Bologna, 9 ottobre 2013 -
C'è chi si prende cura della strada dove abita, chi ha a cuore il verde del parco accanto a casa. C'è chi si rimbocca le maniche per riqualificare il sottopassaggio dove passa il Pedibus del figlio e chi si spende per gestire il proprio orto in maniera collettiva. Le voci dei cittadini che si prendono cura della città e dei suoi luoghi e dei beni comuni, senza chiedere nulla in cambio, troveranno spazio nelle piazze dell'Emilia-Romagna il prossimo 12 ottobre in occasione della la prima Festa delle Città Civili dell'Emilia-Romagna.
Diversi allestimenti appariranno nel cuore delle città capoluogo, contraddistinti dallo slogan "Prenditi cura della tua città. È un dono", e saranno teatro del racconto delle numerosissime esperienze realizzate. E sarà proprio lì che i cittadini potranno depositare una cartolina su cui scriveranno quale impegno stanno portando avanti o quale intendono assumersi per la salvaguardia e cura dei beni comuni urbani.
"In tempo di crisi è giusto operare per rafforzare le nostre comunità affinché nessuno resti solo. In questi anni la Regione ha lavorato per tenere unito il nostro tessuto sociale ed economico", sottolinea Simonetta Saliera, vicepresidente della Regione Emilia-Romagna. "Una comunità forte è il miglior antidoto alla disgregazione sociale e all'imbarbarimento dei rapporti umani".
Tante le iniziative organizzate in regione, a margine delle attività in piazza. Si va da Piacenza, dove saranno inaugurate alcune innovative aree di orti sociali, a Ravenna dove un gruppo di cittadini si è attivato per tutelare "La Torraccia", un'antica torre di avvistamento del porto di Classe. E ancora a Modena e Reggio-Emilia dove si racconteranno i tanti casi di cittadini che gratuitamente si dedicano alla manutenzione del verde e degli arredi dei parchi, fino ad arrivare a Cesena dove tra le altre cose si inaugurerà un sottopassaggio ciclopedonale che i genitori del Pedibus insieme con la scuola hanno riqualificato con imbiancatura e murales. A Forlì un convegno dedicato valorizzerà le tante esperienze locali, mentre a Bologna i protagonisti delle buone pratiche realizzate in città arriveranno in piazza per poi partire con una biciclettata che porterà al giardino di una scuola dell'infanzia gestito in maniera sperimentale tra pubblico e privato. A Ferrara, infine, si parlerà anche del bosco sociale che un gruppo di cittadini appartenenti a un Gas (Gruppo di acquisto solidale) realizzerà insieme all'amministrazione.
La festa nasce dal progetto "Città Civili dell'Emilia-Romagna" che ha coinvolto i Multicentri per l'educazione alla sostenibilità urbana dei principali comuni capoluogo, le strutture deputate al coinvolgimento di cittadini e scuole sui temi dello sviluppo sostenibile. La rete di questi centri ha realizzato un censimento delle buone pratiche di gestione partecipata dei beni comuni e ha sviluppato e accompagnato nuove esperienze nei vari territori. La festa sarà l'occasione per valorizzare anche le strutture e i progetti già presenti, per facilitare e coinvolgere i cittadini attivi e distribuire ai partecipanti la pubblicazione "Città Civili dell'Emilia-Romagna" che offre un quadro aggiornato delle esperienze regionali insieme ad un approfondimento sui beni comuni.
Per dare risalto all'importanza del "prendersi cura" della propria città attraverso alcune testimonianze sarà presentato un breve spot di 30 secondi realizzato da Koinè e Centro Antartide con la collaborazione dei Ceas.
La Festa delle Città Civili è promossa dalla Regione Emilia-Romagna, Servizio Comunicazione, trasparenza, educazione alla sostenibilità e strumenti di partecipazione e dai Comuni capoluogo che hanno costituito i Multicentri per l'educazione alla sostenibilità urbana, con il coordinamento del Centro Antartide di Bologna.
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)