È evidente che questa fine della metafisica ha comportato anche la fine dell'etica, o meglio l'affermarsi dell'"etica della situazione" per la quale il bene puó essere scoperto e dedotto dal singolo all'interno della situazione specifica.
Pertanto, il comportamento è etico nella misura in cui si conforma e si adegua all'ideologia storico/culturale dominante.
L'essere ed il bene procedono, dunque, dalla coscienza umana: non c'è traccia di una scienza etica fondata sull'ontologia e sulla antropologia, dal momento che questa si riduce ad una mera esperienza storica di fatti morali. Siamo di fronte al risultato di quel primato del soggetto, proprio della filosofia moderna, che lo rende sorgente creativa di valori e di storia.
La ragione umana, in questa prospettiva, è ritenuta (ciò è proprio dell'eresia modernista) incapace di conoscere la verità oggettiva: da questo relativismo gnoseologico sono discesi sia il relativismo teoretico, sia quello morale/giuridico. L'adesione a questo modello ha precise conseguenze: tutto diventa arbitrario e convenzionale. Per opporsi, allora, a questa deriva è necessario ritornare alla persona fondata sulla metafisica dell'essere.
È in ciascun ente uomo, nella sua essenza che lo rende quello che è, che troviamo il "telos", il fine che dà senso ed unità all'intera esperienza umana.
In assenza del fine, infatti, che cosa distinguerebbe gli uomini dal resto degli altri enti?
(*) Autore - prof. Daniele Trabucco
Associato di Diritto Costituzionale italiano e comparato presso la Libera Accademia degli Studi di Bellinzona (Svizzera)/UNIB – Centro Studi Superiore INDEF (Istituto di Neuroscienze Dinamiche "Erich Fromm"). Professore universitario a contratto in Diritto Internazionale e Diritto Pubblico Comparato e Diritti Umani presso la Scuola Superiore per Mediatori Linguistici/Istituto ad Ordinamento Universitario "Prospero Moisè Loria" di Milano. Dottore di Ricerca in Istituzioni di Diritto Pubblico e titolare di Master universitario di I livello in Integrazione europea: politiche e progettazione comunitaria. Già docente nel Master Executive di II livello in "Diritto, Deontologia e Politiche sanitarie" organizzato dal Dipartimento di Economia e Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale. Socio ordinario ARDEF (Associazione per la ricerca e lo sviluppo dei diritti fondamentali nazionali ed europei) e socio SISI (Società italiana di Storia Internazionale). Vice-Referente di UNIDOLOMITI (settore Università ed Alta Formazione) del Centro Consorzi di Belluno.
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