Regione Emilia-Romagna

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Regione Emilia Romagna

Sito Ufficiale: http://www.regione.emilia-romagna.it/

In Gazzetta Ufficiale l'ordinanza che fissa tempi e modi per i rimborsi. Già inviata dalla Regione una nota illustrativa a tutti i comuni coinvolti. Per le abitazioni danneggiate indennizzi fino a 150 mila, per quelle distrutte o da delocalizzare fino a 187.500 euro. L'assessore Gazzolo: " Entro un mese verrà definito il percorso per le imprese che, come previsto dal Governo, si concluderà nel 2017"

Bologna - Ci sarà tempo fino al 29 settembre per presentare le domande di rimborso, accompagnate da relativa perizia asseverata, per i danni subiti dai privati in seguito alle cinque emergenze nazionali che hanno interessato l'Emilia-Romagna tra il 2013 e il 2015 e già segnalati nelle ricognizioni successive a ciascun evento. A disposizione, per l'intero territorio emiliano-romagnolo, ci sono 45 milioni di euro.

Lo stabilisce l'ordinanza del Dipartimento nazionale di protezione civile pubblicata sabato 20 agosto in Gazzetta Ufficiale che, dando attuazione alla delibera approvata dal Governo a fine luglio, detta tempi e modalità operative dell'iter per i risarcimenti.
Per quanto riguarda le abitazioni danneggiate, gli indennizzi saranno riconosciuti fino a un massimo di 150 mila euro; il tetto salirà a 187 mila 500 euro per le case distrutte o da delocalizzare, destinate ad abitazioni principali del proprietario alla data dell'evento, con l'aggiunta di 10 mila euro "una tantum" per le demolizioni, se necessarie. I beni mobili non registrati come arredi o elettrodomestici, situati in abitazioni distrutte o allagate, saranno risarciti fino a 1.500 euro.

Nei prossimi 40 giorni i cittadini interessati potranno avanzare l'istanza di contributo al Comune, nel cui territorio si trovano l'immobile o i beni interessati.

Entro il mese di ottobre i municipi dovranno ultimare l'istruttoria e i controlli sulle domande pervenute, quindi la Regione definirà il rimborso massimo concedibile per ciascuna richiesta sulla base delle risorse disponibili: per le abitazioni principali sarà riconosciuto fino all'80% del valore minimo tra quello comunicato in fase di prima ricognizione dei danni, nelle settimane successive all'evento emergenziale, e quello indicato nella perizia asseverata; per le seconde case sarà fino al 50%.
Ultimata l'attività regionale, la proposta sull'ammontare dei risarcimenti verrà trasmessa al Dipartimento nazionale di protezione civile per la successiva approvazione da parte del Consiglio dei Ministri.

I rimborsi saranno liquidati entro la fine dell'anno: verranno depositati su appositi conti correnti nominativi di futura attivazione presso istituti di credito convenzionati.

"Già oggi è stata spedita a tutti i Comuni interessati una nota informativa predisposta dalla Regione sulle modalità operative da seguire per dare da subito risposte certe e univoche ai cittadini", sottolinea Paola Gazzolo, assessore regionale alla Protezione civile. "La tempistica per i rimborsi ai privati definita a livello nazionale è stringente, per cui vogliamo assicurare immediata e piena operatività: con appositi incontri in ogni territorio i funzionari regionali illustreranno nel dettaglio ad amministratori e tecnici dei municipi gli aspetti del procedimento di loro competenza". "Non possiamo permetterci ritardi - conclude Gazzolo - serve garantire massima efficienza e collaborazione da parte di tutti per rispondere alle legittime attese di chi ha subito le gravi conseguenze del maltempo".

Per quanto riguarda i risarcimenti alle attività produttive, anch'essi disciplinati dall'ordinanza pubblicata in Gazzetta Ufficiale, questi seguiranno un iter più complesso destinato a concludersi nel 2017. La procedura è stata posta in capo alla Regione che nei prossimi 30 giorni dovrà definire la struttura interna incaricata di istruire le pratiche ed elaborerà la proposta di modulistica da sottoporre al via libera del Dipartimento nazionale. Nei 40 giorni successivi alla sua approvazione, gli interessati potranno presentare le domande di rimborso.

Le emergenze maltempo
Sono cinque gli eventi meteorologici eccezionali che si sono succeduti tra marzo 2013 e settembre 2015 in Emilia-Romagna, ai quali si applicano le disposizioni sui risarcimenti dei danni deliberate dal Consiglio dei Ministri. Di seguito sono indicati nel dettaglio.
Nella primavera 2013 il maltempo ha coinvolto tutte le province; dall'ultima decade di dicembre 2013 al 31 marzo 2014 sono stati colpiti i territori di Bologna, Forlì-Cesena, Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia e Rimini; dal 4 al 7 febbraio 2015 in tutte le province si sono verificate nevicate, dissesti e mareggiate; il 13 e 14 ottobre 2014 e il 13 e 14 settembre 2015 piogge eccezionali hanno interessato Parma e Piacenza.

I danni subiti
Sono in tutto 4.177 le segnalazioni di danni prodotti dalle cinque emergenze che hanno interessato l'Emilia-Romagna tra il 2013 e il 2015, per un totale di circa 170 milioni di euro: 3.079 riguardano abitazioni principali o secondarie, per 90,6 milioni, e 1.098 le attività produttive, per 78,5 milioni.

La provincia dove il maltempo ha avuto le conseguenze più rilevanti è Parma, con 72,8 milioni di euro di danni, individuati sulla base di circa 1.300 segnalazioni: 1.148 relative a beni di privati (43 milioni) e 146 alle imprese (oltre 30 milioni).
Seguono Piacenza, con danni per 29,8 milioni (671 segnalazioni di privati, per oltre 12,5 milioni e 173 di aziende, per 17,3 milioni); Modena, con 19,1 milioni (104 segnalazioni di privati per 14,4 milioni e 36 di imprese per 4,7 milioni) e Forlì-Cesena, con 14,8 milioni (486 segnalazioni di privati, per oltre 6 milioni, e 235 di attività produttive, per oltre 8 milioni).
Nella provincia di Ravenna i danni ammontano a 10,7 milioni (183 segnalazioni di privati, per 1,46 milioni, e 210 di imprese, per oltre 9,2 milioni); a Reggio Emilia sono di 8 milioni e mezzo (141 segnalazioni di privati, per 4,35 milioni, e 96 di aziende, per quasi 4,2 milioni). Anche a Rimini i danni superano gli 8 milioni (225 segnalazioni di privati, per più di 5,8 milioni, e 98 di aziende, per 2,33 milioni), mentre a Bologna si fermano a 4,7 (105 segnalazioni di privati, per 2,96 milioni, e 72 di attività produttive, per 1,75 milioni).
A chiudere la graduatoria, Ferrara, che ha subìto danni per 519 mila euro (16 segnalazioni di privati, per 142 mila euro, e 19 di imprese, per circa 377 mila).

 

Il consigliere chiede che si assumano iniziative per evitare nuovi episodi di aggressione all'uomo. Fabio Rainieri (Ln), in un'interrogazione rivolta alla Giunta regionale, riferisce che si sarebbero verificati "numerosi attacchi di lupi e ibridi ad aziende, con forte intensità nella provincia di Parma, in particolare nelle valli del Taro e del Ceno". Si tratterebbe, a parere del consigliere, di "un'emergenza diffusa che richiede urgenti misure preventive e di contrasto".

Nei giorni scorsi, inoltre,- scrive Rainieri- si sarebbe "registrata l'aggressione di un lupo/ibrido ad un allevatore che non ha riportato seri danni solo grazie all'intervento dei suoi pastori maremmani intervenuti per difenderlo, rimanendo feriti".

"Un fattore di minaccia per la conservazione del lupo- spiega- è infatti rappresentato dall'ibridazione cane-lupo, che costituisce un grave pericolo sia per motivi sanitari sia per questioni di convivenza, in quanto questi esemplari sono responsabili di attacchi a cani domestici che a cani da caccia, come denunciato anche dal mondo veterinario".

Il consigliere ricorda anche che "il lupo (canis lupus) è una specie protetta sia a livello nazionale sia a livello europeo con la direttiva 92/43/CEE 'Conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche', che vieta qualsiasi forma di cattura o uccisione deliberata sulle specie" e segnala che "sarebbe in fase di approvazione da parte della Conferenza Stato-Regioni il "Piano di conservazione e gestione del lupo in Italia", proposto dal ministro dell'Ambiente, che definisce azioni di salvaguardia della specie e minimizzazione del suo impatto sulle attività dell'uomo, prevedendo inoltre deroghe al divieto di rimozione di lupi dall'ambiente naturale in casi di necessità".

Rainieri chiede quindi all'esecutivo regionale quali iniziative intenda assumere per evitare che si verifichino nuovi episodi di aggressione all'uomo, se vi siano a livello regionale interventi di monitoraggio, prevenzione e contrasto del fenomeno d'ibridazione e quali siano i tempi di conclusione e presentazione del Piano di conservazione e gestione del lupo in Italia.

(Fonte Regione Emilia Romagna 17 agosto 2016)

Emilia Romagna in vetrina al Meeting di Rimini: tra brand Via Emilia, enogastronomia tipica e Turismo dei Cammini.

Dal 19 al 25 agosto l'Emilia Romagna sarà presente all'appuntamento con uno stand di circa 100 mq realizzato dall'Assessorato Regionale all'Agricoltura e Apt Servizi e personalizzato con il brand "Via Emilia" ed i prodotti turistici Motor Valley, Food Valley e Wellness Valley - Previsti complessivamente allo stand 25 appuntamenti dedicati ai principali prodotti DOP, IGP e DOC dell'Emilia-Romagna e al Progetto di Turismo Religioso e dei Cammini promosso dalla Regione - L'Assessore Regionale all'Agricoltura Simona Caselli "Da sempre la via Emilia è crocevia di culture e di scambi. Saremo a Rimini con un programma di iniziative che abbiamo voluto particolarmente ricco. Ci auguriamo possa suscitare l'interesse dei tanti visitatori del Meeting" – L'Assessore al Turismo Corsini "Assieme al brand regionale Via Emilia e alle suggestioni delle nostre Motor Valley, Food Valley e Wellness Valley, saremo al Meeting con la proposta relativa al Turismo Religioso e dei Cammini, una nuova e inedita opportunità di scoperta del nostro territorio" - Venerdì 19 agosto incontro sulla Via Emilia con il Presidente della Regione Stefano Bonaccini e il Presidente e Amministratore Delegato Technogym Nerio Alessandri (Sala Neri Conai, ore 15) - Per l'Osservatorio sul Turismo regionale sono circa 10.000 le camere alberghiere prenotate in oltre 400 hotel della Riviera e dell'entroterra in occasione del Meeting e si stima che questo movimento possa produrre oltre 200 mila presenze alberghiere, per un giro d'affari di circa 3,8 milioni di euro.

ENOGASTRONOMIA - foto Paolo Barone

(Enogastronomia - Foto Paolo Barone)

 

Le eccellenze enogastronomiche dell'Emilia Romagna e le opportunità offerte dal territorio regionale per il turismo religioso e dei "Cammini" saranno al centro, dal 19 al 25 agosto, della presenza ufficiale della Regione al Meeting di Rimini.

Uno stand di circa 100 metri quadrati - realizzato dall'assessorato all'Agricoltura dell'Emilia Romagna e Apt Servizi e personalizzato con il brand "Via Emilia" ed i prodotti turistici Motor Valley, Food Valley, Wellness Valley - farà da palcoscenico a un ricco calendario di eventi. Sono 25 complessivamente gli appuntamenti dedicati quotidianamente alla presentazione e degustazione dei principali prodotti DOP e IGP e vini DOC, DOCG e IGT dell'Emilia-Romagna, nonché al Progetto regionale dedicato al turismo religioso e ai molti "Cammini" che attraversano la regione, ma ci sarà spazio anche per le iniziative informative (sullo spreco alimentare, etichette alimentari e biodiversità) realizzate in collaborazione con l'Ordine dei Tecnologi Alimentari dell'Emilia Romagna, Toscana, Marche e Umbria, le Fattorie Didattiche del territorio riminese e l'Agenzia ambientale della Regione Emilia Romagna (ARPAE).

"Il Meeting 2016 - dichiara l'Assessore Regionale all'Agricoltura Simona Caselli - ci invita a una riflessione sull'integrazione e il dialogo tra i popoli, temi quanto mai attuali oggi, su cui questa Regione lavora concretamente ogni giorno, cercando di costruire uno sviluppo a misura d'uomo. A partire dall'agricoltura che in Emilia-Romagna significa prodotti di eccellenza e di elevata distintività, ma anche tutela dell'ambiente e salvaguardia della biodiversità. Un'agricoltura che sempre più si intreccia alla riscoperta del territorio e delle sue tradizioni, storiche e culturali. Da sempre la via Emilia è crocevia di culture e di scambi. Partendo da questa ricchezza, che nei secoli è stata strumento di una crescita di qualità, saremo a Rimini con un programma di iniziative che abbiamo voluto particolarmente ricco. Ci auguriamo possa suscitare l'interesse dei tanti visitatori del Meeting".
"Assieme al brand regionale "Via Emilia" e alle suggestioni delle nostre Motor Valley, Food Valley e Wellness Valley -commenta l'Assessore Regionale al Turismo Andrea Corsini- saremo al Meeting con la nuova proposta relativa al Turismo Religioso e dei Cammini. Una nuova e inedita opportunità di scoperta del nostro territorio che offriamo ai turisti viandanti, grazie anche al proficuo accordo con la Conferenza Episcopale dell'Emilia Romagna, e che arricchisce ulteriormente l'offerta di vacanza dei nostri territori valorizzando un patrimonio unico di antiche pievi, santuari, piccoli borghi, paradisi naturali e luoghi ricchi di suggestione e fascino".

La Via Emilia, con le sue Food, Motor e Wellness Valley, sarà poi al centro (venerdì 19 agosto, ore 15, Sala Neri Conai) di un incontro con il Presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, ed il Presidente e Amministratore Delegato Technogym, Nerio Alessandri.

Venticinque gli incontri allo stand Emilia Romagna
Ogni giorno lo stand regionale sarà animato da una serie di iniziative (25) messe a punto dall'Assessorato regionale all'Agricoltura e Apt Servizi (il programma completo è scaricabile a questo link http://goo.gl/2BVVMT ).
Per quanto riguarda le eccellenze enogastrononiche sono previsti, in particolare, momenti di approfondimento e degustazione guidata -condotti da esperti e realizzati in collaborazione con i Consorzi di Tutela- di alcuni dei 43 prodotti Dop e Igp dell'Emilia Romagna: dall'Aglio di Voghiera al Prosciutto di Modena, dal Parmigiano Reggiano alla Piadina Romagnola, passando per i Salumi Piacentini. Il tutto abbinato ad una selezione delle migliori produzioni DOC, DOCG e IGT di vini regionali, realizzata in collaborazione con l'Enoteca Regionale dell'Emilia-Romagna. Il programma della presenza regionale al Meeting prevede anche incontri dedicati ai 10 cammini per pellegrini (tra i più importanti e antichi, dalla Via Francigena alla Via Romea Germanica) che attraversano l'Emilia Romagna per quasi 1800 km di percorsi, unendo la Regione a Roma, Padova, Assisi ed altri importanti luoghi di culto. Proprio quest'anno, in occasione del Giubileo Straordinario della Misericordia, la Regione ha realizzato per la prima volta la Cartoguida "Lungo le Antiche Vie dei Pellegrini in Emilia Romagna", stampata in 10.000 copie in lingua italiana ed inglese, che verrà distribuita gratuitamente allo stand durante il Meeting, che oltre ai percorsi indica il livello di difficoltà, le tappe percorribili in un giorno di cammino, i luoghi dove ottenere le credenziali del pellegrino, la possibilità di accoglienza lungo i percorsi e altre informazioni utili. Inoltre la Regione ha recentemente siglato una Convenzione con la Conferenza Episcopale dell'Emilia Romagna per avviare forme di collaborazione al fine di creare un circuito regionale "Turismo Religioso e dei Cammini", che coinvolgerà operatori turistici regionali con proposte di soggiorno per gli escursionisti. Gli incontri allo stand regionale saranno dedicati all'itinerario europeo della Via Francigena e alla Via di Linari (sabato 20 agosto, ore 14.30, ore 17.30), ai Cammini di San Francesco in Valmarecchia, di Dante, della Via Romea Germanica (domenica 21 agosto, ore 14.30, ore 16, ore 17.30), al Cammino di San Vicinio (lunedì 22 agosto, ore 17.30), ai Cammini sulla Piccola Cassia e sulla Via degli Dei (martedì 23 agosto, ore 14.30, ore 16), al Cammino di Assisi e sul Sentiero di Matilde (mercoledì 24 agosto, ore 14.30, ore 17.30).

Il "peso" turistico del Meeting
Il Meeting di Rimini è, ogni anno, un importante appuntamento per il turismo dell'Emilia Romagna. Secondo una stima dell'Osservatorio sul Turismo Regionale, al momento sono circa 10.000 le camere alberghiere prenotate in oltre 400 hotel della Riviera e dell'entroterra e questo movimento potrà produrre oltre 200.000 presenze alberghiere per un giro d'affari di circa 4 milioni di euro. A questa cifra, relativa al fatturato alberghiero, si deve poi aggiungere la spesa dei visitatori e dei partecipanti ai convegni, stimata attorno ai 18 milioni di euro. Complessivamente quindi, confermando il livello raggiunto lo scorso anno, le circa 800.000 presenze agli eventi del Meeting attese nella settimana dal 19 al 25 agosto (visitatori, escursionisti, turisti alloggiati, giornalisti, relatori e volontari) produrranno ricavi per hotel, appartamenti, ristoranti, trasporti e merci accessorie per circa 22 milioni di euro".

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