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Intervista al presidente del Consorzio domenica sul Trattato commerciale TTIP tra Usa e Ue in cui è a rischio il riconoscimento delle indicazioni geografiche. Giuseppe Alai riporterà gli esiti di una recente ricerca promossa dal Consorzio di tutela secondo la quale per il 66% dei consumatori statunitensi il termine "parmesan" non è affatto generico - come sostengono, invece, le industrie casearie americane - ma identifica un formaggio duro con una precisa provenienza geografica, che il 90% degli intervistati indica senza alcun dubbio nell'Italia.

Reggio Emilia, 5 febbraio 2016

"La condizione indispensabile per giungere ad un accordo nel trattato commerciale TTIP con gli Stati Uniti è che tale intesa sgombri il campo da ogni confusione che oggi investe i consumatori americani sul riconoscimento del Parmigiano Reggiano e dei prodotti DOP europei". Così sosterrà Giuseppe Alai, presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano, nell'ambito della trasmissione Linea Verde, che andrà in onda domenica 7 febbraio alle 12.20 su Rai Uno, in cui sarà intervistato da Patrizio Roversi, conduttore della trasmissione.
Il tema della puntata sarà appunto il TTIP, il Trattato transatlantico per il commercio e gli investimenti, intavolato per giungere a un accordo bilaterale tra Usa e Unione Europea per stabilire regole comuni di libero scambio. Un tema particolarmente caldo e di grande attualità, sul quale si stanno confrontando le delegazioni americana ed europea, soprattutto in merito alle regole produttive dei prodotti agroalimentari e al riconoscimento delle denominazioni di origine europee e italiane che hanno un preciso richiamo al territorio di origine. Nomi che spesso vengono contraffatti sul mercato americano con denominazioni simili se non del tutto uguali a quelle originali, portando così a generare confusione presso gli acquirenti e i consumatori d'oltreoceano.
Al proposito il presidente Giuseppe Alai riporterà gli esiti di una recente ricerca promossa dal Consorzio di tutela secondo la quale per il 66% dei consumatori statunitensi il termine "parmesan" non è affatto generico - come sostengono, invece, le industrie casearie americane - ma identifica un formaggio duro con una precisa provenienza geografica, che il 90% degli intervistati indica senza alcun dubbio nell'Italia.
Non solo. "La ricerca - conclude Alai - dimostra che la situazione è apparsa ancora più grave di fronte alla confezione caratterizzata da elementi di "italian sounding", ad esempio la bandiera tricolore o monumenti e opere d'arte italiane. In tal caso, infatti, gli acquirenti americani sono convinti di trovarsi di fronte ad autentico prodotto italiano".
La prossima puntata di Linea Verde vedrà dunque come protagonisti allevatori di bovini e casari, fino ad coinvolgere il presidente della Commissione Sviluppo Rurale del Parlamento Ue, Paolo De Castro, per capire meglio il futuro alimentare del vecchio continente. E proprio le riprese che riguardano le produzioni lattiero casearie coinvolgeranno il caseificio Sant'Angelo della famiglia Caretti, in San Giovanni in Persiceto, vicino a Bologna.

(Fonte: ufficio stampa Consorzio del Parmigiano Reggiano)

Mercoledì, 03 Febbraio 2016 08:39

Scivolone dei derivati del latte.

Prosegue la corsa al ribasso del burro e delle panne. Latte spot anch'esso in crisi con l'unica eccezione dello scremato estero che da tre settimane sta risalendo la china. Stazionari i listini delle due principali DOP.

di Virgilio, Parma 3 febbraio 2016 -

LATTE SPOT Nuovo scivolone per il latte spot. A Verona, mentre è in piena fase di recupero per la terza settimana consecutiva il latte scremato pastorizzato spot di provenienza estera, che registra un +8,33% (12,94 - 13,97€/100 litri latte), il latte crudo spot nazionale, dopo due settimane di pausa, cede il -3,70% (30,93-32,99€/100 litri di latte) e il latte intero pastorizzato spot estero retrocede nell'intervallo tra 25,78 - 27,84€/100 litri di latte (-3,13%).

BURRO E PANNA Prosegue, in modo sempre più marcato, la corsa al ribasso del Burro. 5 centesimi perduti nuovamente alla borsa milanese per le 4 categorie interessate. Cede anche la crema a uso alimentare (-2,94%). Non è da meno la tendenza della borsa scaligera che registra un -1,45% per la panna a uso alimentare confermando una tendenza ribassista avviata sin dall'alba del nuovo anno. 5 centesimi in meno anche la quotazione del burro zangolato da creme fresche di Parma.

Borsa di Milano 1 febbraio: (-)
BURRO CEE: 2,60€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 2,75€/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 1,75€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 1,55€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 1,32€/Kg.

Borsa Verona 1 febbraio:
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,33-1,38 €/Kg. (-)

Borsa di Parma 29 gennaio 2016: (-)
BURRO ZANGOLATO: 1,25 €/kg.
Borsa di Reggio Emilia 26 gennaio 2016
BURRO ZANGOLATO: 1,20 - 1,20€/kg.

Burro 3feb16

GRANA PADANO Nessuna variazione di prezzi viene registrata dalla borsa merci milanese riguardo al "Grana Padano". L'ultimo aumento è dello scorso 11 gennaio, dopo tre settimane di costante crescita registrate a cavallo d'annate. Confermati perciò i prezzi tra 7,25 e 7,90 €/Kg per il 15 mesi di stagionatura e oltre e tra 6,50 e 6,60 €/kg per il 9 mesi di stagionatura.

PARMIGIANO REGGIANO Battuta d'arresto invece per il Parmigiano Reggiano per entrambe le tipologie. Un primo segnale di rallentamento della poderosa spinta verso l'alto già si era avvertito la settimana precedente con la conferma del 24 mesi di stagionatura.
Nello specifico, alla borsa comprensoriale di Parma, il 12 mesi è stato confermato tra 8,00 e 8,35€/Kg. e il 24 mesi tra 9,15 e 9,50€/Kg

(Galleria immagini con i grafici Clal - Scorerre la pagina verso il basso)

 

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Anche una società di Parma invitata dalla Regione a raccontare la sua esperienza di internazionalizzazione.

Di redazione Parma 26 gennaio 2016 - Un riconoscimento di pregio quello riservato a Mulino Alimentare di Parma, società dedita al confezionamento e commercializzazione di Parmigiano Reggiano, invitata dalla Regione a relazionare sulla sua esperienza di internazionalizzazione. Un percorso avviato da diversi anni che, sotto la guida attenta del CEO Claudio Guidetti, l'ha portata a consolidare oltre confine ben il 70% del fatturato.

L'occasione è stata il maxi convegno, organizzato dalla Regione Emilia Romagna lo scorso lunedi, incentrato sul tema "L'eredita di Expo per l'agricoltura dell'Emilia Romagna" e come poter capitalizzare gli investimenti e le esperienze della sei mesi milanese.
Un evento dove sono stati chiamati a raccolta alcune imprese e associazioni no-profit che si sono distinte nel processo di esportazione di prodotti e competenze.

Nel mondo il made in Emilia-Romagna è sinonimo di qualità dei prodotti, attenzione all'ambiente, sicurezza alimentare, distintività. Con una filiera agroalimentare che da sola vale circa il 20% del totale nazionale, l'Emilia-Romagna è prima in Europa per prodotti Dop e Igp (42 ).

Un ruolo importante per fare conoscere il re dei formaggi in Canada e nord-america l'ha avuto, senza ombra di dubbio, anche il Mulino Alimentare grazie a un programma di marketing promozionale che ha raggiunto l'apice con la conquista, nel 2014, del Guinness World Record di taglio contemporaneo di ben 1.300 forme di Parmigiano grazie alla collaborazione instaurata con l'assoluto leader della distribuzione canadese.

"Per esportare non è sufficiente conoscere la lingua, ha sottolineato Claudio Guidetti, ma occorre conoscere pienamente la mentalità del luogo ed è perciò che il lavoro ha preso corpo incontrando preliminarmente una grande catena distributiva confrontandoci con loro cercando quelle occasioni di incontro che consentissero un reciproco beneficio." Mulino Alimentare era approdato in Canada dopo una consolidata esperienza nel vecchio continente riversando perciò oltre oceano già un buon fardello di competenze internazionali.

"Il nostro obiettivo, ha proseguito Guidetti, è di accorciare la filiera eliminando tutte quelle fasi di intermediazione che non hanno più ragion d'essere ma al contempo intensificando dei processi di parternariato esclusivo con i caseifici del territorio con i quali condividere i vantaggi economici acquisiti. Forse però non tutti sanno che, per relazionarsi con le GDO, occorre possedere particolari certificazioni difficilmente riscontrabili nei caseifici e che queste devono essere mantenute e rinnovate attraverso un approccio sistematico alla qualità. E' un attimo essere esclusi dal circuito a causa di una semplice ma indispensabile formalità".

Al Presidente della Regione Stefano Bonaccini il compito di fare gli onori di casa e introdurre gli elementi che tracceranno le prossime politiche agroalimentari mentre l'Assessore all'Agricoltura Simona Caselli e la collega alle Attività Produttive Palma Costi l'onere di entrare nel dettaglio delle politiche di sviluppo dell'agroalimentare per rafforzare il "Modello" operativo così ben collaudato e con riconosciuto successo durante l'Expo2015.

Caselli simona relaziona

Al convegno hanno dato il loro contributo anche il presidente Unioncamere dell'Emilia Romagna Maurizio Torregiani, l'europarlamentare Paolo De Castro anticipando la tavola rotonda, moderata dal direttore di Ervet Roberto Righetti, che ha visto alternarsi sul palco alcune rappresentanze delle eccellenze emiliano romagnole:
- Giovanni Beccari, Cefa
- Gianpiero Calzolari, Granarolo
- Lucio Cavazzoni, Alce Nero
- Maurizio Gardini, Conserve Italia
- Claudio Guidetti, Mulino Alimentare
- Stanislao G. Fabbrino, Romagna Coop Food
- Sara Roversi, Future Food Intitute
- Luigi Scordamiglia, Inalca

Al segretario generale del Padiglione Italia, Fabrizio Grillo, il compito di trarre le conclusioni del convegno.

 

Pubblico rid RER

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Mercoledì, 27 Gennaio 2016 08:40

Cresce ancora il "Parmigiano"

Sembrerebbe conclusa invece la fase discendente dei latte spot mentre prosegue la lenta e inesorabile fase discendente del burro. Stazionario il Grana Padano così come il Parmigiano di 24 mesi mentre il più fresco guadagna altri 5 centesimi.

di Virgilio Parma 27 gennaio 2016 -

LATTE SPOT Sembrerebbe conclusa la fase discendente dei listini del Latte spot. Da due settimane consecutive non si avvertono ulteriori segnali di cedimento mentre si sono registrate leggere tendenze al rialzo riguardo al latte scremato pastorizzato di provenienza estera (+4,35%), comunque ben lontano dal recuperare la consistenza perduta di fine 2015. Nello specifico il late crudo spot nazionale si conferma tra 31,96 e 34,02€/100 litri e l'intero pastorizzato spot estero tra 26,81 e 28,87 €/100 litri. Lo scremato pastorizzato estero ha segnato tra 11,90 e 12,94€/100 litri.

BURRO E PANNA Prosegue la tendenza al ribasso del burro con altri 5 centesimi ceduti sulla piazza di Milano e su Reggio Emilia. Tiene invece lo zangolato quotato a Parma che si distanzia di 10 centesimi dall'analogo prodotto della vicina Reggio Emilia. In flessione anche la crema a uso alimentare che contamina anche la panna veronese.

Borsa di Milano 25 gennaio: (-)
BURRO CEE: 2,65€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 2,80€/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 1,80€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 1,60€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 1,36€/Kg.

Borsa Verona 25 gennaio:
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,35-1,40 €/Kg. (-)

Borsa di Parma 22 gennaio 2016: (=)
BURRO ZANGOLATO: 1,30 €/kg.
Borsa di Reggio Emilia 26 gennaio (-)
BURRO ZANGOLATO: 1,20 - 1,20€/kg.

GRANA PADANO Listini fermi per il Grana Padano che vede confermai i prezzi tra 7,25 e 7,90 €/Kg per il 15 mesi di stagionatura e oltre e tra 6,50 e 6,60 €/kg per il 9 mesi di stagionatura. Il mese di gennaio va a chiudersi quindi in positivo con la media mese del più giovane (9 mesi) calcolata a 6,55€ che corrisponde a un +1,16% sulla media mese precedente mentre il 15 mesi, con una media mensile di 7,58€ guadagna l'1% sul mese precedente e il 3,18% rispetto alla media 2015.

PARMIGIANO REGGIANO Rallenta la spinta a risalire del Parmigiano Reggiano. Ancora 5 centesimi guadagnati dal 12 mesi mentre il 24 mesi di stagionatura ha preso un momento di pausa. nello specifico, alla borsa comprensoriale di Parma, il 12 mesi è stato quotato tra 8,00 e 8,35€/Kg. e il 24 mesi confermato tra 9,15 e 9,50€/Kg.

 

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Partnership strategica sul primo mercato per export (quasi 8.000 tonnellate) con l'Associazione "Jeunes Restaurenteurs", punto di riferimento per i consumatori tedeschi. L'Ente di tutela ha siglato in questi giorni una vera e propria "alleanza". -

Reggio Emilia, 26 gennaio 2016 -

Il Consorzio del Parmigiano Reggiano rafforza decisamente le proprie azioni sulla ristorazione di qualità tedesca.
Dopo alcuni anni di proficua collaborazione, infatti, l'Ente di tutela ha siglato in questi giorni una vera e propria "alleanza" con la sezione dell'Associazione "Jeunes Restaurenteurs" presente in Germania, Paese che si colloca ai vertici delle esportazioni di Parmigiano Reggiano, con un volume che si attesta attorno alle 8.000 tonnellate e un trend di crescita che dal 2012 ad oggi ha consentito di incrementare i flussi per quasi 1.000 tonnellate.

"La partnership con la sezione tedesca dell'Associazione - sottolinea il presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Giuseppe Alai - rientra nell'ambito delle azioni sempre più intense e specifiche che abbiamo rivolto al mondo della ristorazione di qualità e alle associazioni che, in Italia e nel mondo, rappresentano cuochi e chef".
"L'alleanza con la JRE in Germania - spiega Alai - nasce poi, in specifico, dal fatto che in Germania i locali in cui operano gli chef dell'Associazione costituiscono punti di riferimento particolarmente considerati dai consumatori, che apprezzano anche il particolare dinamismo dell'organizzazione, la completezza delle sue guide (diffuse in 100.000 copie) e le sue importanti attività di formazione, che si sviluppano anche attraverso quella "Eliteklasse" che, in Germania, rappresenta l'unica scuola destinata a quanti rappresentano l'élite in fatto di ristorazione".

Un giovane chef di jRE nel corso di un evento realizzato in collaborazionen con il Parmigiano Reggiano rid

Un giovane chef di jRE nel corso di un evento realizzato in collaborazionen con il Parmigiano Reggiano

"La formalizzazione di questa partnership - sottolinea il direttore del Consorzio, Riccardo Deserti - rende innanzitutto più organico e stabile il lavoro di collaborazione iniziato in questi anni con l'Associazione Jeune Restaurenteurs, ma ci consentirà di sviluppare nuove e rilevanti iniziative finalizzate a far conoscere di più e meglio le caratteristiche del Parmigiano Reggiano, che sono innanzitutto legate all'assoluta naturalità del prodotto, ad un legame profondo con un territorio specifico e alle differenze che si determinano in funzione della durata della stagionatura".
"In tal senso - prosegue Deserti - sono previsti appuntamenti di formazione per i membri dell'Associazione, che vanno organicamente ad integrare una collaborazione che nel 2015 già ci ha visto fianco a fianco, ad esempio, in degustazioni nei ristoranti di diversi membri di JRE, in seminari tenuti nella "Eliteklasse" e in una "full immersion" nel mondo del Parmigiano Reggiano che per una settimana ha impegnato 25 chef dell'Associazione operanti nelle principali città tedesche".
Per l'Associazione "Jeunes Restaurenteurs", conosciuta in tutto il mondo, la Germania rappresenta una vera e propria roccaforte, così come per il Parmigiano Reggiano lo è quel mercato tedesco che in termini di esportazioni precede la Francia e gli Stati Uniti, dove pure i consumi continuano a crescere a due cifre.

(Fonte: Centro Stampa Comunicazione Integrata Consorzio del Parmigiano Reggiano)

Mercoledì, 20 Gennaio 2016 08:40

Inarrestabile Parmigiano Reggiano

Momento di pausa per i derivati del latte dopo i lungo periodo di cedimenti che hanno contraddistinto la chiusura del vecchio anno e la riapertura del 2016. Quasi tutti i listini del burro confermati con l'unica eccezione della panna di centrifuga scaligera che cede leggermente.

di Virgilio, Parma 20 gennaio 2016 -

LATTE SPOT Settimana di respiro per il latte spot. Listini veronesi stabili con un leggero recupero per per il latte scremato spot estero che guadagna il 4,55% raggiungendo quota 11,39€/100 litri di latte relativamente al valore minimo pur restando fermo a 12,42€/100 litri il prezzo massimo. Conferme quindi per il latte crudo spot nazionale (31,96-34,02 €/100 litri) e per il latte intero pastorizzato di provenienza estera (26,81-28,87 €/100 litri latte).

BURRO E PANNA Adeguamenti, peraltro prevedibili, dei listini relativamente allo zangolato contrattato alla borsa parmense rimasta chiusa per tre settimane consecutive. Analogamente all'andamento del latte spot, i listini di burro sono rimasti invariati dopo alcune settimane di cedimenti. Da rilevare una leggera flessione negativa per la panna centrifuga a uso alimentare trattata a Verona

Borsa di Milano 18 gennaio: (=)
BURRO CEE: 2,70€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 2,85€/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 1,85€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 1,65€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 1,38€/Kg.

Borsa Verona 18 gennaio:
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,37-1,42 €/Kg. (-)

Borsa di Parma 15 gennaio 2016: (-)
BURRO ZANGOLATO: 1,30 €/kg.
Borsa di Reggio Emilia 12 gennaio
BURRO ZANGOLATO: 1,25 - 1,25€/kg.

GRANA PADANO Nessuna variazione riscontrata nei listini del Grana Padano.
Nello specifico 6,50 - 6,60€/kg è la quotazione confermata alla borsa milanese relativamente al 9 mesi di stagionatura e 7,25-7,90 per il 15 mesi e oltre di invecchiamento.
nel complesso si è registrato un incremento di valore del 1% rispetto il mese precedente e del 3,18% rispetto la media del 2015.

PARMIGIANO REGGIANO Prosegue senza sosta la risalita del Parmigiano Reggiano. 7,95 - 8,30 (+1,56%) la nuova quotazione del 12 mesi di stagionatura registrata a Parma e tra 9,15 e 9,50 €/kg (+1,36%) l'intervallo di prezzo all'ingrosso quotato per il 24 mesi. per dare un termine di paragone, il 12 mesi di stagionatura, con una media di 8,13€/kg, ha recuperato il +2,63% sul mese precedente e il +8,15% sull'analogo periodo del 2015.

(in galleria immagini i grafici di CLAL)

 

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Mercoledì, 13 Gennaio 2016 08:32

Latte e derivati sempre più giù.

Nulla è cambiato nelle tendenze dei prezzi rispetto alla fine del 2015. Latte spot, burro e panna in caduta libera mentre Grana Padano e Parmigiano Reggiano sembra abbiano terminato il loro lungo ciclo di crisi.

Di Virgilio Parma 13 gennaio 2016 -

LATTE SPOT Il 2016 si riapre come si era chiuso il 2015: prezzi in discesa. Un altro euro perduto nelle due settimane di sospensione delle borse merci. In particolare il latte crudo spot nazionale ha registrato una perdita del 3,3% fissando il prezzo veronese tra 31,96 e 34,02 €/100 litri di latte, 3,57% è invece la perdita riscontrata nel latte intero pastorizzato di provenienza estera (26,81 - 28,76€/100 litri latte) e ben 8,33% il crollo del latte scremato spot di provenienza estera (10,35-12,42 €/100 litri di latte)

BURRO E PANNA Anche per il burro l'apertura del 2016 è in continuità con il 2015. 5 i centesimi ceduti sulla piazza milanese per tutte le referenze trattate. Cede anche la crema auto alimentare (40% materia grassa) sia sulla piazza milanese sia su quella veronese. In attesa della riapertura della borsa parmense, a Reggio Emilia lo zangolato ha inaugurato il 2016 con una perdita di altri 5 centesimi.

Borsa di Milano 11 gennaio:
BURRO CEE: 2,70€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 2,85€/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 1,85€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 1,65€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 1,38€/Kg.

Borsa Verona 11 gennaio:
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,40-1,45 €/Kg.

Borsa di Parma 18 dicembre 2015:
BURRO ZANGOLATO: 1,35€/kg.
Borsa di Reggio Emilia 12 gennaio
BURRO ZANGOLATO: 1,25 - 1,25€/kg.

GRANA PADANO In controtendenza il Grana Padano che inaugura il nuovo anno con un incremento di ulteriori 5 centesimi sia per il 9 sia per il 15 mesi di stagionatura e oltre alla borsa merci di Milano.
Nello specifico 6,50 - 6,60€/kg è la quotazione registrata per il 9 mesi di stagionatura e 7,25-7,90 per il 15 mesi e oltre di invecchiamento.

PARMIGIANO REGGIANO Prosegue la risalita il Parmigiano Reggiano lasciando ormai sperare che la crisi, almeno per questo ciclo, sia finita. A Reggio Emilia il 24 mesi è stato quotato tra 9,30 e 9,50€/kg. In attesa della riapertura della borsa comprensoriale di Parma i segnali che giungono dal territorio fanno ben sperare per un ciclo positivo inaugurato lo scorso mese di novembre. Voci "di corridoio" infatti raccontano della sottoscrizione di contratti di vendita di latte tra privati, con destinazione la trasformazione nella preziosa DOP, tra 50 e 50,5€/quintale.

(in galleria immagini i grafici di CLAL)

 

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Nato nel 2011, il team è nelle prime posizioni della graduatoria delle migliori squadre del panorama internazionale. Una squadra di ciclismo femminile che conta di 12 atlete con palmares eccezionali

(Reggio Emilia, 4 gennaio 2016) Dopo il grande tennis (con la squadra nazionale femminile), lo sci (per anni a fianco di Giuliano Razzoli), il baseball, il rugby, l'alpinismo e l'automobilismo, il Consorzio del Parmigiano Reggiano rilancia il suo impegno a sostegno delle grandi eccellenze sportive italiane. L'Ente di tutela, infatti, sarà a fianco della squadra femminile di ciclismo Alè Cipollini Galassia, che si colloca nelle prime posizioni nel panorama internazionale del ciclismo femminile e conta su 12 atlete con eccezionali palmares.

"In questi anni - sottolinea Giuseppe Alai, presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano - abbiamo ripetutamente investito risorse per essere a fianco di grandi campioni e di sodalizi sportivi vincenti, ma anche di giovani promesse del mondo dello sport, perchè rappresentano in modo immediato alcuni dei fondamentali valori del nostro sistema produttivo e del nostro formaggio: dalla determinazione dei nostri produttori alla capacità di fare squadra, all'assoluta naturalità del Parmigiano Reggiano, al suo valore energetico abbinato ad un'altissima digeribilità che ne consente il consumo anche durante le competizioni sportive che richiedono uno sforzo prolungato nel tempo".
"Con questo nuovo abbinamento - prosegue Alai - abbiamo scelto di far rappresentare il Parmigiano Reggiano nel mondo da una squadra di assoluta eccellenza, che certo saprà far valere le indiscusse qualità di atlete che si posizionano ai vertici delle classifiche internazionali".

Alessia Piccolo, Presidente del team, esprime la sua soddisfazione: "La partnership con Parmigiano Reggiano è motivo di orgoglio; abbiamo trovato un partner che condivide i nostri stessi valori. L'importanza di questo accordo e la sicurezza che offre ci permetterà di investire ancora di più nella squadra, sempre più internazionale, grazie agli innesti di Fahlin (Svezia) e Santesteban (Spagna). Le parole chiave 2016 del nostro progetto sono novità ed eccellenza italiana e si sposano perfettamente con Parmigiano Reggiano, un brand prestigioso e made in Italy. Sono sicura che le nostre atlete sapranno onorare questa nuova partnership, insieme, riusciremo a raggiungere grandi traguardi. Abbiamo creato un ottimo gruppo, sono fiduciosa".

Il primo appuntamento per l'Alè Cipollini Galassia in abbinamento con il Parmigiano Reggiano (che tra l'altro fu sponsor delle Olimpiadi di Pechino e che nel ciclismo ha già legato il proprio nome al Giro d'Italia) è fissato per il 10 gennaio 2016, quando partirà il Tour de San Luis, in Argentina, che impegnerà le atlete sino al 15 gennaio.
Tra gli appuntamenti più importanti, in un calendario che include ben 42 competizioni, spiccano il Giro delle Fiandre, la Freccia Vallone, il Giro d'Italia, il Tour de France, i campionati europei under 23 su strada, la Vuelta in Spagna, per arrivare sino ai campionati del mondo su strada, previsti in Qatar dal 9 al 16 ottobre.
In sella, come si è detto, saliranno atlete che già si collocano ai vertici delle classifiche internazionali. In squadra, infatti, spiccano campionesse del mondo e d'Europa su strada e su pista, campionesse nazionali, vincitrici di tappa e di classifiche a punti nelle più importanti competizioni del mondo.

L'Alè Cipollini Galassia (General Manager è Alessia Piccolo, con la direzione sportiva affidata a Fortunato Lacquaniti e Fabiana Luperini) è composta da Martina Alzini, Marta Bastianelli, Francesca Cauz, Annalisa Cucinotta, Emilia Fahlin, Uenia Fernandes, Malgorzata Jasinska, Dalia Muccioli, Beatrice Rossato, Ane Santesban, Marta Tagliaferro, Anna Trevisi.

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Mercoledì, 30 Dicembre 2015 09:00

Parmigiano Reggiano: i consumi volano

Nel bimestre ottobre- novembre un picco in rialzo per le vendite, con un + 15% rispetto al 2014. Il dato dei primi 11 mesi dell'anno fa segnare un +3,1%, mentre prosegue la ripresa delle quotazioni.

Reggio Emilia, 29 dicembre 2015 Mentre prosegue per piccoli passi, ma senza interruzioni, la ripresa delle quotazioni, per il Parmigiano Reggiano giungono segnali decisamente buoni sul fronte dei consumi.

Gli acquisti dei consumatori nella GDO, infatti, nei primi 11 mesi dell'anno hanno evidenziato una crescita del 3,1%.
Un dato generale soddisfacente - sottolinea il Consorzio di tutela - e di segno completamente opposto rispetto a quel -5% complessivo che hanno fatto segnare gli altri formaggi duri (Dop e non Dop).
Per il bimestre ottobre-novembre, poi, si segnala un picco del 15% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, grazie anche alla spinta promozionale impressa dalle catene distributive in relazione alle ridotte quotazioni dei mesi passati.

"Gli operatori della distribuzione e i commercianti all'ingrosso - sottolinea il Consorzio - evidenziano un andamento analogo anche per dicembre, cui va ad associarsi un incremento delle vendite dirette da parte dei caseifici (sia negli spacci che con i canali online) che va oltre il 20% rispetto al Natale 2015".
Ad incidere sull'aumento dei consumi, peraltro, non sono soltanto le festività natalizie e di fine anno, che tradizionalmente innalzano gli acquisti da parte dei consumatori.
"La forte crescita delle vendite dirette da parte dei caseifici - spiega il Consorzio - è infatti ormai una costante che si va consolidando, e seppure riferita ad una quota di prodotto ancora limitata di prodotto (si prevedono 310.000 forme nel 2015, pari a circa il 10% della produzione totale) è indicativa di un percorso che apre buone prospettive per i produttori in termini di redditività".

Al buon andamento dei consumi interni si affianca anche la progressiva ripresa delle quotazioni del Parmigiano Reggiano.
Nelle sedute della Borsa comprensoriale avvenute tra metà ottobre e metà dicembre si è infatti registrato un aumento di 45 cent/kg (+ 6,1%) per il prodotto di 12 mesi, mentre per il più stagionato l'aumento è stato pari a 60 cent/kg, con un +7,5% %.

La produzione, intanto, appare stabile rispetto al 2014: a fine novembre, infatti, i volumi dei primi 11 mesi fanno segnare un modesto -0,3%
"Lo scenario internazionale del settore lattiero caseario - sottolinea il presidente del Consorzio, Giuseppe Alai - induce comunque a prudenza nelle valutazioni di prospettiva, ma i dati legati a consumi, export, flessione delle scorte, cui si associano le nuove azioni intraprese dal Consorzio in tema di promozione in Italia e all'estero e quelle messe in atto con le modifiche apportate al disciplinare a tutela della qualità e a contrasto di ogni forma di contraffazione, inducono a prevedere - a parità di produzione - una progressiva ripresa di redditività".


(Fonte CFPR)

Due giornate di apertura eccezionale per andare a conoscere da vicino le antiche origini del formaggio DOP più noto al mondo: il Parmigiano Reggiano. Il 29 dicembre e il 2 gennaio, a Soragna (PR), due giornate di apertura straordinaria dove ripercorrere tutte le fasi di lavorazione di uno degli inimitabili protagonisti della Food Valley. -

Parma, 26 dicembre 2015

Inserito a pieno titolo tra le idee regalo più gettonate ed apprezzate per il Natale 2015, il Re dei formaggi ha una storia tutta da scoprire al Museo del Parmigiano Reggiano di Soragna (PR), incluso nel circuito dei Musei del Cibo della provincia di Parma. In occasione delle festività natalizie si può approfittare di due giornate di apertura eccezionale per andare a conoscere da vicino le antiche origini del formaggio DOP più noto al mondo: martedì 29 dicembre 2015 e sabato 2 gennaio 2016 il percorso museale rimarrà infatti visitabile dalle ore 10,00 alle 12,00 e dalle ore 14,00 alle 16,00. Nello scenario del complesso "Castellazzi", all'interno del prezioso caseificio a forma circolare, si ripercorrono tutte le fasi di lavorazione di uno degli inimitabili protagonisti della Food Valley, tra gli strumenti e gli attrezzi storici impiegati nella sua produzione.
Oltre 120 oggetti, databili tra il 1800 e la prima metà del Novecento, e un centinaio di immagini, disegni e foto d'epoca illustrano, tra le mura di un edificio votato per secoli proprio alla creazione del Parmigiano Reggiano, l'evoluzione delle tecniche di trasformazione del latte, i momenti della stagionatura e della commercializzazione nonché il ruolo fondamentale del Consorzio del Parmigiano Reggiano a tutela della qualità.
Il biglietto intero per la visita con degustazione (bevande escluse) costa 5,00 euro; ridotto 4,00 euro per gruppi (minimo 15 persone), adulti over 65 anni e convenzioni.
L'ingresso è gratuito per diversamente abili e loro accompagnatori, accompagnatori di gruppi e scolaresche, giornalisti e minori di 6 anni.

Per informazioni:
Museo del Parmigiano-Reggiano c/o Corte Castellazzi
Via Volta, 5 - Soragna (PR)
Tel +39.0524.596129
E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 
www.museidelcibo.it 

(Fonte: Ufficio Stampa Musei del Cibo)

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