Sabato, 18 Settembre 2021 05:53

"In punta di penna: rubrica di libri" - Una domenica, Fabio Geda, Einaudi In evidenza

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22esimo appuntamento con "In punta di penna: rubrica di libri". Uno spazio creato per condividere letture e storie, riflessioni e pensieri a voce alta. "In punta di penna": per dare inchiostro e carta alle parole.

Di Antonella Scarati (*) Parma, 18 settembre 2021 -

Giulia è una dei figli del protagonista del romanzo. Giulia è la voce narrante dell'opera, descritta in prima persona.

La narrazione avvolge i decenni delle vite dei familiari di Giulia, negli aneddoti più insignificanti, all'apparenza, che avvengono in modo non fortuito, ma casuale.

Cosa accadrà a suo papà, un anziano ritornato a trascorrere la domenica in solitudine? Casualmente potrà raccontarsi e aprire le porte di casa ad Elena e Gaston, madre e figlio. Se nella vita ha costruito ponti, oggi si ritrova a cercare legami tra i figli, Sonia, Alessandro e Giulia.

Si confida con gli sconosciuti, con la stessa facilità con cui ci si avvicina ad un nuovo amore. Sullo sfondo i piatti tipici piemontesi a condire la lettura con aneddoti e tradizioni, i punti cardine di Torino e i misteri che ruotano attorno ai luoghi di culto.

Leggere "Una domenica" accresce in me la voglia di scoperta e visita.

Un romanzo che accompagna alla riflessione, che definisce i ruoli e scompagina i pensieri, strappa sorrisi e regala parole, anche di nuove. Arricchente come è per tutti un luogo, un incontro, un nuovo punto di vista. Come è, per Giulia, il mare e con questo la gente.

"Non c'era niente come l'affetto di quelle bambine che mi sapesse tranquillizzare. Non perdevo occasione per stare con loro. Io che vedevo ( e vedo) storie ovunque. Io che non riesco ad osservare il mondo se non in forma narrativa: relazioni e dialoghi, incontri e conseguenze, trasformazioni e reciproche influenze. Gente che torna a casa e gente che sceglie di sparire per sempre."

 

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L’Autrice si presenta

Antonella Scarati, dottoressa in Medicina e Chirurgia. Pugliese di nascita, vivo a Parma dal 2009. Credo fermamente che le relazioni umane siano il regalo inaspettato di ogni giornata: qualsiasi persona che incontri ed abbia una storia da raccontarmi, non riuscirà a divincolarsi facilmente da me. Entusiasta, empatica, solare, socievole nei rapporti di amicizia, ma anche con i più piccoli con cui trascorro pomeriggi di gioco come volontaria Presso il reparto di Pediatria  dell' Ospedale dei Bambini " Pietro Barilla". Co-ideatrice di un gruppo di lettura virtuale: "Io sono l'altro", condividiamo letture inerenti la diversità, la disabilità, l'immigrazione, il bullismo. Esprimo a gran voce i miei stati d'animo, preferendo carta e penna al linguaggio parlato: scrivo lettere per accorciare le distanze del cuore.

Penso che la vita sia "Una somma di piccole cose".

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