A seguire i virgolettati di quanti sono intervenuti alla conferenza stampa di ieri mattina dal titolo " La XIX edizione del Meeting Giovani in scena al Teatro al Parco dall'8 al 10 maggio"

Giuseppina Ciotti: "Il Meeting non è semplicemente uno spettacolo, ma un vero e proprio percorso educativo e di promozione della salute, iniziato con l'avvio dell'anno scolastico. Un percorso fatto dai giovani e per i giovani, insieme agli adulti, gli insegnanti, che svolgono un ruolo di facilitatori: un'occasione di condivisione e ascolto".

Giuseppe Romanini: "E' significativo il fatto che oggi al tavolo dei relatori ci siano tanti rappresentanti di Istituzioni e il fatto che il Meeting sia alla sua diciannovesima edizione. E' un progetto stabile, che coniuga il concetto di salute e quello di cittadinanza, che ogni anno sa affrontare un tema nuovo e di grande interesse. E' un positivo esempio di come la scuola non si fermi alle lezioni, ma come, con strumenti innovativi, sia in grado di formare cittadini esperti e consapevoli."

Giovanni Marani: "Il futuro è una sfida per i giovani, ma anche per gli adulti, che devono garantirlo alle nuove generazioni. Attenzione, però: le Istituzioni non devono dare solo soluzioni, ma creare opportunità. Invito i giovani a stare in ascolto, a ricercare informazioni e conoscenze per sapere leggere la realtà, cogliere le opportunità presenti e dare espressione dei propri talenti. Il Meeting ha un grande valore, è un progetto che stimola e crea conoscenza."

Marilena Pinazzini: "Le cose importanti hanno capacità di contaminare le altre: è ciò che ha fatto il Meeting. Dal 2011, anche il Distretto di Fidenza si è inserito in questo progetto. La responsabilità di adulti e Istituzioni è creare e portare avanti progetti come questo, in grado di creare opportunità, forme di speranza verso il futuro. Il Meeting è un'occasione, un lavoro di rete, fatto di emozioni e di volontà di costruire, non di demolire, il futuro."

Adriano Monica: "Il Meeting è un progetto non solo per i giovani, ma anche per gli adulti (docenti ed educatori). Durante l'anno scolastico e la preparazione dei tre giorni conclusivi, si creano occasioni di confronto, di approfondimento e di amicizia, diffiicili da creare nei normali contesti scolastici".

(Fonte Ufficio Stampa Azienda USL di Parma)