L’episodio in una scuola di Castelnovo Monti, sull’Appennino reggiano. Protagonista un 14 enne che avrebbe minacciato prima su Instagram, poi anche di persona, un coetaneo che gli aveva chiesto di smetterla di importunare la sorella. Il cyberbullo è stato denunciato al Tribunale dei Minori di Bologna
Sequestrano e picchiano un loro connazionale. Arrestati due cittadini nigeriani trovati anche in possesso di una considerevole quantità di stupefacente
Parma 27 ottobre 2019 - Alcune sere la Polizia di Stato è intervenuta in strada Martinella per la segnalazione della presenza di un uomo armato di pistola con la quale aveva minacciato un vicino di casa puntandogliela in pancia.
Visto il tenore della chiamata del 113 le volanti sono giunte sul posto in maniera particolarmente rapida ed hanno potuto constatare che a casa del cittadino italiano classe '81 pluripregiudicato e gravato da avviso orale era presente l'arma da lui utilizzata poco prima per le minacce.
La vittima un vicino di casa era stato poco prima minacciato di morte dal reo. Il motivo sarebbe da ricondurre ad un episodio di qualche giorno prima quando l'uomo, possessore di alcuni rottweiler, aveva invaso il giardino del vicino con due dei suoi cani.
Il vicino si era nella circostanza spaventato e chiese perciò che non accadesse più ma per tutta risposta ricevette delle minacce di morte orali.
Nelle scorsa serata, dopo avere rivisto il vicino, quello che lo aveva ripreso di non passare più con i suoi cani, il pregiudicato ha pensato bene di estrarre una pistola dalla cintola dei pantaloni e puntarle line pancia minacciandolo di morte.
In conclusione, a causa di questa condotta, è stato arrestato in flagranza di reato per detenzione illegittima di arma da sparo e conseguentemente, su disposizione del pubblico Ministero, è stato associato presso la locale casa circondariale. A piedi libro è stato denunciato per tentate lesioni aggravate e per minacce aggravate.
La vittima ha ringraziato più volte gli agenti delle volanti per essere intervenuti con così tanta rapidità e per aver assicurato alla giustizia l'uomo che lo aveva così tanto spaventato.
Gli Anarchici locali sono riusciti a farsi propaganda su tutto il territorio nazionale grazie alle loro scritte contro Salvini, al quale augurano la morte per mano di qualcuno con buon amira e inneggiando alla libertà degli anarchici e delle anarchiche ospiti delle patrie galere.
di LGC 23 febbraio 2019 - Mentre tutti i Tg hanno messo in risalto la notizio non altrettanto diffusa è stata l'alzata di scudi a difesa e a sdegno di una tale minaccia verso un rappresentante dello Stato e per di più Ministro dell'Interno.
Stupisce, infatti, che sul sito del Comune di Parma non compaia alcun comunicato stampa e la posizione dell'Amministrazione sia stata intercettata e diffusa dalla Gazzetta di Parma che riporta "Il sindaco Federico Pizzarotti e l'assessore Cristiano Casa deplorano le scritte con minacce di morte comparse sul muro del liceo Marconi e sottolineano che saranno esaminate le immagini della videosorveglianza, per risalire ai responsabili." "Sono cose che mi fanno imbestialire - scrive Pizzarotti sulla sua pagina Facebook - Inaccettabili le minacce di morte al ministro Salvini, al quale va la mia solidarietà. Le idee politiche si contrastano con idee politiche differenti, non con le minacce. La gente ignorante che manda messaggi minatori, sporca i muri, scrive cose senza senso è da condannare. Mi auguro che la videosorveglianza abbia individuato il manipolo di cretini che ha fatto questo".
L'assessore Cristiano Casa anch'egli interviene attraverso il suo profilo facebook dichiarando "La mia solidarietà al ministro Salvini per le minacce di morte subite. La politica è discussione, non minacce. Agli imbecilli che hanno deturpato le pareti di Parma, atteggiandosi ad anarchici ma dimostrando soltanto di essere piccoli e ignoranti bulletti di quartiere, dico che visioneremo la telecamere e, una volta presi, quelle scritte ve le faremo pulire: vogliamo vedere i muri di Parma lustri e luccicanti. Poi, infine, una bella multa salata così la prossima volta anziché prendere il pennello prendete in mano un libro."
La deputata parmigiana della Lega Laura Cavandoli è intervenuta sulla sua pagina Facebook sulle scritte anti-Salvini apparse a Parma
"Non sono le prime minacce di morte a Matteo Salvini apparse sui muri di Parma e di altre città italiane.
Mi sento di assicurare agli autori che non saranno queste manifestazioni meschine a fermare il Governo del Cambiamento e un Ministro che si è impegnato come mai accaduto in passato per la sicurezza, il controllo del territorio, la lotta allo spaccio - soprattutto davanti agli istituti scolastici -, la legalità e l'ordine pubblico.
Nell'esprimere la mia solidarietà a Matteo Salvini, credo sia doveroso prendere le distanze da queste parole e da chi le pronuncia troppo spesso.
Spero che la eco mediatica della notizia riesca a sollecitare anche il sindaco nonostante la cronica e perdurante assenza da Parma."
Fabio Rainieri, anch'egli dal suo profilo facebook scrive
"SPARA A SALVINI E MIRA BENE": SPIACE CHE QUESTI ATTIVISTI DI SINISTRA NON CONOSCANO FORME DI COMUNICAZIONE CIVILE, MA SOLO L'USO DELLA MINACCIA E DELLA VIOLENZA...
Ancora scritte ingiuriose sui muri del Marconi. Qualche vandalo delinquente ha tracciato sui muri dell'Oltretorrente delle frasi inaccettabili, una in particolare incita alla violenza: "Spara a Salvini e mira bene". Ebbene, scritte con insulti e soprattutto minacce di morte sono inaccettabili ed è per questo che auspichiamo che si possano punire questi personaggi incivili e violenti che utilizzano metodi deplorevoli e fuori dal tempo per cercare di intimidire il ministro Matteo Salvini e chi rappresenta il nostro partito. Questi modi vigliacchi vanno repressi con decisione. Spiace constatare che questi attivisti di sinistra non conoscono forme di comunicazione civile se non l'uso della minaccia e della violenza. Confidiamo quindi nella professionalità delle forze dell'ordine, a cui va il nostro ringraziamento.
FORZA CIVICA
"Le scritte spray comparse a Parma in cui si invita a sparare contro il Ministro Salvini rappresentano un grave attacco oltre che alla persona, alle istituzioni – dichiarano gli esponenti di Forza Civica – la violenza e l'odio sono l'unica arma di chi non ha idee e coraggio di confrontarsi civilmente.
Chi semina odio deve essere isolato e punito con pene severe, l'istigazione alla violenza va combattuta da tutti, nessuno escluso.
Esprimiamo al Ministro – conclude la nota degli esponenti civici - la nostra solidarietà e vicinanza."
FORZA ITALIA
MINACCE A SALVINI PARMA
Parma, 22 febbraio 2019 | "Inaccettabili le minacce al Ministro dell'Interno Matteo Salvini che questa mattina sono comparse sul muro della facciata della scuola superiore Marconi di Parma", così il vice coordinatore provinciale di Forza Italia Parma & Provincia Nicolas Brigati commenta le scritte contro Salvini.
"Mi auguro che l'Amministrazione Comunale faccia rimuovere immediatamente le scritte vergognose e prenda una posizione decisa contro coloro che le hanno realizzate. La firma, chiaramente anarchica, nasconde un profondo problema della società che arriva a scrivere simili minacce nei confronti di un Ministro, di qualsiasi colore o partito esso sia. Si tratta - prosegue Brigati - di un problema politico molto grave dove viene a mancare il rispetto per le Istituzioni e per il ruolo che il Ministro stesso ricopre all'interno dello Stato". Le minacce a Salvini, come sottolinea
il vice coordinatore di FI, sono un fatto estremamente grave per il quale occorre subito prendere precauzioni: "La morte - conclude Brigati - non si deve augurare a nessuno. Ribadisco la gravità delle scritte e mi auguro che da tutte le parti politiche arrivi il sostegno al Ministro e venga ribadita l'indignazione per quanto successo oltre che fortemente condannata l'azione"
NICOLAS BRIGATI Vice Coordinatore Provinciale Forza Italia Parma e Provincia
Sinistra: Non pervenuta! Dal Profilo facebook del PD ci si indigna e si prendono giustamente le difese di Emma Marrone, per i commenti sessisti e soprattutto volgari di un consigliere leghista, immediatamente espulso, ma di Salvini si cerca solo di evidenziare i suoi rapporti con Putin.
Tutto il resto è niente, parafrasando una magnfica canzone di Franco Califano (Tutto il resto è noia)