Di Guglielmo Mauti Bologna, 10 ottobre 2024 - A Sasso Marconi esiste un Museo dedicato al padre del wireless. Proprio cosi, un uomo nato ormai 150 anni fa che è stato il creatore della comunicazione a distanza.
Parliamo di Guglielmo Marconi, che quest’anno viene celebrato per il suo 150esimo “compleanno” grazie a diversi eventi e manifestazioni che si stanno svolgendo in tutta Italia.
Ma partiamo da Villa Griffone, sede attuale del Museo e prima abitazione di Guglielmo, che fin da piccolo realizzò il primo laboratorio in quella casa.
“Sin da quando aveva 7 anni, Marconi si divertita a giocare con l’elettricità, convinto com’era che sarebbe diventato un grande inventore” - racconta, in modo sintetico ma molto emozionante Barbara Valotti, Responsabile delle attività Museali della Fondazione e autrice di diverse pubblicazioni su questo straordinario innovatore.
Dottoressa Valotti, quando si può parlare della prima vera Radio?
“Nel 1895, a soli 21 anni, Marconi realizzò il primo trasmettitore radio telegrafico per le comunicazioni a distanza. Lo fece testandolo sulla Collina dei Celestini, una piccola altura posta a pochi chilometri da casa sua, con l’obiettivo di capire se il segnale trasmesso fosse capace di attraversare un ostacolo.
E l’esperimento ebbe il successo sperato. Nel 1897 Marconi fonderà la prima industria nel campo delle radiocomunicazioni. Proprio per questo lo possiamo considerare un vero e proprio start upper della sua epoca. Gli esperimenti continuarono fino a quando, il 12 dicembre 1901, Guglielmo Marconi riuscì, per la prima volta, a trasmettere un segnale radiotelegrafico attraverso l'Atlantico, da Poldhu in Cornovaglia a S. Giovanni di Terranova, passando così in soli sei anni da una distanza di 2 chilometri ad una di 3.000.
E proprio sulla comunicazione a distanza e i suoi benefici, la dottoressa Valotti si sofferma su altri due episodi significativi:
Durante l’affondamento del Titanic, nel 1912, grazie al Marconista (ebbene sì, il suo nome è diventato quello di una professione) di bordo si riuscirono a salvare ben 700 persone chiedendo aiuto via radio.
Qualche anno prima, nel 1909, la Radio permise di salvare altri 1.600 passeggeri, episodio che influì sulla scelta di assegnare a Marconi il primo premio Nobel per la fisica ad un italiano.
Ma come lo definirebbe Guglielmo Marconi?
“Sicuramente il primo innovatore tecnologico del ‘900, ma anche un imprenditore visionario, capace di vedere l’impatto futuro delle telecomunicazioni nel Mondo, dotato di grande talento ma anche di grande caparbietà, perché, nonostante le diverse difficoltà che incontrò nella sua lunga carriera durata 40 anni, non si perse mai d’animo”
LE CELEBRAZIONI DEL 150^
Istituito dal Ministero della Cultura, il Comitato Marconi 150 ha il compito di celebrare questo importante anniversario della nascita dell’inventore della Radio.
A presiederlo, Giulia Fortunato, già presidente della Fondazione che nonostante i numerosi impegni ci anticipa qualcuna delle prossime iniziative:
“I prossimi 25 e 26 Ottobre a Bologna (presso il Cinema Modernissimo, ndr) verrà assegnato il Marconi Prize, considerato il più prestigioso premio a livello mondiale nel campo dell’ICT, di fatto il Nobel delle telecomunicazioni.
Il premio viene conferito ogni anno dalla Marconi Society (fondata a suo tempo da una delle figlie di Marconi, Gioia) a scienziati che con le loro scoperte scientifiche hanno contribuito in modo significativo allo sviluppo del settore delle telecomunicazioni. Tra i premiati, negli anni, anche gli inventori di Google Larry Page e Sergey Brin (2004), il padre del web Tim Berners-Lee (2002), l’inventore del primo telefono cellulare portatile Martin Cooper (2013).
Quest’anno il Prize torna a Bologna con una conferenza internazionale, un evento riservato alle scuole e una cerimonia di gala la sera che vedrà la premiazione ufficiale di ospiti autorevoli come l’imprenditrice Teresa H. Meng, membro della National Academy of Engineering per essere stata pioniera nello sviluppo della tecnologia delle reti wireless distribuite e Padre Paolo Benanti, consigliere di Papa Francesco sui temi dell'intelligenza artificiale e dell'etica della tecnologia. Vi aspettiamo per questo e altri eventi!”
(Tutte le informazioni le trovate su questo link: https://www.marconi150.it/iniziative/)
Dottoressa Fortunato, come vede la radio oggi?
“La Radio, anche se sono cambiate le modalità di fruizione, resta affascinante come un tempo ed è un punto di riferimento importantissimo anche oggi.
Le faccio solo un esempio: Quando siete in macchina ed il segnale del cellulare non funziona, la radio continua a far sentire la sua voce”.
Guglielmo Mauti