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Bologna, 3 ottobre 2013

E' la chiesa di San Francesco di Mirandola (Mo), una delle prima chiese francescane in Italia, a rappresentare l'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna ad Assisi, dove domani, 4 ottobre, le celebrazioni francescane per il Santo patrono d'Italia avverranno alla presenza di Papa Francesco.

Ogni anno, secondo la tradizione, una delle Regioni italiane offre l'olio per alimentare la lampada che brilla accanto alla tomba di San Francesco d'Assisi e quest'anno è il turno dell'Umbria. Per l'occasione, il coordinatore della Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome, Eros Brega, presidente del Consiglio regionale umbro, in collaborazione con i frati francescani di Assisi, ha invitato i presidenti delle Assemblee legislative, accompagnati dai gonfaloni ufficiali, a partecipare al momento del rito del dono dell'olio, previsto nel pomeriggio di oggi, 3 ottobre. E sempre oggi, nella mattinata, si è riunita l'Assemblea plenaria della Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative in seduta ordinaria.

In occasione della due giorni di Assisi, che culminerà nelle celebrazioni con Papa Francesco, la Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative ha allestito una mostra ("Francesco nel cuore delle Regioni"), inaugurata dal presidente del Senato, Pietro Grasso, per la quale ogni Assemblea ha scelto un'immagine simbolo della propria regione (la rassegna è composta di 20 pannelli verticali): per l'Emilia-Romagna si tratta appunto della chiesa di San Francesco di Mirandola, in una raffigurazione composta che la fa vedere in tutta la sua bellezza prima del sisma del maggio 2012 e successivamente, con i danni causati dal terribile terremoto (vedi immagine allegata).

Costruita con l'attiguo convento nel XIII secolo subito dopo la canonizzazione di San Francesco, la basilica venne adattata nel XV secolo e divenne Pantheon della famiglia dei Conti Pico della Mirandola. Il terremoto del 20 maggio 2012 ha reso inagibile tutto l'edificio sacro, la sagrestia, l'annesso convento vecchio e il campanile. Dopo la nuova e violenta scossa del 29 maggio, la torre è crollata sulla Chiesa, distruggendola quasi totalmente, ed è rimasta in piedi solo la facciata.

"Le immagini della chiesa di San Francesco di Mirandola, prima e dopo il sisma- afferma la presidente dell'Assemblea legislativa regionale, Palma Costi, ad Assisi in questi due giorni- rappresentano bene sia i tanti e inestimabili patrimoni della nostra regione, religiosi, artistici, culturali, sia la forza della nostra gente, dei nostri territori, delle nostre imprese e delle nostre istituzioni: insieme siamo ripartiti subito dopo il terremoto e i risultati della ricostruzione sono sotto gli occhi di tutti. Un modello che ritengo utile a livello nazionale, per l'intero Paese".

In allegato l Chiesa di San Francesco a Mirandola
 
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Bologna, 2 ottobre 2013
 
Terremoto - La Giunta vara il Piano annuale 2013-2014 per la riparazione e il ripristino delle opere pubbliche, dei beni culturali e dell'edilizia scolastica e universitaria danneggiati. Previsti 656 interventi per un importo 530 milioni di euro -

Varato il Piano annuale 2013-2014 per la riparazione e il ripristino delle opere pubbliche, dei beni culturali e dell’edilizia scolastica e universitaria  danneggiati dal sisma del maggio 2012: 656 gli interventi finanziati  per un importo complessivo di 530 milioni di euro.
Il provvedimento è stato oggi a Bologna dagli assessori regionali Alfredo Peri (Programmazione territoriale ed urbanistica) e Gian Carlo Muzzarelli (Attività produttive), da Enrico Cocchi (Direttore generale Regione Emilia-Romagna) e Alfiero Moretti (tecnico struttura del Commissario delegato alla ricostruzione).
I Piani annuali 2013-2014 riguardano le opere pubbliche per un importo complessivo di circa 134 milioni di euro (pari a circa il 25% del totale, per 180 interventi), e i beni culturali soggetti a tutela per circa 282 milioni di euro (pari a circa il 53% per 357 interventi). È stato anche predisposto separatamente, per via della fonte di finanziamento, il Piano per l’edilizia scolastica e università, che ammonta a 105 milioni di euro (circa il 20% del totale) per 119 interventi. Sono stati, inoltre, accantonati circa 9 milioni per interventi in cui siano presenti proprietà miste pubbliche/private/Umi che incidono sulla somma totale di 530 milioni per circa il 2%. La parte predominante dei Piani è rappresentata dagli edifici che sono soggetti a tutela (Decreto legislativo n. 42 del 22 gennaio 2004 ‘Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio’): su 656 interventi questi sono 411 (per 343,5  milioni di euro), pari a circa il 65% del totale.
Il provvedimento, approvato dalla Giunta regionale, è stato predisposto dalla Struttura tecnica del Commissario delegato alla ricostruzione e presidente della Regione Emilia-Romagna, Vasco Errani, in seguito a un lavoro di rilevamento preliminare effettuato con la collaborazione dei comuni interessati dal sisma, con la Direzione regionale del Ministero per i beni e le attività culturali e con la Conferenza Episcopale dell’Emilia-Romagna.
«La predisposizione del Piano - ha sottolineato Alfredo Peri, assessore regionale alla programmazione territoriale ed urbanistica - è il frutto di un intenso lavoro svolto insieme a Comuni, diocesi, conferenza episcopale, sovrintendenza e altri soggetti, locali e statali, che hanno proprietà interessate dagli interventi di ricostruzione o ristrutturazione. Si tratta di una parte importante del patrimonio culturale, religioso e anche pubblico. Questo Piano ha una incidenza rilevante sull’assetto urbanistico ed edilizio delle cittadine e dei paesi».
Con la redazione di un Piano annuale 2013-2014 sono state assegnate le risorse necessarie per l’attuazione di un primo stralcio del Programma (che complessivamente comprende 1509 interventi per un importo di 1 miliardi e 330 milioni di euro) delle Opere pubbliche, dei Beni culturali e dell’edilizia scolastica e universitaria,  finanziando gli interventi più urgenti secondo le priorità già individuate. La scelta delle priorità degli interventi «è avvenuta – ha aggiunto Peri - in base ai criteri indicati dalla legge regionale, e da uno stretto confronto con i Comuni e le diocesi. Mentre per quanto riguarda la tempistica dei cantieri, si prevede che nel giro di pochi mesi potranno partire già gli interventi meno complessi; in molti casi i soggetti attuatori dispongono già dei progetti preliminari».
Con il provvedimento - predisposto con il coinvolgimento delle strutture regionali ed è stato partecipato dagli Enti attuatori - è stato anche approvato il regolamento che contiene le disposizioni legislative alle quali gli enti attuatori dovranno scrupolosamente attenersi, le tipologie dei lavori ammissibili e finanziabili, in particolare per quanto attiene il restauro attraverso la riparazione con rafforzamento locale o il ripristino con miglioramento sismico dei beni culturali.
«Si tratta di un provvedimento straordinario, per interventi e risorse, che avvia la ricostruzione del cuore delle nostre comunità. Questo provvedimento – sottolinea l’assessore regionale alle attività produttive Gian Carlo Muzzarelli – è un ulteriore e importante tassello di una ricostruzione che sta procedendo a passi spediti anche sul fronte delle imprese  e delle abitazioni».
I vari piani contengono, suddivisi per tipologie, gli interventi che hanno ricevuto i finanziamenti in base alle priorità e percentuali condivise, calcolate sul danno complessivo subìto e riferite alla somma totale dei fondi disponibili per l’annualità 2013-2014.
Tutte le tipologie del Programma sono state accorpate in otto raggruppamenti così individuati: strutture sanitarie, comuni e province, edilizia scolastica e università, enti religiosi, beni demaniali e beni ecclesiastici di proprietà pubblica, opere di bonifica e irrigazione, monasteri conventi sinagoghe e ex chiese e conventi, proprietà miste pubbliche e private. I raggruppamenti delle tipologie che hanno avuto il maggior numero di interventi sono: Comuni e Province per un importo complessivo di circa 160 milioni di euro (pari a circa il 30%, per 264 interventi), gli Enti religiosi per un importo complessivo di circa 125 milioni di euro (pari a circa il 24%, per 169 interventi), seguono le strutture sanitarie e le opere di bonifica e irrigazione.
 
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Clicca qui per i dettagli dei Piani annuali 2013-2014 Opere pubbliche, Beni culturali e edilizia scolastica e università
 
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
 
Martedì, 01 Ottobre 2013 14:47

Prostituzione al chiuso: un fenomeno sommerso

Bologna, 1 ottobre 2013
 
Politiche sociali - Prostituzione al chiuso, giovedì 3 ottobre un seminario in Regione. I numeri del progetto InVisibile

Un fenomeno che rischia di essere ancora più sommerso, perché si svolge in appartamenti, night club, centri massaggi. Di prostituzione al chiuso si parlerà il 3 ottobre, nella sala A della Terza Torre della Regione Emilia-Romagna (viale della Fiera 8, dalle 9 alle 13), durante il seminario "Sotto gli occhi di tutti. Prostituzione al chiuso: punti di vista e interventi sul fenomeno". Un'occasione per fare il punto (a livello regionale, nazionale ed europeo) sul fenomeno e sugli interventi attuati, confrontando esperienze e prospettive dei soggetti che, a vario titolo, intervengono: forze dell'ordine, autorità giudiziaria, operatori sociali. Organizzato dall'assessorato regionale Politiche sociali, in collaborazione con il Comune di Modena, il seminario vuole fare un bilancio a sei anni dall'inizio del progetto InVisibile, i cui obiettivi sono la mappatura territoriale e un primo contatto con persone che si prostituiscono in appartamenti e locali.

Il progetto regionale "Oltre la Strada"

La Regione Emilia-Romagna promuove dal 1996 il progetto "Oltre la Strada", sistema integrato di interventi socio-sanitari nel campo della prostituzione, dello sfruttamento e della tratta di esseri umani. "Oltre la Strada" si basa su una rete composta da enti pubblici e soggetti privati, che operano in collaborazione con forze dell'ordine, autorità giudiziaria, direzioni territoriali del lavoro, servizi sanitari, servizi sociali, enti del terzo settore, sindacati, enti di formazione professionale. Tutto ciò che viene attuato con il sistema "Oltre la Strada" è riconducibile a due grandi aree: prevenzione socio-sanitaria e riduzione del danno per persone coinvolte nei mercati della prostituzione, e interventi rivolti a vittime di grave sfruttamento e tratta di esseri umani.

I numeri di InVisibile

Con la progressiva partecipazione di tutti gli enti pubblici della rete "Oltre la Strada", e dei soggetti pubblici e privati convenzionati, il progetto InVisibile, coordinato con la collaborazione del Comune di Modena, ha lavorato - e lavora - in parallelo per approfondire il fenomeno della prostituzione al chiuso e sull'intervento di contatto. InVisibile porta avanti un monitoraggio, alimentando un database regionale relativo agli annunci personali riconducibili al fenomeno della prostituzione in appartamento (presenti su giornali e siti, chat e forum), ed elabora anche una mappatura. Altra linea di intervento, il contatto con il target: ogni progetto territoriale fa un numero prestabilito di telefonate al mese (contattando tutti i nuovi numeri, estratti dalle diverse fonti selezionate, e raccolti nel database) in modo da dare informazioni sanitarie sulla prevenzione dei comportamenti a rischio, orientare ai servizi sul territorio, ascoltare eventuali richieste. Dal 2010 al 31 dicembre 2012, ogni anno in media sono stati raccolti 14.000 annunci, effettuate 2.296 chiamate e realizzate 180 accoglienze a bassa soglia e accompagnamenti ai servizi socio-sanitari. Con il progetto InVisibile, gli operatori hanno lavorato sul movimento di sex worker tra una zona e l'altra della fascia costiera regionale; l'équipe territoriale di Reggio Emilia, a sua volta, ha individuato come target di intervento delle telefonate quello delle sex worker cinesi, coinvolgendo una mediatrice che si occupa di realizzare il contatto telefonico. I risultati hanno superato le aspettative; per questo, a partire dall'ottobre 2011, si è deciso di avviare una sperimentazione, a livello regionale, rivolta alle persone che si prostituiscono di provenienza cinese: funziona con il contatto telefonico attraverso l'intervento di una mediatrice, con la finalità di presentare il progetto e fornire informazioni per un orientamento ai servizi sanitari del territorio.
 
In allegato la brochure del seminario
 
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Bologna 30 settembre 2013
 
Ripartono domani, martedì 1 ottobre le misure previste dall'Accordo di Programma per la Qualità dell'Aria 2012-2015 firmato da Regione, Province e Comuni con oltre 50.000 abitanti. Sono previste, in sintesi, limitazioni alla circolazione dei mezzi più inquinanti dal lunedì al venerdì, i "giovedì senz'auto" e le domeniche ecologiche con iniziative di educazione ambientale per i cittadini dal 1 ottobre al 30 novembre e dal 7 gennaio al 31 marzo; inoltre, in caso di condizioni particolarmente critiche rilevate dalle stazioni della rete regionale di monitoraggio dell'aria, potranno essere attivate misure emergenziali.

Nel mese di ottobre partirà anche la nuova campagna di comunicazione della Regione "Liberiamo l'aria"; tutte le informazioni sulle misure adottate sono disponibili anche sul sito www.liberiamolaria.it e alla pagina Facebook https://www.facebook.com/liberiamolaria.er.

L'Accordo di Programma: sintesi
L'Accordo, che ha durata triennale, prevede anche "buone pratiche" di gestione delle città: dalle Ztl (Zone a traffico limitato) al mobility management, dai percorsi casa-scuola e casa-lavoro al risparmio energetico negli esercizi commerciali, dall'introduzione di punteggi premianti nei capitolati d'appalto al lavaggio delle strade. Un approccio trasversale e integrato, che prende in considerazione i vari ambiti di emissione di sostanze inquinanti (produzione di energia, riscaldamento civile, agricoltura, industria) e stabilisce misure di intervento non solo per la mobilità.
Alle misure di limitazione della circolazione si affiancano interventi strutturali adottati dalla giunta per intervenire sul risanamento della qualità dell'aria, a partire dai 19 milioni di euro assegnati lo scorso anno alle aziende di trasporto pubblico per il rinnovo del parco autobus. In questo modo 62 mezzi di vecchia generazione verranno sostituiti con altrettanti mezzi ecologici (61 autobus a metano e 1 filobus). La Regione ha approvato inoltre lo stanziamento di oltre 6 milioni di euro per la realizzazione di piste ciclopedonali e infrastrutture verdi nei Comuni che sono impegnati ad attuare le misure previste dall'Accordo.

Ammontano a 13 milioni di euro le risorse stanziate nel 2012 dalla Regione per sostituire in 214 piccole e medie imprese le vecchie coperture in amianto con pannelli fotovoltaici. Un intervento per coniugare la tutela della salute nei luoghi di lavoro con lo sviluppo delle energie rinnovabili e la difesa dell'ambiente.
Il sostegno ai Comuni aderenti all'Accordo per la realizzazione delle domeniche ecologiche è garantito con un apposito bando e il finanziamento fino a 10mila euro per ciascun Comune. L'Accordo prevede inoltre meccanismi "premianti" per gli enti che intervengono con ancora maggiore decisione attraverso misure aggiuntive.

L'impegno della Regione contro l'inquinamento
L'insieme dei provvedimenti varati nel corso degli ultimi dieci anni dalla Regione ha contribuito a una progressiva riduzione dei principali inquinanti. Nel periodo autunno-inverno 2012-2013, prima annualità di applicazione del nuovo Accordo di programma per la qualità dell'aria 2012-2015, l'andamento del PM10 ha evidenziato un miglioramento rispetto allo stesso periodo dell'annualità precedente in tutte le Province dell'Emilia-Romagna. Permangono tuttavia criticità (come emerge dai dati relativi al 2012, contenuti nel Report annuale sulla qualità dell'aria in Emilia-Romagna), oltre che per il particolato atmosferico PM10, per gli ossidi di azoto NOx e l'ozono: un inquinamento, questo, comune a tutto il Bacino Padano, area critica per la qualità dell'aria a causa delle caratteristiche geografiche e meteo-climatiche che ostacolano la dispersione degli inquinanti. Per rafforzare la tutela della salute dei cittadini e dell'ambiente, la Regione Emilia-Romagna sta elaborando il primo Piano regionale per la qualità dell'aria: caratterizzato da un approccio trasversale e integrato, il Piano avrà come orizzonte temporale il 2020 e metterà in campo le misure necessarie per rientrare nei valori limite fissati dall'Unione Europea.
 
(fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Bologna 27 settembre 2013

Oltre 12 mila cittadini, per un totale di più di 7 mila unità abitative, sono coinvolti nelle pratiche Mude (Modello unico digitale per l'edilizia) accettate dai Comuni per il contributo alla riparazione o ricostruzione delle abitazioni. Le imprese nella procedure Mude e Sfinge (sistema telematico per le attività produttive) sono complessivamente più di 1.800. 
Per quanto riguarda le abitazioni, i dati estrapolati dal sistema registrano circa 2.700 richieste di contributo in lavorazione da parte dei professionisti e dei Comuni. Queste si aggiungono altre 2556 domande già depositate presso i Comuni. Le ordinanze di contributo concesse sono 1623 per un importo di quasi 162 milioni e 500 mila euro. Le imprese che hanno fatto domanda su Sfinge sono 415, per un valore di 290 milioni; 107 i decreti di contributo approvati, per 47,2 milioni. Gli uffici della Regione hanno incontrato finora 550 aziende.
"Queste cifre significano che la macchina della ricostruzione può dirsi definitivamente decollata – ha affermato l'assessore regionale alle Attività produttive, Gian Carlo Muzzarelli, commentando gli ultimi dati – , che sta funzionando e che si vedono i primi, importanti risultati. Ma stiamo egualmente lavorando, giorno dopo giorno, con la massima concretezza e a diretto contatto con enti locali, professionisti, imprese e cittadini, per accelerare le pratiche edilizie e di concessione dei contributi".
"In particolare – ha anticipato Muzzarelli – stiamo agendo in due direzioni. Da un lato, con una nuova ordinanza che è appena stata inviata al parere della Corte dei Conti, semplifichiamo le procedure di domanda per i condomìni, consentiamo il cambio di proprietà nei centri storici finalizzato all'affitto concordato e, per tener conto della crisi di liquidità degli studi tecnici prevediamo di riconoscere al professionista il 50 per cento della parcella ammissibile con l'approvazione della pratica di contributo. Dall'altro lato – ha concluso l'assessore – stiamo completando l'iter per l'assunzione di nuovo personale nei Comuni: la gara per la selezione dell'agenzia si è conclusa e il decreto di assegnazione è stato emanato, entro poche settimane gli enti potranno lavorare a pieno regime".
 
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Bologna, 25 settembre 2013
 
Lo stabilisce un provvedimento, emanato ieri, del ministero della Salute (Dipartimento sanità pubblica veterinaria) che, in considerazione dell'evoluzione favorevole della situazione epidemiologica, abroga le misure restrittive adottate nelle scorse settimane mantenendo attive però misure di controllo preliminari alla movimentazione di animali allevati nelle province di Ferrara, Ravenna Bologna e Forlì-Cesena.
La Regione - affinché possa riprendere normalmente l'attività di produzione avicola - dovrà assicurare che gli allevamenti, prima della ri-introduzione degli animali, forniscano adeguate garanzie per quanto attiene i requisiti strutturali e gestionali di biosicurezza.
 
(fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Bologna, 25 settembre 2013

Per due giorni la centrale piazza del Popolo di S. Giovanni in Persiceto (Bo) sarà dedicata ai giovani, con diversi appuntamenti pensati e organizzati dai ragazzi stessi e dedicati ai temi della formazione e del lavoro e delle opportunità offerte dall'Europa. Venerdì 27 e sabato 28 settembre San Giovanni ospiterà l'evento conclusivo del "Giù di festival!", manifestazione itinerante che da maggio ha coinvolto i sei comuni di "Terre d'acqua" (San Giovanni in Persiceto, Crevalcore, Sant'Agata, Calderara, Sala e Anzola dell'Emilia) con concerti, laboratori, aperitivi, feste e tornei.

L'intero festival, patrocinato dalla Regione Emilia-Romagna, ha preso il via dall'iniziativa dei Forum Giovani di Sala Bolognese, San Giovanni e Anzola che hanno poi coinvolto anche i volontari del Servizio civile dei comuni di Terre d'acqua, le associazioni giovanili e gli istituti scolastici per concludere insieme la manifestazione con una grande festa che fosse anche un'occasione di confronto su temi cruciali.

"E' un progetto sperimentale ben riuscito e interessante che coinvolge direttamente i ragazzi e le ragazze valorizzando il loro protagonismo", sottolinea l'assessore regionale alle Politiche giovanili Donatella Bortolazzi. "Il festival, tra l'altro, si inserisce nel percorso, avviato da tempo dalla Regione, di promozione e sostegno dell'associazionismo tra Comuni. Viste anche le grandi difficoltà del momento, solo lavorando insieme tra istituzioni possiamo individuare i migliori progetti in linea con le esigenze e le proposte dei territori".

"I giovani sono il nostro presente e il nostro futuro - dichiara il presidente dell'Unione di Terre d'acqua Renato Mazzuca - è chiara quindi l'esigenza di dedicare loro molta attenzione e di metter a fuoco temi di loro interesse, come accesso al mondo del lavoro e opportunità di offerte a livello europeo. Sempre, ma ancor più quando si parla di giovani, è necessario un pensare globale ma un agire locale. Di qui l'importanza di lavorare a livello di Unione di Comuni per coordinare le risorse presenti sul territorio, mettere a sistema quelle economiche per poi partecipare a progetti europei con la speranza di buoni risultati".

Il programma

La prima giornata, venerdì 27 settembre, si concentrerà sulle possibilità di incontro tra domanda e offerta di lavoro: saranno illustrati alcuni dati di una ricerca incentrata sul contesto occupazionale del Distretto Pianura Ovest, mentre i partecipanti potranno anche rivolgersi direttamente ai rappresentanti di alcune aziende locali per informazioni sui profili professionali più richiesti e sulle diverse tipologie contrattuali. Saranno inoltre attivi due laboratori per imparare a gestire un colloquio di lavoro e a utilizzare i social media utili per la costruzione del proprio profilo lavorativo, oltre a tanto altro ancora.

La giornata del 28 settembre sarà, invece, dedicata al tema della mobilità in Europa e avrà l'obiettivo di dare le coordinate principali per organizzare un viaggio di studio o lavoro all'estero: a quali uffici o piattaforme online far riferimento per la ricerca di un alloggio, l'elenco dei programmi attivi a livello universitario e tutte le informazioni necessarie per prepararsi alla partenza. Il tutto non solo chiedendo indicazioni agli operatori di sportelli come Eurodesk e Mobilitas e ai giovani che hanno preso parte al progetto Nypad (Networking for youth participation in democratic life), ma anche attraverso un laboratorio dedicato.

Entrambe le giornate finali del "Giù di Festival" culmineranno con un contest musicale di gruppi giovanili locali.
 
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Bologna, 19 settembre 2013 -
 
Dopo la deroga a riprendere le mostre e i mercati degli uccelli da gabbia, voliera e canto, con esclusione delle zone di protezione, sorveglianza e restrizione, una nuova ordinanza a firma di Errani. Dal ministero della Salute le linee guida che consentono aperture progressive alla movimentazione di uova e animali -

I Comuni di Ostellato e Portomaggiore, nel ferrarese, passano da "zona di protezione" (A) a "zona di sorveglianza" (B). Lo stabilisce una nuova ordinanza (la numero 186) emessa oggi dal presidente della Regione Vasco Errani. Trascorsi 21 giorni dal completamento delle operazioni preliminari di pulizia e disinfezione dei focolai di Ostellato e Portomaggiore, senza che si siano verificati nuovi casi, secondo quanto stabilito dalle norme in vigore, questi due territori (individuati dalle precedenti ordinanze come "zone di protezione") diventano così "zone di sorveglianza".


In base agli aggiornamenti restano zona di protezione l'intero territorio dei Comuni di Mordano (Bo) e Bagnara di Romagna (Ra), parte del territorio del Comune di Imola (Bo) a est dalla Statale 610 e a nord della via Emilia; parte del Comune di Massa Lombarda (Ra) a sud della Provinciale 253, e parte di territorio del Comune di Solarolo (Ra) a nord della diramazione per Ravenna dell'A14. La zona di sorveglianza comprende la parte rimanente dei Comuni di Imola (Bo), Solarolo e Massa Lombarda (Ra), l'intero territorio dei Comuni di Castelguelfo e Medicina (nel bolognese), di Conselice, Sant'Agata sul Santerno, Lugo, Cotignola, Faenza e Castelbolognese (nel ravennate), e nel ferrarese di Ostellato, Portomaggiore, Masi Torello, Tresigallo, Migliarino, Migliaro, Comacchio e Argenta, più parte del territorio del Comune di Ferrara tra la Statale 15 (via Pomposa) e a est della Provinciale via Ponte Assa.


 
Un'ulteriore zona di protezione, identificata dal ministero della Salute il 6 settembre in seguito all'individuazione del sesto focolaio (Bondeno), riguarda il Comune di Bondeno (a sud della Statale 496 e a ovest del Fiume Panaro) e quello di Finale Emilia (a nord della Statale 468, a est della Provinciale 9 e a ovest del fiume Panaro). Il ministero ha identificato anche un'altra zona di sorveglianza, che riguarda, per il territorio emiliano-romagnolo, la parte rimanente di Bondeno e di Finale Emilia, i Comuni di Mirabello, Sant'Agostino, Cento, Crevalcore (a nord di via Provanone e a est di via Provane - Provinciale 9), Mirandola (a est delle linea ferroviaria Modena-Verona), San Felice sul Panaro (a est della linea ferroviaria Modena-Verona). 

Le zone di restrizione, indicate nella Decisione di esecuzione della Commissione europea dell'11 settembre 2013, riguardano in Emilia-Romagna un'area che comprende i Comuni di Alfonsine, Bagnacavallo, Berra, Bertinoro, Brisighella, Casola Valsenio, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Cervia, Cesena, Cesenatico, Codigoro, Dovadola, Forlimpopoli, Forlì, Fusignano, Gambettola, Gatteo, Goro, Jolanda di Savoia, Lagosanto, Longiano, Massa Fiscaglia, Meldola, Mesola, Modigliana, Predappio, Ravenna, Riolo Terme, Russi, San Mauro Pascoli, Savignano sul Rubicone.

 Il ministero della Salute ha emanato un provvedimento contenente la tempistica per effettuare i controlli e nuove linee guida per la concessione di deroghe, che consentono aperture progressive alla movimentazione di uova e animali in regione.
 
La novità più importante è la possibilità di movimentare animali e uova da allevamenti dell'Emilia-Romagna situati al di fuori delle aree di protezione, sorveglianza e restrizione. Sono previsti inoltre minori vincoli nella movimentazione di uova (da consumo e da cova) dalle zone di protezione e sorveglianza. In entrambi i casi è necessario fornire determinate garanzie. Mentre prima nelle tre zone (protezione, sorveglianza e restrizione) era vietato introdurre animali delle specie sensibili negli allevamenti esistenti, con questo provvedimento sono state individuate delle aree all'interno della zona di restrizione dove è possibile farlo, e precisamente i Comuni di Berra, Mesola, Goro, Modigliana, Dovadola, Predappio, Riolo Terme, Casola Valsenio, Brisighella, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Forlì (area a sud della Statale 67), Modigliana, Meldola, Forlimpopoli, Bertinoro, Cervia, Cesena, Cesenatico, Savignano sul Rubicone, Gatteo, Gambettola, Longiano, San Mauro Pascoli. Ciò dovrebbe consentire una ripresa della normale attività produttiva della filiera avicola presente in queste zone. E' revocato infine il divieto – a determinate condizioni – di spandimento su tutto il territorio regionale di pollina proveniente da tutti gli allevamenti, compresi quelli situati nelle zone di restrizione e sorveglianza. Resta il divieto di spandimento della pollina prodotta negli allevamenti della zona di protezione.
 
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Giovedì, 19 Settembre 2013 10:38

"Raccontare il Territorio"

Bologna, 19 settembre 2013 -
 
Formazione per musicisti, cantanti, attori, registi e drammaturghi con priorità per le persone del territorio colpito dal terremoto. Il progetto è realizzato da CUBEC e ERT in collaborazione con la Regia Accademia Filarmonica di Bologna. L'assessore Bianchi: "Grazie alla collaborazione di importanti artisti sosteniamo giovani talenti e offriamo nuove occasioni culturali all'Emilia colpita dal sisma" -

Formazione per cantanti d'opera, per registi, attori, drammaturghi e musicisti. È il progetto Raccontare il Territorio, nato dalla collaborazione sperimentata con successo nell'ultimo triennio tra CUBEC - Musica e Servizio Cooperativa Sociale, Emilia Romagna Teatro Fondazione e Regia Accademia Filarmonica di Bologna, e finanziato dalla Regione Emilia-Romagna attraverso le risorse del contributo di solidarietà Fondo sociale europeo per le persone e il territorio colpito dal sisma del maggio 2012.
Raccontare il territorio, attraverso percorsi formativi e azioni di accompagnamento e grazie al coinvolgimento attivo della popolazione, delle associazioni culturali, dei teatri, delle biblioteche e delle scuole di diversi comuni dell'area colpita dal terremoto, intende sperimentare un nuovo modello di intervento culturale in un territorio che si trova a fronteggiare ingenti difficoltà. "Con un doppio obiettivo – spiega l'assessore regionale alla Formazione Patrizio Bianchi – sostenere la crescita di nuove competenze in ambito artistico e, allo stesso tempo, sostenere la ripresa dell'Emilia colpita dal terremoto del maggio scorso. Con questo progetto, a partire da una riflessione condivisa sull'identità dei territori e avvalendoci della collaborazione di importanti artisti, intendiamo sostenere la crescita professionale di giovani talenti e offrire nuove occasioni di aggregazione culturale in un territorio dove improvvisamente sono venuti meno i luoghi designati alla vita culturale".
I due partner del progetto Raccontare il Territorio – l'Ente di Formazione CUBEC - Musica e Servizio Cooperativa Sociale e Emilia Romagna Teatro Fondazione, con la collaborazione della Regia Accademia Filarmonica di Bologna - provengono dall'esperienza del "Cantiere delle Arti" che li ha visti sperimentare congiuntamente nel corso dell'ultimo triennio modalità formative innovative sul territorio emiliano-romagnolo.

Raccontare il territorio ha come obiettivo la specializzazione nei seguenti campi: i mestieri del teatro, la pratica strumentale in orchestra e in formazioni cameristiche e il canto d'opera, ed è declinato in quattro percorsi formativi di cui uno integrato comune e tre specialistici.
Avranno priorità nell'accesso al percorso le persone residenti nei Comuni colpiti dal sisma del maggio 2012 che avranno superato le prove di ammissione in ordine di graduatoria, fino ad esaurimento dei posti disponibili, ma nel caso di posti residui potranno avere accesso gli altri candidati, sempre in ordine di graduatoria.

Per i cantanti d'opera la selezione sarà effettuata dal famoso soprano Mirella Freni, docente principale del corso realizzato dall'ente di formazione CUBEC – Musica e Servizio Cooperativa Sociale. Per ricevere l'idoneità a partecipare alle audizioni ci si può registrare su http://www.belcanto.it/myschool ed inviare un provino audio in formato MP3. La scadenza per la domanda è il 20 Settembre, le selezioni si svolgeranno a Modena dal 30 Settembre al 5 Ottobre.

Scade invece il 26 settembre il termine di adesione al bando di Emilia Romagna Teatro Fondazione per partecipare ad un progetto formativo per attori, registi e drammaturgi diretto dal regista Claudio Longhi.

Per i musicisti d'orchestra sarà pubblicato a breve il bando sul sito www.belcanto.it per la selezione dei seguenti strumentisti: violino, viola, violoncello, contrabbasso, flauto, oboe, clarinetto, fagotto, corno, percussioni, pianoforte. Il corso sarà realizzato in collaborazione con la Regia Accademia Filarmonica di Bologna. Le domande dovranno pervenire entro il 12 ottobre 2013.

Le attività del progetto cominceranno in Ottobre 2014 e termineranno in Ottobre 2015.

Oltre ai percorsi di specializzazione sopra descritti sono previste altre quattro azioni di accompagnamento non corsuali che mirano a coinvolgere più largamente la popolazione con azioni di consulenza "sul campo": percorso di interazione tra le arti per la ricostruzione; valorizzazione delle competenze vocali per un' esperienza "corale" di ricostruzione (promosso in collaborazione con ASCAMN-Associazione Scholae Cantorum dell'Arcidiocesi di Modena e Nonantola); autoimprenditorialità e project management; sperimentazione metodologica con musicisti di Spira Mirabilis.

Il progetto Raccontare il territorio è stato approvato dalla Giunta regionale a fine luglio, insieme ad oltre 500 percorsi formativi - percorsi di formazione iniziale, formazione post diploma, percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore, formazione post laurea, formazione permanente e continua, percorsi per studenti e percorsi di mobilità che incrociano trasversalmente tutti i settori e i comparti dell'economia del territorio - rivolti a persone e le imprese dei Comuni colpiti dal sisma. Un programma di intervento complesso – finanziato dal Fse - risultato di un processo di confronto con le parti sociali e con le istituzioni, che si pone l'obiettivo di costruire e trasferire conoscenze e competenze nuove e innovative per accompagnare un territorio, le persone e le imprese, in un percorso di ricostruzione e ripresa che guarda all'innovazione e al futuro.

MUSICA E SERVIZIO Cooperativa Sociale
Musica e Servizio nasce nel 2001 come ente di formazione con lo scopo principale di creare un punto di riferimento per la formazione dei giovani cantanti lirici e dei pianisti collaboratori per il teatro d'opera. L'offerta Formativa si avvale della direzione didattica, delle esperienze e degli insegnamenti delle due principali docenti: Mirella Freni e Paola Molinari. Negli anni questa esperienza si è sviluppata nel progetto "CUBEC Accademia di Belcanto Mirella Freni", che è l'attività principale dell'ente a cui hanno partecipato fin dalle origini come docenti la stessa Mirella Freni, Nicolai Ghiaurov e Paola Molinari, con la collaborazione di altri artisti di grande fama tra cui registi come Lamberto Puggelli ed Enzo Dara. Le attività didattiche sono incentrate sul saper fare per accompagnare gli studenti ad un pieno inserimento nel mondo professionale.

EMILIA ROMAGNA TEATRO FONDAZIONE
Emilia Romagna Teatro Fondazione è attivo fin dal 1977 come settore di prosa dell'ATER. Nel 1991 si è costituito in un organismo autonomo e nell'aprile 2001, dopo un percorso che ha portato all'allargamento a nuovi soci, si è definito come Fondazione. Dal maggio 1994 è diretto da Pietro Valenti. Nell'attuale assetto istituzionale sono Soci Fondatori la Regione Emilia-Romagna, il Comune di Modena, il Comune di Cesena, la Provincia di Modena.
Missione dell'ente è sviluppare il ruolo di Teatro Stabile Pubblico della Regione Emilia-Romagna, con una forte azione rivolta al radicamento territoriale, in rapporto con i Teatri, con gli spettatori e con gli artisti.

REGIA ACCADEMIA FILARMONICA DI BOLOGNA 
La Regia Accademia Filarmonica di Bologna, fondata nel 1666, è sempre stata un punto di riferimento nella vita culturale della città. Nella seconda metà del '700 fu un polo di attrazione europeo, anche grazie alla figura di Padre Martini. Proprio sotto la sua guida, nel 1770 il quattordicenne Mozart divenne accademico. Oggi si organizzano cicli cameristici e molteplici attività volte alla formazione di giovani, alla diffusione della musica contemporanea, alla divulgazione musicale nelle scuole, alla ricerca e alla salvaguardia del proprio patrimonio archivistico e bibliografico. Dal 2004 l'Accademia promuove l'Orchestra Mozart, con la direzione artistica di Claudio Abbado, che nella stessa veste cura l'Accademia dell'Orchestra Mozart, i cui giovani partecipanti alternano momenti di perfezionamento, guidati dalle prime parti dell'Orchestra Mozart, ad una regolare attività concertistica in Italia e all'estero.
/BM
 
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Modena, 17 settembre 2013 -
 
Cultura - "CreAttiva 2013", prima edizione di un festival che dal 23 al 29 settembre proporrà "idee digitali" per rilanciare l'economia nelle aree modenesi colpite dal sisma. Una settimana di convegni, workshop ed eventi culturali -

Una settimana di convegni, workshop ed eventi culturali organizzati in sinergia con diverse realtà del territorio dal 23 al 29 settembre. E' "CreAttiva 2013 – Idee digitali", una nuova risposta alle necessità di ripensare l'economia dei comuni della bassa modenese colpiti dal sisma del 2012.

Gli eventi sismici del 20 e 29 maggio scorso hanno segnato fortemente il tessuto urbano, sociale ed economico del territorio della Bassa modenese. Alla crisi economica, che già stava aggredendo in maniera consistente il mondo produttivo ed economico, si sono aggiunti i danni materiali e la conseguente chiusura o delocalizzazione di diverse aziende. A più di un anno dal sisma, i comuni del cratere continuano a pagare un prezzo altissimo in termini di occupazione, economia produttiva e servizi.

Rilanciare l'economia in questo particolare momento storico significa anche ripensare la produzione alla luce della grande rivoluzione che è stata la tecnologia digitale. Una rivoluzione pari a quella industriale che ha modificato definitivamente il concetto di lavoro, di società, di socialità e di cultura. Il digitale, declinato in tutte le sue varianti e applicazioni, si presenta quindi come un'opportunità (o l'Opportunità) per lo sviluppo dell'economia e delle arti per tutto il territorio.

Attraverso una settimana di convegni, workshop ed eventi culturali organizzati in sinergia con diverse realtà della zona, "CreAttiva 2013 – Idee digitali" si pone come una profonda indagine sociale ed economica ma anche come un vero e proprio punto di incontro per creare occupazione, opportunità, eventi culturali e informazione grazie ai nuovi strumenti tecnologici. Un ricco programma per un festival che vuole essere il punto di partenza per un progetto di ampio raggio che includerà anche seminari invernali e la creazione di un laboratorio permanente di innovazione tecnologica.

Punti programmatici che sono stati messi in evidenza questa mattina, a Bologna, nel corso della presentazione tenuta nella sede della Regione Emilia-Romagna in presenza dell'assessore regionale alla Cultura Massimo Mezzetti, del presidente dell'associazione culturale "La Dodicesima Luna", Giorgio Azzolini e del sindaco di San Felice sul Panaro e presidente dei Comuni area Nord, Alberto Silvestri.
L'assessore Mezzetti ha sottolineato come questa occasione "possa rappresentare un laboratorio sul modo più adeguato con cui affrontare una crisi che ha doppiamente colpito l'area del cratere interessata dal sisma". "E' questo approccio senza dubbio uno dei paradigmi su cui si può basare il rilancio dell'economia – ha detto Mezzetti -, anche perché si sta velocemente andando verso una condizione in cui potranno avere un futuro i Paesi che investiranno in economia dell'ambiente, della salute, della creatività e cultura, settore quest'ultimo che in Emilia-Romagna conta circa 78mila addetti e l'8 per cento delle imprese locali. Accendere i riflettori su questo settore – ha concluso – significa mettere l'accento su un enorme potenziale di nuovo sviluppo".

Il festival è organizzato dall'associazione culturale La Dodicesima Luna, Zenit Formazione e ForModena, con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna, del Fondo Strutturale Europeo, dell'Unione dei Comuni Area Nord, della Provincia di Modena e dei comuni di Camposanto, Finale Emilia, Medolla, Mirandola e SanFelice sul Panaro.

In allegato, il programma di "CreAttiva 2013".
(fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
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