La proposta è stata fatta dall’Avvocato Antonio Passero che ha presentato il progetto su iniziativa del Gruppo Archeologico Oreale in occasione del quattrocentesimo anniversario del martirio del grande pensatore. Citando le sue parole diremmo che: “sin quando il rogo bruniano sarà vivo e tenace ed ovunque giungerà la sua energia, questa valle ribelle giammai consentirà al nulla di schiavizzare la libera cultura, uccidendo negli animi la rivoltosa fede nella verità, riconoscendo in tal modo caparbiamente di volere e poter salvare questo mondo con la sua straordinaria umanità”.
Così come negli anni addietro alcune aree dell’Emilia sono state ribattezzate quali Terre Verdiane e Terre di Canossa, in onore di illustri cittadini che hanno abitato quei luoghi, così anche nel nolano l’Avvocato Passero si fa latore di tale richiesta rivolta a tutti i Comuni dell’area affinché non venga soffocato il ricordo ed il pensiero del grande filosofo. L'Avvocato chiude la sua proposta con un’esortazione: “viva sempre questa “Valle Bruniana” illustre e ribelle, i cui figli motivati e rafforzati dal sacro rogo si impegnano tutti a ravvivare la fiamma a tutela costante della sacralità del libero pensiero”.
Queste parole così intense e suggestive non hanno nulla di nostalgico ma sono la testimonianza evidente di una grande passione di tutti i nolani per un grande figlio della propria terra. Ci uniamo al coro di chi vorrebbe e spera di poter un giorno chiamare quell’area “Valle Bruniana” per poter così perpetrare alle future genti una libertà di pensiero che, come una farfalla, vola libera nell’infinità dell’universo e della storia