Controlli agli esercizi pubblici: massima attenzione a fini preventivi da parte di Polizia di Stato, Vigili del fuoco e Polizia Municipale.
Nella scorsa notte, in occasione del concerto di un noto DJ, tenutosi presso una discoteca modenese, la Polizia di Stato ha predisposto un servizio specifico, realizzato in collaborazione con personale della locale Polizia Municipale e i Vigili del Fuoco, in ausilio agli addetti alla vigilanza privata del locale, affinché lo spettacolo potesse svolgersi in totale sicurezza.
In particolare, è stata posta massima attenzione agli accessi al locale in modo tale che il numero di persone presenti fosse entro la soglia di agibilità prevista per la discoteca.
Sono state, altresì, verificate e costantemente presidiate tutte le uscite di sicurezza, all'interno da parte dei Vigili del Fuoco ed all'esterno dalle Forze di polizia, affinché rimanessero sempre sgombre e non vi fossero indebite intrusioni.
Sono stati effettuati controlli anche con l'utilizzo di metal detector. Numerose le persone identificate in attesa di accedere al locale o nelle immediate vicinanze dello stesso. Un giovane ventenne è stato trovato in possesso di 5 grammi di marjuana e di 0,1 grammi di cocaina, motivo per il quale è stato segnalato alla Prefettura quale assuntore di sostanze stupefacenti.
La Polizia Municipale e i Vigili del Fuoco non hanno rilevato anomalie nel corso dei controlli di propria competenza.
Detto servizio a fini preventivi si inserisce in un più ampio contesto di continue verifiche, che hanno interessato diversi esercizi pubblici (discoteche e birrerie), effettuate dalla Polizia di Stato, unitamente ai Vigili del Fuoco e alla Polizia Municipale, nelle ultime settimane, con particolare attenzione ai weekend.
Nel corso di questi controlli sono state irrogate da parte dei Vigili del Fuoco sanzioni per violazione delle norme antincendio e sono state riscontrate dai Vigili Urbani alcune anomalie nella gestione dei pubblici spettacoli, le cui eventuali sanzioni sono ancora al vaglio.
La Squadra Amministrativa della Questura di Modena ha, altresì, intensificato i controlli relativi al gioco d'azzardo: sono state effettuate verifiche all'interno di 8 sale slot, rilevando in quattro casi situazioni di irregolarità relative in particolare al mancato rispetto degli orari di funzionamento delle macchinette.
Anche nel corso di quest'ultima settimana prenatalizia ingente è stata l'attività di prevenzione e contrasto al crimine predisposta sul territorio dalla Polizia di Stato: 10 arresti, 32 soggetti denunciati, 796 persone identificate, 244 veicoli controllati e 21 posti di controllo.
Il Questore di Parma chiude per 15 giorni il Bar Caffetteria "Maria Luigia" di Colorno.
Nella giornata di ieri, 20 dicembre 2018, è stato notificato al titolare del pubblico esercizio ad insegna "CAFFETTERIA MARIA LUIGIA", ubicato in piazza Garibaldi a Colorno, il provvedimento emesso dal Questore di Parma, ai sensi dell'art. 100 del Testo Unico delle leggi di Pubblica Sicurezza (T.U.L.P.S.), con il quale è stata disposta la sospensione della licenza di somministrazione di alimenti e bevande all'interno del suddetto pubblico esercizio, per un periodo di 15 giorni.
Il provvedimento del Questore, che ha come finalità la tutela dell'Ordine e della Sicurezza Pubblica, è stato adottato a seguito di una operazione di polizia giudiziaria compiuta, nel corso della settimana scorsa, dai militari del Comando Provinciale di Reggio Emilia che ha portato all'arresto di un soggetto legato al pubblico esercizio per i reati di ricettazione e detenzione abusiva di armi, nonché detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Posta la evidente pericolosità sociale della caffetteria, diventata luogo di spaccio di sostanze stupefacenti e di frequentazione di persone gravitanti in ambiente criminogeno, il Questore di Parma, con tale provvedimento, ha così inibito la prosecuzione di una situazione di pericolosità sociale al fine di prevenire il reiterarsi di condotte criminali.
Tale provvedimento, adottato a seguito di una tempestiva attività della Divisione di Polizia Amministrativa della Questura di Parma, impegnata quotidianamente in una azione di monitoraggio del territorio e di vigilanza sull'andamento dell'ordine e della sicurezza pubblica della provincia, è stato reso esecutivo in data odierna dai Carabinieri di Colorno.
PORSCHE richiama 75000 per problema al software. Operazione in officina per risolvere difetto
Richiamo nel mondo per Porsche Panamera per un aggiornamento al software dell'assistenza elettrica dello sterzo. Porsche ha deciso di richiamare esattamente 74.585 veicoli, in un'iniziativa preventiva decisa dopo aver rinvenuto un malfunzionamento. Una volta richiamati i veicoli saranno sottoposti a un aggiornamento del software che dovrebbe richiedere solo un'ora e essere gratuito per il cliente: ai consumatori colpiti Porsche suggerisce di evitare l'uso dell'auto fino a quando il difetto non sarà corretto.
''A causa di un'improbabile serie di eventi'' - spiega Porsche - i guidatori potrebbero perdere l'assistenza elettrica dello sterzo che potrebbe fallire spontaneamente per un periodo di tempo limitato ma l'auto in ogni caso potrebbe essere fermata frenando o mettendola in folle. Porsche precisa di non essere al corrente di nessun incidente causato dal difetto rinvenuto sui veicoli richiamati, che includono modelli prodotti tra il 21 marzo 2016 e il 6 dicembre 2018. Gli specialisti delle officine sono tenuti a riprogrammare l'unità di controllo corrispondente come misura precauzionale con un record di dati modificato.
''A prescindere delle straordinarie circostanze che dovrebbero verificarsi prima che un consumatore incorra in un problema, prendiamo questa misura perchè siamo impegnati nella sicurezza dei veicoli'' afferma il portavoce dell'area tecnica di Porsche. ''Abbiamo la soluzione e un'ampia rete di distributori pronti a offrire il servizio'' di aggiornamento, continua.
Una parte di questi 75.000 veicoli interessati è stato venduto anche in Italia. I numeri esatti non si conoscono ancora.
La casa di Stoccarda fa parte del gruppo Volkswagen, coinvolto di recente nello scandalo della manipolazione dei motori diesel. Nell'attività a tutela dei consumatori e dei proprietari o possessori di veicoli a motore, lo "Sportello dei Diritti" ancora una volta anticipa in Italia l'avvio di procedure di tal tipo da parte delle multinazionali automobilistiche anche a scopo preventivo, poiché non sempre tutti coloro che possiedono una vettura tra quelle indicate viene tempestivamente informato.
Per il presidente Giovanni D'Agata dello "Sportello dei Diritti", anche se Porsche non ha sino ad oggi registrato incidenti a causa di questo problema, il rischio è sempre latente. Pertanto i consumatori e i proprietari di veicoli a motore interessati devono quindi prestare la massima attenzione e rivolgersi alle autofficine autorizzate o ai concessionari della Porsche nel caso in cui la propria autovettura corrisponda ai modelli in questione. Gli uomini della rinomata casa automobilistica tedesca dovranno apportare i dovuti correttivi e risolvere un problema non certo grave, ma destinato comunque a suscitare non poca preoccupazione per la difettosità segnalata che è ancora più rischiosa se si pensa alla potenza di accelerazione che hanno questi modelli. Porsche non ha immediatamente annunciato un programma di notifica. I proprietari possono chiamare la casa automobilistica al numero 800-767-7243 o visitare il suo sito Web per verificare il numero di identificazione del veicolo e saperne di più.
(20 dicembre 2018)
Sono stati intensificati, per il periodo natalizio, i controlli condotti dalla Polizia Locale in centro storico, con particolare attenzione al fenomeno dell'abusivismo commerciale.
Nell'ambito di questa attività, venerdì 14 dicembre gli agenti hanno effettuato un sequestro di merce contraffatta – nove borse e tre portafogli di buona fattura, riportanti marchi falsificati – a carico di un cittadino di nazionalità senegalese residente a Piacenza, in regola con le norme di soggiorno in Italia. L'uomo è stato deferito all'autorità giudiziaria con emissione, nei suoi confronti, di verbali amministrativi e un ordine di allontanamento.
Altri due Oda sono stati notificati nella giornata di giovedì 13, per questua molesta, a due cittadini serbi dell'età di 23 e 30 anni, entrambi senza fissa dimora, colti in flagranza nelle vie del centro. I provvedimenti sono stati trasmessi alla Questura, per le procedure di competenza.
"In queste settimane, la presenza capillare e ancor più assidua della Polizia Locale nelle zone maggiormente frequentate della città – sottolinea l'assessore alla Sicurezza Luca Zandonella – consente non solo di intervenire tempestivamente per contrastare episodi di illegalità e mancata osservanza delle regole di convivenza civile, ma può costituire un efficace deterrente nel prevenire tali fenomeni. Anche questo è un contributo importante per garantire la vitalità e la piena fruizione del centro storico nel periodo festivo, tutelando il decoro urbano e l'attività dei commercianti che lavorano nel rispetto delle normative".
Prosegue l'attività di controllo svolta dalle forze di Polizia, in collaborazione con altri Enti, finalizzata a verificare la correttezza nella conduzione di attività economiche ed altro.
In tale ottica, sempre su disposizione del Questore, nella notte tra il 14 e 15 dicembre sono stati effettuati controlli ai quali hanno partecipato, oltre al personale della Questura, anche personale della Guardia di Finanza, della Polizia Municipale e dell'Ispettorato Territoriale del Lavoro.
I controlli hanno riguardato alcuni pubblici esercizi cittadini.
L'attività ha portato all'accertamento ed alla contestazione di violazioni amministrative da parte della P.M. (pubblicità dei prezzi, cartellonistica e strumentazione per la misurazione del tasso alcolemico, diffusione di musica senza autorizzazione o non in conformità alle prescrizioni, ecc); e da parte della Guardia di Finanza con sanzioni in materia di registratori di cassa e mancata emissione di scontrini.
Nel corso di detto servizio sono state identificate e controllate 23 persone, controllati 4 pubblici esercizi, accertate 12 violazioni con sanzioni per complessivi € 5.200,00 circa.
L'incubo di molte persone è diventato realtà per una ragazza di Chicago. Nel 2015, la giovane donna ha soggiornato nell'hotel Hampton Inn ad Albany, una città degli Stati Uniti d'America, capitale dello stato di New York.
Secondo la sua denuncia, un impiegato ha nascosto una telecamera sotto la doccia della sua camera per filmarla a sua insaputa. Non ne ha saputo nulla fino a settembre 2018 quando ha ricevuto un'e-mail con un link di un sito pornografico. "Sei davvero tu, vero?" Il video ha anche rivelato il suo nome completo. "Quando ho cliccato, ho riconosciuto la mia faccia e il mio profilo in un bagno e ho iniziato a urlare", ha detto la donna, che preferisce rimanere anonima.
"Pensavo che la mia vita fosse finita, se la gente che mi conosce lo vedesse, la mia vita sarà completamente distrutta." «Ero così disgustata. Sono crollata, mi sono sentita come profanata», così ha raccontato la donna. Poi riceve un messaggio minaccioso: "Hai tempo fino a mezzanotte per mandarmi un nuovo video su di te, altrimenti, posterò più clip di lei, con il suo nome, le informazioni, e poi li invierò alla sua conoscenza. Sarai in grado di goderti la tua celebrità. " "Quando vai in una stanza d'albergo, non puoi immaginare che una cosa del genere possa accadere a te", dice lal denunciante.
Secondo l'avvocato Roland Christiansen, potrebbero esserci altre vittime, che sono passate dalla stessa stanza. Una portavoce dell'Hilton si è scusato e ha detto di essere intenzionato di capire il colpevole di un gesto tanto meschino. detto di essere "scioccata" e che avrebbe lavorato con le autorità. Ora la donna ha messo la causa nelle mani dei propri avvocati. Questo processo potrebbe costare 100 milioni di dollari (88 milioni di euro) al gruppo Hilton.
Per Giovanni D'Agata presidente dello "Sportello dei Diritti", salvo esplicite e legittime richieste dell'autorità giudiziaria, tutte le le camere d'albergo o di strutture ricettive dovrebbero essere bonificate da ogni strumento che possa in qualche modo ingerire nella privacy dell'utenza. Ecco perchè è opportuno che le suddette attività monitorino le camere per evitare eventi del genere.
La Polizia di Stato mette a segno un altro importante arresto nel giro di pochi giorni. Questa volta si tratta di un cittadino albanese pluripregiudicato di 25 anni, ladro seriale specializzato nella commissione di furti in abitazione.
Nella tarda serata di sabato 8 dicembre, un funzionario della Questura di Modena libero dal servizio, transitando in via Araldi a bordo della propria auto, ha notato a distanza un uomo, con una piccola ricetrasmittente in mano, uscire da un cortile e salire su un'automobile sopraggiunta ad alta velocità. Insospettitosi, ha deciso di seguirli fornendo in tempo reale aggiornamenti sui loro spostamenti alla Centrale Operativa così che la Volante ha potuto da lì a poco intercettare i presunti malviventi in via Vignolese.
Gli agenti li hanno quindi bloccati posizionandosi davanti alla loro autovettura in modo tale da impedirgli di ripartire. A quel punto, non potendo riprendere la marcia, i due sono scesi dall'automobile scappando in direzioni opposte.
Dopo un breve inseguimento, l'albanese è stato bloccato all'interno del parchetto prospiciente la "Casa dello Studente". Durante la fuga, il 25enne ha cercato di disfarsi della ricetrasmittente.
La perquisizione sulla sua persona estesa al veicolo ha dato esito positivo: sono stati - infatti - rinvenuti nelle tasche del giubbotto e all'interno dell'autovettura, oltre ad un paio di guanti e ad una torcia, vari monili in oro con pietre preziose, diversi orologi, un tagliacapelli, quattro paia di scarpe firmate ed un salvadanaio.
Da un sopralluogo presso il palazzo dove era stato intercettato il ladro, gli agenti hanno potuto constatare che la finestra della cucina dell'appartamento al primo piano era stata divelta e tutti i locali erano completamente a soqquadro.
La refurtiva, appartenente in parte al proprietario dell'appartamento di via Araldi ed in parte ad una signora che nel pomeriggio aveva denunciato un furto ai danni della propria abitazione, è stata riconsegnata ai legittimi proprietari.
L'albanese, che lo scorso luglio era stato espulso coattivamente con accompagnamento alla frontiera e divieto di reingresso in Italia per tre anni ad opera di personale della Questura di Torino, era con molta probabilità rientrato in Italia cambiando provincia per mettere a segno nuovi furti.
Trattenuto presso le camere di sicurezza della locale Questura, come disposto dal Magistrato di turno, sarà processato questa mattina con rito direttissimo.
Il Gruppo ha acquisito il controllo della Security & Training, società di servizi di sicurezza, consulenza e formazione specializzata e certificata in ambito aeroportuale e portuale. Più qualità ai servizi: Coopservice tra i primi in Europa ad ottenere la certificazione UNI EN16082 "Airport Security Service Certificate". I numeri della Linea Sicurezza: 2.200 guardie giurate, 10 centrali operative, 36.000 allarmi collegati
Reggio Emilia, 10 dicembre 2018 - Coopservice, uno dei principali player italiani nella fornitura di Servizi Integrati di Facility, rafforza la propria posizione nel settore della security acquisendo il 51% di Security & Training, società di consulenza e di formazione professionale in materia di sicurezza che svolge servizi di security con personale specializzato e certificato.
Per Coopservice, l'obiettivo dell'operazione è qualificare ulteriormente la propria offerta di servizi di Security in un settore strategico, quello dei trasporti, estremamente delicato e nel quale Coopservice può vantare un'esperienza pluriennale e consolidata nei servizi di sicurezza sussidiaria per importanti infrastrutture aeroportuali e portuali come l'Aeroporto di Olbia Costa Smeralda e i Porti di Olbia, Genova e Savona.
"Il comparto sicurezza è strategico per Coopservice - dichiara il presidente, Roberto Olivi - Continueremo ad investire per cogliere due obiettivi principali: fare innovazione continua per allargare l'operatività a nuovi settori strategici e integrare sempre più le attività di security e servizi fiduciari nelle soluzioni di facility, sempre più richieste dal mercato e dalla clientela che ha bisogno di poter contare su un unico referente per la gestione di tutti i servizi infrastrutturali".
Security & Training, attiva dal 2004, ha ereditato l'organizzazione, il corpo docenti, il know-how della Security Training Project Srl ed è autorizzata e riconosciuta dal Ministero dell'Interno come centro di formazione per i corsi di sicurezza sussidiaria portuale, ferroviaria e dei trasporti terrestri in concessione, da ENAC per l'erogazione dei corsi per tutte le categorie di personale aeroportuale e dalla Capitaneria di Porto.
"Entrare a far parte di un primario Gruppo come Coopservice, con un'esperienza di oltre quarant'anni nel settore della vigilanza privata ed una presenza capillare sul territorio italiano ci permette di estendere il nostro raggio d'azione e di offrire la nostra competenza altamente specialistica a nuovi mercati", ha dichiarato Luigi Cola, amministratore delegato di Security & Training.
La struttura organizzativa e didattica può contare su numerose sedi formative, alcune delle quali attrezzate con strumentazioni RX e Metal Detector per la formazione sui controlli di sicurezza, in diverse città italiane: Roma, Pomezia, Savona, Genova, La Spezia, Mantova, Parma, Cavriago, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Rimini, Forlì, Firenze, Prato, Chieti, Sassari, Olbia, Cagliari, Oristano.
L'impegno di Coopservice per dare sempre maggiore qualità al proprio comparto della sicurezza è dimostrato anche dal conseguimento, tra i primi Istituti di Vigilanza in Europa ad ottenerla, della certificazione dei propri servizi di sicurezza in ambito aeroportuale secondo la norma europea UNI EN16082:2011 "Servizi di security aeroportuale e dell'aviazione civile".
La norma, voluta da gestori aeroportuali e operatori del comparto, ha l'obiettivo di rispondere alla richiesta di qualificare l'affidabilità dei fornitori in un settore sensibile e strategico quale quello della sicurezza aeroportuale.
Coopservice (862 milioni di fatturato di gruppo nel 2017 e 20.788 dipendenti) opera nel comparto sicurezza con più di 2.200 guardie giurate, 900 operatori tecnici della sicurezza, 10 centrali operative di cui 2 certificate, oltre 36.000 impianti d'allarme collegati e più di 500 mezzi tra portavalori e veicoli operativi, erogando direttamente servizi di vigilanza in 28 province in 7 regioni e in tutta Italia grazie al network di istituti convenzionati.
Il gruppo AMO - COLORNO è da sempre impegnato a sensibilizzare la collettività sul rispetto verso i beni comuni. Diverse sono state le nostre segnalazioni sul degrado presente nei nostri parchi e per le nostre strade. Da sempre abbiamo guardato con occhio di riguardo il problema e denunciato atti di inciviltà e vandalismo. Riteniamo da sempre che la tutela del territorio in cui si vive e specialmente delle nostre aree verdi sia un dovere di tutti.
In merito a questo, siamo venuti a conoscenza di un fatto orribile avvenuto al parco Ducale di Parma venerdì 7 dicembre nel primo pomeriggio verso le 14.
Una coppia di fidanzati passeggiava tranquilla nel parco quando hanno notato un uomo allontanarsi da una panchina, lasciando su di essa una grossa quantità di rifiuti. Il senso civico del ragazzo in coppia, ha prevalso, e lo stesso ha avvisato l'uomo "che i rifiuti non si abbandonano" e che "esistono i cestini". L'uomo ha prima finto di non conoscere l'Italiano, e poi in Italiano perfetto, tirando fuori un coltello avvolto in un panno, ha minacciato di tagliare la gola al giovane. La ragazza spaventata è fuggita via gridando e chiedendo aiuto fino all'arrivo delle forze dell'ordine.
La storia ci lascia molta amarezza e rabbia. L'incività si combatte anche con un richiamo all'ordine. Non è possibile fare tutto ciò che si vuole, imbrattando, sporcando e danneggiando i beni della collettività.
Poteva sfociare tutto in tragedia e di certo la paura presa dai due poveri ragazzi li segnerà per parecchio tempo.
E' possibile che non si possa far nulla per deterrere episodi di tale inciviltà? Bisogna aver paura a rimproverare qualcuno per paura di ricevere una coltellata?... Bisogna ricorrere al detto "non sento, non vedo non parlo...??"
Molti di noi si impegnano ogni giorno a differenziare i rifiuti, a rispettare la natura e ad essere civili, ma a volte basta un soggetto come quello presente al parco Ducale di Parma, in quel tranquillo pomeriggio di ieri, a distruggere in un attimo il nostro impegno quotidiano.
Anche piccoli gesti all'apparenza innocui di maleducazione e inciviltà, in realtà creano grande degrado. Basta amplificare un singolo gesto per moltissimi altri. Questi limitati gesti di decadenza quotidiana, partoriscono atti di violenza, di criminalità, di sopraffazione del più debole che poi risultano molto difficili, se non impossibili da fermare.
Occorre coinvolgere sempre di più e meglio tutta la comunità spiegando il senso civico e l'educazione, invitando i cittadini a fare squadra, allontanando dal nostro territorio nazionale chi non vuole rispettare le nostre regole e la nostra Italia.
Nicola Scillitani
Coordinatore cittadino
AMO - COLORNO
Riceviamo e pubblichiamo dal Gruppo +Europa Parma - La Parlamentare parmigiana della Lega Nord, Laura Cavandoli ha festeggiato la recente approvazione del #DecretoSalvini con un post su Facebook in cui si felicità di come, secondo la sua opinione, ridurrà accattoni e parcheggiatori abusivi.
Ciò che, al contrario, saranno destinati con molte probabilità a fare le decine di persone con regolare permesso di soggiorno cacciate dai centri di accoglienza e integrazione a causa dei tagli ai fondi #Sprar e della cancellazione della tutela umanitaria previsti nel Decreto "insicurezza".
Nella nostra città centinaia di migranti sono stati inseriti in un percorso di crescita e inserimento lavorativo e sociale, sottraendoli alla strada, alla criminalità e all'accattonaggio, grazie al sistema Sprar composto da associazioni come CIAC.
Solo durante l'ultimo anno, più di cento beneficiari dello Sprar sono entrati nel mondo lavoro tra tirocini formativi e contratti a tempo determinato in diversi settori, alimentare, ristorazione, commercio, metalmeccanica, logistica. 200 richiedenti asilo partecipano invece al laboratorio linguistico realizzato in accordo con il CPIA.
Si calcola che tutto il sistema di accoglienza integrato tra Comune di Parma e sistema Sprar e enti privati, solo nel biennio precedente abbia portato sul territorio di Parma fondi per un totale superiore al mezzo milione.
Ora, a causa della riduzione dei fondi a queste strutture e alla cancellazione con un tratto di pena del diritto di tutela umanitario, decine di persone, ragazzi, famiglie saranno lasciati soli e in mezzo alla strada, senza cibo, senza conoscere la lingua, senza un tetto. Ingrossando le fila di chi è costretto a mendicare se non peggio per sopravvivere.
Con buona pace delle felicitazioni dell'On. Laura Cavandoli.
Per questo il Gruppo +Europa Parma sostiene la mozione contro il Decreto Salvini a firma dei gruppi Consigliari di Effetto Parma, tra cui il nostro iscritto Marcomaria Freddi, e PD.