Operazione congiunta di Polizia Locale, Guardia di Finanza e Ispettorato del Lavoro. Due attività sorprese con 3 lavoratori irregolari e 11 sanzioni.
Traversetolo - Nuovo blitz tra i banchi del mercato di Traversetolo. Dopo i controlli effettuati nei mesi scorsi, per tutta la mattinata di domenica 21 ottobre agenti della Polizia Locale Pedemontana e militari della Guardia di Finanza, unitamente ai funzionari dell'agenzia ispettiva, hanno passato al setaccio diverse attività commerciali per contrastare l'abusivismo, il lavoro nero e la vendita di prodotti contraffatti. E ancora una volta non sono mancate le amare sorprese, a iniziare dall'immediata sospensione di due attività commerciali con tre lavoratori senza contratto.
Complessivamente gli ambulanti sanzionati per aver violato le normative del commercio sono stati sette, mentre su altri tre sono in corso ulteriori accertamenti da parte dell'Ispettorato del Lavoro. Le violazioni vanno dalle dimensioni dei banchi troppo grandi alla mancata esposizione dei prezzi, passando per la mancanza di licenza al seguito.
Durante il blitz, condotto da agenti e militari in divisa e in borghese, è stato inoltre fermato un immigrato, che dai controlli effettuati è risultato tuttavia in possesso di regolare permesso di soggiorno.
«Desidero ringraziare tutte le forze dell'ordine e l'Ispettorato del Lavoro che hanno preso parte a questa operazione, la terza dall'inizio dell'anno. Operazione che testimonia l'attenzione di questa Amministrazione comunale nel tutelare i commercianti ambulanti rispettosi delle leggi e che assumono personale dipendente in modo regolare – afferma il sindaco di Traversetolo Simone Dall'Orto –. Mentre erano in corso i controlli, io stesso ho fatto un giro tra i banchi constatando l'apprezzamento degli operatori onesti. Il messaggio che vogliamo mandare è chiaro: chi vuole venire a Traversetolo deve rispettare le regole, diversamente non è ben accetto. Auspico che queste verifiche, dove ancora non sia così, vengano avviate da tutti i Comuni della provincia nei loro rispettivi mercati, per scoraggiare, non soltanto a Traversetolo, la presenza di chi viola le regole ponendo in essere una concorrenza sleale inaccettabile».
«L'operazione di verifica di domenica scorsa al mercato di Traversetolo ha dimostrato ancora una volta la necessità e l'efficacia di una collaborazione con le altre forze dell'ordine e le istituzioni deputate al controllo del territorio - osserva Franco Drigani, comandante del Corpo di Polizia Locale dell'Unione Pedemontana –. Si tratta di servizi importanti, indirizzati alla tutela del consumatore e di tutti gli esercenti che svolgono la loro attività in maniera regolare e rispettosa delle normative. Mi preme inoltre sottolineare che questa tipologia di verifica ispettiva complessa e laboriosa – aggiunge Drigani –, sta portando buoni risultati anche grazie alla professionalità acquisita nel tempo dagli agenti della Polizia Pedemontana e dalla loro continua e fattiva disponibilità».
Nella mattina di ieri, nell'ambito del piano di Controllo Integrato del Territorio, gli agenti del Settore Anticrimine del Commissariato di P.S. di Carpi, unitamente ad operatori della Squadra Mobile della Questura di Modena, di una unità cinofila di Bologna e a personale della Polizia Municipale di Carpi, hanno svolto un servizio mirato che ha interessato tre istituti scolastici superiori della città di Carpi.
L'attività si inserisce nell'ampio progetto di diffusione della cultura della legalità tra i giovani, obiettivo condiviso dalla Polizia di Stato con le istituzioni scolastiche ai vari livelli.
Il servizio è stato principalmente finalizzato a garantire il regolare svolgimento delle attività didattiche, con lo scopo di tutelare la sicurezza di chi vive nell'ambiente scolastico, in primis gli alunni, che, per la loro giovane età sono più esposti a pericoli e insidie, e meritano pertanto particolare attenzione da parte delle autorità.
I controlli, d'intesa con i dirigenti scolastici, sono iniziati all'esterno di alcuni istituti superiori per poi svilupparsi anche negli spazi comuni interni e in alcune aule individuate a campione. Sono state effettuate delle verifiche anche all'interno di alcuni esercizi pubblici adiacenti agli istituti scolastici e punti di ritrovo dei ragazzi durante le quali sono stati identificati una trentina di giovani studenti che volutamente non si erano presentati alle lezioni mattutine.
Sono stati rinvenuti e sequestrati, a carico di ignoti, alcuni grammi di marijuana che erano celati in una aiuola, posta nelle vicinanze di uno dei plessi, ed all'interno di uno dei bagni di un istituto.
Nella giornata odierna., personale della locale Divisione di Polizia Amministrativa ha dato esecuzione al provvedimento emesso dal Questore di Parma, ai sensi dell'art. 100 del Testo Unico delle leggi di Pubblica Sicurezza (T.U.L.P.S.), con il quale è stata disposta la sospensione della licenza di somministrazione di alimenti e bevande all'interno del circolo privato denominato "CLUB 500", ubicato a Parma in Viale Europa 108, per un periodo di 5 (cinque) giorni.
Il provvedimento è stato adottato a seguito della valutazione di quanto accaduto nelle immediate pertinenze del circolo la notte del 9 Settembre scorso, quando un frequentatore dello stesso, insieme a sua moglie, era stato aggredito e picchiato da altri soggetti che gli procuravano, attraverso l'uso di una bottiglia di vetro, lesioni guaribili in 12 giorni.
E' stato valutato altresì un altro episodio, verificatosi non più tardi del 21 Maggio 2018, in cui era stato accoltellato un frequentatore del club, e conseguentemente, già nell'occasione, era stata sospesa la licenza per giorni 20.
Accadimenti che, parimenti, avevano messo in pericolo l'ordine e la sicurezza pubblica.
Personale del Commissariato di P.S. di Carpi ha tratto in arresto un cittadino senegalese di 19 anni, responsabile del reato di rapina in concorso.
Intorno alle ore 7.00 di ieri mattina, gli agenti sono intervenuti presso la tabaccheria "Bergamini Moreno", in località Cortile di Carpi, ove poco prima era stata perpetrata una rapina ad opera di due persone travisate, che con un tubo metallico avevano inveito nei confronti di una dipendente, la quale era riuscita a scappare nel bar attiguo da una porta secondaria, richiamando con le urla l'attenzione degli avventori del locale.
Grazie al contributo di questi ultimi, che non hanno permesso ad uno dei due rapinatori di scappare, gli agenti sono riusciti ad arrestare il 19enne senegalese.
L'arrestato, con precedenti di Polizia a proprio carico, risulta essere uno dei componenti della banda che il 23 aprile 2017 a Carpi si era resa responsabile del furto di cinque automezzi della Seta-Saca, utilizzati successivamente nel danneggiamento aggravato dell'Istituto Tecnico Commerciale Meucci.
L'altro rapinatore, unitamente ad un terzo giovane che fungeva da palo, sono riusciti a fuggire, il primo dileguandosi nelle campagne circostanti, il secondo a bordo di una autovettura Clio Renault, risultata oggetto di furto avvenuto il giorno prima.
Il giovane senegalese è stato trovato in possesso di un telefono cellulare di proprietà della dipendente della tabaccheria e di diversi pacchetti di sigarette.
Sono in corso serrate indagini da parte degli agenti del Commissariato di Carpi al fine di risalire all'identità dei due complici.
Resta alta l'attenzione alla sicurezza e prevenzione da parte della Questura di Modena.
Ben 222 persone identificate e 105 veicoli controllati è l'esito dei controlli straordinari della Polizia di Stato in città
Nel pomeriggio di ieri, personale della Squadra Mobile, della Squadra Volante, della Squadra Amministrativa e della Divisione Polizia Anticrimine, unitamente a tre equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia ed a una unità cinofila di Bologna, hanno effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati predatori, dello spaccio di sostanze stupefacenti e dell'immigrazione clandestina.
I controlli hanno interessato le aree soggette a maggiori criticità dal punto di vista della sicurezza, in particolare la zona Tempio, via Gramsci, via Canaletto, stazione ferroviaria e i parchi cittadini.
Sono state complessivamente identificate 222 persone, di cui 44 cittadini stranieri, controllati 105 veicoli ed effettuate verifiche, estese agli avventori, all'interno di 5 esercizi commerciali. 11 i posti di controllo predisposti lungo le principali arterie stradali. Un 25enne marocchino è stato deferito all'A.G. per inosservanza delle norme sugli stranieri.
Nel corso delle verifiche è stata sequestrata a carico di ignoti sostanza stupefacente del tipo hashish e marijuana per un peso complessivo di grammi 3,70.
Intensa l'attività di contrasto al crimine svolta dalla Polizia di Stato nel mese di settembre. Tutta la provincia modenese è stata interessata da capillari controlli finalizzati in particolar modo alla prevenzione e alla repressione dei reati predatori, effettuata da tutte le diramazioni e specialità della Polizia di Stato presenti nel territorio.
Detti servizi hanno interessato in particolare le zone cittadine a più alta criticità dal punto di vista della sicurezza, senza che comunque venissero trascurati gli altri quartieri, dal centro storico alle aree residenziali. Per quanto riguarda il capoluogo, Squadra Volante e Squadra Mobile hanno passato al setaccio le zone Crocetta, Gramsci, Canaletto sud, Stazione Ferroviaria e i parchi cittadini.
Uguale impegno a garanzia della sicurezza dei cittadini è stato profuso dai Commissariati di P.S. di Sassuolo, Carpi e Mirandola sul territorio di propria competenza, così come fondamentale è stato il contributo della Polizia Stradale per quanto concerne il controllo e la regolazione della mobilità su strada e della Polfer a tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica in ambito ferroviario al fine di permettere agli utenti del servizio di viaggiare in tranquillità e sicurezza.
Con l'ausilio del Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia, sono stati predisposti ben 12 servizi straordinari, con una media di 3 a settimana, finalizzati alla prevenzione e al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, dell'immigrazione clandestina e dei reati predatori in genere.
Durante lo scorso mese sono state identificate complessivamente 6.500 persone, tra queste più del 20% di nazionalità straniera, controllati oltre 3.400 veicoli ed effettuate verifiche, estese agli avventori, all'interno di 25 esercizi commerciali (bar, negozi etnici e sale scommesse), con esito positivo per alcuni locali essendo stati rintracciati al loro interno soggetti pregiudicati.
11 sono state le persone tratte in arresto, di cui 2 per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e 4 per reati predatori, e 172 i soggetti deferiti all'Autorità Giudiziaria, di cui 34 per reati contro il patrimonio e 14 in materia di stupefacenti.
Nella giornata del 12 ottobre u.s., personale della locale Divisione di Polizia Amministrativa ha dato esecuzione al provvedimento emesso dal Questore di Parma, ai sensi dell'art. 100 del Testo Unico delle leggi di Pubblica Sicurezza (T.U.L.P.S.), con il quale è stata disposta la sospensione della licenza di somministrazione di alimenti e bevande all'interno del circolo privato denominato "SABOR DISCO CLUB", ubicato a Parma in via Emilio Lepido nr. 227/K, per un periodo di 7 (sette) giorni.
Il provvedimento è stato adottato a seguito della valutazione di quanto accaduto nelle immediate pertinenze del circolo la notte del 23 agosto scorso, quando un frequentatore dello stesso era stato aggredito e picchiato da altri soggetti che gli procuravano lesioni guaribili in 15 giorni. Sono stati valutati anche altri due episodi precedenti che avevano, parimenti, messo in pericolo l'ordine e la sicurezza pubblica.
Il provvedimento di cui sopra era già stato preceduto da altri due, sempre per episodi di violenza: uno nel mese di marzo 2017, che aveva portato alla sospensione dell'attività per 7 giorni, ed uno nel mese di marzo 2018, che aveva portato alla sospensione dell'attività per 15 giorni.
Si fa un gran parlare di problemi di sicurezza, di degrado, di rifiuti e di decoro urbano ma oltre a parlarne non si vede nulla. Una visione, più o meno illuminata, di come potrà diventare la città ducale non esiste.
Di LGC Parma 12 ottobre 2018 - A Parma sembra che le idee, soprattutto quelle buone e condivise, siano state sepolte. O forse è solo pigrizia e forse, questo sarebbe ancora più grave, c'è il timore di essere criticati e quindi non apprezzati.
Fatto sta che Parma sembra avere intrapreso un percorso regressivo sotto molteplici aspetti, proprio nel momento nel quale dovrebbe fare emergere tutto il suo splendore per onorare l'ambito e meritato riconoscimento di "Capitale Italiana della Cultura 2020". Insomma una "decrescita infelice" che non merita e non meritano i cittadini parmigiani da sempre orgogliosi della propria piccola Parigi.
Ben vengano quindi le idee, isolate ma ancor meglio le visioni organiche di un futuro prossimo da cominciare a percorrere sin da subito.
Ecco quindi che ben volentieri ospitiamo l'idea di Francesco Fulvi, ingegnere edile e architetto junior con esperienze all'estero. La "vision" del professionista nasce dall'ascolto delle voci della città e selezionando i "bisogni". Quindi, attraverso l'introduzione programmata di elementi semplici, rappresenta quello che potrebbe risultare un futuro della città, con al centro di essa l'uomo ma senza perdere di vista le comodità, l'ambiente e il decoro urbano, elementi essenziali per creare l'atmosfera di "vivibilità" e "accoglienza" per tutti e per tutte le età, riportando la città al suo ruolo originale di aggregatore sociale e facilitatore di scambi commerciali.
"Quelle immagini che introduco nella narrazione dell'idea - commenta Francesco Fulvi - prendono spunto da situazioni già realizzate e viste altrove soprattutto all'estero, alcune sono state suggerite da cittadini di Parma che mi hanno chiesto di visualizzare esigenze espresse e non ascoltate. Sono immagini che rappresentano una città più a misura d'uomo dove non si distingue tra centro storico e non centro storico, dove la gerarchia sulla mobilità mette al primo posto il pedone e all'ultimo l'automobile, dove gli spazi pubblici sono organizzati per ospitare tutte le età."
Il verde pubblico, secondo l'idea di Francesco Fulvi, viene preso come elemento di decoro, importante per la qualità dell'aria, la biodiversità e per regolare il microclima nei mesi estivi. Nella sua visione cittadina, la costruzione di parcheggi avverrebbe con strutture temporanee sui viali di circonvallazione, soluzione che consentirebbe di eliminare le auto dalle strade (che già di fatto sono parcheggi a pagamento), restituendo quello spazio ai cittadini, soprattutto ai bambini, oltre a dare possibilità ad altri di parcheggiare facilmente e raggiungere le attività commerciali e viverle in sicurezza. Una strategia che rappresenterebbe il "plus" per opporre una vera e equilibrata concorrenza ai grandi centri commerciali. Infine ci sono idee per la questione dei bagni pubblici, delle panchine, delle fontane, dello sport per i giovani e meno giovani, e via di seguito.
"Praticamente sono quasi tutte idee semplici da realizzare, conclude il giovane architetto, prevedono l'avvicinamento alla città del futuro attraverso piccoli passi: inserimento di ciclabile quando ci sono 2 corsie, pedonalizzazione di una strada alla volta, piantare progressivamente sempre più alberi, progettare aree giochi in tutti i quartieri, ecc. L'idea vincente e imprescindibile è che dove ci sono le persone non c'è degrado e in quei luoghi decadrà la necessità di presidio con l'esercito. Via Farini e Via Cavour ne sono un esempio tangibile".
(il video - https://www.youtube.com/watch?v=LfOjtZ3_yJw&t=42s )
Nella serata di ieri, personale della Squadra Volante ha tratto in arresto un cittadino marocchino di 16 anni ed un ucraino di 17 anni, poiché colti in flagranza del reato di furto in abitazione in concorso fra loro.
Modena 11 ottobre 2018 - Intorno le ore 22:30, su segnalazione pervenuta mediante il numero d'emergenza 112NUE, gli agenti sono intervenuti all'angolo fra via Fratelli Rosselli e via Schio dove hanno sorpreso i due giovani mentre erano intenti a rovistare all'interno di un garage. I due hanno accennato a qualche tentativo di fuga, arginati con successo dagli operatori della Volante.
All'interno del cortile condominiale, vicino la porta di un altro magazzino che presentava la serratura forzata, è stata rinvenuta una bicicletta che i due giovani avevano portato al seguito e della quale non riuscivano ad indicare la provenienza. Pertanto l'oggetto è stato posto sotto sequestro, ipotizzando la ricettazione in concorso.
Il 17enne è stato trovato in possesso di una bicicletta che aveva rubato poco prima, riconosciuta dal proprietario del garage e quindi restituitagli.
Accompagnati in Questura per le formalità di rito, sono emersi diversi precedenti a carico dei ragazzi. Il 16enne annovera diverse denunce per reati contro il patrimonio, mentre a carico dell'ucraino sono risultati precedenti di polizia per reati contro la persona, il patrimonio e per porto di oggetti atti ad offendere. Quest'ultimo era anche stato denunciato per dei danneggiamenti alle auto in sosta con delle mazze chiodate.
Il marocchino è stato denunciato anche per porto di oggetti atti ad offendere perché portava al seguito senza giustificato motivo un rasoio richiudibile con lama in acciaio ed altresì perché non esibiva il permesso di soggiorno di cui è titolare.
Su disposizione del Magistrato di Turno presso il Tribunale dei Minori di Bologna, i giovani sono stati affidati ad un centro di prima accoglienza.
"La decisione di intensificare il controllo del territorio e di dare corso a un giro di vite, annunciata oggi dal questore di Reggio Emilia, Antonio Sbordone, dopo l'ennesimo episodio di violenza verificatosi in città, va nella giusta direzione".
Ad affermarlo è Benedetta Fiorini (FI), deputata di Forza Italia e vicecommissario regionale del partito con delega all'Emilia.
"La situazione è gravissima. Quanto accaduto dimostra ancora una volta che le politiche per l'integrazione del PD e del centrosinistra hanno fallito, da un lato. Dall'altro e' necessario rinforzare gli organici delle forze dell'ordine. Abbiamo cercato più volte di richiamare l'attenzione su quella che è ormai una vera e propria emergenza ma per il sindaco Luca Vecchi i problemi sono evidentemente altri", aggiunge Fiorini.
"Non solo i reggiani ma tutti meritano una città più vivibile e sicura. Non possono esistere aree o zone off-limits, 'governate' di fatto dalla criminalità. I cittadini chiedono a gran voce di essere ascoltati e di mettere un freno a queste politiche che hanno portato a limitare la libertà e i diritti di ciascuno di noi", conclude la nota.
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del Gruppo Misto di Felino, composto da Dorotea di Giorgio e Chiara Militerno, due ex consigliere della maggioranza felinese.
A seguire la dichiarazione del gruppo misto:
"Per quanto riguarda il discorso immigrazione, sicurezza e degrado abbiamo, nel corso di questi mesi, avanzato diverse interrogazioni all'amministrazione attuale, in quanto riteniamo che siano dei temi attuali, importanti e delicati e che meritano un'attenzione ed una corretta sensibilità.
Crediamo che sia fondamentale informarsi il più possibile per capire cosa succede intorno a noi e quali sono le misure che si vogliono adottare.
Il nostro obiettivo è quello di mantenere monitorata la situazione, senza abbassare la guardia in quanto le risposte attualmente dateci non soddisfano appieno le esigenze e le preoccupazioni dell'intera comunità felinese. Possiamo dire che è un percorso aperto dato il nostro continuo interessamento che puntualmente viene espresso in sede di Consiglio Comunale.
Ci riserviamo di aggiungere altro in base alle risposte che otterremo e all'evolversi delle situazioni."
Gruppo Misto Consiglio Comunale di Felino
Gruppo Misto pagina Facebook https://www.facebook.com/Gruppo-Misto-Consiglio-Comunale-Felino-413614905708621/