Obbligo dei dipendenti pubblici di comunicare ai loro superiori a quale sindacato sono iscritti, se decidono di cancellare l'iscrizione e/o cambiare siglia sindacale: le organizzazioni del comparto scuola, Cgil, Cisl, Uil, Gilda e Snals, hanno richiesto un incontro urgente al Dirigente dell'Ambito scolastico Provinciale -
Parma, 27 gennaio 2014 -
Sono passati oltre dieci giorni dall'emissione di un provvedimento del Ministero dell'Economia (Ragioneria dello Stato- sede di Parma), che vorrebbe imporre, nel solo territorio Parmense, l'obbligo di far controfirmare le adesioni sindacali dei dipendenti della Pubblica Amministrazione ai capi ufficio di ogni singolo lavoratore. Nel caso degli insegnanti sarebbe il preside, sottoponendo così i singoli ad una schedatura che contrasta con le più elementari libertà individuali. Addirittura nemmeno la Pec degli interessati è ritenuta valida, per iscriversi ad un sindacato dovrebbe provvedere l'amministrazione di appartenenza. Le organizzazioni del comparto scuola, Cgil, Cisl, Uil, Gilda e Snals, hanno richiesto un incontro urgente al Dirigente dell'Ambito scolastico Provinciale (ex Provveditore agli Studi), affinché l'amministrazione scolastica rifiuti questo adempimento improprio che le viene richiesto e si adoperi per farlo ritirare. Sulla vicenda interviene Salvatore Pizzo, coordinatore provinciale della Gilda degli Insegnanti: "Registriamo che, seppur dopo due settimane, l'unico politico che ha mostrato una qualche reazione a questo provvedimento è l'on. Patrizia Maestri, la quale ci ha assicurato il suo intervento con l'intento di risolvere la questione. Tutti gli altri sembrano infischiarsene di una così pesante compressione dei diritti che colpisce il Parmense"; Maria Gentilini della Cisl: "Spero che si dedichi la dovuta attenzione alla risoluzione del problema, siamo di fronte ad un diritto riconosciuto dalla costituzione oltre che dalla legge".
(Fonte: ufficio stampa Gilda Unams)