Lunedì, 27 Dicembre 2021 08:39

Il vino e la sua grammatica per conoscerlo ed apprezzarlo In evidenza

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di Raffaele Crispo Parma, 27 dicembre 2021 - Da poche settimane è stato presentato presso la Feltrinelli di Parma l’ultima opera di Marco Pozzali intitolata “ La grammatica del vino” edito da Gribaudo in una veste a dir poco bella ed elegante.

L’autore dedica il libro al suo indimenticato amico Gianni Mura, da poco scomparso, e per molti anni compagno di tavola e non solo. Era proprio Mura che correggeva amichevolmente gli errori grammaticali di tutto ciò che leggeva, finanche dei menù e pertanto Pozzali gli ha voluto dedicare quest’opera che fa “l’analisi” del vino sotto vari aspetti. Il libro è chiaro, godibile e con un’impaginazione ricercata e raffinata. Per aiutare il lettore nella conoscenza dell’universo vinicolo l’autore, dopo una presentazione della storia del “ liquido odoroso più affascinante che esista” divide il testo per schede accompagnando chi lo sfoglia in giro per il mondo attraverso i vitigni più importanti della Terra per finire con i nostri vini regionali.

Da “ La grammatica del vino” trasuda tutta la fatica e l’impegno di chi lavora in questo mondo dall’agricoltore fino al sommelier; nello sfogliarlo è ben chiaro il forte legame che l’uva ha con il territorio e con il suo micromondo. Questo libro non serve solo a soddisfare tante curiosità o a diventare piccoli esperti di enologia ma anche per poter distinguere prodotti commerciali e scadenti da quelli artigianali e di qualità. A ben ragione si può dire che Pozzali fa la declinazione delle professionalità e la coniugazione delle eccellenze corredando il tutto con immagini e disegni e permettere che “ l’arte” di fare il vino si mosti anche in una “ veste artistica”. Sarà bello scoprire i posti di produzione, il lavoro che c’è dietro ad ogni buon calice godere a “ sorsi” un buon libro provando pagina per pagina sensazioni straordinarie.

Pozzali, scrittore, giornalista e fine intenditore ci accompagna con il suo bel stile narrativo e con la sua preparazione approfondita ed autentica in un ambiente mai sufficientemente conosciuto ed apprezzato; egli ci presenta perfino un glossario del vino ed un utile pista di consigli e suggerimenti per gli abbinamenti con il cibo. Leggendo “ La grammatica del vino” si intuisce che questo prodotto è anche mercato, economia e industrializzazione, ma ancor di più storia e cultura. Il vino per molti è una “ fede”, una passione che diventa religione rendendo questo nettare qualcosa di “ di-vino”.

È un gran tour quello che ci propone l’autore, un viaggio affascinante intorno al calice soffermandosi su particolari e talvolta anche su curiosità. Far vino è anche una filosofia di vita... un modo per esprimere se stessi e la virtù del frutto, tutto in un linguaggio che è universale ed è anche molto chiaro e schietto. Attraverso il vino alimentiamo la nostra memoria perché ricordiamo i sapori del passato, i territori visitati e le sensazioni e i profumi già incontrati. Il “ professor” Pozzali ci spiega che il vino non rispetta solo le rigide regole dell’analisi grammaticale ma è soprattutto poesia che a Parma può diventare lirica con i suoi acuti e con le sue eccellenze locali. Dopo la lettura bisogna solo fare attenzione a conservare il miglior vino in cantina e a riporre il libro negli scaffali più accessibili delle nostre librerie affinché possiamo consultarlo con facilità e frequenza.

Raffaele Crispo

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