Di Nicola Comparato Felino, 9 dicembre 2018 - Importante appuntamento per la Protezione Civile "Gruppo Il Falco": l'inaugurazione della nuova vettura di servizio, donata dal Comune di Felino, in collaborazione con la Polizia Pedemontana Parmense.
Grande l'emozione del Presidente della Protezione Civile, Ivo Strini, durante il discorso del Sindaco di Felino, Elisa Leoni. Il veicolo ha ricevuto la benedizione da Don Matteo, il parroco di Felino. Ora la Protezione Civile "Gruppo Il Falco", può contare su di un nuovo mezzo di servizio che contribuirà a aumentare l'efficacia degli interventi a supporto della popolazione. Degno di nota, anche il sostegno proveniente del Prosciuttificio Siri di Felino, sponsor della Protezione Civile, che ha fornito le divise del Gruppo e che partecipa con molte altre modalità a mantenere viva questa importante realtà della Val Baganza.
Protezione Civile Gruppo Il Falco, sempre pronti ad aiutare le persone ed impegnati a svolgere ogni tipo di intervento in forza dell'elevatissimo livello di preparazione.
Un gruppo unito, che non si tira mai indietro, sul quale i cittadini sanno di poter contare in ogni momento.
Le persone chiamano e "Gruppo Il Falco" risponde! Sono loro i veri Super Eroi.
Al Mercato Campagna Amica di Natale al Barilla Center firme eccellenti del mondo dello sport, della politica, della cultura e dello spettacolo a sostegno della petizione europea contro cibi "fake".
"Scegli l'origine, stop cibo anonimo!"
La battaglia di Coldiretti contro il cibo anonimo continua e si allarga con il fronte europeo per la trasparenza in etichetta con l'iniziativa dei Cittadini Europei "Scegli l'origine".
La petizione gode del sostegno di numerose organizzazioni e sindacati di rappresentanza al fianco della Coldiretti ed è condivisa sul territorio provinciale anche da esponenti del mondo dello sport, della politica, della cultura e dello spettacolo che, presso il Mercato di Campagna Amica al Barilla Center nei sabati 8, 15 e 22 dicembre, firmeranno la petizione per ottenere un'etichetta chiara che indichi l'origine degli alimenti, per prevenire e combattere gli scandali alimentari che mettono in pericolo la salute. Hanno già garantito la loro presenza, per sabato 8 dicembre, rappresentanti delle Zebre Rugby Club; una rappresentanza della 1^ Squadra Femminile (Eccellenza) e della Squadra Juniores Parma calcio accompagnate da alcuni allenatori.
(Foto di Francesca Bocchia)
Una rete di 123 telecamere decisiva per risolvere diversi crimini. E che qualche giorno fa ha permesso di identificare l'auto pirata di Stradella
Venerdì 28 novembre. Nella notte un'auto investe un ciclista a Stradella di Collecchio e si dà alla fuga. Ma nell'impatto, lascia sull'asfalto uno specchietto. La Polstrada scopre che si tratta di un Audi Q7 bianco, ma per rintracciarlo chiede alla Polizia dell'Unione Pedemontana Parmense le immagini delle telecamere posizionate lungo la via La Spezia e... bingo! Il pirata viene identificato e denunciato.
È questo l'ultimo successo della rete di videosorveglianza creata dall'Unione Pedemontana: 123 occhi elettronici, di cui uno mobile e 71 con tecnologia OCR in grado di leggere le targhe, spalancati sulle strade e i luoghi sensibili dei cinque comuni di Collecchio, Felino, Montechiarugolo Sala Baganza e Traversetolo 24 ore su 24, 365 giorni all'anno. Occhi che hanno permesso agli agenti dell'Unione alle altre forze dell'ordine di identificare altre auto pirata, ritrovare veicoli rubate, ma soprattutto di assicurare alla giustizia gli autori di diversi crimini, alcuni dei quali particolarmente efferati. Per esempio, i responsabili del duplice omicidio di San Prospero del 27 dicembre 2016, oppure la banda capeggiata da un minorenne denunciata nel luglio dell'anno scorso per furto e tentato duplice omicidio. Repressione, dunque, ma anche prevenzione e sicurezza stradale: dall'inizio dell'anno sono stati infatti sanzionati 538 veicoli non revisionati e 202 senza copertura assicurativa.
Risultati che il presidente dell'Unione Pedemontana Parmense e sindaco di Collecchio Paolo Bianchi sottolinea con orgoglio: «L'ultimo episodio dimostra che abbiamo approntato un sistema efficace, utile a tutte le forze dell'ordine, in grado di garantire una maggiore sicurezza ai cittadini».
Presidente, quando avete deciso di investire sulla videosorveglianza e perché?
«Dopo aver sottoscritto il protocollo d'intesa con la Prefettura sulla sicurezza, tra il 2015 e il 2016 abbiamo pensato di fare la nostra parte sviluppando il sistema che abbiamo chiamato "Occhi vigili". Del resto, l'installazione delle telecamere era una delle tre azioni contenute nel protocollo che prevedeva anche lo sviluppo del controllo di vicinato e una maggiore integrazione tra le forze dell'ordine».
Quante risorse avete investito?
«Complessivamente sono stati stanziati 650mila euro. Inizialmente abbiamo acceso un mutuo da 400mila euro per il primo stralcio, poi altri 150.000 per il secondo, di cui 50.000 sono arrivati dalla Regione, e sta per essere realizzato un terzo stralcio da 100 mila euro, che prevede un contributo regionale di altri 20.000 euro. Una volta completato quest'ultimo step, il sistema conterà 81 telecamere OCR e 101 di contesto».
C'è chi dice che più che le telecamere ci vorrebbero più agenti... lei cosa ne pensa?
«Penso che ci vorrebbero entrambe le cose, ma purtroppo per quel che riguarda le nuove assunzioni, non possiamo superare i vincoli della legislazione nazionale attuale. Abbiamo assunto tutti gli agenti che potevamo assumere, ma siamo ancora sottorganico e le telecamere ci danno un grosso aiuto nel presidio del territorio, a meno che non si pensi di mettere un operatore per ogni strada, cosa che sarebbe impossibile».
Sulle altre due azioni previste nel protocollo a che punto siamo?
«Il controllo di vicinato è stato attivato in tutti i comuni, grazie alla collaborazione dei cittadini ed è sempre in fase di ampliamento. Riguardo alle sinergie con le altre forze dell'ordine, i Carabinieri dislocati sul nostro territorio possono accedere direttamente alla nostra rete di videosorveglianza e, come testimonia l'ultimo episodio, in caso di necessità c'è la piena disponibilità a fornire le immagini anche agli altri organi di Polizia. Un'altra forma di collaborazione importante riguarda il rilevamento degli incidenti stradali, che oggi vengono effettuati quasi esclusivamente dagli agenti dell'Unione per permettere a Carabinieri e Polizia di Stato di dedicarsi alla prevenzione dei crimini».
Bianchi conclude sottolineando con orgoglio come "Occhi vigili" sia, ad oggi, «il sistema di telecamere più sviluppato e all'avanguardia di tutto il parmense. Sistema che in futuro verrà messo in rete con le altre telecamere attive in tutta la provincia creando una rete alla quale potranno accedere tutte le forze dell'ordine».
Sul caso, risolto, dell'auto pirata di Stradella, sono intervenuti anche il sindaco di Felino nonché assessore unionale alla Sicurezza, Elisa Leoni, e il comandante della Polizia Locale Pedemontana Franco Drigani. «È l'ennesima conferma di come il sistema possa essere utile nella prevenzione e nella repressione dei reati – afferma Leoni –, così come per garantire una maggiore sicurezza stradale, attraverso il controllo delle auto non revisionate o senza assicurazione». Per il comandante Drigani, «la scelta dell'Unione id investire sulla videosorveglianza, si sta dimostrando giorno dopo giorno sempre più strategica ed efficace, così come la proficua collaborazione con le altre forze dell'ordine».
Furti a raffica, auto a fuoco e c'è chi non vede nulla: ma cosa succede a Castelfranco Emilia?
I furti negli appartamenti, a qualsiasi ora del giorno, nel Capoluogo e nelle Frazioni, purtroppo sono divenuti una "normalità".
Anche gli episodi di auto incendiate ormai si verificano con una certa frequenza, come accaduto ieri sera di fronte ai giardini pubblici che da tempo sono segnalati dai Cittadini anche sui social network, soprattutto da coloro che in quella zona risiedono, come luogo di aggregazione di soggetti per lo più stranieri e zona di degrado e pericolosa.
Sempre più spesso viene segnalata la paura a passare in quel giardino "pubblico" soprattutto nelle ore serali e soprattutto per le donne. Non ci stiamo a far finta di nulla, a girarci dall'altra parte. Basta! Servono più controlli e presidio del territorio e questo prima che la situazione precipiti.
Che l'Amministrazione "batta un colpo" anziché tacere e far finta di nulla, che si usino i poteri conferiti ai Sindaci dalla "Legge Salvini" anziché protestare e indossare maschere da buonisti.
Una Città sicura garantisce una vita migliore, per tutti.
Castél - Castelfranco Emilia (Mòdna-Modena), 30/11/2018
Cristina Girotti Zirotti
Capogruppo Lega
L'Unione Pedemontana invita a prestare la massima attenzione nelle aree verdi tra via Pilastrello, via Togliatti e via Turati a Collecchio.
Sospetto avvelenamento per un cane che, nella serata di giovedì 22 novembre avrebbe ingoiato un boccone, presumibilmente nelle aree verdi dietro al Parco Nevicati o zone limitrofe.
Il mattino dopo l'Ufficio Relazione col Pubblico del Comune di Collecchio, subito dopo aver ricevuto la segnalazione da parte della proprietaria dell'animale, ha attivato la procedura del caso, che prevede il coinvolgimento del personale dell'Ufficio ambiente con sopralluoghi per la ricerca di eventuali altri bocconi e il posizionamento di cartelli di preavviso.
Lunedì 26 novembre il veterinario che ha preso in cura l'animale, che sembra ormai fuori pericolo, ha certificato come i sintomi accusati siano compatibili con l'avvelenamento da topicida, inoltrando comunicazione al Comune e all'Ausl. Nelle stesse ore e nella stessa zona, una signora rinveniva altri bocconi di carne macinata sospetti e li consegnava alla Polizia Locale dell'Unione Pedemontana che li inviava prontamente all'Istituto di Zooprofilattico per le analisi.
I risultati di tali analisi non sono ancora disponibili, ma nel frattempo si consiglia ai cittadini che frequentano la zona con bambini o animali domestici di prestare la massima attenzione e di segnalare eventuali ritrovamenti di altri bocconi sospetti all'URP del Comune di Collecchio al numero verde 800 080 482 o alla centrale della Polizia Locale dell'Unione Pedemontana Parmense che risponde al numero 0521 833030 e che, a seguito del sospetto avvelenamento dichiarato dal veterinario, ha già presentato all'autorità giudiziaria una denuncia contro ignoti.
Controlli della Polizia Pedemontana e Ispettorato del lavoro: elevate 11 sanzioni. Il presidente e sindaco Bianchi: «Garantire la legalità»
Nuovo blitz della Polizia Locale dell'Unione nei mercati della Pedemontana per contrastare l'abusivismo, il lavoro nero e la vendita di prodotti contraffatti.
Dopo i ripetuti controlli effettuati a Traversetolo, nella mattinata di venerdì 23 novembre gli agenti del nucleo e i funzionari dell'Ispettorato del Lavoro hanno passato al setaccio le bancarelle di Collecchio, scoprendo un ambulante in nero che ha portato all'immediata sospensione dell'attività commerciale per la quale prestava la sua manodopera irregolare.
Oltre a lui, sono stati pizzicati due dipendenti con contratti che violavano normative in materia di lavoro, e sono state elevate 9 sanzioni amministrative per altre irregolarità, dalla dimensione del banco troppo grande alla non esposizione dei prezzi, passando per la mancanza di licenza al seguito.
«Fortunatamente la stragrande maggioranza degli operatori che frequentano i nostri mercati è rispettosa delle leggi, ma non bisogna abbassare la guardia – commenta il presidente dell'Unione Pedemontana Parmense e sindaco di Collecchio Paolo Bianchi –. Tutelare il lavoro garantendo agli ambulanti di accedere al mercato a parità di condizioni, senza che vi siano episodi di concorrenza sleale, è fondamentale. Per ringrazio i nostri agenti e i funzionari dell'Ispettorato del Lavoro per l'attività svolta».
«Si tratta di attività che spesso i cittadini non percepiscono, diverse dai canonici controlli stradali – aggiunge l'assessore alla Sicurezza dell'Unione e sindaco di Felino Elisa Leoni –. Ma sono attività importanti e dovute a chi rispetta le regole lavorando onestamente»
Il comandante della Polizia Locale Pedemontana, Franco Drigani, sottolinea come i controlli commerciali siano «una delle priorità, così come altre attività di carattere specialistico che stanno sempre più connotando l'azione dei nostri agenti».
Da sabato 24 novembre e per 8 serate andrà in onda la seconda serie di "Commissari – sulle tracce del male" un programma condotto da Pino Rinaldi e realizzato con la collaborazione della Polizia di Stato.
La serie racconta l'attività d'indagine svolta dagli "investigatori" della Polizia di Stato su alcuni casi di cronaca giudiziaria avvenuti in diverse città d'Italia che hanno segnato profondamente il loro lato umano.
Protagonista di ogni puntata è il "Commissario" che ha trattato il caso, colui che alla fine si è trovato faccia a faccia con il responsabile del reato. Sarà lui, intervistato da Pino Rinaldi, il volto e la voce narrante del racconto dell'attività investigativa svolta.
Il racconto del "Commissario" sarà arricchito dal materiale documentaristico di repertorio e dal ricordo dell'esperienza vissuta insieme alla sua squadra che lavorando al suo fianco ha contribuito alla risoluzione del caso di cronaca giudiziaria.
Prima Puntata - La Donna senza mani
È il 5 novembre del 2009, siamo a Varese, il "Commissario" Sebastiano Bartolotta è a cena.
Riceve la telefonata da un suo collaboratore che gli comunica che c'è stato un omicidio, una donna è stata uccisa nella propria abitazione con ventidue coltellate e le sono state mozzate le mani.
Il "commissario" si precipita immediatamente sul luogo del delitto. Perché tanta ferocia? Chi puo' aver compiuto quel gesto così efferato?
In questa puntata Pino Rinaldi e il Dirigente della Polizia di Stato Sebastiano Bartolotta ripercorrono le fasi delle indagini per arrivare alla verità.
"COMMISSARI - Sulle tracce del male" è un programma di Giuseppe Rinaldi scritto con Marcello Conte, Produttore esecutivo Giovanna Canosa, Delegato Rai Valeria Durante, Regia di Andrea D'Asaro. Una produzione Magnolia per Rai.
Nella giornata di domenica, verso le ore 15.20, su richiesta di un legale, personale della Polizia di Stato interveniva in Via Collegio dei Nobili, per la presenza di un cittadino straniero che tentava di approcciare le donne di passaggio con modi sgarbati e molesti.
Gli operatori, grazie alle descrizioni avute dal richiedente, individuavano e bloccavano lo straniero segnalato che, privo di qualsiasi documento, riferiva essere cittadino del Bangladesh declinando le proprie generalità.
L'uomo, palesemente ubriaco, sottoposto a sommario controllo, veniva trovato in possesso di un coltello a serramanico della lunghezza di cm 17,5 , immediatamente sequestrato.
Condotto in questi Uffici, lo straniero veniva fotosegnalato e si accertava essere tale M.R, classe 1985, incensurato ed in regola sul territorio nazionale., residente in Parma, anziché F.R.M., classe 1985, come falsamente affermato all'atto del controllo.
Per quanto sopra esposto lo straniero veniva indagato in stato di libertà per false attestazioni sull'identità personale e per porto di oggetti atti ad offendere.
100.000 euro per la sicurezza a Calerno. Concessi i finanziamenti statali per l'istallazione di telecamere di video sorveglianza.
Il Ministero dell'Interno ha approvato la richiesta di finanziamento per potenziare la videosorveglianza in 428 Comuni italiani. Sant'Ilario d'Enza è uno dei tre della Provincia di Reggio Emilia a beneficiarne. L'importo complessivo del progetto, di circa 100 mila euro, sarà finanziato per metà dal Ministero e per l'altra metà dal Comune.
I criteri di concessione del finanziamento sono stati: l'indice di delittuosità di Provincia e Comune, l'incidenza dei fenomeni di criminalità, l'entità numerica della popolazione residente e la richiesta di finanziamento in rapporto all'impegno del Comune.
"Il provvedimento del Ministero, spiega il sindaco di Sant'Ilario Marcello Moretti, chiude un percorso avviato quattro anni fa e finalizzato a qualificare e mettere in sicurezza le zone industriali di Calerno. Per la realizzazione del progetto l'amministrazione si è avvalsa della preziosa collaborazione di un gruppo di imprenditori che, oltre all'impegno economico, hanno suggerito soluzioni operative per l'installazione di nuovi sistemi di videosorveglianza. L'intervento ha permesso di alzare il livello di sicurezza e qualità degli insediamenti industriali".
"L'amministrazione – sottolinea il Sindaco – ringrazia le forze dell'ordine e gli imprenditori per l'impegno e l'investimento diretto a migliorare la sicurezza delle imprese e di tutta la comunità di Calerno".
Il rinforzo di altri 4 Carabinieri presso la Tenenza di Vignola, grazie anche ad una mia interrogazione parlamentare, è molto positivo perchè servirà a presidiare meglio un'area nella quale negli ultimi anni si è verificata una recrudescenza di reati sia comuni, come i furti, sia connessi alle infiltrazioni del crimine organizzato".
Lo afferma la deputata emiliana di Forza Italia Benedetta Fiorini.
"Sono grata – continua Fiorini – all'Arma dei Carabinieri per l'attenzione dimostrata verso il nostro territorio e per il lavoro che svolgono quotidianamente. C'è ancora molto da fare. Infatti, l'arrivo di altri 4 uomini servirà a sopperire soltanto in parte alla carenza di organico in cui versa la tenenza di Vignola, con appena 16 operatori rispetto ai 40 di qualche anno fa, e che dipende funzionalmente dalla compagnia di Sassuolo, distante 25,5 chilometri che, per l'intenso traffico, si percorrono in non meno di 40 minuti. Serve implementare la dotazione non soltanto di uomini, ma anche di attrezzature e strutture. Ecco perché – conclude Fiorini – continuerò a sollecitare il Governo affinché supporti la costruzione a Vignola di una nuova sede per l'Arma dei Carabinieri".