Iniziativa coordinata e promossa dallo stilista parmigiano Morgan Visioli, insieme ad un pool di realtà imprenditoriali della zona
Si attesta la performance più alta da oltre 10 anni con un risultato pari a 37,2 milioni di euro e un’attività filantropica complessiva per 23,9 milioni di euro e 440 progetti sostenuti
È stato presentato ieri presso la sala udienze della sede del Tar – di Palazzo Pallavicino – il Bilancio 2022 di Fondazione Cariparma. Alla presenza di Franco Magnani, Presidente di Fondazione Cariparma, Maria Laura Bianchi Vice Presidente, Giovanni Fracasso, Marcella Saccani e Daniele Pezzali, membri del Consiglio di Amministrazione e Antonio Lunardini, Direttore Generale, sono stati presentati il Bilancio Economico Finanziario e il Bilancio di Missione, che riassume l’attività svolta dagli organi nell’ultimo anno, comprensivo del Report di Monitoraggio e Valutazione attuato sui progetti sostenuti.
Con il Bilancio 2022 Fondazione Cariparma si attesta la performance più alta dal 2010 pari a 37,2 milioni di avanzo d’esercizio, dato che supera del 17% la media dell’ultimo triennio. L’esercizio 2022 ha registrato proventi ordinari pari a 46 milioni di euro, grazie anche alla contribuzione della Banca conferitaria Crédit Agricole Italia S.p.a. A questi si aggiungono 3,9 milioni di proventi straordinari netti derivanti dall’attività di gestione del portafoglio titoli. Il risultato 2022 ha permesso di incrementare ulteriormente il Fondo di Stabilizzazione delle Erogazioni, che si attesta ad oltre 80 milioni di euro, pari a quattro volte la capacità erogativa annuale della Fondazione stessa. Nel 2022 Fondazione Cariparma ha deliberato contributi per 23,9 milioni di euro a sostegno di 440 progetti di utilità sociale. Più nel dettaglio, la Fondazione ha contribuito a sostenere 241 progetti nell’ambito dei servizi alla persona, con un impegno economico di 12.677.569 euro; 197 progetti nel campo arte e ambiente, con un mecenatismo che ha un valore di 10.332.161 euro; 2 progetti a favore della ricerca scientifica, con risorse per 900.000 di euro.
Fondazione Cariparma si conferma ancora una volta tra i primi investitori sociali del territorio parmense, nel 2022, infatti, il suo perimetro d’azione, in termini di copertura geografica degli interventi, conta l’89,1% delle risorse assegnate tra Parma e provincia e il 10,9% a progetti nazionali co-partecipati con altre fondazioni di origine bancaria e coordinati da Acri.
“Sono davvero orgoglioso della giornata di oggi e dei risultati che abbiamo presentato: ci confermiamo al fianco del nostro territorio sulle emergenze di oggi ma con lo sguardo oltre le sfide del domani e questo è un fatto importante, per noi tutti.” Franco Magnani, Presidente di Fondazione Cariparma.
“Una gestione patrimoniale attenta e oculata ci ha permesso di accantonare nel Fondo di Stabilizzazione delle Erogazioni fino a quattro volte la nostra capacità erogativa annuale. Un dato prezioso per il territorio, un segnale positivo per il futuro, che ci permette di essere ottimisti nonostante il contesto generale così incerto”. Maria Laura Bianchi, Vice Presidente.
“Il 2022 è stato un anno veramente difficile per i mercati finanziari, con forti tensioni sia nel comparto azionario che in quello obbligazionario. Nonostante ciò, la Fondazione ha chiuso il 2022 con un importante avanzo di esercizio, superiore anche al 2021. Il risultato finanziario di Fondazione Cariparma certifica la solidità del suo patrimonio e testimonia il nostro impegno e la nostra cura nelle scelte di investimento e nel monitoraggio costante dei rischi. Tutto questo è fondamentale per valorizzare, traguardare negli anni e garantire un solido futuro di crescita ad una realtà come la Fondazione, imprescindibile per il territorio e per le comunità di Parma e provincia.” Giovanni Fracasso, membro del Consiglio di Amministrazione.
Il supporto di Fondazione Cariparma interessa in prima battuta le realtà private, che vengono sostenute per il 55,6% verso un impegno del 38,7 % nei confronti degli Enti Pubblici e il restante 5,7% per progetti a realizzazione diretta. Il Rapporto di Monitoraggio e Valutazione ha infine evidenziato che l’80,7% delle erogazioni per importo è avvenuto tramite lo strumento del bando e solo 19,3% tramite assegnazione diretta, inoltre, il 33,4 % degli importi erogati riguarda i servizi, il 21,65% l’acquisto di attrezzature o automezzi, il 10,70% le attività a valenza formativa e didattica e il 22,70% gli eventi culturali e la valorizzazione del territorio. Infine, il 99,6% dei destinatari delle iniziative concluse è costituito da cittadini con quasi totale trasversalità di età e genere e il 56,5% delle iniziative hanno impattato sulle nuove generazioni, a conferma dell’attenzione meticolosa di Fondazione Cariparma nel voler contribuire allo scenario futuro, agendo sempre con uno sguardo attento alle emergenze di oggi ma rivolto oltre le sfide del domani.
“A un anno dalla mia nomina non posso che essere orgoglioso e soddisfatto dei dati che emergono dal nostro bilancio. Abbiamo scelto di commentare pubblicamente i numeri del 2022 per dare una fotografia della nostra attività in un periodo storico complesso, in cui gli scenari sono mutevoli e ad una velocità mai vista prima. Poter toccare con mano che il sociale e le emergenze sono davvero centrali nella nostra attività filantropica, credo sia un dato rassicurante per il territorio. Infine, l’utilizzo del bando come strumento principale di erogazione, anche questo è certamente una evidenza positiva dello stile analitico e strategico che Fondazione sta perseguendo da diversi anni” Antonio Lunardini, Direttore Generale di Fondazione Cariparma.
Il 2022 di Fondazione Cariparma si caratterizza per un Bilancio di Missione che attrae alla macro area Servizi alla Persona buona parte delle risorse disponibili, sostenendo e accompagnando progetti di valenza sociale: tra questi, due in particolare raccontano storie di innovazione, di inclusione e di conciliazione: lo “Spazio Akela”, dedicato a bambini e adolescenti con autismo e disabilità intellettiva e “Casa del Quartiere Villa Ester”, nata dall’idea di creare spazi condivisi tra associazioni e cittadini, edificando un ponte tra generazioni.
“Il 53% delle risorse sono state destinata a progetti afferenti all’ambito dei “Servizi alla Persona” – spiega Marcella Saccani, membro del Consiglio di Amministrazione di Fondazione Cariparma - coerentemente a quello che è il contesto attuale: le disuguaglianze aumentano e le fragilità evolvono. Ci siamo concentrati molto sui temi dell’inclusione e della conciliazione, e quindi della gestione vita privata e vita lavorativa a fronte di situazioni di difficoltà, come ad esempio con Spazio Akela – un progetto meraviglioso, che abbiamo supportato fin dall’inizio - dedicato a bambini e bambine, adolescenti con autismo e disabilità intellettiva e alle loro famiglie. Infine sono molto orgogliosa di un dato che abbiamo commentato oggi in presentazione, quel 56,5% delle iniziative supportate che hanno impattato sulle nuove generazioni, a testimonianza di una Fondazione certamente proiettata nel futuro”.
Persone al centro e sviluppo di modelli di comunità inclusivi, questi i principali tratti che emergono dalla lettura del Bilancio di Missione 2022 di Fondazione Cariparma: “alcuni dei progetti più significativi di questo 2022 mettono in evidenza l’importanza di saper analizzare i bisogni di quella collettività in relazione con i luoghi in cui si possono offrire certi servizi. In questi casi non si parla più di rigenerazioni urbane o strutturali di spazi in disuso ma di vere e proprie rigenerazioni umane. Come nel caso di Villa Ester, un progetto che non sarebbe mai esistito se non fosse stata affrontata un’analisi dei bisogni del Quartiere dell’Oltretorrente sulla quale si è andato a delineare il perimetro degli interventi sugli spazi di questa ex casa protetta per anziani. Ha commentato Daniele Pezzali, membro del Consiglio di Amministrazione di Fondazione Cariparma.
L’attenzione di Fondazione Cariparma ai bisogni della persona e della famiglia si è consolidato negli anni come un filo rosso che attraversa Parma e la sua provincia: un legame con la comunità parmense che si è consolidato in maniera sempre più stretta e definita in quella cultura del welfare, che tenta di rispondere ai complessi bisogni di una società in continua e rapida evoluzione.
Un laboratorio intensivo riservato ai giornalisti in programma sabato 3 giugno al Teatro Europa.
La formazione permanente punta a fornire agli iscritti all’Ordine competenze specifiche e valore aggiunto per la crescita professionale.
Oggi sono richieste sempre più skill e precise abilità per distinguersi e migliorare nella professione giornalistica: non basta infatti saper scrivere un articolo o conoscere la deontologia, ma bisogna essere ancora più preparati e competenti nelle diverse situazioni, anche per cogliere nuove opportunità lavorative.
Ecco che l'Ordine e la Fondazione dei Giornalisti dell'Emilia Romagna affiancano, alla formazione continua e gratuita di base, corsi specialistici con professionisti del settore come il laboratorio intensivo di dizione che si svolgerà al Teatro Europa di Parma sabato 3 giugno dalle 9.00 alle 18.00.
Pensato in particolare per chi lavora o vuole lavorare in radio e televisione, ma anche per i giornalisti che si occupano di moderare convegni o tavole rotonde, di presentare libri o di intervenire in altre occasioni in cui si viene chiamati a parlare in pubblico e si vuole affiancare alla proprietà di linguaggio anche una buona pronuncia, togliendo inflessioni e accenti tipici del luogo in cui si è nati o cresciuti.
Per questo è stata progettata la full immersion di un un'intera giornata condotta da Marco Musso - attore, doppiatore, speaker e docente - che consiste in un laboratorio pratico, con una breve parte teorica, per impostare una corretta dizione attraverso esercitazioni mirate e l'utilizzo anche di microfono e registrazioni video.
Il laboratorio si propone infatti di approfondire le regole della fonetica italiana e di mettersi alla prova attraverso gli strumenti tecnici del microfono e della videocamera. Si farà cenno ai vari elementi che concorrono alla fonazione, a partire dalla teoria per arrivare all'esperienza concreta, con esercizi volti a stimolare una corretta attività fonatoria. La maggior parte del laboratorio verte sullo studio delle regole di fonetica e la loro applicazione pratica con l’ausilio di testi confacenti al mestiere del giornalista, ma non solo.
È possibile iscriversi entro il 31 maggio collegandosi con le proprie credenziali alla piattaforma www.formazionegiornalisti.it e ai partecipanti saranno riconosciuti 8 crediti formativi.
“Il tragico fatto accaduto oggi in pieno pomeriggio in Via Imbriani richiama l’attenzione sul grave problema della sicurezza nella nostra città, e sulle preoccupanti condizioni in cui versa il quartiere Oltretorrente”.
Commercio, Vignali: “L’amministrazione spreca fondi e tempo. Da due anni i progetti di rilancio delle vie del centro rimangono nel cassetto”.
CONTROTEMPI – Itinerari Sonori 2023 - con “On the run” il 5 maggio al Giardino di Luana si parlerà di disabilità assieme a Alberto Bertoli.
A partire dalle 18.00 laboratori per bambini e street food. Ingresso ad offerta libera.
Attiva dal 1984, l'associazione presieduta da Nella Capretti, aiuta a curare e a sostenere quanto sta "attorno" ai giovani pazienti oncoematologici