Perché loro sono così felici e voi no?
In questo articolo ripropongo un mio progetto, realizzato ormai più di un anno fa che tratta proprio di questo.
La fotografia per me è qualcosa di viscerale, di terapeutico e quando mi trovo ad affrontare mostri che non so sconfiggere da solo le immagini vengono in mio soccorso, come se fossero un’arma pronta ad essere imbracciata contro il nemico.
Paragone azzardato in un periodo storico come questo, o no?
Ci siamo mai fermati a riflettere sul perché combattiamo il nemico piuttosto che sul come combatterlo?
Ci sentiamo sempre in diritto e talvolta in dovere di imbracciare le armi quando ci sentiamo minacciati, ma non è sempre con le armi che le cose si risolvono.
Spesso ciò che ci sentiamo legittimati a combattere negli altri è ciò che di noi stesi non siamo in grado di accettare.
Fratello mio, questa foto la dedico a te, a te che stai leggendo.
Quante volte ti sei ritrovato a chiederti: “Perché a loro va tutto così bene? Perché a loro? A loro che si comportano in modo indegno, non hanno rispetto per niente e nessuno? Perché loro sono felici e io no?”
“Fratello mio, non c'è nessun errore
Non darti colpe, non c'è una ragione
È che il mondo gira meglio per chi non ha cuore
E il peggio accade quasi sempre alle persone buone” [Ensi]
Beh, fratello mio, devi sapere che spesso la vita può sembrare ingiusta e troppo poco spesso, apparentemente, vige realmente la meritocrazia.
Ma, fratello mio, non lasciarti abbattere dalle apparenze, non rattristarti per questo. La loro felicità è temporanea, la loro felicità è apparente.
Un giorno, loro, si guarderanno dentro e si scopriranno colmi di vuoto, assordantemente zitti, poveri.
Allora loro saranno poveri, poveri davvero.
Allora, per loro, sarà troppo tardi.
Allora, vedendoli, capirai.
Allora sarai ricco, ricco davvero.
Allora vigerà la meritocrazia, fratello mio.
Allora tu comprenderai.
Comprenderai tutte quelle ore, quelle giornate, quei mesi o forse anni che hai passato a guardarti: fuori e dentro, domandandoti cosa non andasse in te.
Quelle domande, quei dubbi, quella sofferenza, ti hanno reso forte, ti hanno reso migliore, ti hanno reso la persona che sei oggi.
Hai sofferto, è vero: ma ora sei forte.
Hai sofferto, è vero: ma ora sei pieno.
Hai sofferto, è vero: ma ora sei ricco, ricco davvero, ora sei uomo.
Ora sai chi sei, ora puoi essere felice.
Ispirato dall’arte, ispirato dalla mente umana, ispirato da Ensi, ispirato da te, ispirato da me.
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