Di Antonella Scarati (*) Parma, 31 luglio 2021 -
Un libro salvavita, per l'amore smisurato che infonde nelle proprie radici e nella crescita umana; un libro che spiega quanto coraggio occorre quotidianamente per combattere l'omertà, l'ingiustizia, l'irresponsabilità.
Non si è mai rassegnati ad una perdita, neanche quando si è adulti e non si è pienamente capaci di abbracciare nuove forme di vita, perché le circostanze sembrerebbero sempre sfavorevoli per Nonno Nunzio, il silenzioso e infaticabile Nononno del protagonista Pietro.
L'amore per la terra, scandito dal tempo della semina e del raccolto, offusca la vista degli anziani di Arigliana quando tutto viene loro strappato dall'arroganza e dalla miseria d'animo di Zi' Rocco, despote della vecchia guardia, accecato dalla sete di potere e di conquista della valle al di qua del torrente Olmo. Un avvenimento farà scalpore nel piccolo borgo lucano quando una nuova famiglia sarà scorta tra le mura della torre: come la prenderanno gli abitanti, i pochissimi rimasti?
Pietro, Refe', Nina, Domenico e Josh sono i ragazzi che fanno del romanzo una nuova storia, da scrivere e tramandare: non è mai troppo tardi neanche quando, in paese, tutti gli ariglianesi smuovono le accuse verso gli stranieri.
Non è abbastanza, scoprire i veri colpevoli e denunciarli in questura: cosa accadrà a Pietro, Refé e Josh al cospetto del maresciallo?
Sono loro, la nuova speranza. Salvataggio.
Affinché la strada non continui ad essere ignota per chi, come gli stranieri, l'attraversano disperati, senza sosta, senza meta, senza la certezza di un futuro migliore; ma sopratutto per noi che, ignari dei loro patimenti, non riusciamo ad abbattere le barriere socioculturali nell'accoglierli, nonostante l'informazione, ed aprire loro le porte di casa.
Per Josh, Pietro, Nina, perché l'amore e l'amicizia tra ragazzi, possa essere l'antidoto all'altro.
Per il Sud. Terra di ricchezza e povertà. Terra di contraddizioni.
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L’Autrice si presenta
Antonella Scarati, dottoressa in Medicina e Chirurgia. Pugliese di nascita, vivo a Parma dal 2009. Credo fermamente che le relazioni umane siano il regalo inaspettato di ogni giornata: qualsiasi persona che incontri ed abbia una storia da raccontarmi, non riuscirà a divincolarsi facilmente da me. Entusiasta, empatica, solare, socievole nei rapporti di amicizia, ma anche con i più piccoli con cui trascorro pomeriggi di gioco come volontaria Presso il reparto di Pediatria dell' Ospedale dei Bambini " Pietro Barilla". Co-ideatrice di un gruppo di lettura virtuale: "Io sono l'altro", condividiamo letture inerenti la diversità, la disabilità, l'immigrazione, il bullismo. Esprimo a gran voce i miei stati d'animo, preferendo carta e penna al linguaggio parlato: scrivo lettere per accorciare le distanze del cuore.
Penso che la vita sia "Una somma di piccole cose".
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