Venerdì, 10 Febbraio 2023 09:32

Interrogazione per le manifestazioni a favore di Villa Verdi: quale futuro vogliamo per il Teatro Regio? In evidenza

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Conferenza Stampa tenutasi ieri mattina per la presentazione dell'Interrogazione di Civiltà Parmigiana in merito alle manifestazioni organizzate a favore di Villa Verdi e del mancato ruolo assegnato al Teatro Regio

Parma, 10 febbraio 2023 - Ieri mattina si è tenuta la conferenza stampa di Civiltà Parmigiana, alla presenza del Capogruppo in Consiglio Comunale, Maria Federica Ubaldi, e dell’esponente di Civiltà Parmigiana, nonché ex Direttore Amministrativo del Teatro Regio, Enrico Maghenzani, per presentare l’interrogazione relativa all’assenza del Teatro Regio dalle manifestazioni organizzate a favore di Villa Verdi di Sant’Agata.
Il 3 febbraio è uscito il calendario con la presentazione degli eventi e a quella data nessuna realtà di Parma appariva nel programma.

Vogliamo porre l’accento sui motivi per cui il Teatro Regio non sia stato considerato dal Ministro Sangiuliano, come possibile partner da coinvolgere – sostiene Maria Federica Ubaldi. E temiamo che questo sia accaduto perché ormai, sempre più spesso, il Regio non è più vissuto come produttore di iniziative ed eventi, ma come semplice contenitore. La domanda che dobbiamo porci è: quale futuro vogliamo per il Teatro Regio? Quale futuro siamo disposti ad accettare?
Il nostro obiettivo sarà quello di coinvolgere tutto il Consiglio Comunale e l’Amministrazione per ridiscutere quello che deve essere l’assetto del Teatro Regio a Parma.
È molto triste che in un momento in cui si parla di progetti per una città sempre più internazionale, importante e aperta al mondo – si pensi al nuovo Stadio o al futuro dell’Ente Fiere -, non si venga poi nemmeno considerati a livello nazionale, su quella che dovrebbe invece essere una realtà di spicco per la nostra città!

Enrico Maghenzani, ultimo amministratore della Orchestra del Teatro Regio di Parma ed ex consigliere provinciale di Civiltà Parmigiana, denuncia il crollo dell’equilibrio di questo sistema a Parma. “Ci sono due fattori scatenanti. Il primo fattore è il progressivo allontanamento del Teatro Regio dalla sua mission di artefice delle rappresentazioni liriche; infatti, oggi la programmazione è di prevalente ospitalità, con realizzazioni di altri enti lirico-sinfonici.
Il secondo fattore è il progressivo isolamento della Orchestra regionale della Fondazione Toscanini, ormai assente dai cartelloni concertistici della regione.

Per quanto riguarda il Teatro Regio, lo scioglimento della sua orchestra e il progressivo allontanamento del coro hanno significato un cambiamento radicale di presenza del nostro Teatro sul mercato lirico (dalle tournée alle trasmissioni radiofoniche e televisive) non potendo più esprimersi con proprie interpretazioni operistiche.
Al Regio non è più stato nominato un direttore musicale dal 2012.
Non è un caso che il Ministro Sangiuliano abbia scelto il Teatro Comunale di Bologna come espressione del territorio verdiano per inaugurare le manifestazioni per salvare Villa Verdi a Sant’Agata. D’altro canto, la Regione Emilia-Romagna non ha mai creduto alle potenzialità del nostro brand e neppure della Fondazione Toscanini: i direttori importanti non stanno di casa qui.

Ora si tratta di riprendere in mano la situazione prendendo ad esempio l’orgoglio di Milano: nelle finalità della Fondazione Teatro alla Scala si legge nello statuto “La Fondazione, nella difesa della propria autonomia, rafforza la propria peculiarità in campo lirico-sinfonico, desunta dalla specificità della Fondazione stessa nella storia della cultura operistica e sinfonica italiana e persegue l’assoluta rilevanza internazionale…”.
Nello statuto del Regio di Parma, l’amministrazione Pizzarotti, appena insediata, aveva inserito nello scopo questi concetti “La fondazione Regio persegue finalità...di sviluppo della domanda mirata ad una visione di interessi culturali orientata alla coesione sociale della comunità, ed alla diffusione dei suoi messaggi che hanno come fondamento divulgativo della cultura moderna la simbiosi dell’arte con la sostenibilità ambientale e l’uso razionale delle risorse naturali del pianeta e del turismo culturale sostenibile…

Il termine lirica compare solo alla diciannovesima e penultima riga.
Non c’è bisogno di commenti.