comportato la ripresa dell'acquisto all'estero dei vitelli destinati all'ingrasso.
Dopo 5 anni di flessioni continue interrotte solo nel 2016 da una lieve ripresa, nei primi sei mesi del 2017 sono stati importati oltre 163 mila vitelloni sopra i 300 Kg (+7,9%), dato che consente di stimare un prossimo incremento di offerta (circa 3% nel complesso) delle macellazioni di vitelloni nei mesi da ottobre a febbraio.
Anche gli acquisti domestici di carni bovine relativi ai primi otto mesi del 2017, dopo 10 anni di cali continui, evidenziano un aumento della spesa dell'1,2% rispetto all'anno precedente.
Tale crescita è da imputare solo in parte alla crescita dei volumi (+0,1%) mentre più influente è stata la scelta di referenze di più alto prezzo medio: i consumatori hanno dato maggiore spazio alle carni bovine elaborate (+38% su una quota del 4%), sostituendole sia ai tagli freschi di vitello (-0,3%) che di bovino adulto (-1,3%).
(Ismea 5 ottobre 2017)
Anuga - Federalimentare difende Made in Italy: ritirati prodotti Italian Sounding Ministro Martina: "Presidio essenziale per tutelare nostra filiera"
Colonia, 10 ottobre - Arriva da Anuga, la più grande fiera del mondo dedicata al food, una nuova importantissima conferma per il Made in Italy. L'alimentare italiano, infatti, ha dato grande prova di sé in Germania mettendo in mostra la sua eccellenza con ben 1200 imprese, aggiudicandosi così il titolo del Paese in assoluto più rappresentato, battendo anche i padroni di casa. Non solo numeri però, anche qualità e innovazione hanno distinto la produzione italiana su cui per la prima volta Federalimentare ha attuato un'attività di vigilanza e tutela.
Nei giorni della fiera, infatti, Federalimentare, in collaborazione con Fiere di Parma e con uno studio legale italo-tedesco, ha attivato per le sue aziende presso lo stand Cibus un desk gratuito di ascolto, consulenza legale e intervento contro l'Italian Sounding, una fra le più subdole forme di comunicazione ingannevole per il consumatore che si sostanzia attraverso l'attribuzione di origine italiana ad un prodotto che in realtà non lo è.
"È essenziale —ha detto il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Martina—un presidio costante che tuteli e protegga la vera italianità. Il lavoro fatto con Federalimentare ad Anuga è, in questo senso, un passo importante per contrastare concretamente il fenomeno dell'Italian sounding e per tutelare tutta la filiera agroalimentare italiana".
Un servizio che ha dato subito i suoi frutti. Alcuni prodotti con nomi evocativi dell'italianità, da Pasta Ciao alla passata Tomatino, con tanto tricolore in bella mostra, pur senza aver nulla a che fare con il nostro Made in Italy, sono stati ritirati grazie al pronto intervento del desk negli stand della Serbia, dell'Ucraina, della Grecia, della Turchia, di Panama e della Romania, caso quest'ultimo ora al vaglio del tribunale di Colonia. In certi casi si è trattato di ritiro volontario dopo la segnalazione, in altri di una conseguenza a misure legali come la diffida. Scaricabili a questo link alcuni esempi di Italian Sounding riscontrati in fiera: https://we.tl/l0mM2N6NqC .
"Finalmente il real Italian viene riconosciuto e tutelato anche fuori confine e non solo contro denominazioni o trade mark, ma anche contro l'Italian Sounding - ha commentato Luigi Scordamaglia, presidente di Federalimentare - Un'azione necessaria se pensiamo che il giro d'affari maturato da prodotti contraffatti e Italian Sounding si attesta ben oltre i 60 miliardi di euro, un terzo dei quali solo sul mercato americano".
Anche secondo Antonio Cellie, Ceo di Fiere di Parma, "Il desk ad Anuga, oltre ad essere la continuazione ideale e legale del percorso di Cibus, da sempre l'evento fieristico di riferimento dell'Authentic Italian, è la testimonianza della validità di una alleanza strategica tra Fiere di Parma e Koeln Messe che garantisce, a livello mondiale, visibilità e promozione nonché tutela al nostro Made in Italy Alimentare".
Al via i lavori per realizzare - grazie ad Atcom e al sostegno del Progetto Carta Etica di UniCredit – 6 nuove stanze per accogliere trapiantati e pazienti in attesa del compimento dell'iter terapeutico.
Bologna, 11 ottobre 2017
Al via i lavori per realizzare 6 nuove stanze, più servizi, a Tetto Amico, la casa che al Sant'Orsola ospita i pazienti che sono stati sottoposti a trapianto o in lista d'attesa e i loro accompagnatori. Aumenterà così del 50% la possibilità ricettiva della struttura, gestita da Atcom e da altre associazioni, che durante l'ultimo anno aveva offerto 4.404 giornate di degenza gratuite, la maggior parte per trapiantati di cuore (adulti e pediatrici), ma anche di fegato, rene o per pazienti affetti da ipertensione polmonare.
Attualmente Tetto Amico gestisce un'area di circa 640 metri quadri, collocata al 2° piano del padiglione 29, composta da 13 camere singole, lavanderia, soggiorno, cucinetta, salone con TV e biblioteca. Tra i servizi che vengono forniti, sempre gratuitamente, la pulizia delle camere, il cambio delle lenzuola settimanale e il pranzo, per ospite e accompagnatore, presso la mensa aziendale.
Nell'ottobre scorso sono stati individuati ulteriori spazi al primo piano sempre del padiglione 29, con una superficie netta di 285 metri quadrati, per un possibile ampliamento del Tetto Amico. Qui saranno realizzate 6 camere con un posto letto e una poltrona-letto e bagno, due zone soggiorno, una cucinetta attrezzata per colazione cena e un servizio igienico comune. L'intervento prevede il rifacimento degli impianti elettrici e la tinteggiatura generale, è previsto inoltre il rifacimento del pavimento del corridoio e la sostituzione delle vasche da bagno con docce e nuovo arredamento completo (letto, poltrona letto, frigorifero, tavolo, sedie, tv, telefono, ecc..)
L'intervento è stato finanziato dal Policlinico di Sant'Orsola e da Atcom (Associazione trapiantati di cuore Sant'Orsola-Malpighi), che gestisce la casa in collaborazione con altre associazioni di volontariato, e con il sostegno di UniCredit che fin dal 2014, attraverso il Progetto Carta Etica, ha offerto il proprio concreto contributo allo sviluppo della Casa, questa volta per l'acquisto di attrezzature e arredi per le nuove stanze.
Confagricoltura e Cia: "Inaccettabili le condizioni imposte dagli industriali". "Sconveniente il fatto che sia stato individuato un importo diversificato, in base all'associazione di appartenenza"
Parma 10 ottobre 2017 - Si è bruscamente interrotta la trattativa sulla definizione del nuovo Protocollo d'intesa per la determinazione del prezzo del latte ad uso industriale nella provincia di Parma tra rappresentanti delle organizzazioni agricole, da una parte, ed industriali ed artigiani trasformatori, dall'altra.
Confagricoltura Parma e Cia-Confederazione italiana agricoltori di Parma con una lettera congiunta hanno invitato le associazioni industriali a mantenere aperte le trattative, in quanto fortemente interessate a proseguire un dialogo costruttivo con i trasformatori del latte del Parmense.
Un inspiegabile doppio prezzo
L'interruzione della trattativa sul Protocollo ha portato alla determinazione di due prezzi del latte con riferimento al secondo quadrimestre 2016 nella provincia di Parma: uno a quota 56,848 euro il quintale tra Confagricoltura e Cia di Parma ed industriali ed artigiani trasformatori ed uno a quota 57,50 euro il quintale tra gli stessi industriali ed artigiani trasformatori e Coldiretti Parma, l'unica delle tre associazioni che ha accettato di sottoscrivere il nuovo Protocollo d'intesa, fortemente penalizzante per la parte agricola.
Riteniamo sconveniente il fatto che sia stato individuato un importo diversificato, in base all'associazione di appartenenza, aspetto non previsto dal precedente Protocollo ancora valido per la determinazione del prezzo del latte di tutto il 2016 e fatto mai accaduto in passato quando, pur nell'ambito di trattative sempre molto serrate, si è sempre agito in piena correttezza su tutti i fronti, operando secondo un produttivo spirito di squadra nell'interesse di tutto il comparto lattiero-caseario parmense.
È doveroso far rilevare che la parte che ha sottoscritto il protocollo rappresenta meno di un terzo della produzione di latte a livello provinciale, sia in termini di numero assoluto di aziende conferenti, sia in termini di quantitativi di latte prodotto.
Qualora su tre associazioni ben due non sottoscrivessero il Protocollo, ci si troverebbe di fronte ad un mero contratto tra un'associazione ed un'altra, non certo ad un condiviso protocollo d'intesa tra gli attori dell'intero comparto.
Le nostre richieste
Le motivazioni che fino ad ora non hanno permesso a Confagricoltura e Cia di Parma di sottoscrivere il protocollo sono:
- l'inaccettabile istituzione di una nuova Commissione latte al di fuori della Camera di Commercio di Parma, richiesta da industriali e artigiani trasformatori;
- la resa utilizzata nel calcolo del prezzo che appare oggi antistorica rispetto alla realtà dei fatti;
- i costi di produzione che non appaiono realistici rispetto al contesto economico e produttivo attuale;
- la mancanza di certezza negli strumenti di applicazione del protocollo con conseguente indeterminazione dei tempi di pagamento.
(Fonte Confagricoltura - Cia di Parma)
Latte spot tra chiari e scuri. Primi segnali di discontinuità da parte del burro. Parmigiano ancora stabile mentre il "padano" cede diversi centesimi.
di Virgilio Parma 10 ottobre 2017 -
LATTE SPOT Stop del latte spot nazionale. Dopo 4 settimane in costante flessione il latte spot nazionale arresta la tendenza ribassista. Il latte crudo spot nazionale conferma i listini precedenti con prezzi compresi tra 43,82 e 44,85€/100 litri di latte. Prosegue invece la tendenza anche per la quinta settimana consecutiva il percorso flessivo (-1,16%) del latte intero pastorizzato spot estero (43,30-44,33 €/100 litri latte). Rimane invece ancora molto decisa la perdita di valore del latte scremato pastorizzato spot estero che crolla del -6,45% toccando quota 14,49 e 15,53€/100 litri di latte.
BURRO E PANNA E' venuto anche il tempo del ridimensionamento del Burro. A Milano resta inalterato solo il burro di centrifuga, mentre gli altri valori segnano il passo perdendo tra i 10 e i 15 centesimi. Crollano la crema e la panna a uso alimentare. Confermati i listini dello zangolato parmense.
Borsa di Milano 09 ottobre: (-)
BURRO CEE: 6,35 €/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 6,60 €/Kg. (=)
BURRO PASTORIZZATO: 4,95 €/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 4,75 €/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 3,00 €/Kg. (-)
MARGARINA Settembre 2017: 1,07 -1,13€/kg (=)
Borsa Verona 09 ottobre: (-)
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 3,00 - 3,10 €/Kg. (-)
Borsa di Parma 06 ottobre 2017 (=)
BURRO ZANGOLATO: 4,50 €/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 3 ottobre 2017 (=)
BURRO ZANGOLATO: 4,50 - 4,50 €/kg.
GRANA PADANO 9/10/2017 - Segnali di cedimento alla borsa milanese per quanto concerne formaggio DOP Grana Padano.
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 6,65 - 6,75 €/Kg. (-)
- Grana Padano 15 mesi di stagionatura e oltre: 7,45 - 8,05 €/Kg. (-)
PARMIGIANO REGGIANO 06/10/2017 Inalterati anche per la settimana n° 40 i listini del Parmigiano che registrano ancora i medesimi valori del 30 giugno scorso.
- Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 9,60- 9,95 €/Kg. (=)
- Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 10,85 - 11,35 €/Kg. (=)
(per accedere alle notizie sull'argomento clicca qui)
Il Ministero della salute ha comunicato che le confezione di tacchino arrosto LiberaMente marchiato Casa Modena e sono state ritirate dal commercio per la presenza del batterio patogeno Listeria monocytogenes.
Il lotto sotto accusa, confezionato nello stabilimento Forno D'Oro in provincia di Vicenza in via Vallelunga, 60, 36030 S. Tombio (VI) con il marchio IT 823 L/P CE visibile sulla confezione, riporta il numero 141117 ed è commercializzate da Grandi Salumifici Italiani S.p.A.
La data di scadenza minima è del 14-11-2017. Si tratta di confezioni da 3,5 kg destinate al catering o al banco salumeria dei supermercati.
Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", associazione ormai punto di riferimento per la sicurezza alimentare in Italia, non esclude che l'ingerimento del prodotto gastronomico possa provocare un pericolo per la salute, e mette perciò in guardia la popolazione. La listeriosi è un'infezione che si trasmette prevalentemente per via alimentare e può avere effetti gravi nell'uomo.
Il germe (Listeria monocytogenes), è un batterio largamente diffuso nell'ambiente, nel terreno e nelle acque di superficie, che tollera gli ambienti salati e le basse temperature (+2/+4°C). Alcune categorie di persone sono più a rischio di contrarre la malattia se presentano un sistema immunitario indebolito: anziani, neonati, donne in gravidanza, soggetti con altre malattie in corso che compromettono il sistema immunitario.
Tuttavia anche i soggetti non considerati a rischio possono contrarre l'infezione e in qualche caso manifestare la malattia nella forma gastrointestinale. Il veicolo principale di infezione nell'uomo è il consumo di alimenti pronti al consumo (in inglese: RTE "ready-to-eat") e di cibo crudo. Il batterio della Listeria si trova più comunemente sulla crosta di formaggi freschi molli, o in formaggi a base di latte crudo, salmone affumicato, carni fresche non stagionate, salumi, ma anche nei vegetali crudi. La cottura dei cibi uccide il germe, la conservazione in frigorifero no.
Una persona affetta da listeriosi può manifestare i segni di una sindrome simil-influenzale caratterizzata da febbre e dolori muscolari, a volte preceduti da diarrea o altri sintomi gastro-intestinali. Nel caso di pazienti immuno-compromessi la malattia può evolvere in modo molto più grave con setticemia e meningite. Nelle donne in gravidanza la malattia può portare a complicanze anche gravi per la gestazione. I primi sintomi si possono rilevare anche a distanza di 70-90 giorni dall'assunzione di cibo contaminato. L'avviso di richiamo è stato pubblicato sul nuovo portale dedicato alle allerta alimentari del Ministero della salute nella sezione "Avvisi di sicurezza".
A Busseto, il 10 ottobre, in occasione dell'anniversario del compleanno del Maestro Verdi, si terrà una giornata dedicata all'eccellenza della musica e della salumeria. Nel programma oltre all'esclusivo tour nelle stanze private di Villa Verdi, aperte per l'occasione e ad un concerto verdiano, si svolgerà il seminario "Si rafforza la tutela del Culatello di Zibello DOP". Sarà l'occasione per approfondire le tematiche affrontate nel nuovo Decreto, che regolamenta le produzione e la vendita del "Culatello".
Il Re dei salumi, simbolo della bassa parmense e orgoglio per l'intero Paese, non poteva dimenticare il compleanno del Maestro di Busseto, Giuseppe Verdi.
Il Consorzio di tutela del Culatello di Zibello Dop, in collaborazione con il comune di Busseto, per il 10 ottobre 2017, ha infatti indetto una giornata di festeggiamenti e corretta informazione: raccontare il Culatello di Zibello attraverso un seminario di approfondimento incentrato sul prodotto e approfittare della ricorrenza verdiana per celebrare il Maestro Verdi in ogni sua sfaccettatura, dalla più artistica alla più quotidiana e inedita, fatta di abitudini, passioni e frammenti di vita.
Un 10 ottobre da appuntare in agenda se non si vuole perdere il suggestivo viaggio nei luoghi verdiani e nelle atmosfere bucoliche legate alla produzione di una simile eccellenza agroalimentare. Arte e gastronomia sono due universi in continua contaminazione e Giuseppe Verdi questo lo sapeva bene, essendo un vero e proprio cultore della sua terra, amante di una cucina fatta di piatti semplici ma anche di preparazioni artigianali ricercate, come ci dimostrano le tante lettere a sua firma o della compagna di vita, Giuseppina Strepponi, miniere di suggerimenti, ricette e aneddoti culinari.
Proprio nelle sue residenze il compositore era solito organizzare ricevimenti e pranzi conviviali e proprio quelle stanze saranno aperte il 10 ottobre a tutti i visitatori che vorranno rivivere la magia di allora e assaporare le stesse prelibatezze che al tempo ispiravano il Maestro di Busseto e oggi deliziano i palati di tutto il mondo.
Per festeggiare Giuseppe Verdi ci sarà anche una grande torta di compleanno e il gastrosofo Alex Revelli Sorini racconterà aneddoti e tradizioni locali, curando una degustazione interattiva di Culatello di Zibello Dop abbinato a pani e vini della zona, regalando ai presenti un'esperienza unica sospesa fra gusto e storia, gastronomia e antropologia, sapori e arie musicali.
Ispirati dai lontani fasti d'epoca verdiana, il 10 ottobre a Busseto trionferà l'abbondanza e ad essere decantato non sarà solo il Maestro ma anche il Culatello di Zibello Dop, frutto del lavoro e della dedizione di tante generazioni: il re del panino, Daniele Reponi, ospite fisso alla Prova del cuoco di Rai Uno, realizzerà infatti un panino a base di culatello di Zibello dal titolo "Buon compleanno Maestro!" e corredato da una candelina simbolica.
La Dop di Zibello sarà protagonista anche dei momenti più tecnici della giornata, come quello del seminario, in cui non mancherà l'occasione per sottolineare l'importanza del decreto a firma congiunta del Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministero dell'Agricoltura, documento che regolamenta la produzione e la vendita del Culatello, comportando quindi l'eliminazione dal mercato di tutte quelle denominazioni che ingiustamente si fanno riconoscere nel titolo Culatello e nella Dop correlata e per anni hanno generato confusione nella coscienza del compratore.
PROGRAMMA
VILLA VERDI, SANT'AGATA DI VILLANOVA
Ore 13.30 Aperitivo di benvenuto
Ore 14.30 Esclusivo tour nelle stanze private, aperte per l'occasione, tra i cimeli, le memorie e l'eredità del Maestro Giuseppe Verdi.
TEATRO VERDI, BUSSETO
Ore 16.00 Presentazione del filmato "Viaggio nelle terre del Culatello di Zibello DOP" un viaggio tra la gente, la terra e il prodotto.
Ore 16.15 Seminario, introduce il presidente del Consorzio Culatello di Zibello Dop Massimo Spigaroli, con la partecipazione dei rappresentanti del MIPAAF, del MISE e delle regioni Emilia Romagna e Lombardia. Modera Chiara Giallonardo (giornalista Rai).
Ore 18.00 Concerto Verdiano per ricordare il compleanno di Giuseppe Verdi con l'Orchestra Filarmonica di Parma diretta dal Maestro Giovanni Veneri, Tenore: Francesco Tuppo, Soprano: Tania Bussi.
SCUDERIE DI VILLA PALLAVICINO
Ore 19.45 Laboratorio di degustazione a cura del Gastrosofo Alex Revelli Sorini e Buffet con il Re dei salumi, il Culatello di Zibello DOP, protagonista con i pani ed il vino del suo territorio.
Info: 06 69202304 – 06 69920710 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Editoriale: il rigurgito delle autonomie - Precipita il latte spot - Minori stock di corn rispetto alle previsioni - Scandiano, la "Spergola" ricomincia da qui - Si è insediato il nuovo direttore del Consorzio di Bonifica Parmense - Bottiglie di Prosecco italiano esplodono sugli scaffali - Ismea: import e export in crescita
SOMMARIO
Anno 16 - n° 40 8 ottobre 2017
1.1 editoriale
Il rigurgito delle autonomie.
2.1 lattiero caseario Lattiero caseario. Precipita il latte spot
3.1 cereali e dintorni Minori stock di corn rispetto alle previsioni
4.1 vino e biodiversità Scandiano, la "Spergola" ricomincia da qui.
6.1 bonifica / nomine Si è insediato il nuovo direttore del Consorzio di Bonifica Parmense
7.1 sicurezza alimentare Taleggio Contaminato. Tre casi in un mese per la valsassinese Carozzi
7.2 sicurezza alimentare Erba velenosa negli spinaci surgelati, scatta il richiamo del Ministero della Salute.
8.1 allarme prosecco belgio Bottiglie di Prosecco italiano esplodono sugli scaffali
8.2 eventi -ANUGA Mulino Alimentare Spa, presente all'ANUGA dal 7 all'11 ottobre.
9.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Il cambio mantiene alti i prezzi.
10.1 import export Ismea: import e export in crescita
11.1 promozioni "vino" e partners
12.1 promozioni "birra" e partners
(per seguire gli argomenti correlati clicca QUI)
(Scarica il PDF alla sezione allegati)
Bottiglie di Prosecco italiano esplodono sugli scaffali dei supermercati belgi e lussemburghesi: RASFF lancia l'allarme.
In Belgio e Lussemburgo le catene di supermercati ed i rivenditori hanno ritirato dagli scaffali il Prosecco italiano dopo avere ricevuto diverse segnalazioni di esplosioni avvenute sia nelle case degli acquirenti sia nei punti vendita.
RASFF (Rapid Alert Safety Food and Feed - European Commission) ha subito lanciato un'allerta di rischio grave, avviando una campagna di ritiro e di richiamo con avviso pubblicato sul sito web del sistema di allarme rapido europeo oltre ad avere diffuso un comunicato stampa.
Nell'avviso 2017.1568 del 2 ottobre però si parla solo di "Vino Prosecco proveniente dall'Italia".
Informazioni così generiche sollevano qualche dubbio sulla vera natura del Prosecco ritirato dal mercato. Trattandosi di un prodotto Dop però l'avviso non riporta il nome del produttore, spiega Giovanni D'Agata presidente dello "Sportello dei Diritti". In attesa che il Ministero della salute comunichi sul suo sito web, nella sezione "Avvisi di sicurezza" i lotti, il produttore ed il nome del prodotto interessato dal richiamo dal mercato europeo e non solo, si raccomanda massima allerta.
Lecce, 3 ottobre 2017
Il mercato è da mesi in questa fase di stagnazione e, a meno di fenomeni esterni non prevedibili, ha poco spazio per scendere e comunque non trova per ora la forza di salire.
Di Mario Boggini e Virgilio Milano 6 ottobre 2017 -.
Sempre più difficile interpretare il mercato che nella giornata del 5 ottobre ha chiuso con questi valori:
SEMI nov 968,2 (+10) gen 979 (+10,2) mar 988 (+9,6)
FARINA oct 312,9 (+6) dic 316,9 (+5,9) gen 319 (+5,9)
OLIO oct 32,77 (-0,22) dic 33 (-0,23) gen 33,18 (- 0,23)
CORN dic 349,4 (+1,2) mar 362,4 (+1,2) mag 371,4 (+1,2)
GRANO dic 440,6 (-1,6) mar 459,4 (-1) mag 473,6 (-0,4)
contro un venerdì 29/10 a:
SEMI nov 968,2 (+8,6) gen 978,4 (+8,2) mar 987,6 (+8,2)
FARINA oct 311,5 (+4,7) dic 315,8 (+4,3) gen 317,8 (+4,2)
OLIO oct 32,57 (-0,02) dic 33,82 (0) gen 32,99 (-0,01)
CORN dic 355,2 (+2,6) mar 367,6 (+2,4) mag 376,2 (+2,4)
GRANO dic 448, 2 (-6,6) mar 466,4 (-7,6) mag 479,2 (-0,01)
Variazioni limitate quindi, ma la vera differenza è in capo alla quotazione del cambio Euro Dollaro a 1,1700 contro 1,1774.
A fronte di quanto sopra, segnaliamo i prezzi delle farine di soya franco partenza porto di Ravenna: sul disponibile 310 per la 44% e 320 per la 46,50%, e così anche per l'ottobre dicembre, mentre sul 2018 si registrano 316 per la 44% e 326 per la 46,50%, senza storia gli altri proteici, colza 210-215 partenza, girasole alto proteico 175, e quello basso a 120.
Variazioni anche in questo caso limitate ma comunque tutte con segno positivo.
Per quanto riguarda il mercato interno domestico ancora poco da segnalare, i consumi restano bassi con conseguente stabilità dei grani di forza mentre sono rincarati quelli panificabili e biscottieri in ragione dell'anomalia del indice doppio w che caratterizza questa campagna. Si è allargata la forbice tra minimo e massimo; in calo il granoturco, con particolare riferimento a quello extra comunitario; continua il recupero dei cruscami di grano; in salita l'orzo ormai da diverse settimana; il seme di soya nazionale, partito con valori più alti di quanto ipotizzato, dovrà scontare nuove quotazioni a regime di raccolta e tra poco inizieranno a farsi sentire gli effetti dell'estero, in particolare dell'ogm free, non sempre di chiara origine.
Il mercato è da mesi in questa fase di stagnazione e, a meno di fenomeni esterni non prevedibili, ha poco spazio per scendere e comunque non trova per ora la forza di salire. Certamente le parole del Presidente Trump "la quiete prima della tempesta" non aiutano certo a schiarire la nebbia sull'orizzonte.
Il mercato delle bioenergie continua la sua ricerca di mais inquinato da B1, e sottoprodotti di vario genere.
Indicatori internazionali 6 ottobre 2017
l'Indice dei noli è a 1382 punti, il petrolio è attorno a 51,0 $/bar e l'indice di cambio segna 1,1700
(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)
___________________________________________________________________
(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
Officina Commerciale Commodities srl - Milano
____________________________________________________________________
Ismea: import ed export di prodotti agroalimentari in crescita del 6,7% nei primi sei mesi dell'anno. Una bilancia commerciale nel segno della dinamicità, quella che ha caratterizzato il settore agroalimentare italiano nel primo semestre 2017.
Nei primi sei mesi dell'anno infatti, le esportazioni complessive nazionali di prodotti agroalimentari hanno sfiorato la soglia dei 20 miliardi di euro, in aumento del 6,7% rispetto al primo semestre 2016. Forte il traino dell'industria alimentare che esprime più dell'80% dell'export complessivo e che ha mostrato un incremento del 7,2%. Anche per il settore agricolo si è comunque registrato un significativo aumento dell'export, con un +4,7%.
Anche l'import di prodotti agroalimentari è aumentato, su base annua, della stessa misura dell'export, superando 22,5 miliardi di euro, da gennaio a giugno 2017.
Queste dinamiche hanno determinato un lieve peggioramento del deficit di 174 milioni di euro.
Il contributo più rilevante a tale andamento - complice l'impatto sulle produzioni agricole del clima - è da ricondurre al settore agricolo che ha raggiunto, nel periodo in esame, un passivo di 3,8 miliardi di euro, in peggioramento di 256 milioni di euro rispetto al primo semestre dello scorso anno.
Cresce invece il surplus dell'industria alimentare, aumentato di 82 milioni di euro.
Se i principali mercati di sbocco sono quelli della Ue (12,8 mld, +4,8% su base tendenziale), con positive performance verso tutte le destinazioni, appaiono molto dinamiche le esportazioni dirette verso i Paesi extra-Ue (+10%), con incrementi consistenti per Giappone (+38,5%), Russia (+36,8%) e Cina (+23,4%).
(Ismea 27 settembre 2017)
.
"La forma nella sua confezione migliore". - Cologne dal 7 al 11 ottobre 2017 - STAND F051 - HALL 10.1
Baganzola (PR) 7 ottobre 2017-
Anche quest'anno il Mulino Alimentare Spa sarà presente all'ANUGA (Colonia) dal 7 all'11 ottobre 2017.
Mulino Alimentare Spa, uno dei maggiori player nazionali di settore, con una quota di export superiore al 70%, non poteva mancare alla più importante Fiera alimentare europea, il luogo ideale per presentare le novità e confrontarsi con i più qualificati operatori e decision-maker di specialità provenienti da tutto il mondo.
MULINO ALIMENTARE SPA: Cologne dal 7 al 11 ottobre 2017 - STAND F051 - HALL 10.1
(per accedere alle notizie sull'argomento clicca qui)
Complice la grande passione o come citato dall'illustrissimo professor Attilio Scienza, "La curiosità deve essere il motore per dare vita alle grandi imprese", l'esperienza di lavoro che ha portato alla creazione del Convengo sul vitigno Spergola ha tracciato un Concept, una metodologia di lavoro per far dialogare tutti gli attori che operano in viticoltura ogni giorno.
da L'Equilibrista - Scandiano, (Reggio Nell'Emilia), 02 Ottobre 2017 – Rocca del Boiardo - Lo scorso Sabato 30 Ottobre si è tenuto il tanto sospirato ed atteso "Convegno RE e Regina Spergola" nella cornice storica della Rocca del Boiardo in Scandiano.
Dall'impulso della delegazione di Associazione Sommelier di Reggio Emilia si è dato inizio ad un percorso di riscoperta ed approfondimento dedicato proprio alla Spergola, antichissimo vitigno autoctono reggiano.
Guidati dal Delegato provinciale Palombella Gaetano e coordinati in modo impeccabile dalla responsabile del progetto, sommelier Giulia Bianco, il gruppo reggiano ed i degustatori selezionati hanno lavorato compatti per andare a tirare le fila di un progetto che potesse esaltare ed incentivare la divulgazione della cultura del vino, soprattutto quando questa è di interesse locale, evidenziando il concetto che sta alla base dell' attività associativa che L'Associazione Italiana Sommelier inspira quotidianamente con la sua azione.
Individuare e credere nelle potenzialità di questo vitigno infatti è stata la premessa per cogliere opportunità ed aiutare concretamente i produttori, il Territorio locale e garantire ad una nostra storia italiana lasciata all'angolo per anni di avere ancora ampio splendore.
Il lavoro dei sommelier reggiani ha spronato cantine, relatori, degustatori, giornalisti ed operatori del settore ad un lavoro di squadra che concretamente ha impegnato Tutti per diversi mesi, partendo dalle singole professionalità e capacità e portando qualcosa agli altri, soprattutto facendo crescere gli intervenuti sia professionalmente che emotivamente. Vedere infatti le Cantine impegnate a collaborare con sommelier e degustatori, affrontando panel di degustazione alla cieca, ricreando sinergie fra chi produce e chi è sul campo e può dare consigli concreti senza malizia e senza pregiudizi è un grande passo avanti anche nella creazione di una catena del valore che non ha precedenti e che può aprire scenari inattesi ad un Mondo vitivinicolo moderno che fonda le sue radici nella storia e che ha un futuro concreto davanti a se. La storia si è fusa all'innovazione assistendo a veterani della viticultura reggiana cimentarsi con degustazioni e ricordi del passato, trovando un dialogo concreto con sommelier provenienti da diverse specializzazioni per dare vita ad un approfondimento senza eguali atto non solo alla comprensione dell'universo Spergola ma alla condivisione ed alla sinergia con le aziende viticoltrici. Partendo dalla vite infatti e dalla loro genetica, toccando con mano quelli che sono tutti i Terroirs e le ampelografie in tutte le zone dove la Spergola viene coltivata, si è proseguito con diverse e meticolose visite nelle 8 Aziende che aderiscono alla "Compagnia della spergola".
L'evento quindi è stato il culmine di questo grande lavoro ma durante lo stesso sono emersi come determinanti anche altri aspetti, fra cui il fattore umano e l'interpretazione del vitigno, fondamentali per la condivisione di approcci sul mercato nazionale ed internazionale o di riflesso legati alla sfera del marketing mix sempre più citato ed indispensabile nelle Aziende produttrici moderne siano esse grandi gruppi o piccole realtà.
Durante gli approfondimenti della mattinata, si sono avvicendati diversi relatori come Il sommelier Mario Gherpelli che attraverso un attento e preciso contributo storico ha riportato alle origini della presenza del vitigno Spergola sul territorio Reggiano o il sommelier Flavio Spotti che ha introdotto i Terroirs e le zone maggiormente vocate e dove si sono insediati i vigneti con un coinvolgente percorso fotografico. Ha poi proseguito l'analisi la dott.ssa Marisa Fontana parlando della genetica e dei cloni legati al vitigno, la quale ha introdotto alla conclusione lo straordinario intervento dall'accademico professore Attilio Scienza che è riuscito a coniugare aspetti filosofici a dati scientifici legandoli alla preservazione ed all'unicità del vitigno Spergola entusiasmando la platea.
I lavori si sono conclusi con una serie di degustazioni sulle diverse tipologie di Spergola guidate dal sommelier Romeo Catellani e dalla sua squadra di degustazione, sommelier degustatori che partecipando dall'inizio del progetto, iniziato già circa nove mesi prima e che hanno potuto concretizzare quanto di buono era stato fatto sinora, descrivendo le peculiarità dei vini in degustazione ed il buon lavoro svolto in cantina di ogni produttore.
Il tutto si è concluso con un buffet offerto e degustato nella più totale atmosfera di condivisione e convivialità fra tutte le compagini partecipanti, confermando la grande professionalità e voglia di fare che tutti hanno dimostrato in questa occasione.
Grazie a questo Convegno, si è assistito ad un progetto comunicativo nuovo, ad una diversa prospettiva di lavoro che si basa sulla condivisione e sulla ricchezza delle esperienze personali messe a frutto per un valore comune, attivando attestati di stima e consensi da più parti conciliando il lavoro scientifico e normativo per proiettare il lavoro fatto sulla Spergola forse come un nuovo modello di business per il futuro anche di altri che vi si cimenteranno. Infatti a prescindere dai vitigni, dalle zone ed attori sempre diversi, questo modello potrebbe essere replicabile e ottimizzato per far emergere e fondere insieme tradizione e futuro sostenibile.
Non credo quindi quest'ultima citazione sia troppo forte o fuori luogo, credo che come ha detto il professor Attilio Scienza, ogni giorno si debba spingersi oltre perché mossi da sana e viva curiosità.
Parmigiano e Padano sempre stabili. Il prezzo del burro non subisce variazioni, mentre cedono crema e panna. Deciso crollo del latte spot con particolare riguardo allo scremato pastorizzato estero.
di Virgilio Parma 03 ottobre 2017 -
LATTE SPOT Nuovo e sensibile arretramento del latte spot. Il latte crudo spot nazionale cede l'1,71% e il prezzo si adagia tra 43,82 e 44,85€/100 litri di latte. Analoga perdita per il latte intero pastorizzato spot estero (43,85-44,85 €/100 litri latte). Precipita il valore del latte scremato pastorizzato spot estero che crolla dello -8,82% toccando quota 15,53 e 16,56€/100 litri di latte.
BURRO E PANNA Sono 5 le settimane che vedono inalterati i listini del burro milanese. listini del burro registrati alla borsa milanese. in flessione negativa invece la crema e la panna a uso alimentare. Nessuna variazione nei listini della Crema e della Panna alle rispettive borse di Milano e Verona. Ancora ancorato a 4,50€/kg. lo zangolato emiliano.
Borsa di Milano 03 ottobre: (=)
BURRO CEE: 6,45 €/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 6,60 €/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 5,10 €/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 4,90 €/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 3,18 €/Kg. (-)
MARGARINA Settembre 2017: 1,07 -1,13€/kg (=)
Borsa Verona 03 ottobre: (=)
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 3,10 - 3,20 €/Kg. (-)
Borsa di Parma 30 settembre 2017 (=)
BURRO ZANGOLATO: 4,50 €/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 3 ottobre 2017 (=)
BURRO ZANGOLATO: 4,50 - 4,50 €/kg.
GRANA PADANO 2/10/2017 - Nessuna variazione registrata alla borsa milanese per quanto concerne formaggio DOP Grana Padano.
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 6,70 - 6,85 €/Kg. (=)
- Grana Padano 15 mesi di stagionatura e oltre: 7,50 - 8,15 €/Kg. (=)
PARMIGIANO REGGIANO 30/09/2017 Anche i listini del Parmigiano non mostrano variazioni segnando i medesimi valori dal 30 giugno scorso.
- Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 9,60- 9,95 €/Kg. (=)
- Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 10,85 - 11,35 €/Kg. (=)
(per accedere alle notizie sull'argomento clicca qui)
Ancora smentite. I dati pubblicati dall'USDA hanno generato nuove reazioni contrastanti rispetto alle attese e la stabilità dei mercati non si è ancora palesata.
Di Mario Boggini e Virgilio Milano 2 ottobre 2017 -
Il mercato ha voluto smentire l'ultima affermazione "sembra aver ritrovato una via di recupero" e tra alti e bassi è tornato a valori pre USDA del 12/09
SEMI nov 965,4 (+2) gen 976,2 (+2,2) mar 985,4 (+2)
FARINA oct 308,8 (0) dic 313,3 (+0,2) gen 315,5 (+0,2)
OLIO oct 33,02 (-0,21) dic 33,22 (-0,23) gen 33,39 (-0,23)
CORN dic 354 (+1,6) mar 366,6 (+1,4) mag 375,6 (+2)
GRANO dic 461,4(+7,6) mar 480,6 (+7,2) mag 493,4 (+6,4)
questo scrivevamo il 28/09 poi sono arrivati i dati USDA del 30/09 ed ecco le chiusure:
SEMI nov 968,2 (+8,6) gen 978,4 (+8,2) mar 987,6 (+8,2)
FARINA oct 311,5 (+4,7) dic 315,8 (+4,3) gen 317,8 (+4,2)
OLIO oct 32,57 (-0,02) dic 33,82 (0) gen 32,99 (-0,01)
CORN dic 355,2 (+2,6) mar 367,6 (+2,4) mag 376,2 (+2,4)
GRANO dic 448, 2 (-6,6) mar 466,4 (-7,6) mag 479,2 (-0,01)
E siamo di nuovo da capo. L'USDA di venerdì segnala che al 01/09 si registrano meno stock del previsto di corn, e del seme di soya, motivando perciò un effetto rialzista, mentre la produzione di grano USA sarebbe più alta del previsto stimolando, al contrario, una tendenza ribassista.
A fronte di quanto sopra riportato seguono i prezzi delle farine di soya franco partenza porto di Ravenna:
sul disponibile 308 per la 44% e 319 per la 46,50%, e così anche per l'ottobre dicembre, mentre sul 2018 si registrano 315 per la 44% e 324 per la 46,50%, senza storia gli altri proteici, colza 210-215 partenza, girasole alto proteico 175, e quello basso a 120.
Per quanto riguarda il mercato interno domestico ancora poco da segnalare, i consumi sono sempre a bassi livelli che comporta: stabilità dei grani; calo del granoturco; recupero dei cruscami di grano. Rincara invece l'orzo che conferma questo trend da diverse settimana. Il seme di soya nazionale, partito da prezzi più elevati di quanto ipotizzato, dovrà scontare nuove quotazioni a regime di raccolta..
Il mercato è da mesi che si trova in questa fase di stagnazione e, a meno di fenomeni esterni non prevedibili, trova poco spazio per scendere ma non trova per ora la forza di salire.
Continuano le difficoltà di logistica da settimane, sia su gomma che su treno.
Il mercato delle bioenergie continua ad apprezzare il mais inquinato da B1, tant'é che è riuscito a assorbire gran parte di uno stock posta sotto vincolo sanitario sito in Piemonte e cedibile solo a impianti di Biodigestione. (merce raccolto 2016). A questa si è aggiunta la disponibilità di farine e di scarti da essiccatoio.
Indicatori internazionali 2 ottobre 2017
l'Indice dei noli è in costante ascesa, oggi è 1356 punti, il petrolio è attorno a 51,5 $/bar e l'indice di cambio segna 1,1743.
(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)
___________________________________________________________________
(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
Officina Commerciale Commodities srl - Milano
____________________________________________________________________
SOMMARIO Anno 16 - n° 39 01 ottobre 2017 - Editoriale: Italia - Francia, pace armata - Lattiero caseario. Prosegue la fase calante del latte. - Cereali e dintorni. Il mercato mostra timidi ma costanti segnali di ripresa - Ponte di Casalmaggiore. Emergono nuovi danni ai travi - Salmone o non Salmone, questo è il problema! - Froneri, chiesto l'apertura del tavolo di crisi. La nuova tegola caduta sull'occupazione parmense.
SOMMARIO Anno 16 - n° 39 1 ottobre 2017
1.1 editoriale
Italia - Francia, pace armata.
2.1 lattiero caseario Lattiero caseario. Prosegue la fase calante del latte.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Il mercato mostra timidi ma costanti segnali di ripresa
4.1 turismo Turismo da record in Emilia Romagna
5.1 economia / Viabilità Ponte di Casalmaggiore. Emergono nuovi danni ai travi
6.1 campagna cereali Consorzio Agrario di Parma: primo bilancio della stagione cereali
6.2 sisma 2012 fondi sicurezza Sisma 2012. Fondi aperti anche per il settore agricolo.
7.1 nutrizione, scienza e fake Salmone o non Salmone, questo è il problema!
8.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Niente di scontato. In attesa degli aggiornamenti di USDA.
9.1 crisi e occupazione Froneri, chiesto l'apertura del tavolo di crisi. La nuova tegola caduta sull'occupazione parmense.
10.1promozioni "vino" e partners
11.1 promozioni "birra" e partners
(per seguire gli argomenti correlati clicca QUI)
(Scarica il PDF alla sezione allegati)
"Il vino è la poesia della terra" (Mario Soldati). Il vino è un fortissimo elemento identitario di un territorio e la "Spergola" è destinato a diventare il marchio di Scandiano e dintorni. Il progetto di valorizzazione e diffusione del vitigno impostato dalla "Compagnia della Spergola" affiancata dall'AIS di Reggio Emilia è stato presentato alla Rocca di Scandiano.
di Lamberto Colla. Scandiano (RE), 30 settembre 2017 - La straordinaria biodiversità, che ancora oggi contraddistingue il Bel Paese, è frutto degli innumerevoli "confini" che hanno contraddistinto il territorio sino alla unità d'Italia. Man mano che vengono abbattute le barriere è inevitabile assistere alla perdita di biotipi.
Per questa ragione il professor Attilio Scienza dell'Università Sacro Cuore di Piacenza, conclude i lavori della mattinata invitando la "Compagnia della Spergola" a "circoscrivere la zona di produzione" e relegare il nome del prestigioso vitigno ai soli ed esclusivi produttori del territorio, di cui la Spergola ne è elemento distintivo.
Anche se non esplicitamente indicata come "Spergola", la straordinaria piacevolezza del vino di Scandiano fa la sua comparsa negli scritti sin dal medioevo e compare nella lista dei doni a personaggi illustri; la stessa granduchessa Matilde di Canossa ne fece dono al Papa Gregorio VII.
Molti i casi riportati, in una ricca sequenza temporale, da Mario Gherpelli (AIS), seppure la prima vera attribuzione della Spergola al territorio scandianese risale al 1805 per opera dell'autorevole agronomo reggiano Filippo RE. Ma occorre attendere il 2001, in forza dell'analisi genomica condotta dalla dottoressa Marisa Fontana, per registrare con sicurezza l'autonoma identità della Spergola, il cui nome era stato, erroneamente, considerato un sinonimo per indicare l'uva pellegrina.
Il convegno di Scandiano, organizzato dall'AIS (Associazione Italiana Sommelier) di Reggio Emilia lo scorso 30 settembre, ha segnato il primo traguardo di un lavoro iniziato molti anni prima, come ha perfettamente sottolineato il delegato locale, Gaetano Palombella introducendo i lavori, ma anche il punto di partenza per raggiungere ben più numerosi e gratificanti obiettivi; primo fra tutti la DOCG e quindi la conquista anche dei mercati internazionali, senza escludere lo sviluppo territoriale connesso al turismo eno-gastronomico.
"Terroir è l'armonia esistente tra una pianta, un terreno, un clima, una cultura" (Claude Papin - Lyon) e lo scandianese, comprendente con tale termine anche i comuni limitrofi, è il terroir della spergola come lo testimonia la cospicua presenza di vigneti storici (da 40 a 100 anni di vita), presenti sul territorio, come è stato documentato da Flavio Spotti nel suo dettagliato intervento.
115 ettari di vigneti, in costante ascesa, allevati con passione dai veri custodi di un territorio e della cultura ancestrale, gli agricoltori. E agricoltori, nello specifico produttori di vino, sono gli otto componenti della "Compagnia della Spergola" che hanno deciso di intraprendere, con coraggio, passione e competenze, l'avventura di restaurare e rilanciare, in chiave moderna, l'antico vitigno.
A presentare le otto aziende agricole della "Compagnia" sono stati Chiara Fontesini, Andrea Bertolani e Stefano Oleari che si sono suddivisi l'illustrazione dei soci e colleghi, a dimostrazione di un affiatamento perfetto e di una omogenea condivisione di intenti.
Le aziende agricole della Compagnia della Spergola:
Azienda agricola Cantina Fantesini www.cantinafantesini.it
Azienda agricola reggiana www.aziendaagricolareggiana.com
Azienda Viticola Alfredo Bertolani www.bertolanialfredo.it
Cantina Collequercia www.collequercia.com
Cantina Puianello e Coviolo www.cantinapuianello.it
Casale viticultori www.casalivini.it
Società Agricola Aljano www.aljano.it
Società cooperativa Emiliawine www.emiliawine.eu
Il convegno, armonicamente guidato dal giornalista Gianni Montanari, ha visto la partecipazione del Sindaco di Scandiano Alessio Mammi, intervenuto anche in rappresentanza degli amministratori, presenti in sala, dei comuni di Quattro Castella, Bibbiano e Albinea e della Provincia di Reggio Emilia che ha patrocinato l'evento.
Infine, gli esperti sommelier dell'AIS, hanno illustrato le caratteristiche dei diversi vini realizzati in zona, aprendo di fatto la sezione di degustazione offerta al numeroso e qualificato pubblico intervenuto.
(GALLERIA IMMAGINI DEL CONVEGNO DOPO L'ARTICOLO)
SPERGOLA E LA "COMPAGNIA"
Descrizione e note gustative
La spergola si presenta con una elevata variabilità dal punto di vista morfologico, tanto che se ne distinguono diversi biotipi (vedi Bondi, 2009). Di seguito si vanno pertanto a descriverne il tipo iscritto al Registro nazionale delle varietà di vite, che vede una foglia di taglia media, cuneiforme (o pentagonale), trilobata o intera. La pagina superiore presenta nervature verdi, con alcuni peli corti in cui le nervature principali sono setolose, mentre il tomento diviene languinoso fra le nervature. I denti sono irregolari e a margini convessi con base larga, mantenendo Il picciolo verde con sfumature rosate.
Il grappolo è di media grandezza, con forma cilindrico o piramidale, appena tozzo e di lunghezza medio-lungo (siamo sui 16-17 cm), spesso alato (con 2 ali ben definite) ma tendenzialmente compatto. Il peduncolo è visibile, corto e lignificato, mentre l'acino mantiene una forma sferoidale, leggermente schiacciato, con ombelico persistente, corto, medio-piccolo (dal peso medio 2 grammi). La buccia è pruinosa, mantenendo un chiaro colore verde-giallastro.
Caratteristiche agronomiche
Vitigno vigoroso, dalla produzione buona e costante che predilige climi e suoli delle aree pedocollinari e collinari. E' una pianta mediamente sensibile all'oidio, agli effetti della botrite e marciumi acidi. La sua maturazione ottimale è da riferire alla seconda decade di Settembre, con una raccolta che può essere anticipata per ottenere ottime basi spumanti data la buona acidità di cui questa uva è dotata.
Caratteristiche enologiche
Produce un vino giallo paglierino più o meno intenso, dai profumi caratterizzanti e persistenti, gradevolmente aromatici con sentori floreali più evidenti nella versione dolce. Al gusto è gradevolmente sapido, note iodate e fresche che introducono ad una struttura di giusto corpo, con buona armonia, capace di variare dal dolce al secco, passando per le varie tipologie frizzante fino al metodo classico, mantenendo una inconfondibile lieve nota acidula che lo accompagna nel succoso finale.
La Compagnia della Spergola
Le uve spergola sono utilizzate per la produzione di vini fermi, spumanti, vini passiti e liquorosi. Il vitigno Spergola ha profumi persistenti con gradevoli note aromatiche come detto a più riprese, che regalano piacevolissimi sentori floreali più decisi nelle tipologie vino dolce. Il gusto regala una buona sapidità e ottima freschezza con struttura media ed armonica regalando l'inconfondibile nota acidula che fa da cornice fino al finale di bocca. Quste uve sono prodotte nei Comuni di Scandiano e limitrofi con minimo un 85% "Colli Scandiano e di Canossa DOC Bianco" nelle tipologie classico, frizzante e spumante ed in misura 100% presente per identificare la DOC "Spergola" nelle tipologie spumante frizzante e passito.
Ad oggi la Spergola occupa 115 ettari nella provincia di Reggio Emilia pari all'1,27 % di tutta la supericie vitata rappresentando in modo evidente la seconda varietà a bacca bianca per importanza che viene coltivata nella fascia centro collinare vicino Scandiano.
Per tale ragione si è pensato alla creazione di un Gruppo coeso di Aziende che potessero valorizzarla a pieno ricreando una sana identificazione del territorio a vantaggio della cultura e della diffusione di questo grande e storico vitigno, ed ecco nascere il progetto : Compagnia della Spergola.
Obiettivi
La riscoperta del vitigno spergola vuole far accrescere la consapevolezza nella grande duttilità di questo vitigno e nella capacità del territorio di poter rappresentare al meglio la cultura enologica favorendo tutti gli attori coinvolti nella ricerca di un prodotto di qualità assoluta e che può ben figurare nelle cucine più raffinate ed accostarsi facilmente ad abbinamenti sempre ricercati e creativi.
Le aziende agricole della Compagnia della Spergola:
Azienda agricola Cantina Fantesini www.cantinafantesini.it
Azienda agricola reggiana www.aziendaagricolareggiana.com
Azienda Viticola Alfredo Bertolani www.bertolanialfredo.it
Cantina Collequercia www.collequercia.com
Cantina Puianello e Coviolo www.cantinapuianello.it
Casale viticultori www.casalivini.it
Società Agricola Aljano www.aljano.it
Società cooperativa Emiliawine www.emiliawine.eu
Allarme in Italia di Rasff per vasetti di pesto vegetale vegano contaminati da batteri. Il sistema di allerta rapido comunitario europeo lancia di nuovo un'allerta alimentare
Scatta di nuovo un'allerta alimentare per un lotto di pesto vegetale vegano su cui ci sono seri sospetti di una contaminazione batterica.
C'è la possibilità che diversi vasetti di prodotto siano nei frigoriferi di ignari consumatori e vengano consumati nei prossimi giorni. Il RASFF poche ore fa ha ha attivato un avviso di sicurezza per sospetta contaminazioni microbiologiche di pesto vegetale vegano in vasetti di vetro dall'Italia.
Per Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", si ripete il solito schema poco responsabile del Ministero della Salute italiano che ad oggi non ha indicato sul sistema di pubblicazione on line del dicastero dedicato ai richiami di prodotti alimentari da parte degli operatori, la marca del prodotto, nè vengono fornite foto ai consumatori, mentre le catene di supermercati implicate nella vicenda non hanno diramato comunicati nei propri siti.
In questo caso sembra che il pesto sia stato confezionato per una o più catene di supermercati ma non ci sono comunicati in tal senso, anche se la legge obbliga il produttore e i distributori ad informare gli acquirenti.
È un silenzio assordante che i responsabili del Ministero giustificano con argomenti improbabili, visto che molti Paesi che aderiscono come l'Italia al Sistema rapido di allerta (Rasff) ogni settimana diffondono i nomi, le marche e le foto dei prodotti oggetto di richiamo e di allerta.
Lo "Sportello dei Diritti", per sopperire a questa grave lacuna del ritardo di tali comunicazioni delle autorità sanitarie, pubblica ogni settimana l'elenco dei prodotti ritirati o richiamati dal mercato a causa di contaminazioni batteriche, presenza di corpi estranei, eccessiva presenza di pesticidi, errori in etichetta, mancanza di avvertenze sulla presenza di allergeni, errori nella data di scadenza, ecc...
Se c'erano moderate speranze che il mercato potesse avere intrapreso una strada, ecco arrivare la smentita. Leggero rafforzamento del Dollaro.
Di Mario Boggini e Virgilio Milano 27 settembre 2017 -.
Tra alti e bassi, il mercato si è infine riposizionato ai valori precedenti la pubblicazione degli ultimi dati USDA del 12/09:
SEMI nov 965,4 (+2) gen 976,2 (+2,2) mar 985,4 (+2)
FARINA oct 308,8 (0) dic 313,3 (+0,2) gen 315,5 (+0,2)
OLIO oct 33,02 (-0,21) dic 33,22 (-0,23) gen 33,39 (-0,23)
CORN dic 354 (+1,6) mar 366,6 (+1,4) mag 375,6 (+2)
GRANO dic 461,4(+7,6) mar 480,6 (+7,2) mag 493,4 (+6,4)
Staremo a vedere come reagiranno i mercati all'indomani dei dati che seguiranno la pubblicazione deil'USDA del 28 settembre dove verranno esposti gli aggiornamenti delle produzioni e giacenze statunitensi di grano al 1 settembre.
Per quanto riguarda il mercato interno domestico ancora ben poco da segnalare. I consumi restano molto contenuti, come del resto lo confermano i prezzi: la stabilità dei grani, il calo del granoturco, mentre invece continua il recupero dei cruscami di grano, dovuto alle esportazioni del pellets. Rincara l'orzo, che mantiene questo trend da qualche settimana, le farine di soya hanno segnato leggeri recuperi. Si è iniziato a quotare il seme di soya nazionale.
Difficile fare previsioni, più facile operare a breve medio termine e valutare il costo futuro sui singoli prodotti, in base alla trasformazione in latte, carne, uova e farine.
Il mercato da mesi sta attraversando una fase di stagnazione e, salvo imprevedibili fattori esterni, esistono pochi spazi per scendere e non trova, per ora, la forza di salire. In forza della limitazione del mercato nazionale gli scambi restano a livello locale e i principali riferimenti restano quelli dei consumi, specie per quei prodotti che e non possiedono un indirizzo provenire dai mercati a termine.
Nota stonata il perseverare delle difficoltà di logistica sia su gomma che su rotaia.
Il mercato delle bioenergie continua a orientarsi verso il mais inquinato da B1, riuscendo a assorbire gran parte di uno stock posta sotto vincolo sanitario sito in Piemonte, peraltro acquistabile direttamente solo da impianti di Biodigestione. (merce raccolto 2016). A questa opportunità si è aggiunta la disponibilità di farine e scarti di essiccatoio.
Indicatori internazionali 27 settembre 2017
l'Indice dei noli è a 1470 punti, il petrolio è attorno a 52,56 $/bar e l'indice di cambio segna 1,177485.
(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)
___________________________________________________________________
(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
Officina Commerciale Commodities srl - Milano
____________________________________________________________________
Affermazioni contrastanti, addirittura estreme, sulla qualità dei Salmoni allevati. Le fake news invado sempre più il campo dell'alimentare e della salute con articoli talmente efficaci da risultare quasi impossibile la smentita. Il caso del salmone ne è una prova allarmante.
di Lamberto Colla - Parma 28 settembre 2017 - Ormai sono all'ordine del giorno le notizie allarmanti su quello o quell'altro prodotto alimentare. La moda del "senza" (senza lattosio, senza glutine, senza olio di palma, senza zucchero, senza ...) sta pian piano traslocando dai elementi di base a addirittura il prodotto commestibile. Non passerà tanto tempo che non avremo che da mangiare veramente solo cavallette, sino a quando si scoprirà che contengono una sostanza tossica capace di avvelenare un uomo di 80 chili in soli 120 anni.
Comunque, a parte quest'ultima frivolezza, negli ultimi gorni, in particolare sui principali social media, è tornata alla ribalta la notizia della pericolosità del Salmone d'allevamento: "10 buone ragioni per cui non mangiamo salmone".
Riprendendo un articolo dell'autorevole SLOW FOOD del febbraio 2014, la campagna contro il Salmone Norvegese si è fatta più intensa e addirittura macabra, in grado quindi di suonare le corde più sensibili di ciascuno di noi. Salmoni che vivono la loro vita negli escrementi e alimentati con mangimi contenenti elementi altamente dannosi. Consigli a non consumare assolutamente il Salmone soprattutto alle donne gravide, pena la probabile messa al mondo di un neonato con forti deficienze nel cervello. Pare addirittura che "la dottoressa Anne-Lise Bjørke Monsen ha rischiato la sua carriera per aver divulgato questa informazione".
Da un lato quindi l'autorevolezza di Slow Food, dall'altro quella del cacciatore di "balle cosmiche" "BUTAC.IT" che, al riguardo, nel settembre 2016, smonta punto per punto le tesi così ben confezionate, citando persino le smentite dichiarazioni emanate dall'Ateneo americano al quale apparteneva lo stesso prof. David O. Carpenter, dalle cui ricerche tutto ebbe inizio (consigliamo la lettura).
L'ultima citazione di Butac.it è sulle dichiarazioni del dott. Henrik Stenwig (direttore dell'ambiente e del settore veterinario della Norwegian Seafood federation di Oslo) secondo il quale il salmone d'allevamento norvegese non viene da allevamenti intensivi, perché in Norvegia non ce ne sono. Ogni azienda che alleva salmoni deve avere determinate caratteristiche, ed è sottoposta a verifiche per avere le autorizzazioni, e da qui una per una smonta tutte le accuse riportate da TzeTze e SlowFood.
Infine, è di poche ore fa, che l'EFSA è intervenuta sulla questione del "Salmone Pallido". Il salmone d'allevamento "taroccato" con sostanze chimiche per colorarne la carne di rosa per il quale l'Autorità europea per la sicurezza alimentare ha escluso problemi per la salute. "Tra le principali caratteristiche che contribuiscono al suo successo - sottolinea Giovanni D'Agata dello Sportello dei Diritti, oltre al tipico gusto, vi è senz'altro il tipico colore rosa-arancio della sua carne, che tutti diamo per scontato sia frutto sempre e solo della natura e della sua alimentazione. La realtà, purtroppo, è che nella gran parte dei salmoni di allevamento, la colorazione dipende da una sostanza chimica che viene aggiunta nel mangime. È ciò è determinato dalla provenienza dei pesci: i salmoni selvatici sono naturalmente rosa poiché si nutrono di gamberetti e altri crostacei, ma sul mercato sono la parte minore (meno di 500'000 tonnellate in tutto il mondo e provenienti soprattutto dell'Alaska). La maggioranza, infatti, proviene dagli allevamenti, concentrati in Norvegia, Cile, Scozia e pochi altri paesi. Il salmone di questo tipo si nutre principalmente di farina di pesce, olio di pesce e altre sostanze (non gamberetti). Di conseguenza dovrebbe avere una carne bianca o grigia. Gli studi di marketing, però, hanno dimostrato che questa versione "pallida" non attrae, o che comunque i consumatori non sarebbero disposti a spendere molto per acquistarlo. Per ovviare a questo problema è intervenuta l'industria farmaceutica, che è riuscita a ricreare in laboratorio il colorante, chiamato astaxantina (dal greco "astacus", granchio). La prima azienda a commercializzare questa sostanza col nome di Carophyll Pink è stata la Roche, in Svizzera, ma dal 2003 la produzione è stata ceduta alla olandese DSM. Sul mercato c'è anche il Lucantin prodotto dalla tedesca BASF. Molti si sono chiesti, quindi, se questo componente sia sicuro per la salute dei consumatori. Per l'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) non sussiste alcun problema. Il tossicologo Gabriele Aquilina - che assieme a un team di esperti è stato incaricato di valutare gli effetti dell'astaxantina – ha sottolineato che "gli studi non hanno evidenziato alcun rischio per la salute umana". Senza l'aggiunta di astaxantina la carne sarebbe pallida ( www.dsm.com ). Sul metodo di valutazione, però, c'è più di un aspetto che merita attenzione. La prassi, infatti, vuole che sia la stessa azienda ad incaricare e finanziare un laboratorio per esaminare l'eventuale tossicità del suo prodotto. Ed è su queste analisi che poi si basa la valutazione degli esperti EFSA. Come si fa, dunque, ad essere certi dell'oggettività di questi esami? Secondo Aquilina, le regole stringenti sulla tracciabilità delle sperimentazioni rappresentano una garanzia: se il laboratorio commettesse delle irregolarità, verrebbe depennato dalla lista dei centri accreditati. Resta da chiarire, però, il motivo per cui l'EFSA preferisce non rendere noto il nome del laboratorio. Anche la filiera produttiva del salmone non è sempre trasparente al 100%. Nella maggior parte dei casi, sulle confezioni viene indicato solo il paese di provenienza, ma non il singolo produttore. In Svizzera, per esempio, in un'inchiesta giornalistica appositamente dedicata è stato chiesto a tre dei principali gruppi della grande distribuzione elvetica d'indicare la provenienza esatta dei salmoni: Coop "per ragioni di concorrenza non fornisce il nome dell'allevamento", così pure Migros ("il nome del singolo produttore non viene comunicato"), mentre solo Manor ha dichiarato di lavorare con un solo allevatore scozzese, "Loch Duart", che non fa uso di astaxantina sintetica."
Insomma, concludendo, poche le certezze e molto contrastanti tra di loro. Tra norme poco precise e centri di ricerca non sempre in grado di garantire l'equidistanza dal problema, resta in capo al buon senso del consumatore la decisione d'acquisto e di consumo di un determinato prodotto che, come è il caso del Salmone, garantirebbe all'organismo importanti elementi nutrizionali (omega 3 ad esempio) oltre al piacevole e raffinato gusto.
Per ora ad averla vinta, almeno in termini di presenza sul web, è l'informazione negativa!