A due anni di distanza dall’ultima edizione, torna alla Villa Romana di Bocca di Magra, l’appuntamento tanto atteso dai cittadini della provincia spezzina e dai villeggianti di tutta Italia (anche tanti emiliani) che decidono di trascorrere una parte delle loro vacanze in Liguria. Un calendario che si aprirà venerdì 8 luglio con l’avvocato Davide Steccanella e il suo “La giustizia degli uomini”, e si chiuderà mercoledì 13 luglio con il trittico di volumi composto da “Buongiorno Avvocato” (scritto dall’ideatrice dell’evento), “Dentro il Male” (Gloria Griggio) e “Favole di Fiume” (Luca Ponzi). Durante la settimana anche Gianluigi Nuzzi con “I predatori tra noi” (sabato 9 luglio), Chiara Giordano e Francesca Garrone con “Prendiamo un cucciolo” (domenica 10), Cristina Stanescu con “La linea della vita” (lunedì 11) e Francesca Manzini con Stay Manza (martedì 12). Tutte le serate avranno inizio alle ore 21 e vedranno l’accompagnamento musicale di Manuel Visibì che proporrà 4 brani legati al tema del libro presentato.
PAROLA ALL’AVVOCATO BERNARDINI DE PACE - “Dopo due anni di silenzio assoluto, torniamo con sei appuntamenti in cui dialogherò con gli autori di sette libri. L’ottavo l’ho scritto io. Con me durante tre serate ci sarà anche Raffaello Tonon, un ragazzo molto intelligente che fa di tutto per non sembrarlo. Per lui sarà una sorta di tirocinio al mio fianco. Non posso dimenticare gli sponsor che mi accompagnano in questo progetto: Carrefour, Amadori, Delicius e Cà du Ferrá. “Buoni o cattivi?” è un tema che mi incuriosisce molto perché è bello ragionare, guardare cose e persone sotto diversi punti di vista. Ho scelto questi volumi perché li ritengo pieni di sfumature. Ho trovato tante sfaccettature da analizzare leggendoli pagina dopo pagina. Un po’ come la natura umana che è talmente variegata da mettere ogni persona davanti a numerose domande per capire se, chi abbiamo davanti, è realmente buono o cattivo. Come la penso io sul tema? Sono convinta che non ci sia cattiveria o bontà in assoluto. Spesso dipende dallo sguardo di chi osserva e dall’attenzione di chi legge”.
Pietro Razzini