Studenti presso le Università (Bologna, da sempre ma anche Parma), artigiani, addetti all’industria agro-alimentare, turistica, edile, impiegati e funzionari presso gli uffici, sanitari presso luoghi di cura, tutti di origine pugliese, operano in Regione dando il loro contributo positivo, integrati nel nuovo contesto sociale pur conservando ricordi e peculiarità del luogo di provenienza.
Notizie storiche della città.
In una delle immagini a colori si vedono, da lontano, la Torre del Municipio, sede della Specola Nigri e la guglia della cattedrale di Foggia. Due simboli classici del potere spirituale e di quello temporale. La stazione meteoro-sismica di Foggia è stata istituita nel 1876 ad opera di Vincenzo Nigri. Nel 1894 la Specola fu ceduta al Municipio della città.. La direzione fu affidata nuovamente a Nigri fino al 1906, anno della sua morte. L'attività proseguì ad opera del figlio Federico, del nipote Vincenzo e dei figli di quest'ultimo. L'osservatorio è tutt'ora in funzione ed è composto da una sezione sismica, istituita nel 1894, e una meteorologica. Il Municipio di Foggia, invece, è un palazzo costruito nel periodo fascista. In questa città sono stati molti gli interventi del regime fascista, sia in termini di architettura che di economia. Si ricordi la famosa operazione dei "poderi", 600 unita' agricole composte di fabbricato e alcuni ettari di terreno seminativo, assegnate ad ex combattenti e reduci dalle guerre coloniali. Ancora esistenti sono i quartieri rurali come il borgo Mezzanone, che oggi accoglie centinaia di immigrati di colore e il centro di Giardinetto, modello urbanistico agricolo con campanile stile impero e palazzo civico adeguato ai tempi. I
Il progetto del Municipio, originariamente destinato a Rodi nel Dodecanneso, venne assegnato dal duce al capoluogo del Tavoliere, granaio d’italia, per accontentare la richiesta degli amministratori locali. L’ex Palazzo del Podestà si affaccia sul centralissimo Corso Garibaldi, viale sul quale troviamo le altre sedi del potere cittadino, ovvero il Palazzo della Prefettura e quello della Provincia, ospitato all'interno dell'antico Palazzo Dogana, risalente al XV secolo, ubicato in Piazza XX Settembre, uno dei più antichi palazzi di Foggia. Ospitò la Regia Dogana della Mena delle Pecore di Foggia fino all'inizio del XIX secolo. Una vera e propria centrale amministrativa e giuridica del commercio della lana e dei prodotti caseari derivanti dalla fitta rete dei tratturi provenienti dalle Regioni limitrofe e non solo, Molise, Abruzzo, Campania, Lazio.
La chiesa della "Beata Maria Vergine Assunta in Cielo" o chiesa della Santa Maria di Foggia, più comunemente chiamata Cattedrale o Duomo di Foggia, è stata costruita nel 1170 in forme romanico-pugliesi, con influenze pisane soprattutto al primo ordine di archi ciechi decorati con losanghe. Danneggiata e successivamente restaurata in stile prettamente barocco dopo il terremoto del 1731. La cattedrale di Foggia è strettamente collegata al ritrovamento dell'Iconavetere, una tavola che rappresenta una rarissima Vergine Kiriotissa, la cui storia si fonda con quella della nascita della città. Secondo la tradizione l'immagine, avvolta da sette veli (da cui deriva il nome della Madonna dei Sette Veli), è stata ritrovata nel 1062 (altre fonti riportano il 1073) da un pastore, in un pantano, l'attuale piazza del Lago a Foggia.
La città fu antica sede imperiale di Federico II, alla quale lo "stupor mundi" fu molto legato. Rappresenta ancora oggi un centro di primaria importanza per la produzione di grano, pomodoro e altri ortaggi esportati in tutto il mondo. La sua provincia, tra le più estese del nostro Paese, attira 6 milioni di turisti sul Gargano e altrettanto verso il Santuario di San Pio a San Giovanni Rotondo. Una provincia antica, nobile e dalle grandi potenzialità. Anche la ventennale istituzionale dell' Università ha contribuito alla sua crescita culturale e propositiva. La città è servita da due aeroporti, quello militare di Amendola, di importanza strategica e quello civile Gino Lisa, attualmente adibito solo ad eliporto e in funzione della protezione civile regionale. Recentemente il Gino Lisa è stato adeguato con una pista idonea ad accogliere aerei di portata maggiore. La dua presenza insieme ad altre piste di atterraggio, durante l’ultimo conflitto mondiale, oltre l’importante nodo ferroviario cittadino, attirarono le attenzioni della flotta aerea alleata. Dal maggio al settembre 1943, una serie continua di bombardamenti anche a bassa quota, provocarono oltre 20 mila vittime civili e la distruzione di oltre il settanta per cento del patrimonio edilizio della città. Resta ancora, purtroppo, all'ordine del giorno la presenza negativa della criminalità organizzata, per troppi anni sottovalutata. Negli ultimi mesi si sta assistendo allo sforzo dello Stato di recuperare la sua autorità ma i risultati saranno sempre insufficienti senza la presa di coscienza e la collaborazione dei cittadini. Allo scopo sono attive associazioni e iniziative varie da parte della società civile e sana della popolazione. La città, in più di un’occasione, ha mostrato sensibilità e azioni significative di volontariato.
Report di Antonio Nunno.
Parma, 14 febbraio 2022.
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