Martedì, 08 Ottobre 2013 17:04

Contro le mafie il progetto "Cultura della legalità a Reggio Emilia"

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Contro le mafie il progetto "Cultura della legalità a Reggio Emilia" reggiocontrolemafie.it
Bologna, 8 ottobre 2013
L'impegno della Regione Emilia-Romagna contro le infiltrazioni della criminalità organizzata è "massimo in ogni suo aspetto". E nella provincia di Reggio Emilia, dove "al momento non sono presenti beni immobili confiscati", tale azione si concentra nei contributi per il progetto "Cultura della legalità a Reggio Emilia", che prevede anche la realizzazione del Centro di documentazione e iniziativa sulla criminalità organizzata e un corso di formazione per amministratori pubblici, e nell'accordo di programma "Sostegno all'Osservatorio e formazione per gli imprenditori locali", che comprende "la programmazione di tre corsi di formazione per imprenditori finalizzati alla conoscenza degli strumenti di contrasto e prevenzione del fenomeno criminoso".
A fare il punto della situazione è l'assessore Gian Carlo Muzzarelli, rispondendo in Aula ad una interrogazione di Liana Barbati (Idv) sul radicamento delle mafie nel territorio di Reggio Emilia dove, avverte la consigliera, si registrano ad oggi "43 incendi ad abitazioni, cantieri, automobili e altre strutture nell'arco di un anno".
L'assessore ricorda le iniziative messe in campo dalla Regione per diffondere la cultura della legalità a Reggio Emilia e provincia: attraverso vari accordi, l'Ente negli anni ha promosso "la realizzazione dei laboratori della legalità rivolti agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado", "una rassegna biennale sulla legalità per l'informazione e la sensibilizzazione dei cittadini", "il sostegno all'ideazione di uno spazio aggregativo per la costruzione di reti spontanee tra cittadini e associazioni", "il mediacross Reggiocontrolemafie.it", "una indagine sulla diffusione della cultura della legalità tra gli studenti delle scuole superiori intitolata 'La cultura della legalità nell'universo giovanile'", "la realizzazione, congiuntamente alla Fondazione Caponnetto, di un centro di formazione e analisi" e "il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali, imprenditoriali e delle associazioni impegnate nel campo della legalità in incontri tematici". Infine, conclude l'assessore, "la Regione Emilia-Romagna, per le finalità previste per la ricostruzione post-sisma, sta ultimando i lavori per l'Anagrafe degli esecutori, permettendo un miglioramento dei controlli con una tempistica ottimale".
Nella replica, Barbati si dice "molto soddisfatta: invito la Regione a proseguire nell'azione di prevenzione e diffusione della cultura della legalità".
 
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
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