CIA Reggio Emilia ha incontrato l'On. Antonella Incerti, unica rappresentante reggiana in Commissione Agricoltura

L'On. Antonella Incerti (PD) ha incontrato presso la sede reggiana di CIA – Agricoltori Italiani i dirigenti dell'associazione, con alla testa il presidente regionale Cristiano Fini ed il collega provinciale Antenore Cervi. Si è trattato di un contatto che da entrambe le parti viene auspicato come prodromico ad altri più approfonditi confronti, sullo stato e sulle esigenze dell'agricoltura – non solo provinciale – stante il fatto che l'On. Incerti è l'unica tra gli eletti reggiani a far parte della Commissione Agricoltura nei due rami del Parlamento, nel suo caso a Montecitorio.

Un contatto da entrambe le parti ritenuto necessario, per consentire all'On. Incerti di acquisire elementi utili per rappresentare le problematiche e le istanze del territorio, una delle aree agricole di rilievo nazionale, collegata tra l'altro ad un settore agroalimentare di alto livello e ad un comparto industriale e di servizi collaterali che insieme fanno del primario reggiano un comparto d'avanguardia, grazie ad una tradizione di qualità di indubbio valore.

Al centro dell'attenzione temi di attualità come il trattato Ceta - "tema tecnico diventato terreno di scontro politico ed ideologico" secondo Cervi - la gestione della Politica agricola comune (Pac), di cui si sta discutendo la prossima riforma; temi molto sentiti tra gli agricoltori come l'invaso in val d'Enza (l'On. Incerti ha presentato un'interrogazione sul Piano invasi già previsto dal precedente governo), fino alla pressione degli animali selvatici sull'attività agricola, alle complicazione burocratiche del sistema assicurativo.

E' stato fatto anche un rapido giro d'orizzonte sull'andamento del settore a livello provinciale: problemi manifesta il settore cerealicolo per gli effetti del maltempo ripetuto negli ultimi mesi, cosa che ha danneggiato anche la viticoltura collinare, mentre le cantine stanno però per liquidare cifre record ricavate dalla vendemmia dello scorso anno. Regge il settore suinicolo, mentre l'allevamento legato al Parmigiano Reggiano non può che augurarsi che continui la congiuntura favorevole.

N.B.: Nella foto da sx On. Incerti, Cervi, Fini.

25 caseifici celebrano il Parmigiano Reggiano di Montagna alla Fiera di Casina (RE) L'edizione numero 52° non sarà una semplice fiera. Da venerdì 3 a lunedì 6 agosto un intero comprensorio di caseifici sarà presente per fare assaggiare, vendere e raccontare il Parmigiano Reggiano di Montagna.

Reggio Emilia, 23 luglio 2018 – Il suo sapore deciso e il colore giallo paglierino intenso rendono il Parmigiano Reggiano di Montagna un prodotto dalle caratteristiche inconfondibili e sempre più richiesto sulle tavole dei consumatori. Basti pensare che nel 2017 il 20% della produzione totale della DOP, ben 724.000 forme, è avvenuta nei 93 caseifici di Montagna sparsi nelle province di Parma, Reggio Emilia, Modena e Bologna dove sono impiegati 1.100 allevatori.

È proprio per valorizzare e promuovere questa eccellenza italiana che da venerdì 3 a lunedì 6 agosto si terrà la 52° Fiera del Parmigiano Reggiano di Casina: quattro giorni di eventi, spettacoli e iniziative pensate per tutti, adulti e bambini, che porteranno nel Comune dell'appennino reggiano arte e divertimento ma soprattutto l'eccellenza produttiva locale. In particolare, saranno ben 25 i caseifici di Montagna che parteciperanno alla Fiera per presentare i propri "gioielli" 24 e 30 mesi, offrendo a tutti i visitatori degustazioni con la possibilità di acquisto.

"La Fiera del Parmigiano Reggiano di Casina, che si fa da 51 anni, dimostra quanto valore economico ha un prodotto tradizionale per un territorio". Così, Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano a presentazione della 52° Fiera dedicata al prodotto di montagna.
"L'obbiettivo di questa rassegna – ha dichiarato il sindaco di Casina Stefano Costi - è quello di valorizzare la qualità del formaggio di montagna; un prodotto d'eccellenza che continua a farsi conoscere e apprezzare nel mondo partecipando ad eventi come il World Cheese Awards o la Nazionale del Parmigiano, dove contestualmente viene presentata la nostra fiera. Quest'anno saremo a Bergen. Intanto in un solo anno i caseifici partecipanti sono aumentati del 20%, segno del lavoro di promozione che stiamo facendo e del legame col territorio, se si considera che questi caseifici per il 60% devono ottenere la materia secca per le loro bovine da zone di montagna".
"La Fiera del Parmigiano Reggiano – aggiunge Maurizio Cineroli, vicesindaco di Casina – richiama persone da fuori regione e, anche, straniere qui in vacanza. Per questo abbiamo legato il tema del Parmigiano Reggiano a eventi di spettacolo, cultura, buon cibo e divertimento per grandi e piccini".

Il Parmigiano Reggiano è il più importante prodotto Dop ottenuto in montagna, con oltre 1.100 allevatori che ogni anno producono 3,8 milioni di quintali di latte. Un'attività preziosissima dal punto di vista sociale per mantenere attiva la dorsale appenninica tra Bologna e Parma grazie al lavoro nelle foraggere e in caseificio.

Proprio per dare maggiore sostenibilità allo sviluppo della montagna e offrire ai consumatori garanzie aggiuntive legate, oltre all'origine, anche alla qualità del formaggio, il Consorzio del Parmigiano Reggiano ha definito il "Prodotto di Montagna – Progetto Qualità Consorzio" (per info: https://bit.ly/2L9d0Ur).

Il Parmigiano Reggiano certificato "Prodotto di Montagna – progetto Qualità Consorzio" si caratterizza per un colore paglierino intenso dovuto ai fieni, ai prati e alle essenze presenti in montagna, da odori e aromi di frutta fresca, spezie e brodo di carne, da un equilibrio perfetto tra i cinque sapori (acido, salato, dolce, amaro e umami) e da una buona granulosità e solubilità.

L'identità del Parmigiano Reggiano di Montagna e del suo paesaggio sarà documentata da una straordinaria esposizione fotografica, "Forma. Luoghi, cose, persone del Parmigiano Reggiano" con immagini di Kai-Uwe Schulte-Bunert e Fabrizio Cicconi, realizzata da Unione dei Comuni dell'Appennino Reggiano, Comune di Casina, Comune di Carpineti, Comune di Neviano degli Arduini, Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano. La mostra sarà inaugurata al castello di Sarzano venerdì 27 luglio 2018 alle ore 19, al termine di un convegno dedicato al paesaggio del parmigiano reggiano, indetto dai medesimi enti e forte della collaborazione della Biblioteca-Archivio Emilio Sereni, inizio di un percorso esplorativo per la costituzione di una scuola del paesaggio dell'Appennino.

Programma della 52° Fiera del Parmigiano Reggiano di Casina:

L'inaugurazione ufficiale della fiera è prevista sabato 4 agosto alle ore 10:30 in piazza IV Novembre, ma già da venerdì 3 agosto ci saranno gli stand gastronomici dalle ore 19:00, il mercatino del riuso in via Caduti della Libertà e alla sera musica d'ascolto con Maurizio Leonardi, la festa dell'anguria e per concludere uno spettacolo musicale con Otto e Hazel.

Sabato 4 agosto gli stand gastronomici apriranno dalle ore 8:00 in via Roma. E mentre a Sarzano, dalle ore 21:00, andrà in scena la "Notte Bianca del Cibo Italiano" al Castello di Sarzano, con cena e spettacolo su Pellegrino Artusi, in paese ci sarà la serata dedicata agli anni 70-80 con Tavolazzi Dj, alla ex villa di Marzio, e al ballo liscio alla vecchia casa Cantoniera.

Domenica 5 agosto, dopo l'apertura degli stand agroalimentari e di quello dedicato al parmigiano reggiano dalle ore 8:00, è previsto un mercatino ambulante in via Caduti della Libertà e, alle ore 18:00, la storica cottura della forma di formaggio in piazza IV Novembre. Alla sera tanto divertimento: ci saranno lo spettacolo musicale con "Di due" alla ex villa di Marzio e il concerto di musica celtica "The Claddagh" in piazza IV Novembre.

L'ultimo giorno, lunedì 6 agosto, la giornata sarà interamente dedicata al Parmigiano Reggiano. Dopo l'apertura degli stand dalle ore 19:00, alle ore 21:00 ci sarà il 7° Palio del Parmigiano Reggiano in piazza del Municipio e a seguire la 3° edizione della "Gara di Taglio" con divertimenti, quiz (tra qui il 'Quando sono nata' e 'Quanto peso') per il pubblico e ricchi premi. Infine alle ore 22 una sfilata di moda in zona Peep e per concludere alle ore 23:00 con il gettonatissimo spettacolo pirotecnico.

La Fiera del Parmigiano Reggiano, organizzata dal Comune di Casina, Consorzio del Parmigiano Reggiano, Credito Cooperativo Reggiano e con il supporto istituzionale dell'Unione montana dei Comuni dell'Appennino Reggiano vedrà la partecipazione delle principali latterie di Montagna di Reggio Emilia, Parma, Modena e Bologna.

Info e programma della Fiera del Parmigiano Reggiano di Casina sulla pagina Facebook dedicata e sul sito www.parmigianoreggiano.it .

 

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Presentato Roma il rapporto sulla Competitività dell'agroalimentare italiano di ISMEA. Il Made in Italy agroalimentare è una grande risorsa per il Paese: 61 miliardi di euro di valore aggiunto, 1.4 milioni di occupati, oltre 1 milione di imprese e 41 miliardi di euro di esportazioni. Sono i numeri che emergono dal Rapporto sulla competitività dell'agroalimentare italiano presentato oggi a Palazzo Wedekind da ISMEA alla presenza del Ministro delle Politiche Agricole Alimentari Forestali e del Turismo Gian Marco Centinaio.

"L'agroalimentare esce dal decennio di crisi con un ruolo più forte nell'economia italiana, dimostrando una grande tenuta economica e sociale nel corso della crisi e una buona capacità di agganciare la ripresa - ha sottolineato il Direttore Generale di ISMEA Raffaele Borriello. I segnali positivi sono stati numerosi: crescita della produttività del lavoro, ripresa degli investimenti, capacità di declinare la multifunzionalità e la qualità, con primati sul fronte dell'agricoltura biologica e delle indicazioni geografiche Dop e Igp; ottimo andamento delle esportazioni, specie di quelle tipiche del Made in Italy, quali vino e prodotti trasformati ad alto valore aggiunto".

Dalle analisi del Rapporto emergono ancora i problemi legati agli squilibri strutturali della filiera agroalimentare italiana, dove la componente produttiva risulta fortemente penalizzata, con margini bassi in favore della logistica e della grande distribuzione.

Se l'agroalimentare italiano si è rafforzato nell'economia nazionale, a livello europeo mostra ancora segnali di debolezza. Il confronto con Paesi quali Francia, Germania e Spagna rileva un gap sfavorevole ancora elevato in termini di strutture aziendali, di efficienza, di tecnologia e produttività.

"Il rapporto di Ismea - afferma il Ministro delle politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo Gian Marco Centinaio - non è solo la fotografia dello stato di salute del settore nel nostro Paese, ma uno strumento concreto di analisi per guardare oltre, avere una visione d'insieme e pianificare il rafforzamento e il rilancio del comparto. I numeri parlano chiaro: abbiamo un potenziale enorme in termini di valore della produzione, denominazioni registrate, crescita del bio. Ma dietro le cifre c'è di più. C'è tutto il 'peso' della qualità. Ci sono la passione, la storia, la tradizione che rendono unico il Made in Italy agroalimentare nel mondo. C'è il sistema Italia. La nostra agricoltura è la più multifunzionale d'Europa. Allora rendiamo più competitive le imprese agrituristiche, potenziamo l'export, garantiamo una filiera sicura ed equilibrata per offrire anche nuovi posti di lavoro ai più giovani, tuteliamo il reddito delle nostre imprese. I dati di Ismea ci dicono questo. Che c'è tanto da fare e che dobbiamo lavorare insieme."

L'evento ha visto gli interventi introduttivi del Presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati On. Filippo Gallinella e di Enrico Corali, Presidente dell'ISMEA, mentre al termine dell'illustrazione del risultati del rapporto, da parte del Direttore Borriello, ha avuto luogo il dibattito a cui hanno preso parte i presidenti di Coldiretti, Roberto Moncalvo, della Confederazione italiana agricoltori, Dino Scanavino e di Federalimentare, Luigi Scordamaglia.

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(Ismea 24 luglio 2018)

Entro 4 mesi la società dovrà formulare proposta concordataria in continuità aziendale del piano di ristrutturazione del debito e il prossimo step sarà l'incontro al Ministero dello Sviluppo Economico in programma per il prossimo 3 agosto.

di Virgilio Reggio Emilia, 28 Luglio 2018 –

Il Tribunale di Reggio Emilia ha accolto la richiesta di Concordato con riserva o in Bianco presentata a sorpresa dalla Ferrarini SPA lo scorso lunedi.

L'azienda ha ora 120 giorni di tempo per presentare una proposta di ristrutturazione del debito. Il concordato preventivo non coinvolgerebbe l'azienda agricola, recentemente scorporata dal gruppo, mentre invece vi ricadrebbe lo stabilimento Vismara di Lecco.

Come riferito da Reggio Sera, la sezione fallimentare del tribunale di Reggio ha nominato come commissario giudiziale il commercialista Bruno Bartoli, giudice delegato Niccolò Stanziani Maserati.

La crisi di liquidità dell'azienda, dovuta a un carico debitorio di 250 milioni su 300 di fatturato, ha di fatto messo la società nella impossibilità di assolvere ai propri doveri e a farne le spese sono anche i circa 800 dipendenti ai quali sono venuti a mancare, in diversa misura, parte degli stipendi.

Una situazione che in parte verrà tamponata con l'attivazione della cassa integrazione straordinaria, chiesta in queste ore, e che partirà dal prossimo primo agosto per i dipendenti di Parma e di Reggio Emilia.

Ora si resta in attesa del prossimo incontro al Ministero dello Sviluppo Economico in programma per il prossimo 3 agosto e, ovviamente, la presentazione della proposta concordataria in continuità aziendale del piano di ristrutturazione del debito, che vedrà la luce entro 4 mesi.

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Mercato ancora in stallo ma Noli in aumento. Siamo alle porte di agosto con tutte le problematiche connesse al mese estivo per eccellenza.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 25 luglio 2018 -
La notizia del giorno è che l'amministrazione Trump avrebbe intenzione di introdurre dei provvedimenti per compensare gli agricoltori Americani dei danni conseguenti all'applicazione dei dazi alla Cina. Tale ipotesi non ha suscitato particolari entusiasmi e reazioni di mercato significative.
La situazione di mercato si dimostra ancora in stallo, mentre i premi (noli) tendono a rincarare. Una situazione che deve far riflettere gli operatori che abbiano necessità di ricoperture.

Per il mercato interno è da segnalare il mais in leggero appesantimento, orzo ben tunuto, grano ancora in aumento, proteici fermi, tenuti specie la farina girasole alto contenuto proteico, a breve potrebbe rincarare anche la farina di colza e trascinarsi anche il panello di lino.

Per le ricoperture sul 2019 a Venezia la normale 44% 334€ tonnellata e proteica a 344€ tonnellata mentre a Ravenna quotazioni più alte di qualche Euro tonnellata. La sensazione è che il mercato sia sul fondo e perciò sperare in ulteriori e significative riduzioni di prezzi è difficilmente ipotizzabile e attendere quota 320€/ton. potrebbe essere pericoloso. Infatti, nonostante si sia di fronte ad un "mercato invertito", dove il lontano quota meno del pronto, non è detto che ci siano altri margini di cedimento.

La crusca ha iniziato la sua fuga agostana e già si tratta sulla prima settimana di agosto a 125€ tonnellata. Disponibilità di un ultimo lotto di mais bianco ad uso bioenergetico, che potrebbe essere utile agli utilizzatori anche nella nuova campagna.

Siamo alle porte di Agosto con tutte le problematiche connesse al mese estivo per eccellenza: scarsità di trasportatori, aziende e depositi che chiudono i battenti e merce dall'estero di difficile reperimento.

Indicatori internazionali 25 luglio 2018


l'Indice dei noli è risalito sino a 1774 punti, il petrolio è a 69,0$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,16935

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(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Stabilità per tutto il settore lattiero caseario, in flessione solo il Burro e la Panna. Stabili le principali DOP.

di Virgilio Parma 24 luglio 2018 -

LATTE SPOT Settimana di riflessione per il latte spot nazionale. Dopo essere sceso al di sotto dei 40€ , il prezzo del latte spot nazionale si è arrestato, almeno per la trentesima settimana. (38,66-39,69 €/100 litri di latte). Stazionario anche il latte intero spot estero (37,12-38,15€/100 litri) e inalterato rimane anche il prezzo del latte scremato spot estero (11,39-12,42€/100 litri).

BURRO E PANNA Altri 10 centesimi perduti alla borsa milanese. Ben 65 centesimi ceduti alla piazza di Milano nelle precedenti 4 settimane. Cede la crema a uso alimentare milanese e anche la panna quotata alla borsa di Verona. In flessione costante lo zangolato parmense. La margarina scende sotto all'euro.

Borsa di Milano 23 luglio 2018:
BURRO CEE: 5,15 €/Kg (-)
BURRO CENTRIFUGA: 5,40 €/Kg. (-)
BURRO PASTORIZZATO: 3,33 €/Kg. (-)
BURRO ZANGOLATO: 3,23 €/Kg. (-)
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 2,58 €/Kg. (-)
MARGARINA Luglio 2018: 0,92 -0,98€/kg (-)

Borsa Verona 23 luglio 2018: (-)
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 2,50-2,60€/Kg. (-)

Borsa di Parma 20 luglio 2018 (-)
BURRO ZANGOLATO: 3,03 €/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 17 luglio 2017 (-)
BURRO ZANGOLATO: 3,03 - 3,03 €/kg.

GRANA PADANO 23/7/2018 - Nessuna variazione di prezzi rilevati alla borsa di Milano riguardo al Grana Padano DOP.
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 6,10 - 6,20 €/Kg. (=)
- Grana Padano 15 mesi di stagionatura e oltre: 6,85 - 7,40 €/Kg. (=)
- Fuori sale 60-90 gg: 4,95-5,25€/Kg. (=)

PARMIGIANO REGGIANO 20/7/2018 Nessuna variazione riscontrata nelle quotazioni del Parmigiano Reggiano alla borsa di Parma.
-Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 9,80-10,10 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 18 mesi di stagionatura 10,45 - 10,90 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 11,20 - 11,70 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 30 mesi di stagionatura e oltre: 12,20 - 12,60 €/Kg. (=)

 

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 (Grafici)

 

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Le operazioni di raccolta dei frumenti sono ormai quasi terminate, e inizia a affermarsi una produzione decisamente inferiore rispetto al 2017 e non solo riguardo all'Italia.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 24 luglio 2018 -
In generale si assiste a un aumento del frumento tenero e dell'orzo, mentre risulta pressoché invariato il frumento duro così come il mais.

Il grano è sostenuto e rimarrà tale. Il calo del raccolto in Russia ed in Ucraina è stimato di 21 milioni di tonnellate; dalle 85 dell'anno scorso alle 64 di quest'anno. Anche in Europa non si scherza sia con le quantità, solo dalla Francia dovremmo avere oltre il 6% di calo, ma anche con le qualità che si attesteranno su valori sensibilmente inferiori.

Per il mais la situazione mondiale è diversa quantitativi nella norma e coltivazioni in corso buone. Il seme di soya ha recuperato dai minimi in quanto come già scritto i prezzi Usa sono concorrenziali ai prezzi del Sud America.

A fronte di quanto sopra, ecco le posizioni dei fondi USA a venerdì sera 20/07: sul corn-mais sono "corti" di -129.323 contratti contro -104.376 quindi ribassisti; sul seme sono "corti" di - 58.399 contro -53.247 quindi in teoria ancora ribassisti; sul grano sono "lunghi" di + 3.557 contro - 246. quindi sono diventati rialzisti; sulla farina sono "lunghi" di + 53.378 contro +51.326 quindi rialzisti;sull'olio sono "corti" di - 90.211 contro - 85.365 quindi ribassisti.

La situazione di mercato è abbastanza in stallo per il comparto soya per cui chi si trovasse nella necessità di effettuare ricoperture è opportuno che valuti in prima battuta sulla base dei propri costi di trasformazione anziché ipotizzare altri ribassi che al momento sono improbabili. (le coperture sono a prezzi accettabili e attenzione al cambio €-Dollaro)

Per il mercato interno porre particolare attenzione alla farina di Soia: Venezia normale 44% 330€ tonn. e proteica 340€ tonn. mentre a Ravenna normale 44% 336€ tonn e proteica 342,50€ tonn. La farina di soya convenzionale ogm free veniva proposta a 379€ partenza luoghi di produzione da ottobre 18 a settembre 19.
In breve sintesi i segnali non mostrano un mercato che si sia posizionato sul fondo.

Indicatori internazionali 24 luglio 2018


l'Indice dei noli è risalito sino a 1689 punti, il petrolio è ridisceso a 68,00$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,17129

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(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Editoriale: - "Tutta colpa di Alfredo" - Lattiero caseari. Prosegue la risalita del Parmigiano Reggiano. Burro in fase calante. - Pomodoro - i dati di inizio campagna. In calo le superfici - Cereali e dintorni. USA e Cina cercano nuove reazioni commerciali. - UE: previsioni di lieve crescita per la produzione di carne bovina -
SOMMARIO Anno 17 - n° 29 22 luglio 2018
1.1 editoriale
"Tutta colpa di Alfredo"
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Prosegue la risalita del Parmigiano Reggiano. Burro in fase calante.
3.1 norme e tributi La sospensione del processo tributario
3.2 pomodoro Pomodoro - i dati di inizio campagna. In calo le superfici
4.1 ambiente BONIFICA PARMENSE: IN 45 GIORNI REALIZZATO IL NUOVO POZZO DEL TORRANO
5.1 vino eventi La Grande Festa del Vino 11^ edizione 22 - 23 Settembre 2018 | Vini da 19 Paesi del Mondo
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Usa e Cina potrebbero raggiungere un accordo a breve.
7.1 PO grande MAB UNESCO "PO Grande" - il MAB UNESCO sempre più vicino
7.2 agricoltura ferrara Agricoltura Ferrara. Partecipanza agraria Cento, Pettazzoni (M5s): "quando nuove elezioni?""
8.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. USA e Cina cercano nuove reazioni commerciali.
9.1 carne bovina UE: previsioni di lieve crescita per la produzione di carne bovina
10.1 Crisi Ferrarini Crisi Ferrarini. Ultima chance il 2 agosto al tavolo governativo
11.1promozioni "vino" e partners
12.1 promozioni "birra" e partners
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Calano le superfici di pomodoro da industria del Nord Italia Si coltivano 35.099 ettari: -4,4% rispetto al 2017 e -5% sul contrattato di inizio campagna. Stabile la produzione bio che si attesta a 2.365 ettari, pari al 6,8% del totale

Calano le superfici coltivate a pomodoro da industria del Nord Italia. Sono 35.099 gli ettari coltivati per la campagna 2018 che vede iniziare la fase di trasformazione della materia prima negli stabilimenti proprio in questi giorni.
Il dato raccolto dall'OI Pomodoro da industria del Nord Italia mette in evidenza una contrazione del -4,4% rispetto alla campagna 2017 ed un calo del -5% rispetto a quanto contrattato ad inizio campagna.

Questi valori – sulla base della resa media di 69,08 tonnellate per ettaro dell'ultimo quinquennio (2013-2017) del territorio dell'OI - permettono di stimare una produzione di circa 2,4 milioni di tonnellate di pomodoro trasformato per la campagna 2018, in significativo calo rispetto allo scorso anno.
Si consolida la quota di pomodoro da industria biologico che riguarda 2.365 ettari (55 ettari in più dello scorso anno) e rappresenta il 6,8% del totale.

La ripartizione territoriale delle superfici

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L'Emilia-Romagna si conferma la regione con la quota più consistente di superfici coltivate a pomodoro da industria pari a 24.140 ettari, seguita da Lombardia (7.307), Piemonte (2.049) e Veneto (1.406).
Questa la ripartizione nelle principali province contraddistinte dalla presenza della coltivazione del pomodoro da industria: Piacenza: 9.962 ettari; Ferrara: 5.703; Parma: 4.293; Mantova: 3.775; Cremona: 2.073; Ravenna 2.019; Alessandria: 1.856; Reggio Emilia: 1004; Modena: 763, Verona 727 e Rovigo 564. Seguono altre province con valori più contenuti.

Rabboni: "In linea alle esigenze del mercato"

"Si confermano – commenta il presidente dell'OI Pomodoro da industria Tiberio Rabboni - le aspettative di una diminuzione della produzione di pomodoro da industria in linea con quelle che sono le attuali esigenze di mercato. L'obiettivo della filiera del Nord Italia resta quello di un'adeguata valorizzazione di una produzione sostenibile e di qualità. Per farlo useremo al meglio gli strumenti a nostra disposizione quali l'introduzione dell'obbligo di origine in etichetta e valuteremo le opportunità offerte dal programma Made Green in Italy promosso dal ministero dell'Ambiente con il quale si incentivano modelli sostenibili di produzione e, in particolare, la riduzione degli impatti ambientali che questi generano durante il loro ciclo di vita".

GRAFICO: la ripartizione delle superfici per provincia.

In un'interrogazione il consigliere sollecita l'intervento della Regione, dato che nel 2019 l'Ente dovrà provvedere alla tradizionale divisione ventennale dei terreni
La situazione della Partecipanza Agraria di Cento, nel ferrarese, ente millenario commissariato dalla Regione nel gennaio scorso in seguito alla mancata approvazione del bilancio di previsione per l'anno 2018, è al centro di un'interrogazione presentata da Marco Pettazzoni (Ln), che chiede all'esecutivo regionale di chiarire i tempi di approvazione definitiva del bilancio previsionale e di indizione delle elezioni per il rinnovo degli organi dell'ente.

A oggi – scrive il consigliere nell'atto ispettivo – non si ha notizia di quando sarà approvato in via definitiva il bilancio di previsione del 2018, nonostante sia stato pubblicato nell'Albo pretorio del Comune, né di quando saranno indette le elezioni per il rinnovo degli organi dell'ente. Il rinnovo degli organi della Partecipanza – evidenzia il leghista – è considerato dagli assegnatari dei terreni l'adempimento più importante, in quanto nel 2019 si dovrà provvedere alla tradizionale Riassegnazione o divisione ventennale dei terreni.

Da qui l'iniziativa di Pettazzoni, che chiede alla Giunta regionale "se intenda accelerare i tempi per la definizione delle circa 840 aree cortilive di pertinenza della Partecipanza, atto propedeutico alla divisione dei terreni, eventualmente variandone la nomenclatura, ad esempio equiparandola alla definizione giuridica di diritto di superficie". Infine, domanda "se sia stata ipotizzata una data per l'indizione delle nuove elezioni che tenga conto della data ravvicinata della divisione dei terreni prevista nel 2019 nonché della necessità di rinnovare i contratti di affitto scaduti nel settembre 2017 e di avere assegnazioni definitive per richiedere il rinnovo dei contributi assegnati dalla politica agricola comunitaria (Pac)".

(Luca Govoni - Comunicato n. 81301 Bologna 19/07/2018)

(Foto di Partecipanza Agraria Cento - la divisione 1979)

Il mercato, per quanto riguarda il comparto soya, sembra proprio sul fondo; quello che non hanno ritirato gli acquirenti Cinesi è stato acquistato da altri stati che hanno approfittato del netto ribasso registrato dal comparto. Gli Usa cercano accordi commerciali con altri partner, così come sta facendo la Cina stessa.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 20 luglio 2018 -
L'attenzione, oltre alla soia, deve essere orientata anche al comparto grano che, quando s'infiammerà, sarà da traino per tutto il mercato:

"Le notizie in giro per il mondo non sono positive: pertanto, l'Euronext/Matif si è apprezzato del 1% ieri (il settembre è passato da 184 del 9/7 a 188 di ieri) e il grano francese vale euro 190 contro 184 del 9/7. Anche il grano 12,5 proteine dal Mar Nero per il settembre è passato da dollari 205 del 3/7 a 215 di ieri " (Pellati).
Il telematico delle 8,40 di venerdi 20 luglio registrava aumenti in tutti i comparti.

La situazione di mercato è abbastanza in stallo per il comparto soya e chi fosse nelle necessità di effettuare ricoperture valuti sui propri costi di trasformazione anziché ipotizzare altri ribassi che, al momento, sono improbabili. Da porre attenzione, ovviamente, alle oscillazioni del tasso di cambio €-Dollaro.

Nel mercato interno: mais in lieve calo, pressato come è dalla grande quantità di grano declassato ad uso foraggero e dalla prossima campagna ormai vicina, orzo carissimo si cerca merce pesante che ormai supera i 200€ tonnellata, grano nella peggiore condizioni ipotizzabili tra qualità e prezzo resta nel limbo della confusione.

Proteici più tenuti sia sul caricabile che sul medio-lungo termine. Le quotazioni di giovedi 19/7/18: le più aggressive erano al porto di Venezia: caricabile 351€ tonn. per la 44% e 361€ per la proteica, un € in meno sino a dicembre 18 mentre il 2019 veniva proposto a 332€ e 342€. Girasole proteico 240€ caricabile, Farina di Colza tra i 245€ e i 250€ in base ai luoghi di carico e di produzione, scarseggia il Panello di lino. La farina di soya convenzionale ogm free veniva proposta a 380€ partenza luoghi di produzione da ottobre 18 a settembre 19. Cereali: il grano al porto 190€ tonn caricabile, merce molto bella. Il mais caricabile, sia a Ravenna che Venezia, 180€ mentre per il nuovo raccolto da novembre 18 a marzo 19 177€ e sino a giugno a 179€ stessi valori anche sugli stessi periodi 2018-2020.

Per il settore delle bioenergie, la crusca è sempre sulla rampa di lancio se dovessero ripartire le esportazioni di pellet, che al momento sta frenando la salita della farina. Scarseggiano vari prodotti e il mais tossinato non solo è introvabile ma proibitivo nel prezzo (175€ reso zona mantova).

Attenzione alle difficoltà solite del mese di agosto dovute essenzialmente a: carenza di mezzi e personale, divieti di circolazione, chiusure di fabbriche e silos che già stanno creando problemi su alcune merci di derivazione agroindustriale.

Indicatori internazionali 20 luglio 2018


l'Indice dei noli è risalito sino a 1688 punti, il petrolio è a 68-70,00$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,16555

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Roma, 13 luglio 2018 - Produzione di carne bovina dovrebbe segnare un lieve incremento (+0,5%) nel 2018 grazie alle macellazioni di capi più pesanti e di giovani femmine non riutilizzate per la rimonta nella filiera del latte. Questo il quadro che emerge dalle analisi della Commissione europea sulla situazione dei mercati agricoli nell'estate 2018 per quanto riguarda la carne bovina. Gli ultimi dati (dicembre 2017) sulle consistenze bovine confermano la lieve contrazione (-1%) della mandria europea nel 2017. La decrescita della mandria è interamente da ascriversi ai vecchi paesi EU (EU-15), mentre sono ancora in espansione nella maggior parte dei 13 nuovi Paesi EU (EU-N13).

I dati analizzati dalla DG Agricoltura della Commissione nel report evidenziano che la mandria da latte si è ridotta di circa l'1%, in seguito alla ristrutturazione degli allevamenti in alcuni Paesi Membri, soprattutto Paesi Bassi. La mandria da carne resta invece stabile, malgrado le flessioni in Francia, Belgio e Irlanda.
A fronte della riduzione della mandria nel 2017, la produzione netta di carne bovina nel primo trimestre 2018 cresce del 2% rispetto all'analogo periodo dello scorso anno. La produzione cresce sia nell'UE-15 (+1,7%) che nell'EU-N13 (+4,8%). La gran parte dell'incremento di capi macellati è da attribuire al maggior numero di vitelloni e manze; accompagnato anche da un generalizzato aumento del peso medio dei capi macellati.

Le macellazioni di vitelli e vitelle restano modeste. Il legame tra il mercato del latte e quello della carne resta molto stretto tanto che i due terzi della produzione di carne bovina deriva da mandria da latte. Una buona parte dell'offerta attuale è infatti rappresentata da giovani femmine non riutilizzate per la rimonta nel circuito della produzione del latte. Conseguentemente si prevede per il 2018 un lieve incremento (+ 0,5%) della produzione di carne. Nello specifico si ipotizza che l'incremento di produzione in alcuni paesi con ruolo consolidato nella produzione di carne come Italia, Francia, UK e Austria, affiancata da quella in paesi dell'est Europa (soprattutto Polonia) potrà compensare le contrazioni in altri Stati Membri (Paesi Bassi, Romania, Germania, Belgio).

 

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Secondo i dati della Commissione, le esportazioni di bovini vivi nel primo quadrimestre 2018 sono aumentate del 13% rispetto all'analogo periodo del 2017.
I Paesi chiave sono sempre concentrati nell'area del Mediterraneo. La Turchia, nel 2017, ha assorbito da sola un terzo delle esportazioni di animali vivi e rimane nel primo frangente del 2018 il principale cliente dell'Ue. Le esportazioni di carni bovine crescono oltre che verso la Turchia anche verso Israele, ma si riducono in maniera evidente verso Hong Kong (-7%) e soprattutto verso Bosnia ed Erzegovina (-17%), pur rimanendo questi tra i primi tre clienti europei. Intanto i maggiori produttori mondiali (Brasile, U.S. e Argentina) stanno incrementando le esportazioni, rifornendo anche quelli che erano mercati tradizionali europei (Hong Kong, Svizzera e Filippine). Le previsioni di export per il 2018 in ambito europeo sono quindi - secondo i dati della Commissione - per una flessione del 6% con possibilità di miglioramento derivanti solo dall'evolversi degli acquisti da parte di Turchia e Israele.

La flessione delle importazioni registrata nel 2017 subisce invece una battuta d'arresto nel primo quadrimestre 2018. Le importazioni in questo primo periodo dell'anno sono anzi in notevole incremento, ma si tratta probabilmente solamente di un nuovo sistema di gestione delle quote tariffarie (TRQ) che prevede l'assegnazione per ordine di richiesta e comporta quindi una concentrazione degli invii nella prima parte dell'anno. Secondo quanto riportato dalla Commissione gli incrementi delle importazioni nel 2018 potrebbero attestarsi nel complesso a +8% rispetto al 2017. Principali attori della dinamica espansiva saranno i Paesi del Sud America, favoriti anche dai prezzi in flessione. Le maggiori importazioni comporteranno pressione sull'offerta europea che si tradurrà probabilmente anche in effetti contenitivi dei prezzi medi.
Roma Ismea 13 luglio 2018

Scende il latte spot, tranne lo scremato estero che resta inalterato, risalita del Parmigiano Reggiano mentre il burro è in fase calante. Ridimensionamento per il Grana Padano.

di Virgilio Parma 17 luglio 2018 -

LATTE SPOT Sotto i 40€ il latte spot nazionale. Ancora una settimana all'insegna del ridimensionamento per il prezzo dello spot nazionale (38,66-39,69 €/100 litri di latte). In discesa anche il latte intero spot estero (37,12-38,15€/100 litri), mentre rimane inalterato il prezzo de latte scremato spot estero (11,39-12,42€/100 litri).

BURRO E PANNA Burro in fase calante per la Quarta settimana consecutiva. Altri 12 centesimi lasciati alla borsa milanese. Segnali sempre più decisi per la retrocessione del prezzo del burro. Ben 20 centesimi ceduti alla piazza di Milano. Si mantiene ancora stabile la crema a uso alimentare l'ombra della Madonnina e altrettanto vale per la panna quotata alla borsa di Verona. Persi altri 20 centesimi dallo zangolato emiliano (-5,97%) con una prospettiva di perdere altri 12 centesimi il prossimo venerdì, se dovesse seguire, come è presumibile, le indicazioni pervenute dalla borsa reggiano odierna.

Borsa di Milano 16 luglio 2018:
BURRO CEE: 5,25 €/Kg (-)
BURRO CENTRIFUGA: 5,50 €/Kg. (-)
BURRO PASTORIZZATO: 3,63 €/Kg. (-)
BURRO ZANGOLATO: 3,43 €/Kg. (-)
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 2,64 €/Kg. (=)
MARGARINA Giugno 2018: 0,97 -1,03€/kg (=)

Borsa Verona 16 luglio 2018: (=)
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 2,55-2,65€/Kg. (=)

Borsa di Parma 13 luglio 2018 (-)
BURRO ZANGOLATO: 3,15 €/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 17 luglio 2017 (-)
BURRO ZANGOLATO: 3,03 - 3,03 €/kg.

GRANA PADANO 16/7/2018 - Ancora una leggera flessione per i listini del Grana Padano DOP (-5 cent).
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 6,10 - 6,20 €/Kg. (-)
- Grana Padano 15 mesi di stagionatura e oltre: 6,85 - 7,40 €/Kg. (-)
- Fuori sale 60-90 gg: 4,95-5,25€/Kg. (-)

PARMIGIANO REGGIANO 13/7/2018 In sensibile risalita le quotazioni del Parmigiano Reggiano. non quotato il 12 mesi nell'ultima seduta mentre le altre referenze hanno tutte guadagnato.
-Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 9,80-10,10 €/Kg. (N.Q.)
-Parmigiano Reggiano 18 mesi di stagionatura 10,45 - 10,90 €/Kg. (+)
-Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 11,20 - 11,70 €/Kg. (+)
-Parmigiano Reggiano 30 mesi di stagionatura e oltre: 12,20 - 12,60 €/Kg. (+)

 

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Le operazioni di raccolta stanno per concludersi e i prezzi delle materie prime nazionali stanno raggiungendo la quotazione più congrua.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 17 luglio 2018 -
Le operazioni di raccolta stanno per concludersi e i prezzi delle materie prime nazionali stanno raggiungendo la quotazione più congrua. Si rafforzano le quotazioni del frumento tenero e dell'orzo mentre per il duro si confermano i problemi connessi alla qualità.

Voci positive stanno invece attraversando i continenti e in particolare "Citibank ha sostenuto che ci sarà una rinegoziazione se non addirittura la fine della guerra commerciale tra USA e Cina prima delle elezioni di metà mandato di novembre" inducendo il mercato a reagire di conseguenza: il mercato ha reagito di conseguenza:

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Il telematico stamane alle 8,09 registrava aumenti in tutti i comparti.

Sintesi sul mercato interno: mais fermo, orzo carissimo si cerca merce pesante che potrebbe arrivare a superare a breve i 200€ tonnellata, grano nella peggiore delle confusioni qualitative e di prezzo, e il triticale quest'anno rischia di essere un ottimo cereale biscottiero. Proteici più tenuti sia sul caricabile che medio lungo termine (forse giovedì e venerdì scorso si è toccato il fondo del mercato)

Per il settore delle bioenergie la crusca rischia di ripartire, se ripartiranno le esportazioni di pellet che al momento sta frenando la salita della farina.
Attenzione alle difficoltà più ricorrenti nel mese di agosto: carenza di mezzi e personale, divieti di circolazione, chiusure di fabbriche e silos.

Indicatori internazionali 17 luglio 2018


l'Indice dei noli è risalito sino a 1666 punti, il petrolio è ridisceso a 68,00$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,17112

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Editoriale: - ONG e migranti, qualcosa non torna.- Discesa per il burro e il Grana Padano. Tengono le panne e il Parmigiano. - Listeria nei surgelati, domenica di allerte per il Ministero della salute - Grandinate e fenomeni sempre più estremi. - Cereali penalizzati dal meteo (-20%) -
SOMMARIO Anno 17 - n° 28 15 luglio 2018
1.1 editoriale
ONG e migranti, qualcosa non torna.
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Discesa per il burro e il Grana Padano. Tengono le panne e il Parmigiano.
3.1 salute e benessere Listeria nei surgelati, domenica di allerte per il Ministero della salute
3.2 educazione - ONAF Come diventare assaggiatore di Formaggi? L'11 settembre prenderà il via il corso all'ONAF.
4.1 ambiente Presentato a Palazzo Giordani l Contratto di Fiume Parma - Baganza
5.1 ambiente Grandinate e fenomeni sempre più estremi.
5.2 ambiente Rifiuti. A Parma IREN vorrebbe passare da 130 a 190.000 tonnellate. Bertani (M5S) chiede intervento della Giunta Regionale
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati ancora fortemente instabili
7.1 cereali emilia Cereali penalizzati dal meteo (-20%)
7.2 lavoro e voucher Voucher in agricoltura, Cisl: "Altro che dignità, legalizzano caporalato"
8.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Effetto grano sul comparto soia
9.1 ambiente Fenomeni meteo sempre più estremi, dalle ultime grandinate danni importanti soprattutto ai vigneti della pedecollina
10.1promozioni "vino" e partners
11.1 promozioni "birra" e partners

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L'ONAF Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Formaggio, comunica che martedì 11 settembre prenderà il via il corso di primo livello per diventare assaggiatore di Formaggi. Il corso finirà il 20 novembre 2018, le lezioni si terranno dalle 20,30 alle 22,30 presso il Ristorante Il Rigoletto a Bianconese di Fontevivo (PR).

La finalità del corso sarà quella di introdurre i partecipanti nel "gustoso mondo dell'arte casearia" e farne degli esperti della degustazione di qualità. L'Iniziativa vede la collaborazione di negozi, caseifici ed altre realtà del settore per creare specializzazione.

Per i corsisti si tratta di un'occasione per arrivare a conoscere i formaggi sotto l'aspetto organolettico, attraverso l'approfondimento della cultura nell'ambito dell'arte casearia e del latte destinato alla caseificazione e all'uso appropriato dei sensi che riguardano: vista, olfatto, gusto, tatto, udito.
L'Italia vanta oltre 50 formaggi DOP, Denominazione d'Origine Protetta, le cui produzioni si richiamano agli usi e costumi tramandati da centinaia di anni senza modifiche sostanziali.
A tenere le lezioni saranno professori ed esperti docenti. Al termine delle lezioni verrà rilasciato un attestato sulla base dell'esito di alcuni test, ai quali i partecipanti dovranno rispondere, e l'iscrizione nell'Albo degli Assaggiatori ONAF. Per informazioni chiedere al delegato ONAF di Parma Giacomo Toscani cell. 3382902374 e visitare il sito www.onaf.it sotto la voce corsi.

Informazioni in Breve:
Data Inizio: 11 settembre
Data Fine: 20 novembre
Orario Inizio Lezioni: ore 20,30
Orario Fine Lezioni: ore 22,30
Sede del Corso: Ristorante Il Rigoletto a Bianconese di Fontevivo
Per info e iscrizione: www.onaf.it  sotto la voce corsi
Telefono: 3382902370 Delegato ONAF Giacomo Toscani

 

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Domenica, 15 Luglio 2018 06:56

Cereali penalizzati dal meteo (-20%)

"Cereali penalizzati dal meteo (-20%), ed i mercati non danno una mano ai produttori". Considerazioni di fine campagna di Valeria Villani, coordinatrice provinciale dei giovani di Agia-Cia di RE ed impegnata nel settore cerealicolo.

Reggio Emilia 13 luglio 2018 - La campagna di raccolta dei cereali a semina autunnale, conclusa in gran parte della provincia di Reggio con esclusione della montagna, che tuttavia rappresenta meno del 5% della superficie investita: "E' stata penalizzata dall'andamento meteo spesso piovoso, ed i mercati nonostante un notevole calo delle quantità prodotte, non stanno dando una mano ai produttori; le quotazioni infatti sono in linea con l'annata scorsa".

Sono le considerazioni di fine campagna di Valeria Villani, coordinatrice dei giovani di Agia-Cia di Reggio Emilia ed impegnata con la famiglia in un'importante azienda cerealicola con sede a Gualtieri.

"Dal punto di vista delle quantità prodotte – segnala – c'è un calo generalizzato intorno al 20% rispetto allo scorso anno, quando già la siccità aveva comportato un calo del 3%. Per quanto riguarda il tenero, possiamo stimare rese sui 57/q.li per ettaro, contro gli 80 dell'anno prima. Per quanto riguarda gli utilizzi, abbiamo molto proteico che ha tenuto ottimamente, pur con il calo in quantità, c'è carenza invece di misto rosso, nei grani da seme molto risulta declassato, da inviare quindi alla macinazione, con perdita delle relative premialità".
"Sul piano della qualità abbiamo registrato grosse differenze, nei rossi ad esempio la forbice qualitativa va da peso specifico 70 fino ad 84. Problemi maggiori di qualità si registrano nel grano duro, dove tra l'altro il declassamento ad uso zootecnico si scontra col fatto che tale uso è limitato al pollame".
"Come considerazione generale – aggiunge Valeria – possiamo dire che chi ha fatto meglio ha seguito bene le necessarie pratiche agronomiche, con risultati quali/quantitativi discreti".
"I prezzi – è la considerazione finale – sono in linea con lo scorso anno, ma non consentono ancora il pareggio dei costi (per il tenero siamo sui 17/18 € per q.le, mentre si dovrebbe arrivare almeno a 20). Ad influenzare i risultati economici della campagna saranno ora i prezzi internazionali, in particolare l'andamento della campagna dei nostri vicini: Austria e Germania".

Le superfici seminate in provincia di Reggio a cereali autunno/vernini si avvicinano ai 10mila ettari per il frumento tenero, mentre sono intorno ai mille le superfici a grano duro e quelle ad orzo.

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Ormai il problema dazi sembra possa aver dato forse quello che poteva dare. Prezzi accettabili per il mercato al consumo che però spera sempre in valori più bassi

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 13 luglio 2018 -
Ieri sera stime USDA in fase discendente per il comparto soya e rialziste per il comparto cereali ma alla fine il mercato ha così chiuso:

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da ciò si deduce quindi che l'effetto grano ha influenzato anche il comparto soia.

Ormai il problema dazi sembra possa aver dato forse quello che poteva dare, e ieri correvano voci che il Brasile potesse acquistare in Usa per poi trasferire e rivendere alla Cina bypassando il problema impositivo statunitense.

Il telematico di questa mattina (13/7/2018 - 8,30) registra cali contenuti per il comparto soia e mais e aumenti per il grano.

Ieri (12/7) il 2019 veniva proposto a Venezia a 331€ per la farina di soya 44%, e 341€ per la proteica, mentre la farina di soya 44% convenzionale ogm free veniva trattata da ottobre 18 a settembre 19 a 380€ partenza Verona.

Prezzi accettabili per il mercato al consumo che però spera sempre in valori più bassi che difficilmente potranno arrivare. Ciononostante certezze in questo campo non esistono e la valutazione all'acquisto corre sul filo delle ricoperture in base ai consumi e ai valori di trasformazione zootecnica.

Per i cereali sono state fatte ricoperture sul porto di Ravenna novembre 18/giugno 19 e novembre 19/giugno 2020 a 180€. Ben tenuto l'orzo, grano di base è invece nella confusione più totale causa la qualità e il Don e il mercato ha una forbice molto elevata da 165€ arrivo a 185.

Per il settore delle bioenergie forse varrebbe la pena fare un po' di scorta di crusca che potrebbe ben presto riprendere quota. Disponibili anche i residui della lavorazione del mais dolce.

Indicatori internazionali 12 luglio 2018 


l'Indice dei noli è risalito sino a 1632 punti, il petrolio è a 70,00$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,16536


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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Decisa flessione per il burro, mentre la panna e la crema tengono. Stabile anche il "Parmigiano" mentre è in arretramento il prezzo del Grana Padano DOP

di Virgilio Parma 10 luglio 2018 -

LATTE SPOT Si conferma la fase discendente del latte spot, parallelamente alla curva della campagna lattiera precedente. Il latte spot nazionale ha ceduto il -1,92% collocandosi tra 38,66 e e 40,21 €/100 litri di latte. Anche il prezzo del latte intero pastorizzato estero spot, provenienza Germania retrocede e si posiziona tra 37,63-38,66 €/100 litri latte.
Mantiene, anche nella 28esima settimana, una tendenza più marcata la flessione del latte scremato pastorizzato spot estero provenienza Germania (-4,17% - 11,39-12,42€/100 litri).

BURRO E PANNA Segnali sempre più decisi per la retrocessione del prezzo del burro. Ben 20 centesimi ceduti alla piazza di Milano. Stabile la crema a uso alimentare e anche la panna quotata alla borsa di Verona. Quasi 20 centesimi persi anche dallo zangolato emiliano (-5,10%).

Borsa di Milano 9 luglio 2018:
BURRO CEE: 5,37 €/Kg (-)
BURRO CENTRIFUGA: 5,62 €/Kg. (-)
BURRO PASTORIZZATO: 3,75 €/Kg. (-)
BURRO ZANGOLATO: 3,55 €/Kg. (-)
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 2,64 €/Kg. (=)
MARGARINA Giugno 2018: 0,97 -1,03€/kg (=)

Borsa Verona 9 luglio 2018: (=)
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 2,55-2,65€/Kg. (-)

Borsa di Parma 06 luglio 2018 (-)
BURRO ZANGOLATO: 3,35 €/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 6 luglio 2017 (-)
BURRO ZANGOLATO: 3,53 - 3,53 €/kg.

GRANA PADANO 09/7/2018 - Nuova leggera flessione per i listini del Grana Padano DOP (-5 cent).
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 6,15 - 6,25 €/Kg. (-)
- Grana Padano 15 mesi di stagionatura e oltre: 6,90 - 7,45 €/Kg. (-)
- Fuori sale 60-90 gg: 5,00-5,30€/Kg. (-)

PARMIGIANO REGGIANO 06/7/2018 Segnali di rinnovata stabilità per il Parmigiano Reggiano, dopo l'accenno di ripresa della settimana scorsa, relativamente alle due più preziose categorie.
-Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 9,80-10,10 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 18 mesi di stagionatura 10,40 - 10,85 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 11,60 - 11,55 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 30 mesi di stagionatura e oltre: 12,00 - 12,30 €/Kg. (=)

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La raccolta dei frumenti teneri e duri è ancora in corso nelle zone interne del Centro-Nord. I prezzi sono simili alla chiusura della campagna scorsa relativamente al frumento duro mentre un po' più bassi per il tenero. Continuano a calare mais e soia e l'orzo invece è in aumento.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 09 luglio 2018 -
Venerdì scorso il mercato ha chiuso in forte aumento in quanto sono state effettuate diverse ricoperture. Il mercato era sceso in modo sensibile, di fronte al fatto che le sanzioni fossero in essere. Chi aveva venduto prima ha ben pensato di ricoprirsi con ampi margini di guadagno.

Chiusure di venerdi sera:

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Il telematico delle ore 9,10 di lunedi 9/7:
SEMI Lug -6,4 Ago -9,50 Sett -9,0
FARINA Lug -3,3 Ago -2,90 Sett -2,7
OLIO Lug 0 Ago -0,03 Sett 0
GRANO Lug -3,2 Sett - 8,6 Dic -7,4
CORN Lug -3,2 Sett -3,6 Dic -4

La guerra commerciale è appena iniziata, occorrerà attendere la decisione della Cina se ritirerà o stornerà i 3 milioni di tonnellate già prenotati. Questo potrebbe avere influenze sull'Usda di giovedì prossimo, intanto AgriCensus parla di una cancellazione in essere da parte Cinese di 432,000 tonnellate di seme di soya.

Troppo presto per ipotizzare dei prezzi, che comunque saranno più alti di quelli di venerdì, troppo presto anche per fare previsioni. Comunque prima dell'impennata di venerdì solo pochi hanno effettuato ricoperture sul "fondo del mercato".

I giochi sono ancora tutti aperti e intanto in Brasile il seme ha raggiunto gli stessi valori del mercato USA, a conferma di quanto più volte ribadito che i mercati sono un sistema di vasi comunicanti.

Per il settore delle bioenergie potrebbe essere l'ultima occasione per acquistare la crusca prima di una probabile ripartenza.

Indicatori internazionali 09 luglio 2018


l'Indice dei noli è risalito sino a 1622 punti, il petrolio è a 74,00$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,17651


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venerdi 6 luglio 2018

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Editoriale: - L'ultima zampata di Marchionne? - Cede il latte e anche il burro. Positivi segnali per il "Parmigiano" - Farm Run 2018 - un successo da incorniciare e di buon auspicio per 2019!- Farm Run 2018 - un successo da incorniciare e di buon auspicio per 2019! - Cereali e dintorni. Il raccolto nazionale è entrato nella fase clou. -
SOMMARIO
Anno 17 - n° 27 08 luglio 2018
1.1 editoriale
L'ultima zampata di Marchionne?
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Cede il latte e anche il burro. Positivi segnali per il "Parmigiano".
3.1 vino eventi Vinitaly a New York. Vini italiani nel mondo: +4,4% Gli USA restano il primo mercato.
3.2 ambiente - contratto di fiume Il contratto di fiume Parma – Baganza
4.1 sport e natura Farm Run 2018 - un successo da incorniciare e di buon auspicio per 2019!
5.1 PO - sicurezza degli argini Argini del PO: una priorità per il Paese
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Il raccolto nazionale è entrato nella fase clou.
7.1 XTractor - sud africa Xtractor, si conclude la seconda edizione in Sudafrica .
8.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Il giorno dei dazi.
9.1 ambiente Il contratto di fiume Parma – Baganza
10.1promozioni "vino" e partners
11.1 promozioni "birra" e partners

 

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La carovana dei trattori McCormick, dopo la prima avventurosa spedizione in Australia, ha attraversato il Sudafrica, un viaggio slow di quasi ottomila kilometri percorsi a non più di 50 km/h su pneumatici BKT.

Fabbrico 6 luglio 2018 - Xtractor Sudafrica, prodotto da ID-ENTITY, è stato seguito da oltre 3 milioni di utenti online e ha anche permesso, grazie alla collaborazione con Amref, la realizzazione di un grande orto per la comunità di Ephraim Mogale e di un campo da calcio nel sobborgo di Sebokeng, nella cintura periferica di Johannesburg
Quarantanove giorni dopo la partenza il 3 aprile da Cape Town, la spedizione di Xtractor è riuscita nell'impresa di girare in lungo e in largo il Sudafrica in sella a quattro trattori McCormick Serie X8 ed X7 gommati BKT Tires, alla scoperta della natura più selvaggia e per portare un messaggio di amicizia e umanità.

Il docu-reality ideato e diretto da Roberto Pinnelli e Luca Noris e prodotto da ID-ENTITY, uno dei Gruppi leader in Europa nella creazione, produzione e gestione di contenuti e servizi di comunicazione digitale, è giunto al termine della sua avventura, a Pretoria il 20 maggio scorso.

La carovana di trattori ha percorso quasi ottomila chilometri in condizioni spesso avverse, attraverso territori desertici, oltrepassando la savana con i suoi magnifici animali, lungo la costa e oltre le imponenti e lussureggianti montagne del drago, sempre accompagnata da un grande seguito sui social. Tre milioni di persone hanno seguito le avventure dei trattori di Xtractor con le oltre 50 video-pillole postate su Facebook e Youtube e "assaporato" i colori e le bellezze del Sudafrica attraverso le mille e più foto, caricate sui canali Facebook e Instagram.

Oltre all'obiettivo di portare a termine il viaggio-avventura, la spedizione ha voluto dare un contributo solidale alla comunità sudafricana. Grazie alla collaborazione con Amref, McCormick Tractors, BKT Tires, GETAC, Fcf Forniture Cine Foto e Motorola Solutions Italia, Xtractor è riuscita, infatti, a realizzare i due progetti umanitari che si era prefissata: arare un grande campo per la comunità di Ephraim Mogale, dove Amref è presente con un ambulatorio mamma-bambino, e spianare un terreno nel sobborgo di Sebokeng, nella cintura periferica di Johannesburg, per dare agli oltre mille studenti del complesso scolastico di Khutlo Tharo un campo da calcio dove giocare e fare attività fisica. Due occasioni di grande festa con ragazzi e ragazze sudafricani, che hanno così avuto la possibilità di entrare in contatto con la cultura italiana, oltre a ricevere in regalo palloni da calcio e tanti altri gadget donati da BKT.

In più gli abitanti di Ephraim Mogale e tutto il personale medico potranno mettere a frutto le 5mila piantine di pomodori, cipolle, spinaci, barbabietole e peperoni offerte dalla spedizione per dare avvio alla coltivazione del grande orto, che soltanto mezzi potenti come i trattori di Xtractor poteva realizzare. Questa comunità povera di braccianti, perlopiù immigrati da altri Paesi africani, aspettava da circa vent'anni i fondi per il dissodamento del terreno da semina.

Per arrivare alla meta il viaggio è stato tanto lungo quanto mozzafiato. Guidati dai volontari dell'Arma dei Carabinieri ad una velocità di punta di 50 km/h, gli esploratori hanno attraversato il deserto del Kalahari, si sono avventurati dentro l'immenso parco nazionale del Kruger, hanno avvistato bufali ed elefanti ma anche leopardi, leoni e i rari rinoceronti (i cosiddetti Big5), oltre a tantissime specie di uccelli e di altri animali. Nella savana del Kruger i trattori di Xtractor sono stati circondati da un branco di "affettuosi" leoni e hanno subito la carica di un elefante, prima di attraversare il KwaZulu-Natal, il regno degli zulù, dove partì la lotta non violenta di Gandhi che favorì l'emanazione di molte leggi contro la discriminazione razziale della locale popolazione indiana.

La spedizione ha anche affrontato lo sterrato del Sani Pass, uno dei percorsi fuori strada più conosciuti al mondo, spingendosi fino alle montagne del Drakensberg. Un viaggio unico, al ritmo slow dei trattori, della natura e dei suoi tempi, che ha avuto un seguito d'eccezione: 15 giornalisti di diverse testate europee, dal turismo all'agricoltura e ai motori, pronti a raccontare il viaggio e le sue scoperte.

Xtractor è stato anche un viaggio nel viaggio: in una delle tappe lo chef stellato Ilario Vinciguerra si è unito alla spedizione e ha cucinato un italianissimo risotto arricchito con i sapori del Sudafrica, un piatto originale che ha rappresentato il simbolo dell'integrazione tra due culture lontane.
Per rivedere le foto e i video più significativi del docu-reality, e anche i filmati e le foto ancora inediti, che saranno postati nelle prossime settimane:

https://www.facebook.com/XtractorMcCormick/ 
https://www.instagram.com/xtractor.tv/ 
https://www.youtube.com/channel/UC_6ZlpWUKEwC_Jw0GSkucag 

E per sapere dove ci porteranno i trattori della terza edizione di Xtractor, dopo la prima spedizione in Australia e la seconda in Sudafrica, rimanete sintonizzati.

percorso_sud_africa.jpg

 

Xtractor – Around the world è un viaggio documentario in trattore, ideato e diretto da Roberto Pinnelli e Luca Noris e prodotto da ID-ENTITY, tra i Gruppi leader in Europa nella creazione, produzione e gestione di contenuti e servizi di comunicazione digitale. Una grande avventura che esplora il rapporto tra uomo e natura, promuove la solidarietà, la consapevolezza sul rispetto dell'ambiente, sull'utilizzo responsabile delle risorse e sull'importanza di una corretta nutrizione per la salute.
Xtractor – Around the world 2018 è partito da Cape Town il 3 aprile: un team di 16 persone, quattro trattori McCormick equipaggiati con pneumatici BKT e sei fuoristrada, hanno viaggiato per quasi 8.000 km tra percorsi impervi e missioni impegnative da portare a termine.
La prima edizione di Xtractor, nell'autunno del 2015, ha percorso oltre 8.500 km in un viaggio di 50 giorni alla scoperta dell'Australia e di alcune delle sue aree più inaccessibili e estreme. Il meglio del viaggio è andato in onda su DMAX – FOCUS e DMAX HD/Sky.

Argo Tractors Spa con sede a Fabbrico (Reggio Emilia) produce trattori con i marchi Landini, McCormick e Valpadana e fa parte del Gruppo industriale Argo. In poco più di 15 anni Argo Tractors Spa ha triplicato i volumi di produzione con una notevole crescita in termini di risultati concreti: un fatturato consolidato di 500 milioni di Euro, 1.800 dipendenti, 6 stabilimenti produttivi, 8 filiali commerciali nel mondo, 130 importatori esteri e 2.500 concessionarie. Dati che hanno portato i marchi Landini, McCormick e Valpadana a collocarsi in una posizione di rilievo sul mercato domestico nel settore dei trattori e a rappresentare un player di primaria importanza a livello internazionale, confermando il valore di una strategia di successo nell'ambito di una logica di gruppo.

Domenica, 08 Luglio 2018 06:48

Cereali e dintorni. Il giorno dei dazi.

Meno traumatico del previsto l'apertura dei mercati all'indomani dell'introduzione dei dazi USA / Cina. A una prima flessione ha fatto seguito un rialzo, specie per la soya, che seppur di piccola intensità, ha riacceso una speranza negli operatori.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 7 luglio 2018 -
La prima giornata dei dazi e il mercato ha chiuso come di seguito:

cereali-6lug18.png


da notare il sensibile rialzo del grano dovuto a stime che danno produzioni nella UE di 6 milioni di tonnellate in meno rispetto alle previsioni; così anche per Russia/Ucraina/Kazakistan dove il delta negativo arriverebbe a 8 milioni di tonnellate.

Quindi grano in tensione e questo potrebbe risultare da traino per tutte le commodities.
Per il comparto soya, nella primissima mattinata del 6 luglio, il telematico riportava un andamento positivo. Un rialzo non particolarmente sensibile, ma psicologicamente inaspettato.

E' certo che il mercato è sceso molto. Prendendo a riferimento il solo mese di luglio come la farina dal massimo di 406,10 dollari tonnellata è scesa a 328,20 quindi – 19,18%; il seme dal massimo di 1090 centesimi di dollaro per bushel è sceso a 835,40 quindi 23,35%. (quasi quanto i dazi), tenendo poi conto che l'origine Sud America è invece aumentata del 15-20% possiamo dedurne che i mercati si sono quasi livellati. Difficilmente la Cina potrà stornare gli acquisti già fatti o rinunciare a breve al mercato USA e questo porta a ritenere che si sia toccato il fondo.

Troppo presto per ipotizzare dei prezzi.

Per il settore delle bioenergie forse varrebbe la pena di acquistare la crusca che potrebbe ben presto riprendere quota.

Indicatori internazionali 06 luglio 2018


l'Indice dei noli è risalito sino a 1612 punti, il petrolio è a 72,00$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,17043


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ultima ora - Venerdi 6 luglio 2018

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(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Findus richiama 14 lotti di minestrone surgelato per potenziale presenza di Listeria monocytogenes. Dopo Lidl ritirati prodotti surgelati del fornitore Greenyard

Findus ha comunicato che sta conducendo un richiamo volontario, in via del tutto precauzionale, di alcuni prodotti 'Minestrone' del produttore belga GREENYARD N.V.. La decisione, è stata presa a seguito della segnalazione del fornitore Greenyard (lo stesso che oggi ha richiamato dei prodotti surgelati venduti da Lidl), della potenziale contaminazione da Listeria di una partita di fagiolini, utilizzati in minima parte all'interno dei prodotti oggetto del richiamo".

I lotti richiamati sono: Minestrone Tradizione 1 KG (lotto L7311, L7251, L7308, L7310, L7334); Minestrone Tradizione 400g (L7327, L7326, L7304 e L7303); Minestrone Leggeramente Sapori Orientali 600g (L7257, L7292, L7318, L8011) e per ultimo Minestrone Leggeramente Bontà di semi 600g (L7306). La Listeria monocytogenes può essere una causa di gravi malattie allo stomaco/intestino (listeriosi) e sintomi simili a un'infezione influenzale.

Per alcuni tipi di individui (donne incinte, bambini piccoli, anziani e soggetti immunodepressi) la malattia può degenerare in forme anche molto gravi. A causa di tale rischio per la salute, i consumatori devono prestare molta attenzione a questo richiamo e non mangiare i prodotti sopra indicati.

Findus tiene a precisare che la categoria dei prodotti oggetto del richiamo "prevede il consumo solo previa cottura, come chiaramente indicato sulle confezioni. La cottura del prodotto annulla ogni potenziale rischio per la salute", sottolinea la società.

Tutti gli altri surgelati venduti da Findus Italia, non sono interessati dal richiamo. Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", raccomanda di non consumare i prodotti con i numeri di lotto segnalati e di restituirli al punto vendita dove sono stati acquistati.

(6 luglio 2018)

Ultima iniziativa promossa da Vinitaly è la presenza al Summer Fancy Food Show, terminato ieri a New York in una cornice di entusiasmo e vera attesa per un manifesto dell'Italia nel Mondo, un evento che con il passare del tempo sta diventando sempre più catena del valore da esportazione dell'Italia nel Mondo. Nei primi 4 mesi del 2018. I vini Italiani nel Mondo registrano un + 4,4,% e gli Stati Uniti restano il primo mercato.

Di L'Equilibrista Verona, 03-07-2018 - Vinitaly ormai è un marchio di fabbrica, una macchina che si muove ad unisono e conquista consenso soprattutto all'estero. Ne sono prova la crescita proprio negli USA del vino italiano che registra un confortante + 4,4% con ben 544,7 milioni di euro, nonostante l'Euro al momento sia una moneta forte che limita lo sviluppo causa cambio sfavorevole, come riporta l'Osservatorio Vinitaly Nomisma Wine Monitor.

Il nostro Paese e le sue eccellenze territoriali rappresentano l'interlocutore privilegiato per gli USA e tanto merito va dato anche all'attività promossa da Vinitaly che mantenendo un elevato standing di formazione e presenza, ha creato un circolo virtuoso esaltato soprattutto dai 47 Italian Wine Ambassador statunitensi, formati all'interno del programma International Academy. La rete così ben coadiuvata, rappresenta ad oggi ben 7000 Buyers accreditati che dagli USA erano già intervenuti all'ultimo Vinitaly 2018 garantendo una presenza massiva anche al Fancy Food Show, svoltosi dal 30 Giugno al 2 Luglio presso il padiglione italiano in collaborazione con ICE, Federalimentare, Cibus, Tuttofood e Vinitaly in ualità di Partners ufficiali.

Ulteriore prova di concretezza, nonché visione di lungo periodo, è stata l'iniziativa definita "The extraordinary Italian Taste" che ha permesso a Vinitaly, grazie al suo Vinitaly Wine Bar, di deliziare i Buyers sia del canale TRADE che del canale HORECA di poter degustare e conoscere ben 600 vini selezionati affiancati dalla competenza del consorzio Italiano del vino. Questo perché la leva fondamentale del mercato, soprattutto quando è complesso, è la conoscenza in senso stretto e questa criticità, Vinitaly l'ha capita molto bene e gestita, tanto da investire sulla creazione di pubblico influente che possa guidare gli appassionati ed un mercato maturo per la creazione di valore che nasce da prodotti sempre più "made in Italy" e soprattutto segno distintivo di un Vinitaly sempre più incentrato sulla qualità.

La giornata appena trascorsa ha dato lustro a tre prestigiose aree del nostro Paese, esaltando le zone del Trento Doc, Sicilia Doc e Chianti Classico perché testimoni rispettivamente di eccellenza spumantistica, innovazione e tradizione. Queste chiavi di lettura saranno utili a tradurre una direzione, quella Americana, che ad oggi rappresenta il principale mercato mondiale della domanda di vino confermando come il top consumer negli Stati Uniti sia di età compresa fra i 21 ed i 35 anni in netto contrasto rispetto a quello Europeo, che si attesta su valori ben più maturi e con capacità di spesa procapite ben diverse.

La manifestazione italiana più importante del vino italiano nel Mondo ha letteralmente reinventato i suoi confini, ricreando schemi di lavoro differenti e reimpostando da zero una diffusione che diventa tecnica e sempre più specifica per esaltare palati esigenti, orientare la scelta verso la qualità e promuovere finalmente un concetto univoco fatto di vignaioli e territori grazie alla forza di un unico messaggio.

E' iniziata la fase discendente del latte spot al quale fa eco il burro. Stabile il Grana Padano DOP mentre è in risalita il "Parmigiano"

di Virgilio Parma 2 luglio 2018 -

LATTE SPOT Inizio della discesa del latte spot. Analogamente alla curva della campagna lattiera precedente, il prezzo del latte spot inizia a retrocedere. Il latte spot nazionale ha ceduto il -1,27% collocandosi tra 39,69 e e 40,72 €/100 litri di latte. Analogamente anche il prezzo del latte intero pastorizzato estero spot, provenienza Germania retrocede e si posiziona tra 38,15-39,18 €/100 litri latte).
Ben più marcata la flessione del latte scremato pastorizzato spot estero provenienza Germania (-4% - 11,90-12,94€/100 litri).

BURRO E PANNA Dopo i Primi segnali di arretramento è iniziata la fase discendente del burro. Scende anche la Crema a uso alimentare e la Panna di centrifuga veronese. In discesa tutti i valori quotati a Milano e Verona.

Borsa di Milano 2 luglio 2018:
BURRO CEE: 5,57 €/Kg (-)
BURRO CENTRIFUGA: 5,82 €/Kg. (-)
BURRO PASTORIZZATO: 3,95 €/Kg. (-)
BURRO ZANGOLATO: 3,75 €/Kg. (-)
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 2,64 €/Kg. (-)
MARGARINA Giugno 2018: 0,97 -1,03€/kg (=)

Borsa Verona 2 luglio 2018: (-)
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 2,55-2,65€/Kg. (-)

Borsa di Parma 29 giugno 2018 (-)
BURRO ZANGOLATO: 3,53 €/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 26 giugno 2017 (-)
BURRO ZANGOLATO: 3,53 - 3,53 €/kg.

GRANA PADANO 02/7/2018 - Nessuna variazione registrata nella 27esima settimana. I listini del Grana Padano DOP si mantengono perciò stabili alla borsa milanese.
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 6,20 - 6,30 €/Kg. (=)
- Grana Padano 15 mesi di stagionatura e oltre: 6,95 - 7,50 €/Kg. (=)
- Fuori sale 60-90 gg: 5,05-5,35€/Kg. (=)

PARMIGIANO REGGIANO 29/6/2018 In crescita le due maggiori stagionature del Parmigiano Reggiano che guadagnano altri 5 centesimi.
-Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 9,80-10,10 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 18 mesi di stagionatura 10,40 - 10,85 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 11,60 - 11,55 €/Kg. (+)
-Parmigiano Reggiano 30 mesi di stagionatura e oltre: 12,00 - 12,30 €/Kg. (+)

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ll raccolto italiano dei frumenti è entrato ormai nella fase centrale e i listini nazionali iniziano a rilevare i primi prezzi. Imprevedibilità sui mercati internazionali.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 02 luglio 2018 -
Il frumento tenero a Bologna si è proposto con quotazioni inferiori rispetto alla chiusura della campagna precedente, mentre per il frumento duro, almeno per quanto concerne il Sud, ha registrato prezzi in aumento. Mais e semi di soia ancora in diminuzione.

Sui mercati internazionali l'imprevedìbilità regna sovrana, venerdì i dati USDA avrebbero dovuto essere tendere al rialzo e invece:

cereali-2lug18.jpg

 

Questa mattina (ore 11,45) tutto in discreto rialzo, i motivi più disparati: i dati emessi dalla Commissione Europea sulle produzioni del grano 137 milioni di ton. contro le quasi 142 dell'annata precedente; che unita al dato della Russia e Ucraina con quasi 14 milioni di tonnellate in meno, potrebbe diventare un fattore incendiario; il fatto che il mercato sia sceso quasi quanto prevede l'imposizione dei dazi; i premi aumentati in sud America ma diminuiti nel Nord.
Certo il mercato non può solo scendere e serpeggia una certa inquietudine tra gli operatori a fronte di un mercato che è già quasi sceso della quota dei dazi e all'ipotesi di sussidi agli agricoltori.

I valori odierni ruotano a 354/364 sul disponibile agosto dicembre 352/362 e per il 2019, il primo semestre 346/356 e il secondo a 335/344 partenza porti per trasformarli in un reso occorre valutare da 10 a 15/17 € tonnellata per il Nord Italia.

Indicatori internazionali 02 luglio 2018


l'Indice dei noli è risalito sino a 1385 punti, il petrolio è a 74,00$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,16582


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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Editoriale: - Prima l'Italia! - Lattiero caseari. STOP al latte SPOT! Formaggi DOP stazionari - Farm Run - Una spettacolare festa dello sport  - Segnalata la prima infezione umana da virus Keystone -

Anno 17 - n° 26 01 luglio 2018
1.1 editoriale
Prima l'Italia!
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. STOP al latte SPOT! Formaggi DOP stazionari
3.1 conflupo - progetto life Progetto LIFE "ConfluPO". Migliora Habitat e faunistica
4.1 sport e natura Farm Run - Una spettacolare festa dello sport
5.1 sicurezza alimentare Frodi alimentari e biodiversità. Se ne è discusso da "Medici" a Montecchio Emilia.
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Prezzi ancora in flessione
7.1 Pizza e champagne Pizza e Champagne, che connubio! A ogni pizza il suo champagne.
8.1 spumanti C'è fermento in città!
9.1 salute e benessere Segnalata la prima infezione umana da virus Keystone
10.1promozioni "vino" e partners
11.1 promozioni "birra" e partners

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Domenica, 01 Luglio 2018 07:01

C'è fermento in città!

Se il fenomeno Spumante in Italia è riuscito a svincolarsi dall'idea di bollicine unicamente legato alle ricorrenze, è merito sicuramente alle Regioni Italiane nelle quali la tradizione della spumantizzazione cresce diventando motore principale dell'economia enologica. Franciacorta su tutte per capacità imprenditoriale, Trento per la sua grande tradizione, Alta Langa e Oltrepòpavese per vocazione.

da L'Equilibrista - Reggio Emilia 30 giugno 2018 -
Quattro aree produttive del nord dell'Appennino, che piano piano, hanno saputo
farsi conoscere ed imporsi come validissime alternative alla bollicina per antonomasia francese e che sempre più, sono divenute sinonimo di Aperitivo o di Bolla a Tutto Pasto, in ogni ordine e grado di rivendita del vino, sia a mescita che asporto.

Una rivoluzione che ha visto regioni, da sempre caratterizzati da grandi rossi o profumati bianchi, abbracciare a tutto tondo la tradizione del metodo classico e vedere una nuova vita, approntare nuovi mercati e magari clienti mai conquistati prima.

Il fenomeno ha preso forma, proiettando l'Italia nel Mondo delle bollicine, proprio dall'ingresso sul mercato della bolla Metodo Martinotti per la verità, a rifermentazione in autoclave quindi, a base principalmente di uve Glera, denominata Prosecco. I comuni Trevigiani di Valdobbiadene e Conegliano forgiano bollicine che hanno permesso ad ogni angolo del nostro Paese di apprezzare un vino da aperitivo più facile e conviviale, alla portata di tutte le tasche e adatto a tutte le occasioni ed ecco il decollo.
Il fermento è stato travolgente ed immediato, tanto che la parola "Prosecco" ha soppiantato il termine stesso di vino Spumante, creando notevole confusione nel consumatore, generando difficoltà di comprensione riguardo gli stili produttivi e le aree di derivazione.

La bellezza dello spumante italiano metodo classico invece è la sua duttilità e la multiforme fragranza che ogni calice sprigiona caratterizzando zone per zona il nostro Paese, culla indiscussa della biodiversità. Pensiamo infatti alla Sicilia che nelle terre dell'Etna sta forgiando veri e propri campioni di potenza con personalità olfattiva mai visti prima per quelle zone, oppure la Campania da sempre vocata a magnifici vini bianchi di struttura e grande sensazioni saline e minerali che si è dimostrata all'altezza di una produzione oculata che va ad esaltare l'Avellinese, il Beneventano o le zone dei Campi Flegrei solo per citarne alcuni. Ma possiamo andare in una qualsiasi Regione del Bel Paese e trovare una proposta interessante che possa solleticare anche le papille più esigenti in modo inaspettato.

Non è quindi un caso se tutti i vignaioli italiani a poco a poco abbiano deciso di sposare l'orientamento alla rifermentazione in bottiglia, dedicandosi ad una evoluzione radicale sia nel pensiero che nella tecnica. Una delle attività più complesse e altamente rischiose che ci siano è proprio quella del produttore di vino, che viene esaltata e portata ai massimi quando si decide di dedicarsi alla spumantizzazione di qualità che solitamente prevede un prodotto mai pronto prima dei canonici 24 mesi almeno, aumentando la soglia di criticità.

Da questa necessità di approfondimento, basata sulla cernita di prodotti qualitativamente ineccepibili, sul soddisfacimento della curiosità del pubblico, la voglia di fare divulgazione di cultura della rifermentazione in bottiglia e della qualità che ne deriva, è nato un locale a Reggio Emilia che prende il nome di Spumanteria Classica Italiana, che già dal nome evoca il fulcro centrale dell'impegno e del lavoro, incentrato su prodotti nazionali, da tutte le regioni d'Italia, principalmente a Metodo di elaborazione Classico, con rifermentazione in bottiglia, stile Champagne, ma rigorosamente italiani.

Anche la location, curata nel dettaglio, enfatizza lo stile classico del vino, con richiami al Liberty, quale forma d'arte pittorica espressiva, che nella sua leggerezza meglio descrive il carattere del Vino Spumante, creando quella stessa atmosfera di inizio millenovecento, quando soprattutto le Bollicine Francesi cominciavano a farsi conoscere in Europa.
La forza di questo tipo di locale è far accrescere la curiosità nel cliente che soprattutto grazie al confronto con professionisti e vignaioli, ben coadiuvati dai gestori, tutti per altro sommelier professionisti, possono trasferire conoscenza nel consumatore che cresce di livello e diventa interlocutore esperto.

La Spumanteria classica italiana permette una vera e propria esperienza sensoriale a tutto tondo, con proposte di abbinamento perfetto, così come si è assistito durante la serata appena trascorsa in compagnia di Lia e Remo Falconieri che hanno presentato la loro Cantina e descritto il vitigno Erbaluce, unico vitigno italiano per il quale il disciplinare prevede la vinificazione nelle versioni spumante, fermo e passito, eccellendo a livello nazionale in tutte e tre le tipologie
. "Gli acini assumono in autunno riflessi caldi e rosati che si fanno man mano più intensi e quasi color ambra nella parte superiore esposta al sole, in particolare nel momento in cui inizia a sorgere il sole che li colpisce obliquamente con i suoi raggi. Questa, molto probabilmente, è la ragione del suo nome che in origine era Alba Lux, ossia Luce dell'Aurora, poi trasformatosi in Erbaluce".
 La serata ha visto la degustazione di sei vini fra cui il primo MISOBOLO Erbaluce di Caluso Docg 2017, vino ricco di sensazioni floreali dal gusto deciso.

A seguire "T" 2015, da vendemmia tardiva (Novembre), certamente intenso e persistente, che precede SAN GIORGIO Erbaluce di Caluso Spumante millesimato 2015, forse il più storico della cantina perché prodotto dal 1951. Di gran nerbo e fine perlage poi CALLIOPE, da Erbaluce di Caluso Spumante millesimato 2013. Dal gusto secco ed asciutto è invece CIECK NATURE, Erbaluce di Caluso Spumante millesimato 2013.

A chiudere la serata è stato ALLADIUM Erbaluce di Caluso Doc Passito 2009 con un invecchiamento di 3 anni, vellutato e fresco. In abbinamento sono stati proposti 3 piatti tradizionali del Canavese, quali: trittico di frittate - asparagi, uova&cipolla, "Nodi"(uova&salame),battuta di Fassona all'Albesa e i formaggi erborinati - Blu di Morozzo, Blu del Monviso e Gorgonzola.

Esempi come questi, portano L'Italia ad esprimere metodi classici di grande valore e struttura mantenendo personalità e distinzione, soprattutto nei confronti di mostri sacri della produzione francese che non vuole aggredire ma solo proposi come raffinata alternativa perché figlia del territorio locale, espressione massima della biodiversità italiana, qualcosa che la Francia e tutto il Mondo ci invidia davvero.

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Una Parma che si ritrova sempre più al centro di eventi, appuntamenti con il gusto e divertenti serate a tema per esaltare abbinamenti e convivialità. Arte e Gusto è il locale che sta facendo da scenario a tutto questo e che continua a promuovere qualità, eleganza e divertimento.

da L'Equilibrista Parma, 30-06-2018 -
La serata che si è svolta il 26 Giugno presso la sala degli eventi di Arte&Gusto concludeva la rassegna dedicata ai "Vignaioli e territori s'incontrano a Tavola" che riprenderà con nuovi appuntamenti a partire dal prossimo Ottobre.

Nella proverbiale cornice dei locali di Arte & Gusto, la cultura ed il valore dell'esperienza diretta vanno di pari passo con gusto e divertimento, tanto da poter affrontare in modo interattivo e leggero una tematica affascinante come lo Champagne e l'arte della Pizza Gourmet.

Federico Graziani, sommelier professionista e lo chef di Arte&Gusto Alfonso, si sono alternati in sala quali assoluti protagonisti il primo per lo champagne presentando la Maison Boizel e l'altro come ideatore si una squisita pizza gourmet assemblata con eccellenze del nostro territorio quali: il Prosciutto di Parm Italgroup e il Parmigiano Reggiano Gennari.

Per l'apertura, Graziani ha scelto il Brut Reserve in abbinamento alla pizza fiordilatte tradizionale in aggiunta a piacere di acciughe e Parmigiano Reggiano 24 mesi. L'abbinamento ha ben equilibrato la struttura del sorso del Brut Reserve che ha sprigionato soprattutto via via che la temperatura aumentava, delicate note di tostatura e frutto giallo maturo senza perdere la bella bevibilità e brezza salina che il fiordilatte esaltava.

E' stata la volta poi del Brut Rosé che seguendo l'antico procedimento, aveva una parte di vinificazione in rosso che aggiunta alla cuvée ne esaltava la vena sanguigna del pinot nero regalando complessità e linearità di bocca. Ovviamente l'abbinamento qui era più difficile e quindi Alfonso ha proposto un riuscito e gustoso impasto bianco con bufala, pancetta stufata e crema di patate, affiancando a sorpresa l'abbinamento che qui era un Prosciutto di Parma Ital Group 36 mesi e Parmigiano Reggiano di Gennari a scaglie.

La terza proposta, dedicata alla rotondità e pienezza di bocca ha esaltato la potenza di un prodotto che sosta sui lieviti per 48 mesi e che Graziani ha tenuto giustamente sul finale per chiudere in bellezza con la proposta di Boizel. Pinot nero 100% con note di complessità ben espresse e che grazie al finissimo perlage, per nulla scontato, lasciava ricchezza ed austerità sul finale garantendo, freschezza, decisa impronta aromatica e bevibilità.

Tocco di classe e per quanto mi riguarda ben concertato per assicurare stabilità al palato, la chiusura con il sorbetto che oltre a riportare i valori dei due contendenti alla pari ha dimostrato perfetta sintonia nella gestione di cucina e cantina, quello che serve ad un locale per presentarsi al meglio alla sua clientela che pare sempre più esigente ed attenta.

Mario, Marco e Raffaele oltre a portare avanti con convinzione maniacale la gestione della sala e curato l'hospitality, hanno supervisionato e partecipato con la consueta maestria intervenendo al momento giusto lasciando il segno quando serviva senza mai andare sopra le righe, altro pregio fondamentale per chi vuole fare ristorazione davvero.

La gestione di serate come questa dimostra che l'attenzione ai particolari paga eccome, mette in risalto che chi fa qualità vince sempre e che soprattutto le cose belle lasciano il segno sempre.

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Prezzi in flessione. Riportiamo alcune note interessanti che stanno circolando tra gli operatori.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 27 giugno 2018 -
Ieri sera il mercato ha continuato a scendere, seppure in modo contenuto e non univoco:

 

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Il mercato, in questo momento (ore 9,36), è tutto in territorio positivo la volatilità è alta e i nervi degli operatori sono tesi. I pareri, le opinioni, le notizie si susseguono e a tal riguardo ne riportiamo due particolarmente significative:

"E' in essere un'altra presa di posizione del governo USA contro la Cina. Il Wall Street Journal ha riportato che sarebbero in studio norme impedire a quelle società possedute almeno al 25% da capitali cinesi di comprare compagnie impegnate in USA nella "tecnologia industriale significativa".

Se tale mossa fosse attuata vuol dire che non ci saranno ripensamenti prima del 06 luglio.

L'altra notizia che avrà peso in futuro è stata diffusa da Agricensus Brasile: "La Cina probabilmente cercherà di importare seme di soia da 68 paesi che si sono impegnati a unirsi alla sua iniziativa "One-belt-one-road" nei prossimi 15 anni, secondo un nuovo studio, in quanto il paese cerca di minimizzare l'eccessivo affidamento sulle importazioni statunitensi. Il rapporto, pubblicato martedì dal primo rapporto sullo sviluppo agricolo cinese dell'Accademia cinese delle scienze agricole (CAAS), illustra la strategia della Cina per il periodo compreso tra il 2020 e il 2035 e analizza i risultati potenziali. Il rapporto indica che la Cina darà priorità alla produzione interna di grano e riso con gli incentivi politici necessari, cercando al contempo di diversificare l'offerta di soia." Il conflitto commerciale tra Cina e Stati Uniti genera effetti negativi per entrambi i paesi. L'esportazione statunitense di prodotti agricoli verso la Cina declina e il benessere dei consumatori cinesi è influenzato negativamente dagli aumenti dei prezzi ", ha affermato l'accademia. Il risultato della simulazione per il periodo del 2020 e del 2035 mostra che "la tassazione bilaterale tra Stati Uniti e Cina farà sì che le esportazioni di prodotti agricoli statunitensi verso la Cina si riducano del 40%. Tra questi, l'esportazione di soia e altri prodotti diminuirà del 50% circa ". In risposta a questo scenario, la Cina spera di "rafforzare i commerci con paesi a una sola strada e aumentare l'importazione di sostituti di soia", ha affermato il CAAS. La Cina imporrà le importazioni statunitensi di semi di soia il 25% dal 6 luglio, quando uno scambio commerciale tra le due maggiori economie del mondo si trasformerà in una guerra commerciale. La Cina consuma circa un terzo di tutta la soia prodotta, mentre gli Stati Uniti producono circa la stessa quantità."

Per ora è ancora da classificarsi come nota fantasiosa ma potrebbe avere un fondo di verità.

Quindi, come al Circo, le difficoltà sono sempre più elevate e spesso si aumenta il rischio togliendo la rete.

Il mercato è sceso molto ma, se non ci saranno ripensamenti potrebbe perdere ancora dei punti, seppure è buona norma ricordare che i prezzi non sono comprimibili all'infinito, considerato che i costi di produzione esistono in tutto il globo.

Indicatori internazionali 27 giugno 2018


l'Indice dei noli è sceso sino a 1323 punti, il petrolio è a 71,00$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,16571


@Pastificio.Andalini #Pastificio.Andalini

 

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

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            Andalini Pasta dal 1936

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"Eppur si muove" verrebbe da dire. Nonostante i richiami, le imposizioni, la forza mediatica dei nuovi operatori, il passaparola e la dirompenza dell'esperienza diretta, la contraffazione e le frodi alimentari sono in cima ai problemi dello sviluppo della biodiversità moderna.

da L'Equilibrista - 22 Giungo 2018, Tenuta la Rampata – Montecchio Emilia -
E' stata una giornata importante quella che ha visto come scenario la Tenuta "La Rampata" di proprietà della Famiglia Medici, sia per i temi trattati che per le persone scelte ad interpretarlo.

Alla giornata si sono avvicendati Alessandra Medici che ha fatto gli onori di casa ben coadiuvata dalla Fondazione dell'Ordine dei Giornalisti che ha curato il Seminario sulla formazione che aveva come tema, proprio le frodi alimentari. La Fondazione dell'Ordine dei Giornalisti, partner della giornata, ha visto Alessandra Ferretti, consigliera dell'Associazione Stampa Reggiana, il consigliere regionale dell'ordine Giornalisti Mario Guidetti ed il presidente dell'Associazione stampa Reggiana Giuseppe Adriano Rossi, impegnati nei lavori e nello sviluppo di questo spinoso tema. Di sicuro interesse è stato l'intervento di Loris Mazzetti che, dall'alto della sua esperienza come scrittore e regista di fortunati programmi targati Enzo Biagi ed oggi dirigente RAI, ha posto l'accento sull'importanza di scindere al meglio "Fake news e verità" nell'interesse di divulgare notizie e non di stravolgerle per fini politici o sociali di dubbia finalità.

La poca propensione all'approfondimento che si sta diffondendo, ha sottolineato Mazzetti, sta portando alla formazione di una superficiale ed approssimativa opinione personale, vero e proprio limite allo sviluppo e confronto fra le Società.

Fabrizio Binacchi direttore di RAI Emilia Romagna, uno dei precursori di Linea Verde e Tgr Italia Agricoltura, ha posto l'accento sul Mondo delle campagne e come questo settore sia poco tutelato tanto da subire gravi danni economici a causa di prodotti emergenti che hanno l'obiettivo di clonare le nostre eccellenze causando soprattutto danni di immagine difficilmente reversibili. Esempi eclatanti sono stati l'olio di oliva, le farine, la passata di pomodoro, il Parmigiano Reggiano e non di meno il pesce che viene spacciato per fresco quando semplicemente decongelato ad essere affetto da alterazione, sofisticazione e contraffazione appunto.

E' stato il turno poi di Erni Bagni, direttore del Consorzio Marchio Storico dei Lambruschi modenesi che denuncia come molti dei Lambruschi siano copiati all'estero perché spacciati completamente per prodotti made in Reggio Emilia e Modena anche quando il sito produttivo sia all'estero. Mercati esteri dove il Lambrusco spopola da anni perché capace di incontrare gli abbinamenti e le peculiarità organolettiche di un vitigno unico al Mondo e prodotto solo nelle due province descritte.
Ha concluso i lavori l'intervento di Andrea Bezzecchi, presidente del Consorzio Aceto balsamico tradizionale di Reggio Emilia (ABTRE), il quale ha ribadito come questo straordinario prodotto sia il frutto di mosto cotto esclusivo nella provincia di Reggio Emilia e Modena, che fermentato, acetificato ed in seguito invecchiato per almeno 12 anni, ne garantisce unicità assoluta. Nonostante infatti fosse questo il caso di un aceto con radici profonde, riportano già nelle Georgiche di Virgilio e portato alla ribalta internazionale alla fine del 1700 dai Duchi di Modena e Reggio, era ancora vittima di frodi e grande incertezza. Il tutto, dice Bezzecchi, è stato risolto dall'introduzione della DOP , che ha concretamente portato ordine almeno su quello che viene definito e tutelato come Aceto balsamico tradizionale di Modena (ABTM) e Aceto Balsamico tradizionale di Reggio Emilia (ABTRE).

L'importanza di questo passaggio è fondamentale perché si è riusciti a far passare che il prodotto "originale", concediamoci questo termine, può essere garantito solo quando viene fatto nelle esclusive provincie di Reggio Emilia o Modena grazie all'unicità delle qualità organolettiche proprie dei territori locali che ne identificano peculiarità di eccellenza assoluta.

Emergono vari spunti e certamente l'esigenza di un lavoro di concerto per contrastare un problema che formalmente abbraccia tutti i settori di un'economia italiana che lavora da sempre sulle nicchie e le fasce alte di gamma, specializzandosi in diversi campi dove quello alimentare esalta segmenti ad alto valore aggiunto e genera fatturati perché da sempre solletica comportamenti di acquisto che punta su fasce altamente remunerative del mercato, soprattutto all'estero. In questo lavoro di controllo, l'apporto delle forze dell'ordine o degli enti di controllo, a vario titolo, deve essere affiancato dalla consapevolezza e dalla formazione da farsi proprio all'estero da professionisti del settore per educare i consumatori finali, ormai clienti a tutti gli effetti, perché ad un Mondo globale risponde cliente globale. Vedo iniziative volte a far conoscere i prodotti e le eccellenze italiane, progetti mirati che con le camere di commercio e i consorzi, vadano a fare educazione ed informazione prima di fare promozione.

Prima di occuparci di avere clienti, non si deve perdere di vista la necessitò di creare una platea di attenti conoscitori.

 

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