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Elezioni. Sono oltre 3,3 milioni gli elettori emiliano-romagnoli chiamati alle urne, il 20 e 21 settembre, per il Referendum sulla riduzione del numero dei parlamentari di Camera e Senato. E in 15 comuni si vota anche per eleggere i primi cittadini e rinnovare i consigli comunali

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Editoriale: - I nostri splendidi alleati (8) non si smentiscono ma - Burro e crema giù, latte spot in salita, panna stabile.- Cereali e dintorni. In attesa dell'USDA mercati ancora nervosi - Andalini, ambito riconoscimento ricevuto per lo stabilimento La Sovrana di Puglia - Caro petrolio, o No? -
SOMMARIO Anno 18 - n° 23 09 giugno 2019
1.1 editoriale
I nostri splendidi alleati (8) non si smentiscono mai.
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Burro e crema giù, latte spot in salita, panna stabile.
2.1 Bis lattiero caseario Lattiero tendenze -
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Dal Meteo lo stimolo alla speculazione.
3.1 bis cereali e dintorni Cereali e dintorni. In attesa dell'USDA mercati ancora nervosi
7.1 ambiente Piacenza, Messa in sicurezza di un tratto della condotta Agazzano- Battibò
7.2 ambiente Il segretario del distretto del Po Berselli in rappresentanza italiana sottoscrive l'intesa
8.1 maltempo e frane Le frane in provincia di Reggio Emilia
8.2 Industria Felix Andalini, ambito riconoscimento ricevuto per lo stabilimento La Sovrana di Puglia
9.1 caro carburanti Caro petrolio, o No?
9.2 anguria IGP "L'Anguria Reggiana Igp ha sconfitto gli effetti dei cambiamenti climatici"
10.1 cereali e prove in campo Cereali, prove in campo al CAP Parma.
11.1 Viabilita' Riapertura del Ponte di Casalmaggiore con le 500 del Club Italia e Gazzetta dell'Emilia
11.2 Viabilita' Riaperto il Ponte sul Po di Colorno – Casalmaggiore
12.2 ambiente Giornata mondiale dell'ambiente 2019 (#beatairpollution)
13.1promozioni "vino" e partners
14.1 promozioni "birra" e partners

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Lunedì, 27 Maggio 2019 06:44

Salvini c'é!

Il trionfo Lega, se da un lato era attesa la soglia del 34%, dall'altro invece, dopo i massacranti attacchi dei compagni di Governo, delle opposizioni e della sfortunata combinazione di una "Tangentopoli 2" venuta allo scoperto a poche oro dal voto, il partito di Matteo Salvini fa il pieno.

di Lamberto Colla Parma 27 maggio 2019 - Sin dalle intenzioni di voto è stato chiaro che la Lega avrebbe vinto. Il 28% che le interviste dei sondaggisti stimavano, è andato via via crescendo con l'ingresso dei dati reali posizionando il partito di Matteo Salvini al quel 34% che ormai da mesi circolava nei vari sondaggi.

Una campagna denigratoria che non ha intaccato l'escalation della Lega in tutta la penisola mentre ha fortemente penalizzato il M5S relegandolo attorno al 17%. Parti praticamente invertite rispetto alle precedenti politiche tra i due alleati di Governo (la Lega era al 17,4%). Una situazioe che potrebbe portare a nuovi equilibri all'interno di Palazzo Chigi nonostante che, nella conferenza stampa dell'una di stanotte, Matteo Salvini abbia sottolineato più volte che a livello nazionale nulla cambierà auspicando invece che da oggi si torni a lavorare e a accelerare sulla esecuzione del Patto di Governo.

La politica del "nulla" di Zingaretti ha portato il PD a un insperato 22,8% che consente di giustificare i toni trionfaistici della dirigenza piddina. I moderati toni ecumenici della campagna elettorale hanno consentito di mettere le toppe al partito che fu di Matteo Renzi, consentendo a Gentiloni & C. di ricomporre le fila per una nuova stagione del partito "DEM".

Forza Italia invece non raggiunge la soglia psicologca del 10% attestandosi a un misero 8,6% (14% alle precedenti politiche) a conferma del declino del partito di Berlusconi. Il leader azzurro  non è ancora riuscito a trovare una valida alternativa alla guida dell'ottuagenario "Silvio" mentre ,con un più che onorevole 6%, Fratelli d'Italia lancia Giorgia Meloni tra i leader che contano nel panorama nazionale.

Delusione per +Europa che non raggiunge la soglia del 4% (ferma al 3,1%) che sarebbe stata utile per portare qualche rappresentante in parlamento europeo e la Sinistra di Fratoianni invece raccoglie solo briciole attestandosi al 1,7%.

Pur non sfondando la resistenza, i sovranisti conquistano altri seggi in Europa e soprattutto mettono pepe in alcune nazioni, come la Francia che vede il sorpasso della Le Pen su Macron e nel Regno Unito Farage superare la soglia del 30% mentre il partito della Merkel, pur mantenendo la testa della Germania, perde un bel gruzzolo di voti raccolti invece dai Verdi.

Una condizione numerica che non consentirà alle destre di governare ma che non potrà essere ignorata dalla estesa maggioranza che si andrà a formare al parlamento europeo nelle prossime ore.

Intanto c'è da chiedersi come finirà la Love Story tra Salvini e Di Maio...

 

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Editoriale: - Finalmente, tutti ai seggi! - In discesa il latte scremato, la crema e la panna. - Bonifica, al via gli sfalci sulla rete di 3.600 km. -Report Emilia Centrale: piogge intense e interventi in tutto il comprensorio - Farm Run, un evento sportivo sempre più apprezzato e condiviso - Nicola Bertinelli commenta le indiscrezioni stampa circa l'interesse di Lactalis verso Nuova Castelli -

SOMMARIO Anno 18 - n° 21 26 maggio 2019
1.1 editoriale - Finalmente, tutti ai seggi!
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. In discesa il latte scremato, la crema e la panna.
2.1 Bis lattiero caseario Lattiero tendenze 21 maggio 2109
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Il "meteo" spinge sui prezzi.
3.1 bis cereali e dintorni Cereali e dintorni.
7.1 ambiente parma Bonifica, al via gli sfalci sulla rete di 3.600 km.
7.2 maltempo emilia Report Emilia Centrale: piogge intense e interventi in tutto il comprensorio
8.1 eventi sportivi Farm Run, un evento sportivo sempre più apprezzato e condiviso.
8.2 parmigiano reggiano Nicola Bertinelli commenta le indiscrezioni stampa circa l'interesse di Lactalis verso Nuova Castelli
10.1 clima e ambiente Palazzo del Governatore per il secondo appuntamento della rassegna "Maggio 2019 con la Bonifica Parmense"
11.1promozioni "vino" e partners
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"Il paese nel quale vivo è un vero giardino; ho nelle mani il modo di rendere quattrocentomila anime felici; di proteggere le scienze e le arti; non sono ambiziosa ed ho la speranza di passare qui un grande numero d'anni, che si rassomiglieranno tutti ma che tutti saranno dolci e tranquilli."

E' con questa bellissima frase di Maria Luisa d'Asburgo-Lorena o come noi tutti la amiamo chiamare, in maniera più confidenziale, Maria Luigia di Parma, che io penso al benessere di Colorno. Un paese che fu edificato nei pressi del Lorno, nella bellissima bassa est Parmense. Un paese locato in un punto strategico, ricco d'acqua e vicino alla Lombardia. Colorno nel tempo ha saputo svilupparsi e ha saputo stupire per la sua arte e per il suo buon cibo. A Colorno c'è la reggia, stupendo manufatto che fu residenza dei Farnese, dei Borboni e di Maria Luigia d'Austria, la moglie di Napoleone. A Colorno fu edificata la cappella Ducale di San Liborio, voluta da Francesco Farnese nel 1722. A Colorno è presente l'appartamento del duca Ferdinando di Borbone, dentro il quale si possono trovare preziosi affreschi di Antonio Bresciani, raffiguranti scene bibliche. A Colorno sono presenti tante strutture storiche di grande fascino e bellezza, che ad oggi giacciono tristemente nell'abbandono.

Un paese di questo immenso valore, merita un'amministrazione di tutto rispetto. Un'amministrazione unita in grado di rilanciarlo economicamente ed in grado di sopperire alle mancanze delle precedenti amministrazioni. Occorre la politica dell'impegno, di chi conosce i tanti problemi del territorio e di chi ha le idee giuste per risolverli. Occorre una politica che sappia coinvolgere adeguatamente i residenti con un programma valido ed efficace sul tema della sicurezza, del civismo, del sociale, del rischio idrogeologico, dello sviluppo economico in favore dei commercianti locali, del turismo, dell'istruzione, del trasporto pubblico dando un occhio di riguardo alla tragica linea ferroviaria "Parma - Brescia" e dei disabili, sia per l'abbattimento di barriere architettoniche che per la presenza di servizi idonei al loro supporto.

L'amministrazione che verrà mi auguro sia di centrodestra. Abbiamo per moltissimi anni visto l'insoddisfacente gestione comunale del centrosinistra, e penso sinceramente che sia ora di provare qualcosa di diverso, tralasciando anche il movimento locale dei 5 stelle, a mio parere, troppo vicino alle idee dell'amministrazione attuale, con le quali più volte si è trovato in accordo condividendole e sponsorizzandole. Per aspirare a governare Colorno, tutti i partiti di centrodestra devono essere uniti in una coalizione forte e con un programma condiviso, ammettendo che da soli non si vince.

Voglio augurarmi che nel buon senso, e per il bene di Colorno, tutte le forze di centrodestra aprano un serio tavolo di lavoro, incontrandosi insieme, e decidendo nel rispetto reciproco, la scelta migliore per amministrare Colorno.

AMO - COLORNO ormai da tempo segue i problemi del territorio ed è disponibile a fornire il proprio contributo ad esclusivo interesse di Colorno e dei Colornesi.

Nicola Scillitani
Coordinatore cittadino

Venerdì, 02 Marzo 2018 09:56

Filippo Fritelli parte per primo e si ricandida

Filippo Fritelli parte per primo e si ricandida alle prossime amministrative lanciando il progetto #SalsoMigliore2018

Salsomaggiore Terme – 1 marzo 2018 - Sala Mainardi gremita al Palazzo dei Congressi di Salsomaggiore. Nonostante il maltempo oltre 100 salsesi hanno voluto essere presenti alla serata dedicata alla ufficializzazione della candidatura di Filippo Fritelli alle prossime elezioni amministrative di primavera.

Fritelli dunque - affiancato dai due segretari del PD (provinciale e comunale) Nicola Cesari e Marco Taccagni, spariglia le carte e per primo occupa il campo lanciando il progetto #SalsoMigliore2018 ovvero "non abbiamo alcuna incertezza nel rilanciare la nostra proposta di governo per la nostra cittadina affinchè tutto ciò che abbiamo fatto fino ad ora possa giungere a compimento per l'interesse di tutti".

Quanto ereditato dalle precedenti giunte inizialmente pesava come un macigno sulle spalle di chi si è rimboccato le maniche per individuare tutte le possibili soluzioni per portare in sicurezza un paese che era sull'orlo del baratro e con lo spettro di un ennesimo commissariamento.

"Credetemi – ha detto Fritelli ai numerosi presenti - la bacchetta magica non esiste, i vincoli di natura burocratica nazionali ed europei sono molteplici, ma noi abbiamo fatto e faremo tutto quanto realizzabile in tempi adeguati per portare la nostra realtà, ricca di valori, in sicurezza e stabilità per guadagnare uno sviluppo meritato e soprattutto possibile".

La rivendicazione delle scelte operate sui temi del termalismo, della riorganizzazione della macchina comunale, della gestione oculata del territorio, dei rifiuti, dell'attenzione per il sociale e le marginalità, del rilancio del turismo, dello sport e delle manifestazioni culturali e ricreative in genere e tante altre cose fatte o avviate sono punti fermi del discorso di Fritelli che ribadisce convintamente al suo popolo che la partecipazione alla "res pubblica" è fondamentale per costruire il bene collettivo.

"Siamo qua a braccia aperte per accogliere ogni proposta utile e fattibile da parte della cittadinanza e delle forze politiche che vogliono renderle concrete , ciò che non possiamo e non vogliamo fare invece è fare una politica fatta di soli slogan, senza un retroterra di vere soluzioni di spessore praticabili, oggi ahimè sempre più frequenti".

L'applauso dei presenti sostiene il sindaco che non intende indietreggiare su nulla, mostra solidità e rilancia progetti di sostenibilità per il paese. Molti altri sindaci parmensi sono presenti in sala per dare man forte a Fritelli, tra gli altri: Massari di Fidenza, Censi di Polesine-Zibello, Trivelloni di Fontanellato e tutta la squadra di governo e di lista che con lui hanno condiviso il percorso negli ultimi cinque anni.

"Per noi sindaci dell'ultima generazione – ha commentato Cesari – Filippo ha rappresentato un modello-esempio decisamente imitabile con la differenza che lui aveva una eredità tutt'altro che facile da sbrogliare; lo ha fatto e lo sta facendo con meticolosità, impegno massima dedizione e lasciatemelo dire con competenza: una competenza che ha dimostrato chiaramente gestendo un'altra situazione non certo agevole come quella della nostra provincia".

L'ultimo slancio spetta a Marco Taccagni che motiva il pubblico toccando un tema che a Salsomaggiore fa ancora discutere : " Non dimenticate da dove veniamo , non dimentichiamo tutti le promesse delle destre che ogni volta che sono state chiamate al governo di questa città hanno clamorosamente fallito perché avevano il solo progetto di facciata di combattere l'avversario e non di proporre e sostenere lealmente i loro candidati e alleati. Pensate che lo scenario di oggi sia cambiato?

(videohttps://youtu.be/sWYAWJNNlsU )

Domenica, 02 Luglio 2017 12:00

Matteo “Attila” Renzi

In vent'anni il Cavaliere non è riuscito in quello che in tre anni è riuscito a Matteo "Attila" Renzi. Distruggere il PD e restare in sella (non la banca). Come è lontano quel 26 maggio 2014 quando il 40% delle europee cadde in mano al "PD di Renzi" doppiando il M5S.

di Lamberto Colla Parma 2 luglio 2017
"Poteva andare meglio", è stato il commento di Matteo Renzi negli istanti successivi alla lettura dei dati del ballottaggio di domenica scorsa.

Avrebbe potuto anche dire che ci "sono ampi margini di manovra" per migliorare. Certo che dall'exploit europeo del 2014, ogni tentativo di misurarsi da capo del PD è stato un insuccesso clamoroso.

20140526-Twit-Renzi-26may2014Il segnale del declino lo misura la stessa Toscana. Dopo la sconfitta negli anni scorsi nella rossissima Livorno, nella Arezzo di Maria Elena Boschi e a Grosseto, in questa ultima tornata elettorale il Pd perde Carrara e Pistoia. Perse cinque province toscane su dieci.
La sconfitta del Pd a Rignano sull'Arno, il paese di "Attila" Renzi, che inizialmente era stata dolcemente passata come semplice gossip, alla luce dei risultati del ballottaggio, è stato il simbolo di significati ben più pesanti riguardo l'avversione al renzismo.

Sul piano nazionale la sconfitta assume dimensioni storiche. Roccaforti come Genova e Sesto San Giovanni, considerate fino all'altro giorno imprendibili, sono cadute; città come Lodi, feudo di Lorenzo Guerini, amministrata da 20 anni dal Centrosinistra, sono passate alla Lega e a Forza Italia.

Se Renzi pensa positivo, altrettanto lo fa il movimento grillino. In finale in nessun capoluogo, il movimento pentastellato ha comunque avuto il coraggio di dichiarare la "costante crescita" e a poche ore dai risultati il Casaleggio junior si è fiondato a Roma, forse nel tentativo di riappacificare gli animi dei suoi generali sempre più in tensione e con poche idee da avanzare.

A gongolare è invece il "vecchio" Berlusconi. La coalizione di centro destra, così fortemente voluta dall'ex premier, è andata a scontrarsi in quasi tutti i ballottaggi. E alla fine il centro destra si è imposto in 15 comuni capoluogo (Alessandria, Asti, Rieti, Como, Gorizia, La Spezia, Lodi, Genova, Monza, Oristano, Piacenza, Pistoia, Verona, Catanzaro, l'Aquila), contro i 4 (Padova, Lecce, Lucca, Taranto) del centrosinistra.

Inquietante è invece, da parte di tutti, il silenzio sul vero vincitore del 2017: l'astensionismo.

Ben oltre il 50% degli aventi diritto ha "messo una croce" sulla chiamata elettorale.

Nessuno si interroga sul partito di maggioranza assoluta del Paese? E se un giorno esprimesse un "leader" focoso e capace di chiamare a sé le folle, cosa resterà dell'Italia, sempre che non scompaia prima per l'invasione di orde di sfortunati in fuga dall'inferno di mezzo mondo?

... "Corsi e ricorsi storici" (Giambattista Vico)
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A contendersi lo scranno di Sindaco di Piacenza erano Patrizia Barbieri per il centrodestra e Paolo Rizzi per il centrosinistra.

di LGC Parma 25 Giugno 2017 -
Alla fine l'ha spuntata la rappresentante del centro-destra, Patrizia Barbieri, con un netto 58,54% di preferenze e lasciando a secco il PD in Emilia Romagna.

Al primo turno la candidata del centrodestra Patrizia Barbieri, avvocato 57enne e già sindaco di Castelvetro dal 1994 al 2003 e assessore provinciale dal 2009 al 2014, era stata votata da 14.625 elettori conquistando il 34,78% delle preferenze. Il centrosinistra con il candidato Paolo Rizzi, economista dell'Università cattolica, aveva invece ottenuto 11.856 preferenze pari al 28,19% dei voti.

Per la prima volta nella storia, il Partito Democratico in Emilia-Romagna conclude la tornata elettorale totalizzando zero conquiste. Oltre a Piacenza, infatti, il Pd ha raccolto cinque sconfitte sui cinque comuni superiori ai 15 mila abitanti, ai quali va aggiunto Comacchio dove una lista civica aveva conquistato il comune al primo turno.

(foto dal profilo Facebook dei candidati)

Pubblicato in Politica Piacenza
Lunedì, 26 Giugno 2017 00:55

Federico Pizzarotti conserva il trono di Parma

Poco più del 45% i parmigiani che si sono recati al voto per scegliere il nuovo Sindaco. L'astensione ha vinto in Italia (46,03% votanti, 58% al primo turno) ma ha stravinto a Parma. Pizzarotti abbatte Scarpa e fa rosicare Grillo & Company.

di LGC - Parma 25 giugno 2017 - 

"Ho scelto di ricandidarmi per il secondo mandato perché non voglio lasciare un buon lavoro a metà, e perché per cambiare in meglio la società in cui viviamo dobbiamo partire anzitutto dalla nostra casa, dal nostro cortile."

Così recitava il manifesto elettorale di Federico Pizzarotti, Sindaco uscente di Parma, che vinse le elezioni nel 2012 sotto l'insegna del M5S.
Successo pieno per il Sindaco uscente, Federico Pizzarotti, che la spunta sul candidato del PD, Paolo Scarpa con un chiaro e limpido 57,87% (non ancora ufficiale).

Ma il vero sconfitto è il Movimento 5 Stelle che perde il suo primo caposaldo piazzato sul territorio nazionale. Sembrava una ascesa inarrestabile verso la conquista di molte altre amministrazioni ma, così come si è acceso il fenomeno M5S altrettanto rapidamente sembra spegnersi, forse a seguito delle poco entusiasmanti performance capitoline e forse anche per i malumori che aleggiano all'interno del movimento.

Ed ora Federico Pizzarotti dovrà dimostrare di avere imparato a fare il Sindaco di tutti e soprattutto capace di ascoltare le istanze della Città e non solo di alcune parti di essa.

In bocca al lupo a Pizzarotti e alla sua città, Parma.

20170625-Pizzarotti-programma

Pubblicato in Politica Parma

Domenica 25 giugno, dalle 7 alle 23, si vota a Parma, Piacenza, Riccione (Rn), Budrio (Bo) e Vignola (Mo). Alle urne 283.469 elettori emiliano-romagnoli

Bologna, 23 giugno 2017

Sono cinque i comuni in Emilia-Romagna con oltre 15mila abitanti che domenica 25 giugno andranno al turno di ballottaggio per eleggere il proprio sindaco. Alle urne, dalle ore 7 alle ore 23, sono chiamati 283.469elettori emiliano-romagnoli, più della metà concentrati nella sfida per il Comune di Parma. Le sfide per lo scranno a Parma, Piacenza, Riccione (Rn), Budrio (Bo) e Vignola (Mo).

Al primo turno la percentuale dei votanti in Emilia-Romagna si è attesta sul 55,51% (in precedenza avevano votato il 65,5%). Dati dell'affluenza in flessione in tutti i comuni interessati al turno di ballottaggio, a partire dai due capoluoghi: Parma con il 53,65% (era il 64,55%), Piacenza con il 56,39% (era il 65%). A Budrio (Bo) è andato alle urne il 59,33% (era il 69,53%). A Vignola, nel modenese, alle urne il 54,15% (era il 74,25%). A Riccione ha votato il 61,78% degli aventi diritto (era il 71,15%).

Le sfide

A Parma la sfida sarà tra il sindaco uscente, Federico Pizzarotti a capo di una lista civica che ha ottenuto il 34,8% dei consensi, e Paolo Scarpa, candidato del centrosinistra, preferito dal 32,7% dei votanti.
Piacenza vedrà invece in lizza Patrizia Barbieri, centrodestra, con il 34,78% dei consensi e Paolo Rizzi, centrosinistra, che ha ottenuto il 28,19% dei voti.
A Riccione, nel riminese, il sindaco uscente Renata Tosi, col centrodestra che ha ottenuto il 36,1% dei voti, affronterà Sabrina Vescovi, centrosinistra, votata dal 34,2%.
Nel bolognese, a Budrio, sfida tra Giulio Pierini, centrosinistra, sindaco uscente che ha ottenuto il 44,6% dei consensi e Maurizio Mazzanti a capo di una lista civica che ha guadagnato il 36,1%.
Infine a Vignola, nel modenese, il confronto sarà tra Simone Pelloni, centrodestra, con il 34,05% dei consensi e Paola Covilli, centrosinistra, scelta dal 31,61% dei votanti.

(Fonte: Regione ER)

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