Per non parlare del primo film che da solo ha incassato 570 milioni di dollari.
Una vera rivoluzione in un settore della narrativa che fino ad allora era relegato alla vendita nelle edicole e a poche collane della maggiori case editrici come Harmony di Mondadori.
50 Sfumature ha cambiato tutto, credo che manco la James si aspettasse tanto successo visto che il romanzo nasceva addirittura come fan fiction di Twilight. Misteri del mercato editoriale? Tempismo perfetto nel cavalcare l’onda della narrativa d’evasione? Non si sa, senz’altro oltre a questi motivi anche altri cento hanno fatto incassare alla James diritti d’autore così alti da potersi permettere una vita più che agiata per lei e per i suoi discendenti.
Fattostà che se la saga dei vampiri ha scatenato l’arrivo nelle nostre librerie di decine di romanzi infarciti di lupi mannari, licantropi e qualsivoglia creatura dedita a nutrirsi di sangue umano e non, con 50 sfumature le librerie si sono trovate invase da storie d’amore e di passione.
La narrativa in “rosa” acquisiva una dignità mai vista prima, innanzitutto cambiava nome: non più “rosa” ma “romance”. E, soprattutto, viva il sesso! Nei romance ecco comparire decine di scene erotiche più o meno ben descritte, molto esplicite e molto spesso un po’ irreali, un po’ “come vorremmo che fosse…” che non “come capita più spesso che sia…”.
Ma sognare è lecito e almeno nei romanzi il sesso è bello, appagante, gli orgasmi sono multipli – anche quando è la prima volta - e il maschio sa sempre come soddisfare la donna prima ancora di se stesso. Apprezziamo molto lo scopo educativo che dovrebbero avere queste scene sulla vita sessuale degli italiani, peccato che a leggere questi romanzi siano quasi esclusivamente le donne ma anche in questo caso confidiamo che almeno parlino con i loro compagni distratti.
A onor del vero, 50 sfumature il sesso lo mostrava un po’ da “famolo strano” ma nei romance che lo hanno seguito gli autori – molto più spesso autrici – hanno esplorato e fantasticato a tutto tondo.
E il mondo del romance è decisamente variegato, facile dire “una storia d’amore” ma se è leggera e divertente, alla Sophie Kinsella o come il Diario di Bridget Jones si chiama chick lit: qui la protagonista è di solito un’imbranata e lui un burbero bellissimo (lui è sempre bellissimo, di qualsiasi genere si tratti), e dopo una serie di scontri verbali e non, di incidenti divertenti e battute al vetriolo i due si ritrovano a letto e si innamorano.
Poi ci sono gli young adult: lei e lui sono adolescenti o poco più, vanno al college, dopo una serie di intoppi, malintesi e altro si ritrovano a letto e si innamorano.
Agli young adult seguono i new adult: I protagonisti sono nella fascia d’età tra I 18 e i 30 anni. Si incontrano e dopo qualche dramma si ritrovano a letto e si innamorano.
E vogliamo tralasciare i romanzi storici o Historycal romance? Generalmente ambientati in Inghilterra nel periodo regency – primi 20 anni dell’800 – trattano le storie dei nobili inglesi, generalmente mostrano un duca o giù di lì bellissimo - e che ve lo dico a fare? – dal cuore indurito dalle delusioni e da un passato difficile e da una fanciulla pura che crede nell’amore. Indovinate? I due si ritrovano a letto e si innamorano.
E così via: poi ci sono i mafiaromace, gli sportromance, ma la storia è sempre quella: una coppia – c’è tutta una serie anche dedicata agli amori gay – si incontra, si scontra, e poi si innamora e vissero per sempre felici e contenti.
C’è qualcosa di rassicurante in tutto questo, sappiamo per certo prima ancora di cominciare a leggere il romanzo che “andrà tutto bene” e per quanti patemi d’animo ci faccia provare l’autrice alla fine si risolverà tutto. L’amore vincerà sempre e soprattutto in questi libri l’amore, quello bello durerà per tutta la vita.
Che c’è di male a voler leggere, tra un impegno e un altro, tra la rata del mutuo e la paura della pandemia, tra le pulizie di casa e il lavoro… - e riempite voi i punti con un impegno a caso tra i mille - un libro leggero, che ci emozioni o che ci faccia ridere, e soprattutto che ci faccia sognare e, perché no, pure un po’ eccitare dopo decenni di eroine asessuate?
A noi ci ha rovinato 50 sfumature… ma forse no.
(a cura di Gabriella Canova - parliamodilibri.it)