I due, in primo luogo amici, sono accomunati dalla militanza cattolica fedele alla tradizione e dall’impegno politico, o meglio della meta-politica. Gianfranco Amato è avvocato a Varese e, nel contempo, dedica energie all’attività di conferenziere, in Italia e all’estero; è presidente dei Giuristi per la Vita, che ha come finalità la difesa della vita dal concepimento alla fine naturale. Da circa 25 anni si occupa di questo argomento, così aggredito dalle forze sovversive del diritto naturale. Una decina le sue pubblicazioni, a partire dal 2014: "Omofobia o Eterofobia? Perché opporsi ad una legge ingiusta e liberticida. In spagnolo, "La coartada falsa de la eutanasia" (2022). Condivide con Matteo la fede nell'indissolubilità del matrimonio, la battaglia tramite le armi del magistero perenne della Chiesa Cattolica e, quindi, del diritto naturale, per la famiglia tradizionale, per l'abrogazione della legge 194, per una cultura della vita e per rilanciare l'identità cristiana dell'Europa contro i dogmi del Pensiero Unico. Leggendo “Patria e Identità” oppure se si assiste ad una conferenza che i due autori spesso tengono assieme, ci si accorge che le loro idee sono complementari.
Matteo Castagna è comunicatore pubblico e istituzionale di Verona. Volto molto noto a Verona e dintorni per le sue battaglie pubbliche. Tradizione e identità, assieme ad onore e fedeltà sono le parole d'ordine dell’uomo politico Castagna, che dal 1998 inizia il suo percorso religioso nel mondo cattolico tradizionalista scaligero. Fonda ed è responsabile nazionale del Circolo Christus Rex-Traditio (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).
Il saggio segna una linea netta di demarcazione tra i due paradigmi del XXI secolo: l'identità patriottica e il globalismo arcobaleno. Il testo è snello (148 pagine) e suddiviso in capitoli firmati da ciascun autore, si legge d'un fiato, perché scritto in maniera scorrevole, a tratti ironica. Secondo Amato e Castagna, la sfida dei nostri tempi è terribile, ma è necessario vivere con coraggio ed entusiasmo. Appare doveroso marcare l'identità, perché sotto attacco; marcare il concetto di Patria, intesa come terra dei nostri padri, che l'hanno forgiata con il sudore della laboriosità, ma anche col sangue; evidenziare il ruolo della religione, da sempre collante tra i popoli, per superare la secolarizzazione o la deformazione del cattolicesimo, operata a partire dal Concilio Vaticano II (1962-1965).
Il testo è suddiviso in tre parti. Nella prima, intitolata "Uno sguardo sulla Politica", troviamo: la lezione di Gianfranco Miglio, la politica dell'invidia, tilt istituzionale, chi si spende per amor di Patria non merita processi, la lezione inglese sull'immigrazione, mondo dell'informazione e immigrazione, Regione Lombardia e attacchi abortisti, il vaccino al virus contemporaneo, ddl Zan e partite Iva, l'Amore è la più grande forma di discriminazione, la legge ungherese contro pedofilia e pornografia non è omofoba, Parlamento e cure anti Covid-19, lo spirito di destra e di sinistra di fronte alla pandemia, ateismo di Stato, chi vuole l'ateismo di Stato è antitaliano, Sala il censore, la grande ignoranza, Bella Ciao, censura scolastica, Salvini e Biden: due Rosari a confronto.
La seconda parte, "Un'occhiata sulla Società", contiene: il pensiero identitario di San Tommaso, potere e comunicazione, educazione e giovani, il profilo della ragionevolezza per evitare il collasso socio-economico, i senza volto, non muoio neanche se mi ammazzano, l'identità classico-cristiana dell'Europa, decadenza post-moderna, ONU e Massoneria. Nella terza e ultima parte, "Una sbirciata sulla Chiesa", vengono trattati i seguenti argomenti: gli obiettivi ONU per il 2030 sono inaccettabili, Chiesa sovranista, c'è un vescovo a Sanremo, gerarchia catto-progressista e Matteo Salvini, i veri figli di Abramo, chi vuole applicare il ddl Zan alla Chiesa, Bergoglio e le unioni civili, Chiesa e Cina, l'amore per la natura è identitario, non global, Chiesa costituzionale, l'ora dei laici, il vaccino è il paravento della nuova normalità, Italia e Spagna: due chiese, Sancte Fabiane ora pro nobis, ci vogliono schiavi, rispondiamo da cattolici, Bergoglio e la comunione dei Santi.
Il testo ha un'originalità che si coglie dai titoli dei vari capitoli. E' voluta, perché oggi sono relativamente pochi a parlare questa lingua, in questi termini. Ma la verità non è fatta di numeri, comunque molto generosi con "Patria e Identità", di cui si sta ultimando la seconda ristampa.